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Uso di biostimolanti naturali per il miglioramento qualitativo delle pro duzioni viticole

Linda Salvi*, Eleonora Cataldo, Giovan Battista Mattii

Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente, Università di Firenze

Salvi et al.

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pli tra i trattamenti è stata riportata la differenza mini- ma significativa (DMS) di Fisher e le differenze stati- sticamente significative sono state assunte per P<0.05. Risultati e discussione

Le due stagioni vegetative in cui si è svolta la speri- mentazione si sono caratterizzate per andamenti meteorologici quasi opposti: nel 2014 la temperatura media estiva non ha mai superato i 25°C, tra giugno e luglio sono precipitati circa 150 mm d’acqua, un sesto della piovosità annuale della zona, determinando il ritardo della maturazione e l’insorgenza di muffe sui grappoli che hanno costretto a vendemmiare le uve prima della loro completa maturazione. Nel 2015 le temperature medie del periodo estivo si sono attestate sui 25-30°C, accompagnate da scarsi eventi piovosi nei mesi di giugno e luglio. Le riserve idriche del ter- reno si sono reintegrate con le piogge di agosto e le temperature miti in vendemmia hanno favorito la com- pleta maturazione zuccherina e fenolica. Nonostante queste notevoli differenze meteorologiche è stato pos- sibile individuare una tendenza negli effetti dei prodot- ti distribuiti analoga per entrambi gli anni.

Per quanto riguarda gli scambi gassosi su foglia singola, si registrano valori tendenzialmente più bassi per le tesi trattate con i biostimolanti rispetto al con- trollo. questo è più evidente per fotosintesi netta (fig.1), mentre i valori di traspirazione si allineano maggiormente. La conduttanza stomatica in entrambe le stagioni non è mai scesa al di sotto delle 100 mmol/m2s , soglia che viene presa come riferimento nella valutazione dello stress idrico della pianta.

Sia nel 2014, che nel 2015 non si evidenziano dif- ferenze significative nei parametri della maturazione tecnologica delle uve, mentre le sostanze coloranti ed il corredo polifenolico risultano superiori nelle uve delle tesi trattate con i biostimolanti (fig.2).

Conclusioni

Nell’ottica di ridurre i fenomeni di sfasamento tra maturità tecnologica e fenolica ascrivibili alle inte- razioni tra i cambiamenti climatici in atto ed alle mutate tecniche di gestione della chioma, la distribu- zione fogliare di prodotti biostimolanti può rappresen- tare una valida pratica agronomica.

In generale, si può ipotizzare che questi prodotti, migliorando l’efficienza di utilizzo dei nutrienti e la resistenza agli stress biotici ed abiotici, deprimano l’attività fisiologica della pianta indirizzandola verso la massimizzazione dell’accumulo di sostanze del metabolismo secondario.

Tuttavia, la complessità dei prodotti e dei loro meccanismi di azione, associata alla variabilità del-

l'ambiente e delle condizioni climatiche, fanno si che queste sostanze, dagli effetti ancora incerti, siano oggetto di studio di molti enti di ricerca.

Bibliografia

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Fig. 2 - Valori medi di contenuto zuccherino (°Brix) e polifenoli estraibili (mg/L) delle uve a vendemmia (stagioni 2014 e 2015).

Fig. 2 - Mean of sugar (°Brix) and polyphenol (mg/L) contents at harvest for 2014 and 2015.

Fig. 1 - Valori medi di fotosintesi netta delle stagioni 2014 e 2015 (µmol/m2s). Le barre indicano la deviazione standard.

Fig. 1 - Mean of seasonal net photosynthesis values for 2014 and 2015 (µmol/m2s). Histograms are means ± sd.

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Leaf distribution of a natural anti- traspirant for the qualitative improvement of wine production

Abstract. In recent decades the increasing trend in global temperatures has affected the accumulation of sugars in the berries and then the alcohol degree in wines. The purpose of this study was to evaluate the effect of a natural anti-traspirant on the physiology and quality of the Sangiovese grapes , with particular focus towards the balance between technological and phe- nolic maturity. The use of vegetal anti-traspirant allows to limit transpiration by increasing the resistance to the passage of water vapor, with a consequent increase in the leaf water potential and improvement of the water status of the vine. Applications around veraison delay the maturation leading to a decrease of the sugar con- tent, and an increase of the polyphenolic substances. The results show that the application reduced transpi- ration, stomatal conductance and photosynthesis by carrying out more the film-forming effect in the warmer months and driest vintage (2015). Overall, the treat- ment decreased the sugar content and raised the polyphenolic anthocyanins and improved the balance between technological and phenolic maturity, com- pared to untreated control.

Key words: grape quality, leaf gas exchange, Sangiovese, spur cordon

Introduzione

L’uso di filmogeni antitraspiranti permette di limi- tare la traspirazione aumentando la resistenza al pas- saggio del vapore acqueo, determinando un aumento del potenziale idrico fogliare. Gli antitraspiranti mini- mizzano la perdita d’acqua dalle foglie riducendo la conduttanza stomatica, migliorando lo stato idrico della pianta e riducendo l’avvizzimento e l’abscissio- ne fogliare. (Marallo, 2015).

Data l’efficienza nell’uso di antitraspiranti nella regolazione della fotosintesi, indipendentemente dalla data di applicazione, è ipotizzabile che applicazioni tardive in viticoltura (attorno all’invaiatura) potrebbe- ro essere prese in considerazione per ritardare la maturazione in zone calde dove, sotto la pressione del riscaldamento globale, l’accumulo di zuccheri è trop- po veloce, l’acidità è troppo bassa e i sapori sono ati- pici. questo potrebbe garantire, oltre ad una diminu- zione del tenore zuccherino, anche un aumento delle sostanze polifenoliche, più lente ad accumularsi rispetto agli zuccheri (Davenport et al., 1972).

recentemente, negli areali viticoli collinari carat- terizzati da scarsa disponibilità idrica e estati siccito- se, sono stati riscontrati fenomeni di sfasamento tra maturità tecnologica e fenolica ascrivibili alle intera- zioni tra i cambiamenti climatici e alle tecniche di gestione della chioma. Ciò comporta un’accelerazione dell’accumulo di solidi solubili nelle bacche che rag- giungono gradazioni zuccherine corrispondenti a livelli ottimali di alcool potenziale, non associati ad un’opportuna maturità fenolica.

L'obiettivo di questo studio è stato quello di valu- tare l’effetto dell’antitraspirante sul metabolismo, sul- l'assorbimento dei nutrienti e sui parametri quanti- qualitativi di uve di Sangiovese. In una prima fase, è stato misurato l'effetto dell’antitraspirante vegetale sui parametri fisiologici delle viti. Successivamente è stato valutato l'impatto sulla resa e sui parametri della maturità tecnologica e fenolica delle uve.

Materiali e metodi

La ricerca è stata condotta presso l’azienda agrico- la Villa Montepaldi, sulle colline di San Casciano Val di Pesa (FI), durante la stagione vegetativa 2015. Il vigneto nel quale è stata effettuata la sperimentazione è stato impiantato nel 1998 con Sangiovese come cul- tivar, esposto a Sud-Est, con sesto d’impianto di 2,80 x 0,90 e forma d’allevamento a controspalliera, potata a cordone speronato.

La distribuzione fogliare di un antitraspirante naturale per il migliora-