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Capitolo 2. LA COMUNICAZIONE SUL WEB

2.6 I principi per lo sviluppo dei siti web

2.6.1 Usability

Il concetto di usabilità viene introdotto nell’ambito dell’informatica a partire dagli anni ‘80, quando il computer inizia a diventare un prodotto di massa. Fino alla fine degli anni ’70, infatti, il computer veniva utilizzato quasi esclusivamente da progettisti o da esperti, che avendolo progettato in prima persona, sapevano di conseguenza anche saperlo usare. Negli anni ’80 e ’90, invece, il target non era più costituito solo da esperti di informatica, ma anche da imprese e singoli individui. Di conseguenza, i progettisti hanno dovuto porre l’attenzione sull’esperienza dell’utente finale, in modo tale che questo potesse usufruire delle nuove tecnologie senza troppe difficoltà.

Una definizione di usabilità può essere estrapolata dalla normativa ISO12 9241-11 del 1998 che la descrive come “il grado in cui il prodotto può essere usato da particolari

utenti per raggiungere certi obbiettivi con efficacia, efficienza, soddisfazione in uno specifico contesto d’uso”. L’usabilità è dunque il grado di facilità con cui l’utente

raggiunge un determinato obiettivo, tenendo conto della precisione e completezza con la quale vi riesce, ma anche delle risorse impiegate e del suo grado di soddisfazione nell’utilizzo del sistema.

In linea generale, l’usabilità si pone come obiettivo quello di soddisfare le richieste dell’utente presentando le informazioni in modo chiaro e conciso, senza ambiguità e senza l’utilizzo di termini tecnici, in modo tale da consentirgli una comprensione rapida e adeguata dei contenuti, ma anche facilitandogli l’accesso e la navigazione tramite una struttura che gli consenta di sapere costantemente dove si trova e dove può andare per trovare i contenuti desiderati; il tutto utilizzando una grafica accattivante e piacevole alla vista.

12 La sigla ISO indica l’Organizzazione internazionale per la formazione che si occupa della definizione e standardizzazione di norme tecniche a livello mondiale. La sigla ISO non è un acronimo, ma deriva dal greco isos che significa “uguale”.

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Tuttavia, l’usabilità non è una scienza esatta e si basa su dei principi che sono stati individuati da esperti del settore e in particolar modo da Jakob Nielsen (2010), il quale sulla base di studi empirici, ha fornito una serie di linee guida per lo sviluppo di siti web usabili. Queste linee guida riguardano i tre aspetti fondamentali di un sito web, vale a dire l’architettura del sito, la progettazione delle pagine e la progettazione dei contenuti. 2.6.1.1 L’architettura del sito web

L’architettura di un sito web deve guidare l’utente verso i propri obiettivi e permettergli di raggiungere le informazioni di cui ha bisogno in modo rapido ed efficace.

In tal senso, la homepage di un sito si rivela fondamentale in quanto il suo principale obiettivo è quello di comunicare a colpo d’occhio a quale azienda fa riferimento e di cosa essa si occupa, nonché i suoi prodotti e i vari servizi che essa offre. A tale scopo, una homepage deve sempre contenere un sommario dei contenuti del sito e delle novità più importanti, nonché dei link a contenuti specifici e una funzione di ricerca.

La funzione di ricerca permette, infatti, di risparmiare molto tempo e di facilitare all’utente il compito di trovare quello che sta cercando. In linea di massima, la barra di ricerca dovrebbe posizionarsi in una zona del sito ben visibile (in alto a destra, in genere) e dovrebbe essere sufficientemente grande da consentire all’utente di inserire tutte le parole chiave che ritiene necessarie. Inoltre, dovrebbe essere dotata di funzionalità di ricerca avanzata, che ciascun utente può decidere di usare oppure no, e dovrebbe circoscrivere la ricerca al solo sito in questione e non a tutto il web, in modo da non confondere l’utente.

Un altro aspetto fondamentale dell’architettura del sito è l’URL, ossia l’indirizzo, che deve essere permanente e conciso, utilizzare parole del linguaggio comune e non dovrebbe contenere né maiuscole, né simboli. In questo modo, l’utente non avrà problemi a digitarlo.

Infine, l’area di navigazione, che è lo strumento di cui si serve l’utente per muoversi all’interno del sito, dovrebbe avere un’interfaccia chiara ed efficace, per consentire all’utente di conoscere sempre la propria posizione rispetto alla struttura del sito, ma

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anche a quali informazioni può accedere e quali contenuti ha già consultato. A tale scopo, molto importanti si rivelano i link e il pulsante “indietro”. I link costituiscono la via principale per spostarsi all’interno della pagina oppure per consultare altre pagine del sito stesso o di altri siti affini. In tal senso, una convenzione della navigazione web è il cambio di colore del link, che è azzurro se la pagina non è stata ancora visitata e rosso se invece è stata già consultata. Questo permette all’utente di non ritornare su pagine che ha già letto e quindi di risparmiare tempo. Il pulsante “indietro”, invece, è una certezza per l’utente in quanto è sempre disponibile e funziona sempre allo stesso modo, consentendo di andare indietro volta per volta alla ricerca di una pagina già consultata e che si vuole rileggere. Senza questo strumento, l’utente dovrebbe ritrovare all’interno del sito il link a quella specifica pagina, comportando uno spreco di tempo. 2.6.1.2 La progettazione delle pagine

Per quanto riguarda la progettazione della pagina, essa deve sì essere bella graficamente, ma il suo primo obiettivo è quello di essere fruibile e consultabile con facilità.

