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Un indicatore tratto dalle microinformazioni

Grafico 3. Distribuzione delle famiglie per incidenza della rata sul reddito (totale famiglie indebitate)

2. Prima ipotesi ABI di rilevazione dei dati del sovraindebitamento e risultati dell’analisi

2.2 Un indicatore tratto dalle microinformazioni

Informazioni più di dettaglio sul fenomeno del sovraindebitamento possono essere tratte dall’indagine sui bilanci delle famiglie periodicamente condotta dalla Banca d’Italia. In base a tale indagine, in cui sono riportate una lunga serie di dati socio-demografici ed economici di circa 8 mila famiglie italiane, è possibile costruire un indicatore sintetico del sovraindebitamento.

Nello specifico abbiamo definito come sovraindebitata una famiglia che avesse le seguenti caratteristiche:

a. disporre di una ricchezza netta familiare, data dall’ammontare delle attività finanziarie (titoli di Stato, azioni, depositi, ecc.) e reali (beni immobili, gioielli, ecc.) al netto dei debiti di qualsiasi natura (finanziari, commerciali, verso amici e parenti, ecc.), negativa. In altri termini, una condizione nella quale se la famiglia vendesse tutti gli asset a sua disposizione, non avrebbe risorse sufficiente per saldare tutti i debiti precedentemente contratti (cosiddetta condizione di deficit di risorse);

b. presentare un rapporto tra ricchezza netta e reddito disponibile netto familiare, in valore assoluto, maggiore o uguale al 30%28.

Lette congiuntamente le due condizioni, si può dire che una famiglia è stata ritenuta sovraindebitata se dispone di un patrimonio insufficiente per far fronte ai debiti contratti e se il deficit di risorse di cui si deve far carico è superiore o uguale a circa un terzo del reddito disponibile netto.

Utilizzando le informazioni relative agli anni 2000, 2002, 2004 e 2006 (ultimo disponibile diffuso dalla Banca d’Italia nel gennaio del 2008) emerge la situazione rappresentata nel grafico 3. Nel dettaglio, nel 2000 le famiglie sovraindebitate risultavano essere lo 0,5% del totale; negli anni successivi si è osservato un aumento che ha toccato un livello massimo nel 2004 con l’1,2% di famiglie sovraindebitate. Le ultime informazioni, relative al 2006, vedono un’inversione di tendenza con un tasso di sovraindebitamento pari all’1,1%. Si può osservare dal grafico che la tendenza dell’indicatore esaminato risulta essere negativamente correlata con il tasso di crescita dell’economia italiana. Infatti, nei periodi in cui il Pil cresceva di più, come nel 2000, le famiglie avevano meno problemi nel far fronte ai loro debiti grazie agli incrementi di reddito indotti dalla buona intonazione macroeconomica. Viceversa, il rallentamento economico più recente ha provocato più difficoltà per le famiglie.

Va comunque notato che il tasso di sovraindebitamento si è mantenuto comunque su livelli molto bassi:

infatti, nel 2004, anno in cui l’indicatore utilizzato ha toccato il livello massimo, ogni mille famiglie, 12 risultavano essere sovraindebitate.

28 La soglia del 30% è stata considerata mutuandola da alcuni studi condotti dalla BCE relativamente ai debiti contratti per l’acquisto di abitazioni (si veda al riguardo BCE, 2007, “EU Banking Sector Stability”, e BCE, 2005, “Assessing the financial vulnerability of euro area households using micro level data”, Financial Stability Review).

Grafico 3

2000 2002 2004 2006

in %

% di famiglie sovraindebitate* tasso di crescita reale del Pil

* Una famiglia è stata definita sovraindebitata se la sua ricchezza netta complessiva, data dalla somma delle attività finanziarie e reali al netto dei debiti contratti (finanziari, commerciali, ecc.), è negativa e se il rapporto tra reddito disponibile netto e ricchezza netta (negativa) è pari o superiore, in valore assoluto, al 30%.

Fonte: elaborazioni Centro Studi e Ricerche Abi su dati Banca d'Italia e Thomson Financial Datastream.

Sovraindebitamento e crescita economica

Entrando nel dettaglio delle caratteristiche delle famiglie sovraindebitate si può osservare quanto riportato nella tabella 4.

In base alla classificazione per macroarea geografica si riscontra che nel 2006 circa 1,2/1,3% delle famiglie del Centro-Sud è sovraindebitata, mentre tale quota si attesta allo 0,9% nel Nord d’Italia.

Dall’analisi dinamica si riscontra che Nord e Sud hanno evidenziato una evoluzione simile a quella vista in termini aggregati, cioè con un incremento progressivo fino al 2004 e un miglioramento nel 2006. Il Centro ha invece evidenziato una dinamica differente, mostrando una contrazione del numero di famiglie sovraindebitate già a partire dal 2004 ma con una successiva inversione di tendenza nel 2006.

