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VALUTAZIONE DELA SCUOLA

Nel documento PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (pagine 33-37)

ANALISI PRELIMINARE DELLO STATO DELLA SCUOLA(RAV)

Il MIUR, con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014, ha introdotto per il triennio 2014/2017 un procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche. Entro il mese di luglio 2015, tutte le scuole statali e paritarie sono state chiamate a redigere un rapporto di autovalutazione (da qui in avanti RAV) del proprio servizio contenenti gli obiettivi di miglioramento. Questo Istituto ha creato un Nucleo Di Valutazione che, su indicazione degli Organi Collegiali, ha stilato il RAV utilizzando il quadro di riferimento definito dall’INVALSI e i dati messi a disposizione tramite piattaforma operativa unica. Il RAV, nella sua versione definitiva approvata dal Collegio dei Docenti del 13 giugno 2015, è consultabile nel portale del MIUR “Scuola in chiaro”, digitando il codice dell’ Istituto NAIS02900R (allegato 7).

La quinta sezione del RAV (individuazione delle priorità e dei traguardi di miglioramento e degli obiettivi di processo) è la logica conclusione del processo di autovalutazione in quanto chiedeva alle scuole di fare delle scelte individuando priorità e traguardi da raggiungere attraverso il successivo Piano di Miglioramento (da qui in avanti PDM). Si trattava di progettare l’avvio del cambiamento allo scopo di migliorare la situazione esistente definendo:

- le priorità, intese come obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento;

- i traguardi di lungo periodo, che riguardano i risultati attesi a lungo termine in relazione alle priorità strategiche e che articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento;

- gli obiettivi di processo, che rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità strategiche individuate e che costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) e riguardano una o più aree di processo.

Si riportano di seguito le priorità e i traguardi stabiliti per questo Istituto:

PRIORITA’ TRAGUARDI

Aumentare il numero di alunni ammessi alla classe successiva

Ridurre lo scarto tra la percentuale degli ammessi alle classi successive e quella del benchmark di riferimento provinciale/ regionale/ nazionale Migliorare la performance nelle prove

standardizzate nazionali e ridurre la variabilità negli esiti tra le varie classi.

Ridurre lo scarto rispetto al benchmark di riferimento Campania/Sud/Italia/ESCS del punteggio nelle prove e nella variabilità fra le classi

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Per raggiungere le priorità e i traguardi di cui sopra, sono stati stabiliti i seguenti obiettivi di processo:

Curricolo, progettazione e valutazione Potenziare il recupero nella prima parte dell’anno scolastico e al termine del primo quadrimestre.

Stabilire linee programmatiche e criteri di valutazione comuni per classi parallele in sede di Dipartimenti Disciplinari

Continuità e orientamento

Realizzare moduli di raccordo con le Scuole Secondarie di I° grado i saperi minimi in Matematica in ingresso

Stabilire linee programmatiche e criteri di valutazione comuni per classi parallele in sede di Dipartimenti Disciplinari, favorisce la cooperazione tra Docenti e la riduzione della variabilità tra le classi degli esiti nelle prove standardizzate nazionali, grazie alla progettazione e realizzazione di moduli d'apprendimento comuni e a valutazioni omogenee. Un corretto orientamento in entrata in favore degli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado, porta ad una scelta consapevole della Scuola Superiore da frequentare. Ciò potrebbe contribuire ad avere alunni con una preparazione di base più solida e quindi a migliorare la performance nelle prove standardizzate nazionali, oltre a favorire il raggiungimento del successo formativo. Stabilire inoltre i saperi minimi in ingresso, soprattutto per la Matematica, per gli alunni di classe prima permetterebbe di progettare un percorso didattico più funzionale al raggiungimento degli obiettivi specifici della disciplina, con conseguente miglioramento degli esiti nelle prove standardizzate nazionali. Il raggiungimento di tali obiettivi è attuabile anche grazie al contributo dell’organico potenziato da quest’anno in ulteriore supporto ai bisogni formativi.

Il liceo Gandhi non perde studenti nel passaggio da un anno a un altro, tranne singoli casi giustificati. Maggiore criticità è stata rilevata nel numero di alunni con sospensione del giudizio negli scrutini finali, tale situazione suggerisce una più accurata implementazione di corsi finalizzati al recupero delle insufficienze e ad una maggiore attenzione nello svolgimento del programma in itinere.

Il recupero in itinere è rivolto a singoli studenti o a un gruppo di studenti in difficoltà, ai quali il docente di classe assegna lavori supplementari per il recupero di conoscenze e abilità applicative, suggerendo indicazioni metodologiche anche per lo studio individuale autonomo.

La gestione dei tempi sarà valutata dal docente in base alle esigenze individuali di ogni singolo studente o del gruppo classe.

Il docente, attraverso le abituali verifiche formative e sommative, valuterà l’efficacia di tale forma di recupero.

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ELABORAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO (PDM)

Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si apre la fase di formulazione e attuazione del Piano Di Miglioramento (PDM). A partire dall’anno scolastico 2015-2016 tutte le scuole sono state chiamate a pianificare un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV.

Il Collegio dei Docenti, coordinato dal Nucleo Di Valutazione, ha pianificato con precisione le azioni da mettere in atto e ha elaborato il PDM di Istituto. In esso vengono declinati le azioni, con i relativi tempi, che la scuola deve implementare per il raggiungimento dei traguardi indicati nel RAV.

Il miglioramento è un percorso di pianificazione e sviluppo di azioni che prende le mosse dalle priorità indicate nel RAV.

