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3. Analisi della letteratura

3.1. Una definizione di Crowdfunding

In questo paragrafo si cerca di arrivare ad una definizione completa del concetto di Crowdfunding analizzando i numerosi spunti offerti in letteratura. In prima battuta è utile citare Burkett (2011) che prima di dare una definizione del termine sostiene che “Like many neologisms of the Internet Age, the definition of “crowdfunding” is a work in progress”.

Secondo lambert e Schwienbacher (2010), invece, il punto di partenza per descrivere questo fenomeno è il Crowdsourcing, in quanto “The concept of crowdfunding finds its root in the broader concept of crowdsourcing, which uses the “crowd” to obtain ideas, feedback and solutions in order to develop corporate activities”. Anche nella più recente analisi del fenomeno fatta da DeRev (una delle principali piattaforme reward-based del panorama italiano) il Crowdfunding è visto come l’apice di un modo innovativo di intendere il mercato:

“Il crowdfunding è una pratica rivoluzionaria, uno strumento prezioso per generare social innovation liberando energie creative e talenti dal peso di un mercato i cui limiti sono stati evidenziati dalla dirompente crisi economica degli ultimi anni. Una crisi sistemica che richiede un ripensamento complessivo del

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modo stesso di intendere il mercato, ampliando il sistema dei valori ben oltre la tradizionale e superata concezione delle dinamiche economiche e finanziarie classiche.

La rivoluzione culturale profonda che culmina nel crowdfunding coinvolge tutti i livelli - antropologico, sociologico, politico e istituzionale - producendo effetti tangibili nell’economia reale. Il crowdfunding è la declinazione in chiave economica del nuovo paradigma trasversale del “crowdsourcing”, che si esprime attraverso processi democratici partecipativi e orizzontali, attivismo digitale, valorizzazione di reputazione e trasparenza, collaborazione spontanea e costituzione di comunità di pratica innovative.”

Secondo il report del 2012 pubblicato dall’European Crowdfunding Network, l’ascesa del Crowdfunding deriva dal progresso del web e dall’evoluzione dei servizi web e mobile-based, attraverso cui imprenditori e imprese possono sfruttare la folla per ottenere idee, raccogliere soldi, fare ricerche di mercato. Riassumendo, quindi, si nota che molti autori convergono sull’idea che il Crowdfunding sia una disciplina in continua evoluzione, che affonda le proprie radici nel Crowdsourcing e che rappresenta uno strumento innovativo di intendere il mercato in quanto sfrutta il concetto di folla per ottenere idee, ricevere finanziamenti e promuovere le offerte.

Ovviamente uno degli elementi cardine del Crowdfunding e che lo contraddistingue dal Crowdsourcing è il passaggio di denaro tra finanziatore e finanziato. Tuttavia, questo non è sufficiente per far sì che il fenomeno venga univocamente riconosciuto: come si evince dal report “Crowdfuture the future of Crowdfunding” (2013), che riporta una testimonianza di Dam Marom, “Il crowdfunding, letteralmente “finanziamento dalla folla”, è un processo di finanziamento collettivo proveniente dal basso, tramite cui più persone contribuiscono con somme di denaro di varia entità a un progetto o ad un’iniziativa in cui credono e di cui si fanno sostenitori. Gli individui non solo amano una brand, un progetto, un’iniziativa ma contribuiscono a renderla possibile finanziandola. […] Il capitale sociale e relazionale del crowdfunder è il capitale che conta maggiormente: non si tratta solo di numeri, quello che conta sono i legami di fiducia tra le persone, quei legami che ci spingono ad

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appoggiare un progetto, a farsi portavoce per esso e a trasmetterlo con la stessa fiducia ai nostri contatti “.

Questo circoscrive ulteriormente il fenomeno, spiegando come Il Crowdfunding non sia solamente fund raising, poiché si porta con se il concetto di partecipazione attiva da parte dei finanziatori.

Secondo Burkett (2011), inoltre, è importante distinguere questo fenomeno da altre forme di finanziamento come la microfinanza o il peer-to-peer lending; la prima comporta dei finanziamenti decisamente superiori rispetto al finanziamento medio del Crowdfunding, e la seconda incorpora direttamente nel termine il concetto di finanziamento a titolo di debito, che nel Crowdfunding rappresenta solo una piccola parte delle iniziative perseguibili. Ma la principale differenza riguarda la relazione che si crea tra proponente e prestatore: nel Crowdfunding la relazione è di tipo molti-a-uno dove “entrepreneurs, artists, and nonprofits raise money for their projects, businesses, or organizations by gaining the support of many people on the internet who collectively contribute money to projects to which they feel some affinity”.

Un ultimo aspetto da trattare riguarda il ruolo delle piattaforme. I pareri riscontrati in letteratura divergono su quanto siano di valore per i proponenti, ma convergono sull’importanza che ricoprono nella processo di incontro tra finanziatore e proponente.

In particolare, come sostiene Burkett “Crowdfunding usually implies the presence of an intermediary, who serves as a matchmaker between promoters and funders. An intermediary, however, is not essential to the definition. Instead, the key is the many-to-one relationship between funders and a promoter. The reality is that intermediated crowdfunding is simply more practical for most promoters”.

Dal report di Crowdfuture, invece, si evince che le piattaforme ricoprano un ruolo meno pratico e più strategico: “Le piattaforme di crowdfunding sono la soluzione standard per chiunque voglia portare avanti un progetto di finanziamento dal basso. Certo, ci sono alcuni casi esemplari di iniziative di crowdfunding portate avanti senza ricorrere ad una piattaforma, come la popolare campagna elettorale di Obama: ma si tratta di casi isolati e particolari.

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Il bisogno di soluzioni comprensive è emerso sin da subito e alcune delle piattaforme più popolari al giorno d’oggi, come Kickstarter e IndieGoGo e Kapipal, sono nate ai primi stadi dell’evoluzione del fenomeno del crowdfunding. Il punto forte delle piattaforme di crowdfunding non sta solo nell’offrire una soluzione “chiavi in mano”, ma anche nel fatto che, attraverso le loro attività di routine, sviluppano conoscenze e esperienza che si rivelano spesso fondamentali. Inoltre, contribuiscono a ridurre i costi di transazione e le complessità legislative e garantiscono infine una certa quantità di utenti che passano regolarmente a controllare i nuovi progetti, tutti potenziali investitori che sono fuori dalla rete di contatti abituale - spesso un aspetto cruciale di una campagna di successo”.

È possibile trovare una sintesi trai due pareri contrastanti, definendo le piattaforme come un elemento fondamentale per favorire l’incontro tra domanda ed offerta, ridurre i costi di ricerca di potenziali finanziatori per i proponenti e fornire i primi feedback ai proponenti sulla qualità espositiva del loro progetto.

In ultima sintesi, quindi, è possibile definire il Crowdfunding come una disciplina in continua evoluzione, che affonda le proprie radici nel Crowdsourcing; esso rappresenta uno strumento innovativo di intendere il mercato in quanto consente ai proponenti, attraverso una relazione molti-a- uno, di sfruttare la partecipazione attiva della folla per ottenere idee, ricevere finanziamenti e promuovere le offerte. È un fenomeno basato sui servizi internet in cui le piattaforme sono un elemento fondamentale per favorire l’incontro tra domanda ed offerta e ridurre i costi di ricerca di potenziali finanziatori, oltre che per fornire i primi feedback sui progetti proposti.

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