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3.5 Cinetica di trasferimento di massa in supporti monolitici

3.6.3 Validazione del metodo

La validazione di un metodo analitico per la determinazione di un farmaco `e un processo necessario per garantirne il corretto funzionamento [115]. Al fine di validare il metodo utilizzato sono state eseguite analisi dei campioni in diversi giorni consecutivi, per valuta- re l’accuratezza e la precisione dei dati ottenuti [116]. Tutti i dati sono stati calcolati con l’utilizzo del software ”Chromeleon”, paragonando i risultati ottenuti da ogni singola inie- zione con una curva di calibrazione. A tutti i campioni sono state aggiunte quantit`a note di Iopromide (IOP) come standard interno e tutte le iniezioni ripetute almeno due volte. I limiti di linearit`a misurati dal paragone tra le concentrazioni dei campioni calcolate e quelle iniettate, sono risultati per entrambi gli analiti pari a 2000μg/mL, studiando i com- posti ad una lunghezza d’onda dove presentavano il massimo di assorbanza: 245nm. Per validare il metodo sono stati utilizzati diciotto campioni con sei differenti concentrazioni di Iomeprolo e Iopromide, da 50μg/mL a 1000μg/mL. Per la calibrazione in acqua sei campioni sono stati preparati in questo solvente, per la calibrazione nella matrice altri sei campioni sono stati preparati in plasma, e altri sei campioni preparati sempre in plasma sono stati utilizzati come campioni per la validazione. Ogni giorni, prima di ogni serie di iniezioni, entrambe le colonne sono state lavate in controflusso con 30mL di Metanolo, 30mL di Acetonitrile, 30mL di Isopropanolo, 30mL di Diclorometano e 30mL di Tetrai- drofurano (M eOH− AcN − IP A − CH2Cl2− T HF − CH2Cl2− IP A − AcN − MeOH).

l’utilizzo del metodo ”column switching” si eliminano gli effetti matrice, i cromatogram- mi ottenuti utilizzando le soluzioni per la calibrazione in acqua e quelli in plasma non mostrano differenze.

Lo scopo di questo lavoro era lo studio della presenza e della persistenza dello Iomeprolo nel plasma umano con l’uso della cromatografia liquida. Per rimuovere le proteine del plasma `e stato utilizzato un metodi bidimensionale con una colonna SPE e una colonna analitica poste in serie. All’inizio una colonna formata da diversi segmenti (POPLC) `e stata utilizzata, impaccata don gruppi fenilici. Questo tipo di assemblaggio `e stato utilizzato dopo una serie di studi di ritenzione dello Iomeprolo e della Iopromide con diversi segmenti POPLC. I segmenti fenilici forniscono la miglior risoluzione tra IOM e IOP, senza la separzione tra i rispettivi diastereoisomeri eso e endo. L’efficienza della colonna POPLC `e stata comparata con un’altra colonna impaccata sempre con gruppi fenilici, ma con diametro delle particelle pi`u piccole. Con questa seconda colonna (ProntoSil) si `e ottenuta una miglior efficienza e i picchi presentavano minor dispersione. Per lo step di separazione la fase mobile utilizzata era composta da Metanolo ed Acqua. Le migliori condizioni per la separazioni si sono ottenute utilizzando 35% di Metanolo e 65% di Acqua. Utilizzando una minor percentuale di Metanolo il tempo di ritenzione era moloto maggiore e il picco dello Iomeprolo presentava una spallatura, mentre con precentuali pi`u alte si perdeva risoluzione. Anche l’influenza della temperatura `e stat studiata, ed `e stato trovato le migliori condizioni per la separazione di ottenevano settando la temperatura del forno della colonna a 60C.