Tale processo non va considerato in modo statico, ma in termini dinamici in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la comunità scolastica e fa leva sulle modalità organizzative gestionali e didattiche messe in atto dalla scuola utilizzando tutti gli spazi di autonomia a disposizione.

(Circolare MIUR 7904 del 1-9-2015)

La nostra scuola tende verso il miglioramento continuo del servizio offerto, ottenuto mediante una innovazione consapevole, condivisa e controllata che ne rafforzi l’identità e ne migliori la qualità.

Dal Rapporto di Autovalutazione è emerso il quadro di un’organizzazione che possiede peculiari caratteristiche che ne fanno i propri punti di forza, ma presenta anche diverse aree di criticità. Ciò ha guidato il Dirigente Scolastico ed il Nucleo di Valutazione nell’individuazione delle aree entro cui progettare gli interventi di miglioramento.

Il PDM è stato, dunque, elaborato in stretta relazione con il RAV, poiché quest’ultimo, evidenziando i punti di forza e di debolezza, ha consentito di mettere in luce le aree di miglioramento sulle quali si è ritenuto opportuno intervenire in via prioritaria.

Pertanto, si progetteranno percorsi tesi a:

- innalzare i livelli di apprendimento degli studenti nelle competenze base;

- aumentare il successo formativo degli studenti;

- migliorare le performance nelle prove standardizzate nazionali.

Le azioni da attivare saranno:

- recupero delle carenze precoci nella prima parte dell’anno scolastico;

- estendere l’azione di recupero e potenziamento per tutto l’anno scolastico;

- attivare efficaci attività di orientamento in entrata di concerto con le scuole secon- darie di 1° grado.

Per i dettagli circa le azioni del PDM, si rimanda al relativo allegato 8.

Il presente PTOF assume le azioni descritte nel PDM che ne diventano parte integrante.

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NELL’AREA CRITERI VALUTAZIONE COMUNI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Il LICEO Gandhi considera il momento della verifica e della valutazione come un punto cardine del processo formativo e come il risultato della dialettica fra l'autonomia e la specificità del Consiglio di Classe e il Collegio dei Docenti, che con l'elaborazione di propri criteri generali deve assolvere al compito di offrire un orientamento chiaro ed unitario ai diversi Consigli di Classe e deve assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione.

Le scelte del Collegio dei Docenti si muovono nel rispetto degli indirizzi psicopedagogici e della normativa vigente (DPR 22 giugno 2009, n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169), e tengono conto della finalità prioritaria dell’azione scolastica di favorire il successo scolastico inteso come qualità della formazione spendibile nel futuro universitario e professionale degli studenti.

Come previsto dalla normativa e tenendo conto dei criteri di valutazione dell’Esame di Stato, la valutazione delle prove deve avvalersi dell’intera scala dei voti dall’1 al 10.

La valutazione complessiva deve tenere in debito conto i molteplici aspetti che concorrono sia alla crescita educativa e relazionale sia alla formazione cognitivo- culturale.

Oltre alla valutazione delle prove, in particolare si considerano:

1) l’atteggiamento dello studente sul piano dell’attenzione e della partecipazione;

2) la profondità, la continuità, il metodo nello studio personale;

3) il contributo critico, anche in sede di discussione e correzione delle prove.

Per la valutazione degli alunni diversamente abili si fa esplicito riferimento all’Art. 9 del DPR122/09.

Per la valutazione degli alunni con Disturbo Specifico dell’apprendimento (DSA) si fa esplicito riferimento alla Legge 8 ottobre 2010 n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” e alle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento allegate al D.M. 12 luglio2011.

La valutazione positiva terrà conto della soglia minima di frequenza e del raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti, ivi incluso il comportamento degli studenti. Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti.

Nel rispetto della libertà di insegnamento del docente, saranno utilizzate tutte le metodologie di verifica che risultano coerenti con il percorso didattico. Ogni studente sarà sottoposto ad un congruo numero di verifiche sia scritte che orali:

almeno due compiti scritti a quadrimestre per le materie che prevedono la prova

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scritta curricolare e non meno di due interrogazioni a quadrimestre supportate eventualmente da verifiche di varia tipologia.

Le prove devono essere distribuite periodicamente nel corso dell’attività didattica in modo da assicurare una valutazione continua e costante.

La valutazione deve tenere conto dei criteri di valutazione definiti in ambito dipartimentale per ciascuna disciplina sulla base delle griglie di valutazione adottate.

Tutti i docenti adotteranno, in coerenza con quanto previsto dal Regolamento d’istituto, le misure opportune per non consentire che l’assenteismo sistematico possa rappresentare un grave ostacolo all’attuazione del piano delle verifiche opportunamente predisposto, evitando, in ogni caso, che una sola valutazione sommativa finale possa costituire il principale riferimento per il giudizio complessivo.

La comunicazione agli studenti dei risultati delle verifiche, orali e scritte, sarà tempestiva, perché la funzione formativa della verifica non può prescindere da una consapevolezza dell’allievo sugli strumenti e sui livelli di giudizio.

La scuola si impegna, altresì, a informare le famiglie circa il processo di apprendimento e la valutazione degli studenti effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico.

Al termine dell'anno conclusivo del ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro.

Al fine di garantire l’omogeneità dei giudizi nell’ambito della stessa istituzione scolastica, le aree dipartimentali hanno elaborato griglie di valutazione per le verifiche scritte e orali delle singole discipline e per le diverse tipologie delle prove, in modo da offrire anche agli studenti un valido supporto di controllo e di autovalutazione del loro processo di apprendimento.

Griglie di valutazione (allegato 9)

MANCA UN CHIARO ESPLICITO RIFERIMENTO AI

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