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Abbiamo valutato e messo in correlazione la copertura acetabolare dal preoperatorio e per tutto il follow up. La copertura femorale da parte dell’acetabolo è espressa mediante il calcolo del PC (Percentage Coverage) sulla proiezione radiografica VD (Tab. 6).

Paziente Caso RX PRE OP RX T0 POSTO P RX T1: 15 GIOR NI RX T2: 30 GIORN I RX T3: 45 GIORNI RX T4: 60 GIORNI RX T5: 75 GIORNI RX T6: >6 MESI 1 1A 37% 55% - 55% - - - - 2 2A 45% 70% 75% - - - 78% - 3 3A 39% 54% 65% 65% 65% - - - 3B 36% 65% 65% 55% 50% - - - 4 4A 30% 60% 67% - - - - - 4B 14% 40% 30% - - - - - 5 5A 30% 66% 63% - 63% - - 63% 5B 36% 80% 80% 73% - 73% - 73% 6 6A 58% 80% - 70% - - 70% - 6B 25% 85% - 65% - - 65% - 7 7A 36% 73% 65% - 65% - 65% - 7B 36% 60% - 60% - 60% - - 8 8A 26% 60% - 60% - - 60 - 9 9A 36% 62% 62% - - - 62% - 9B 32% 55% 60% - - - 60% -

Tab. 6 Copertura femorale nel preoperatorio e nel follow up calcolato tramite PC sulla proiezione radiografica VD.

È possibile subito notare il miglioramento della copertura femorale, espressa in PC, nell’immediato postoperatorio dei casi sottoposti a DPO.

Nelle RX preoperatorie il PC ha un valore medio di 34,4%, con 14% come valore minimo e 58% come valore massimo. Nell’immediato postoperatorio il valore medio aumenta a 64,3%, con un valore massimo di 85% e un valore minimo di 40%, a dimostrazione dell’effettiva riuscita dell’operazione nel suo intento di migliorare la copertura acetabolare della testa del femore. Nei successivi controlli è possibile apprezzare una lieve diminuzione progressiva della media del PC: nel controllo a 15 giorni la media scende a 63,2% (su dieci casi esaminati), a 30 giorni la media scende a 62,8% (su otto casi esaminati), a 45 giorni la media scende a 60, 75% (su quattro casi esaminati). Nei successivi controlli la media del PC tende lievemente ad aumentare: nel controllo a 75 giorni la media è 65,7% in sette casi esaminati (Grafico 1).

Grafico 1 Andamento del PC (in %) dal preoperatorio ai successivi controlli.

34,4 64,3 63,2 62,8 60,75 66,5 65,7 68 14 40 30 55 50 60 60 63 58 85 80 73 65 73 78 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 Preop erato rio Posto perat orio Contro llo a 15 gio rni Contro llo a 30 gio rni Contro llo a 45 gio rni Contro llo a 60 gio rni Contro llo a 75 gio rni Contro llo >6 mesi

PC (in %) dal preoperatorio ai successivi controlli

Capitolo 8

Discussioni

Come prima cosa è doveroso sottolineare i molteplici fattori avversi al recupero della statistica, tra cui la mancanza di una catalogazione adeguata, la presenza di casi che non rispettavano i requisiti minimi d’inclusione, il cambio di numero telefonico di alcuni proprietari, l’impossibilità da parte loro di portare il cane o la documentazione in clinica, la scarsa collaborazione talora offerta.

La popolazione di studio recuperata è risultata comunque sufficientemente numerosa e abbastanza omogenea in termini di parametri preoperatori.

La Duplice Osteotomia Pelvica è un intervento chirurgico correttivo per la displasia d’anca canina, che mira ad aumentare la copertura acetabolare e a limitare la progressione osteofitica.

Con il nostro studio abbiamo voluto osservare la formazione del callo osseo e la chiusura di questo nel tempo e il miglioramento della copertura femorale derivante dall’intervento di DPO. Quest’obiettivo è stato raggiunto sottoponendo ogni radiografia, e nello specifico le proiezioni rana e VD, ad attenta analisi.

