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Urbanistica/edilizia

EDILIZIA: “OTTENIMENTO AGIBILITÀ DOPO PAGAMENTO CORRISPETTIVI A PROFES-SIONISTI E IMPRESE” - IN SECONDA COM-MISSIONE PROPOSTA DI LEGGE DELLA LE-GA

L’ottenimento di agibilità solo attraverso le di-chiarazioni dei professionisti e delle imprese dell’avvenuto pagamento dei corrispettivi a loro dovuti. È questo il fulcro di una iniziativa legisla-tiva del Gruppo consiliare della Lega, prima fir-mataria, Francesca Peppucci che l’ha illustrata oggi in Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini.

Perugia, 3 giugno 2020 – L’ottenimento di agibili-tà solo attraverso le dichiarazioni dei professioni-sti e delle imprese dell’avvenuto pagamento dei corrispettivi a loro dovuti. È questo il fulcro di una iniziativa legislativa del Gruppo consiliare della Lega, prima firmataria, Francesca Peppucci che l’ha illustrata oggi in Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini. L’atto legislativo andrebbe a modificare la legge regionale

‘1/2015’ (Testo unico Governo del territorio e materie collegate).

Nello specifico si andrebbe ad integrare l’articolo 138 introducendo dunque l’obbligo, per ottenere l’agibilità, di presentare anche le dichiarazioni dei professionisti e dei titolari delle imprese esecutri-ci dei lavori individuate nel titolo abilitativo, nella comunicazione di inizio lavori e nell’eventuale comunicazione per l’autorizzazione sismica atte-stanti l’avvenuto pagamento dei corrispettivi dovuti. In presenza di contenzioso giudiziario non occorre ovviamente il rilascio di questa di-chiarazione.

Francesca Peppucci, dopo aver sottolineato che molte altre Regioni italiane, comprese quelle confinanti con l’Umbria, dispongono già di questa normativa, ha spiegato come tutto ciò “potrebbe essere utile anche per ridurre l’evasione fiscale o l’impiego di manodopera senza regolare contrat-to di lavoro”.

Il presidente Mancini ha auspicato che tutti membri della Commissione possano convergere e firmare questo atto sul quale, a breve, verranno ascoltati, in audizione, tutti i soggetti interessati.

Vincenzo Bianconi (Misto-vice presidente Com-missione) ha chiesto di poter invitare in audizio-ne anche i rappresentanti di associazioni per la tutela dei diritti dei consumatori perché, ha det-to, “dobbiamo ambire ad una bella legge che salvaguardi gli interessi ed i diritti di tutti, anche del committente perché a volte – ha precisato - la posizione dominante può essere delle imprese o dei professionisti”.

CITTÀ DI CASTELLO: “PER EX OSPEDALE SERVE ULTIMA ACCELERAZIONE E RISORSE REGIONALI PER RECUPERO STRUTTURA” - BETTARELLI (PD) ANNUNCIA MOZIONE Il consigliere Michele Bettarelli (Pd) annuncia la presentazione di una mozione per impegnare la

Giunta regionale alla “sottoscrizione del Protocol-lo d’intesa per il recupero e il consolidamento sismico dell’ex ospedale di Città di Castello e la realizzazione del progetto della Casa della Salu-te, elaborato dai tecnici della Usl Umbria 1 e dal Comune di Città di Castello”.

Perugia, 9 giugno 2020 – “La Giunta regionale è chiamata a fare l’ultimo passo di un lungo e complesso percorso per l’ex ospedale di Città di Castello, per il quale serve ora un impegno, atti concreti e risorse certe affinché il progetto della Casa della Salute possa prendere forma”. A chie-derlo è il consigliere regionale del Partito demo-cratico, Michele Bettarelli, che ha annunciato la presentazione di una mozione per impegnare la Giunta alla “sottoscrizione del Protocollo d’intesa per il recupero e il consolidamento sismico della struttura e la realizzazione del progetto della Casa della Salute, elaborato dai tecnici della Usl Umbria 1 e dal Comune di Città di Castello”.