Per quanto riguarda la classificazione in base al sesso del capofamiglia si osserva che nel 2006 sono maggiormente sovraindebitate quelle famiglie in cui il capo è femmina (1,2% contro l’1% dei maschi).

Negli anni passati si era invece verificato il fenomeno opposto.

In termini di classe di età del capofamiglia si rileva che sono soprattutto le famiglie con capo giovane (fino a 30 anni) ad essere sovraindebitate (2,8%), mentre quelle con capo più anziano hanno una incidenza di sovraindebitamento inferiore alla media (0,3%).

Dal punto di vista del settore di attività del capo si riscontra che nel 2006 l’incidenza maggiore si ha nel comparto dei servizi privati (1,7%), seguiti dalla Pubblica Amministrazione e dall’industria (1,2%).

La classe di reddito familiare vede, ovviamente, una prevalenza del sovraindebitamento nella classi meno agiate. Va comunque riscontrato che il fenomeno riguarda in una certa misura anche i più ricchi.

Per quelle famiglie concentrate nel terzo quartile della distribuzione in funzione del reddito disponibile familiare si osserva uno 0,7% di incidenza di sovraindebitamento, mentre per quelle del quarto quartile l’incidenza è dello 0,2%.

La classificazione in base alla qualifica professionale del capofamiglia vede l’incidenza maggiore del fenomeno analizzato nei lavoratori dipendenti, ed in particolare negli operai, mentre come singola categoria il livello più alto si osserva nei non occupati con un’incidenza, nel 2006, pari al 5,4%.

Dalla tabella 4 si osserva inoltre che le famiglie che si trovano in una situazione di sovraindebitamento sono soprattutto quelle più numerose (5 e più componenti).

In definitiva, dai dati appena illustrati si può affermare che il fenomeno del sovraindebitamento sembra essere concentrato soprattutto nelle famiglie del Centro-Sud, composte da molti componenti, in cui il capofamiglia ha meno di 30 anni e non è occupato.

Tabella 4

2000 2002 2004 2006

Quota complessiva di famiglie sovraindebitate 0,5 0,8 1,2 1,1

Numero famiglie sovraindebitate (in migliaia) 105 173 274 247

Classificazione per area geografica

Nord 0,4 0,7 1,2 0,9

Centro 0,4 0,6 0,3 1,3

Sud 0,7 1,0 1,9 1,2

Classificazione per il sesso del capofamiglia

maschi 0,6 1,0 1,5 1,0

femmine 0,3 0,3 0,6 1,2

Classificazione per età del capofamiglia

fino a 30 anni 1,3 1,5 2,3 2,8

da 31 a 40 anni 0,8 0,6 2,8 1,0

da 41 a 50 anni 0,6 1,8 1,3 1,8

da 51 a 65 anni 0,4 0,7 0,8 1,0

oltre 65 anni 0,1 0,1 0,3 0,3

Classificazione per settore di attività del capofamiglia

agricoltura 0,4 1,0 0,4 1,0

industria 0,8 1,0 1,6 1,2

P.A., servizi pubblici 0,6 1,3 1,2 1,2

servizi privati 0,9 1,0 2,0 1,7

nessun settore 0,2 0,4 0,7 0,7

Classe di reddito familiare

1° quartile 0,6 1,7 2,1 2,2

2° quartile 0,8 0,8 1,8 1,2

3° quartile 0,2 0,5 0,6 0,7

4° quartile 0,4 0,2 0,4 0,2

Classificazione per qualifica professionale del capofamiglia Lavoratore dipendente

operaio 1,0 2,3 3,1 1,9

impiegato 0,6 0,4 0,8 1,2

dirigente, direttivo 0,1 0,0 0,3 0,8

totale 0,7 1,2 1,8 1,5

Lavoratore indipendente

imprenditore, libero professionista 0,6 0,5 1,1 0,4

altro autonomo 0,9 0,7 0,3 1,1

totale 0,8 0,6 0,7 0,8

Condizione non professionale

pensionati 0,1 0,3 0,5 0,3

altri non occupati 0,6 1,6 3,5 5,4

totale 0,2 0,4 0,7 0,7

Classificazione per numero di componenti il nucleo famigliare

1 0,2 1,0 0,9 0,6

Fonte: elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia.

* Una famiglia è stata definita sovraindebitata se la sua ricchezza netta complessiva, data dalla somma delle attività finanziarie e reali al netto dei debiti contratti (finanziari, commerciali, ecc.), è negativa e se il rapporto tra reddito disponibile netto e ricchezza netta (negativa) è pari o superiore, in valore assoluto, al 30%.

Famiglie sovraindebitate* - percentuale di famiglie

Note: le variabili sono ponderate per i relativi pesi campionari.

Allegati

Nelle pagine successive sono riportati i seguenti Report:

- Una rassegna degli indicatori sull'indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane, maggio 2009

- Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane, luglio 2009

Centro Studi e Ricerche Direzione Generale per la gestione del Fondo nazionale per le politiche sociali e monitoraggio della spesa sociale

Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,