Successivamente è stato calcolato lo sviluppo del callo osseo in lunghezza nell’area periosteotomia nel postoperatorio e nel follow up.

La figura 15 mostra la proiezione rana di due cani differenti operati di DPO bilaterale in due sedute distinte, con una distanza di quindici giorni tra un arto e il controlaterale. Al momento della radiografia riportata in figura l’animale ha un arto operato da 15 giorni e un arto appena operato. La figura 15A mostra il caso 7A (arto destro) e il caso 7B (arto sinistro). La figura

15B mostra il caso 5A (arto destro) e 5B (arto sinistro). È possibile notare lo sviluppo di callo osseo nell’arto destro della figura 15A e nell’arto sinistro della figura 15B che hanno subito l’intervento di DPO quindici giorni prima. È interessante notare invece che l’arto controlaterale appena operato presenti una linea di osteotomia netta senza callo osseo.

Fig. 15 Sviluppo del callo osseo precoce 15 giorni postoperatori nella proiezione rana. La figura 15A riporta il caso 7A (arto destro) sottoposto a

DPO quindici giorni prima, e 7B (arto sinistro) sottoposto a DPO il giorno stesso della radiografia. La figura 15B riporta il caso 5A (arto destro) sottoposto a DPO il giorno stesso della radiografia, e il caso 5B, sottoposto a DPO quindici giorni prima.

È stata inoltre valutata la copertura femorale percentuale (PC) nel periodo preoperatorio, postoperatorio e nel follow up successivo. Per valutare il PC è stata scelta la proiezione VD. Osservando i risultati delle valutazioni radiografiche, appaiono da subito evidenti i benefici dell’intervento di Duplice Osteotomia Pelvica in termini di Copertura Percentuale. In figura 16 (caso 8A) è infatti possibile notare la differenza tra il preoperatorio (16A) e l’immediato postoperatorio (16B). In termini di PC si è passati da un valore preoperatorio di 26% ad un valore postoperatorio di 60%. È possibile però notare anche senza misurazioni che nel caso

16A il centro della testa femorale è laterale rispetto al MAD (indicativo di displasia dell’anca), nella figura 16B invece (postoperatorio), il centro della testa femorale è mediale al MAD (indicativo di anca normale).

Con la valutazione di tutte le radiografie dei follow up è stato possibile evidenziare che la percentuale di copertura (PC) è migliorata per tutti gli arti rispetto al periodo preoperatorio, attestandosi su livelli fisiologici (sopra al 50%) [Vezzoni, 2007]. In un solo caso sui quindici presi in esame (6,6%), la copertura acetabolare si è mantenuta al di sotto dei livelli fisiologici nell’immediato postoperatorio (40%), per poi scendere ancora nel controllo a 15 giorni (30%), risultando però comunque in un miglioramento rispetto al preoperatorio (14%). Inoltre, il PC nel postoperatorio e nei follow up successivi si è mantenuto nei limiti fisiologici senza eccedere come invece si verificava nel caso di esecuzione della TPO, dove arrivava al 90% e anche oltre [Vezzoni et al., 2000].

Fig. 16 Radiogragfie preoperatorie del caso 8A in figura 16A, il centro della testa femorale cade laterale rispetto al MAD, il PC è 26%. In figura

16B radiografie postoperatorie del caso 8A, il centro della testa femorale cade medialmente rispetto al MAD, il PC in questo caso ha un valore di 60%.

Capitolo 9

Conclusioni

La DPO è una procedura chirurgica che può ridurre la lassità e migliorare la congruità articolare, creando una ventroversione dell’acetabolo, simile alla TPO ma senza osteotomia dell’ischio.

Nonostante i limiti del nostro studio, la diagnostica per immagini e la clinica, ci mostrano un quadro finale piuttosto ottimistico, con animali esenti da complicazioni cliniche, guarigione ossea tempestiva e con miglioramento della copertura femorale.