In primo luogo, Nielsen sostiene che il contenuto dovrebbe occupare almeno il 50% dello spazio disponibile all’interno della pagina, mentre la restante parte dovrebbe essere dedicata ai controlli del browser, agli strumenti di navigazione e alle pubblicità. Inoltre, la pagina deve essere progettata in modo tale da poter essere consultata su piattaforme diverse, come ad esempio schermi di diversa grandezza o browser differenti.

Infine, bisogna tener conto dei tempi di risposta, cioè la velocità di caricamento, di una pagina web. In tal senso, Nielsen sostiene che da 0 a 10 secondi sia un tempo di risposta accettabile dall’utente, in quanto in questo lasso di tempo egli continua a mantenere la concentrazione senza dedicarsi ad altro; invece, superati i 10 secondi, il tempo di risposta eccessivo costituisce un problema di usabilità. Negli ultimi anni, la grande diffusione di connessioni ad alta velocità, ha reso però gli utenti ancora più esigenti in termini di rapidità di risposta da parte della pagina web. Per questo motivo, la quantità di immagini o animazioni deve essere ridotta in modo tale da non appesantire la pagina e limitare, di conseguenza, i tempi di caricamento.

30 2.6.1.3 La progettazione dei contenuti

Poiché l’obiettivo principale del Web è quello di essere utile e non di essere bello, l’estetica di un sito web, per quanto sia importante, passa sempre in secondo piano rispetto alla qualità del contenuto. Un buon livello di scrittura fa sempre la differenza in termini di numero di visite, di tempo trascorso sul sito e di vendite.

In tal senso, è molto interessante fare riferimento a uno studio compiuto dalla Nielsen Norman Group nel 1997, allo scopo di capire in che modo gli utenti leggono sul web. Questo studio ha attestato che, in realtà, gli utenti non leggono affatto, ma danno giusto una rapida occhiata al contenuto della pagina. Inoltre, uno studio successivo sull’argomento, effettuato nel 2006 da parte della stessa azienda, ha poi dimostrato che gli utenti durante la lettura seguono, di solito, uno schema ben preciso a forma di F, soffermandosi sul testo contenuto in cima e sulla parte sinistra della pagina. In particolare, gli utenti leggono dapprima la parte superiore dell’area dei contenuti con un movimento orizzontale, per poi scorrere un po’ più in basso e dedicarsi nuovamente a una lettura orizzontale; infine, danno una rapida scorsa in verticale al resto della pagina.

Fig. 10 F-shaped scanning pattern

In genere, l’utente assume questo comportamento se il contenuto è molto fitto e non segue le regole di usabilità relative al contenuto.

Inoltre, a seguito dei suoi studi empirici, Nielsen ha affermato che, in media, un utente non resta per più di 27 secondi su una stessa pagina e che, questo tempo, è sufficiente

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per capire se le informazioni in essa contenute siano utili oppure no. In meno di mezzo minuto, dunque, una pagina deve attirare l’attenzione, mettere in luce le informazioni principali e spiegarle con chiarezza, in modo tale che l’utente abbia voglia di approfondirne il contenuto.

Alla luce di questi studi, dunque, emerge che scrivere per il web non è come scrivere su un foglio di carta. La grande quantità di informazioni reperibili su Internet, fa sì che un utente non legga il contenuto di una pagina in modo lineare, ma gli dia una scorsa veloce alla ricerca di segnali che lo guidino verso una risposta alle proprie domande e, solo dopo averli captati, scende nel dettaglio leggendone attentamente il contenuto. Nel caso in cui, invece, non identifichi nulla di significativo all’interno della pagina, l’utente cercherà la risposta altrove. Per far sì che un sito comunichi in modo efficace, è necessario che chi scrive segua le linee guida sulla progettazione dei contenuti, suggerite da Nielsen (2010).

Innanzitutto, per quanto riguarda la formattazione del testo, è molto importante l’uso di titoli e sottotitoli descrittivi e informativi, nonché di elenchi che aiutano l’utente nella lettura; per di più, è utile evidenziare le parole chiave che attirano l’attenzione sul contenuto di una specifica parte della pagina. È fondamentale, inoltre, la divisione del testo in paragrafi, facendo attenzione a trattare solo un concetto per ogni paragrafo; a tal proposito, è consigliabile seguire la struttura a piramide, partendo dalle conclusioni per poi sviluppare la propria idea.

Per quanto riguarda la scrittura in sé, bisogna invece fare molta attenzione allo stile: il testo deve risultare chiaro e conciso e il linguaggio utilizzato deve essere privo di termini specialistici, metafore o acronimi.

Un altro aspetto importante nella progettazione dei contenuti, sono gli elementi multimediali, quali immagini, video e audio, la cui quantità deve essere limitata per non causare un rallentamento nel caricamento della pagina. Per ovviare a questo inconveniente, il sito potrebbe mettere a disposizione questi contenuti tramite un

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Infine, un altro elemento problematico è costituito dalle animazioni e dalle grafiche 3D, che risultano essere molto efficaci nell’attirare l’attenzione dell’utente, ma potrebbero allo stesso tempo distrarre il lettore, se non utilizzate con moderazione.

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