“L’antico edificio del ‘700, sviluppato su tre piani per una superficie di 8500 metri quadrati e un valore di 4,5 milioni di euro – ricorda Bettarelli – era stato al centro dell’attenzione dell’attività della scorsa legislatura, con un accordo di pro-gramma approvato il 30 gennaio 2018 per inter-venti relativi al consolidamento e al riuso della struttura. Il 17 maggio 2019 si era arrivati alla preadozione del protocollo d’intesa per il suo recupero. Un documento che specifica quanto l’impegno al recupero del fabbricato, per la rea-lizzazione della Casa della Salute, sia prioritario per la Regione, per il Comune di Città di Castello e per l’Usl Umbria 1. L’interesse da parte della Regione – spiega il consigliere Dem - è dovuto al fatto che l’edificio, di pregio architettonico e sot-toposto a vincolo di interesse culturale, possa essere rifunzionalizzato. Quanto alla Usl Umbria 1 sarebbe prioritario concentrare i servizi, at-tualmente dislocati in edifici in locazione, in una struttura regionale. Sarebbe questo anche un modo per potenziare la rete dei servizi sanitari sul territorio”.

“Serve dunque un’accelerazione – conclude Bet-tarelli – andando a concretizzare la volontà degli enti coinvolti. Un’azione che per trovare compi-mento non può prescindere da un ruolo attivo e presente della Regione, nell’interesse e a benefi-cio di un’intera comunità”.

EDILIZIA SOCIALE: “PER I BISOGNI ABITA-TIVI TUTTO IL PATRIMONIO PUBBLICO E NUOVO MODELLO GESTIONALE” - PAPA-RELLI E MELONI (PD) ILLUSTRANO IN LORO PROPOSTA DI MODIFICA DELLA LEGGE 23 I consiglieri regionali del Partito democratico Fabio Paparelli e Simona Meloni hanno illustrato stamani in una conferenza stampa che si è tenu-ta a Palazzo Cesaroni la loro propostenu-ta di modifica della legge 23 del 2003 sull’edilizia residenziale sociale.

Perugia, 24 giugno 2020 – Mettere a disposizione dei bisogni abitativi tutto il patrimonio pubblico, introducendo un modello gestionale basato sulle Zone sociali e incrementare il Fondo regionale per le politiche abitative con un apposito capitolo di finanziamento nel Bilancio della Regione: sono alcuni dei punti qualificanti la proposta di legge di modifica della legge regionale “23/2003”

sull’edilizia residenziale sociale, presentata sta-mani a Palazzo Cesaroni nella conferenza stampa tenuta da Fabio Paparelli e Simona Meloni (PD).

“La rigenerazione urbana – ha spiegato Paparelli - può essere una valida occasione per valorizzare l’immenso patrimonio pubblico disponibile e ren-dere più concreto, equo ed effettivo il diritto all’abitazione, senza ulteriore consumo di suolo, quindi salvaguardando il paesaggio e l’ambiente e nel contempo aumentando la capacità di rispo-sta agli accresciuti bisogni della comunità. I Co-muni siano obbligati a disporre di alloggi per far fronte all’emergenza abitativa, come di fatto già è nella prassi quotidiana, e il costo sia a carico del Bilancio regionale”.

Quanto alla gestione delle politiche abitative, la proposta dei consiglieri del Pd si basa sulle Zone sociali, per evitare disparità di trattamento fra cittadini di Comuni limitrofi, come nel caso di indisponibilità di alloggi per chi ce li avrebbe molto vicini ma ricadenti su un Comune diverso.

Quindi graduatorie costruite entro le Zone sociali e anche revisione del calcolo dei canoni, per ave-re più equità sociale. Da rivedeave-re dunque i criteri del Regolamento attuativo introdotto nel maggio 2019 che, seppure approvato da tutte le forze politiche, ha mostrato “limiti relativi a una equità più di forma che di sostanza – ha detto Paparelli – in quanto legato esclusivamente al criterio dell’Isee, che finirebbe per penalizzare le perso-ne con redditi bassi ma che vivono sole, quindi tenere conto dell’indicatore ma anche dell’effettivo reddito disponibile dei nuclei fami-liari. Si tratta di cose che devono essere normate per legge, non da un regolamento”.