I dati per la validazione sono stati studiati in due diversi modi. Il primo secondo la validazione ”ICH”, utilizzando direttamente il software ”Chromeleon” del cromatografo, iniettando una serie di composti per la validazione. Il secondo metodo `e stato effettuato con la compagnia ”Arlenda” che, inserendo i dati della validazione in un database on-line, fornisce i risultati dei vari processi. Diversi sono i parametri che sono stati studiati: limiti di deteczione, limiti di quantificazione, linearit`a, accuratezza, precisione e riproducibilit`a. Utilizzando entrambi i metodi si `e potuto comparare i risultati ed avere un quadro pi`u completo. Con il software ”Arlenda” si sono potuti comparare i differenti indici di ac-

curatezza per diversi tipi di modelli di regressione e determinare quale fosse il modello migliore. Nel nostro caso l’indice di accuratezza pi`u elevato `e stato di 0.9404, corrispon- dente al modello di una regressione lineare dopo trasformazione dei minimi quadrati, e in questo caso il valore medio per il coefficiente di determinazione (R2) ha assunto un valore di 0.9997. Scegliendo questo tipo di report si sono ottenute una serie di informazioni. Comparando la concentrazione calcolata con quella introdotta con una regressione lineare `e stato determinato un coefficiente di determinazione pari a 0.997. Il limite di deteczione (LOD) `e stato valutato essere di 0.2728μg/mL, mentre per il limite di quantificazione que- sto tipo di report forniva il valore della concentrazione pi`u elevata che era stata misurata durante gli esperimenti. Il livello maggiore e minore dell’errore relativo percentuale per quanto riguarda accuratezza sono risultati rispettivamente di 1.330 e -2.042. Le media precentuale del recupero `e risultata pari al 99.69%. La precisione intermedia, espressa in termini di percentuale della deviazione standard relativa, `e stata determinata con un valore di 0.6678, considerando una media di sei differenti livelli di concentrazione misurati. Utilizzando la regressione lineare, sempre con il software ”Arlenda”, `e stata determi- nata un’accuratezza di 0.9292, e un valore medio per il coefficiente di determinazione di 0.9996. Paragonando le concentrazioni calcolate con quelle iniettate con una regressione di tipo lineare, si `e trovato un coefficiente di determinazione pari a 0.9997. Il limite di deteczione (LOD) `e risultato essere di 15.12μg/mL, pi`u di cinquanta volte rispetto al report della regressione lineare dopo la trasformazione dei minimi quadrati. Per quanto riguarda il pi`u alto e il pi`u basso livello di errore relativo percentuale per l’accuratezza sono stati determinati rispettivamente 0.9806 e -8.848. La media percentuale del recupe- ro `e risultata pari al 97.98%. Mentre la precisione intermedia, espressa come percentuale della deviazione standard relativa, di 0.8998.

Utilizzando la validazione ”ICH”, altri dettagli sono stati trovati. In questo caso i dati sono stati studiati con una regressione di tipo lineare. Il recupero medio percen- tuale determinato ha presentato un valore del 97.2878%, il valode medio della deviazione standard relativa riguardo al recupero `e risu`oltata essere pari a 0.1715, solo nel caso della concentrazione mminore misurata `e stato determinato un valore di 2.556. Il pi`u

alto e il pi`u basso livello di errore relativo percentuale per l’accuratezza sono risultati 0.0678 e -6.92879 rispettivamente, e questo valore pi`u alto `e stato trovato solo per il ca- so della concentrazione minore misurata. La precisione intermedia, espressa in termini di deviazione standard relativa percentuale, `e stata determinata pari a 1.0269. In que- sto report si sono potuti determinare tre tipo di LOD e LOQ: basati sulla deviazione standard del bianco (rispettivamente di 27.43μg/mL e 83.13μg/mL), basate sul rapporto segnale-rumore (14.35μg/mL e 47.82μg/mL) e dalla curva di calibrazione (21.87μg/mL e 66.27μg/mL). Per due di questi valori di LOQ la concentrazione da noi misurata per la curva di calibrazione e per i campioni di validazione era troppo bassa.

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