“L’Isee rimane una garanzia per l’accesso ma serve una revisione dei canoni per tenere conto dei soggetti fragili – ha detto Simona Meloni – perché le persone sole hanno maggiori difficoltà, peraltro acuite da crisi economica e emergenza covid, rispetto a famiglie dove ci sono due reddi-ti. Fra i soggetti fragili da tutelare – ha aggiunto – vanno tenute in considerazione le donne vitti-me di violenze, specialvitti-mente se con figli minori a carico, situazioni di cui la legge del 2003 non tiene conto e per le quali serve un diverso trat-tamento, prevedere una riserva non condizionata alle tempistiche del bando e un sostegno di cui si faccia carico il Fondo regionale per le politiche abitative”.

Paparelli ha anche sottolineato che non si tratta di una proposta “ideologica” ma che invece sca-turisce dalle necessità di un “approccio diverso e più equo rispetto al quadro delle politiche abita-tive che è inevitabilmente mutato, dopo dicias-sette anni, e che abbiamo condiviso con

sindaca-ti, imprese e famiglie, che stanno manifestando apprezzamento sui contenuti della proposta”.

FONDO MONTELUCE: “REGIONE E COMUNE, LA CAMPAGNA ELETTORALE È FINITA, È L'ORA DEI FATTI” - NOTA DI BORI (PD) Il capogruppo regionale del PD Tommaso Bori, in una nota condivisa anche dal capogruppo al Con-siglio comunale di Perugia, Sarah Bistocchi, in-terviene sulla vicenda del Fondo Umbria-Comparto Monteluce “a rischio di liquidazione con un danno enorme per lavoratori e aziende, in cui l'inerzia della Giunta Tesei in Regione e Ro-mizi in Comune è inaccettabile: il fattore tempo gioca un ruolo fondamentale per evitare il falli-mento, come abbiamo già denunciato da mesi”.

Nella nota si sottolinea che “non si può pensare che l’unica soluzione ad oggi immaginata dalla Giunta regionale, con la complicità di quella co-munale, sia la liquidazione del Fondo, con conse-guente fallimento delle Aziende che hanno co-struito il comparto. Questa soluzione porterebbe solo alla svendita e all’abbandono di un impor-tante e storico quartiere di Perugia come quello di Monteluce."

Perugia, 24 giugno 2020 – “Il Fondo Umbria – Comparto Monteluce è a rischio di liquidazione, con un danno enorme per lavoratori ed aziende.

L'inerzia della Giunta Tesei in Regione e Romizi in Comune è inaccettabile: il fattore tempo gioca un ruolo fondamentale per evitare il fallimento, co-me abbiamo già denunciato da co-mesi. Non pos-siamo permetterci di aspettare oltre, nell'immo-bilismo di chi dovrebbe governare i processi."

Così il capogruppo regionale del PD Tommaso Bori, in una nota condivisa anche dal capogruppo al Consiglio comunale di Perugia, Sarah Bistoc-chi.

Bori spiega che "Già a febbraio era stato chiesto al Presidente della Giunta regionale e al Sindaco di Perugia di affrontare e risolvere le problemati-che, scongiurando i rischi di un salto nel vuoto che lascerebbe senza un futuro e un minimo di prospettiva i lavoratori, le imprese e il territorio interessato. Dopo le arrembanti campagne elet-torali, costituite tutte da denunce e criminalizza-zioni – sottolinea -, è arrivato il momento della prova dei fatti e di dimostrare finalmente la ca-pacità gestionale tanto declamata. Se così non fosse, i perugini e gli umbri tutti si ritroverebbero con una grana territoriale e un danno sociale enorme”.

Il capogruppo del PD ritiene che quello attuale “è il momento dei fatti, delle scelte e delle respon-sabilità che non possono che ricadere in capo a chi, oggi, detiene posizioni di governo nelle no-stre istituzioni locali. La Regione avrebbe dovuto portare a termine il percorso della Casa della Salute e, nonostante le rassicurazioni dell’assessore regionale Coletto, ancora non si vede nulla e il tempo scorre. La Casa della Salute – aggiunge -, progetto fortemente voluto dalla Usl Umbria 1, avrebbe sicuramente dato

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no al Fondo, offerto spazi idonei ai servizi sanita-ri ora confinati nello stabile fatiscente in via XIV Settembre e contribuito a rianimare il quartiere, creando affluenza e indotto”.

"Nella vicenda Monteluce – prosegue Bori - l’assessore Fioroni, in Giunta comunale prima e regionale poi, appare essere il principale opposi-tore del progetto di rilancio della Nuova Montelu-ce. Sembra aver trasferito in Regione le inerti politiche del Comune, adottate negli ultimi anni:

ha affrontato il tema del rilancio del vecchio o-spedale come un semplice comprimario, limitan-dosi ad essere parte in causa solo per gli immo-bili di propria competenza. Non è questo invece il ruolo del Comune, che si sarebbe dovuto muove-re per rilanciamuove-re un’amuove-rea strategica per lo svilup-po della città. In cinque anni di governo – rileva il capogruppo PD -, l’assessore Fioroni si è limita-to a gestire l’ordinario e nemmeno troppo bene.

L’immobile ancora occupato dagli uffici del Co-mune di Perugia si sarebbe dovuto liberare da tempo, per permettere una importante operazio-ne che avrebbe visto l’ingresso di Umbria Digitale all’interno del comparto, dando ossigeno al Fon-do, trasformandolo in un luogo attrattivo anche per l’alta tecnologia. Niente di tutto questo è stato fatto e l’unica attività che ha consentito all’area di sopravvivere è quella messa in campo da Adisu con lo studentato."

"Di fronte a ciò – conclude Bori – non si può pen-sare che l’unica soluzione ad oggi immaginata dalla Giunta regionale, con la complicità di quella comunale, sia la liquidazione del Fondo, con con-seguente fallimento delle Aziende che hanno costruito il comparto. Questa soluzione portereb-be solo alla svendita e all’abbandono di un im-portante e storico quartiere di Perugia come quello di Monteluce."

COMITATO DI CONTROLLO: RELAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE DI QUATTRO LEGGI REGIONALI - INVIATE, PER COMPE-TENZA, ALLA TERZA COMMISSIONE

Il Comitato di controllo e valutazione delle politi-che regionali, presieduto da Thomas De Luca, si è riunito stamani per la verifica sullo stato di attuazione delle leggi regionali inerenti: Edilizia residenziale sociale, Prevenzione e contrasto gioco d’azzardo patologico, Benessere degli ani-mali d’affezione e Donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici

Perugia, 26 giugno 2020 – Il Comitato di control-lo e valutazione delle politiche regionali, presie-duto da Thomas De Luca, si è riunito stamani per la verifica sullo stato di attuazione di alcune leggi regionali: la 23/2003 (Edilizia residenziale socia-le), la 21/2014 (Prevenzione e contrasto gioco d’azzardo patologico), la 12/2018 (Bilancio di previsione 2019-2021-Legge di stabilità regiona-le 2019, articolo 6-Benessere degli animali d’affezione) e la 16/2017 (Donazione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici).

Tutte le relazioni sullo stato di attuazione delle quattro leggi regionali sono state approvate all’unanimità e inviate, per competenza, all’analisi della Terza commissione consiliare.

A relazionare i commissari sulla legge riguardan-te l’Edilizia residenziale sociale sarà lo sriguardan-tesso presidente del Comitato, Thomas De Luca (M5s).

La relazione sullo stato di attuazione della legge

“Norme per la prevenzione, il contrasto e la ridu-zione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico”, su cui sono emerse delle criticità, sarà illustrata da Stefano Pastorelli (Le-ga), membro anche della Terza commissione.

La relazione sullo stato di attuazione della legge

“Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2019-2021 (Legge di stabilità regiona-le 2019, articolo 6)”, avente ad oggetto “Norme a favore del benessere degli animali d’affezione”

e promossa fin dalla scorsa legislatura dal presi-dente dell’Assemblea, Marco Squarta, sarà illu-strata dal vicepresidente del Comitato, Eugenio Rondini (Lega).

Infine, la relazione sullo stato di attuazione della legge “Interventi regionali per la promozione delle attività di donazione e distribuzione a fini di solidarietà sociale di prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici”, avrà come relatore Daniele Carissimi (Lega).