Innanzitutto, è bene sottolineare che la mancanza di dolore grave e la capacità di stare in piedi, sedersi e camminare dopo la chirurgia non era riscontrata nei cani sottoposti a TPO, che anzi mostravano difficoltà a sedersi e dolore nelle altre azioni [Vezzoni et al. 2010]. Questa importante differenza è quindi probabilmente attribuibile all’integrità dell’ischio e che rende quindi la DPO una valida e migliore alternativa alla TPO.

Per quanto riguarda lo sviluppo del callo osseo, in linea con altri studi [Vezzoni et al. 2010] la guarigione è avvenuta generalmente entro 60 giorni postoperatori. Non si è verificata in alcun caso mancata o ritardata guarigione ossea.

Sebbene in due cani su nove si sia reso necessario rimuovere le placche, non si è mai dovuti ricorrere ad una revisione della chirurgia in quanto la copertura femorale e l’orientamento acetabolare sono rimati inalterati.

Dati i risultati del nostro studio, possiamo affermare che questa metodica si è dimostrata versatile ed efficace a breve termine, è quindi auspicabile applicare la nostra metodica di studio ad una casistica più ampia. La precocità della formazione del callo osseo e della

guarigione ossea nei cani giovani rende questi ultimi ottimi candidati per l’effettuazione di tale chirurgia preventiva. Il miglioramento del PC dal preoperatorio al postoperatorio è evidente ed è in linea con gli studi precedentemente effettuati [Vezzoni et al., 2010].

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Ringraziamenti

Ringrazio prima di tutto la mia relatrice, Prof.ssa Citi, per aver rappresentato un valido e pronto sostegno nella stesura della tesi e per aver alleggerito con il suo brio la fine del mio percorso di studi.

Ringrazio il mio correlatore, Dott. Raschi, a lui devo la mia passione per l’ortopedia. Con l’impegno e la devozione che contraddistinguono il suo lavoro mi ha dimostrato che non esiste fatica quando c’è passione.

Un doveroso grazie a Gaia per avermi insegnato, a Laura per avermi guidato e a Viola per avermi mostrato. Un grazie ancora più grande perché non era obbligatorio eppure lo avete fatto senza mai farmi sentire un peso.

Ringrazio anche Matilde, la Dott.ssa Ballatori, il Dott. Lupi e tutta l’equipe della Clinica Firenze Sud e di Orthopedica per avermi fatto sentire parte integrante dello staff.

Il ringraziamento più importante va sicuramente alla mia famiglia, colonna portante dei miei studi, pilastro nei momenti di sconforto e motore negli attimi di scoraggiamento.

Grazie Papà, come avrei potuto anche solo immaginare di scegliere questa facoltà se non fosse stato per te? Quindi, prima di tutto grazie per avermi donato questa grande passione e aver condizionato involontariamente la mia vita lavorativa e non. Grazie per il tuo sorriso onnipresente, grazie per le risate al telefono. Grazie per il tuo costante interesse e per aver stampato (quasi) tutti i risultati dei miei esami. Grazie per aver sempre creduto in me e aver

decantato le mie lodi ai tuoi colleghi e amici. Sei un esempio come persona, come genitore e come Veterinario. Grazie.

Grazie Mamma, non credere che i miei ringraziamenti nei tuoi confronti siano meno sentiti o meno importanti. Durante i momenti più difficili di questo percorso universitario l’unica cosa che ho davvero desiderato è un tuo abbraccio. La mamma è sempre la mamma, e tu sei la madre migliore che si possa desiderare: dura quando serve e dolce sempre. Mi hai insegnato che una donna deve farcela da sola, che il lavoro è l’unica cosa che ci rende autonome e libere. Grazie.

Grazie Crescenzo per aver gioito di ogni mio esame. Grazie per il bene che mi vuoi e per tutte le dimostrazioni che sempre mi hai dato. L’amore di un fratello scalda il cuore, il tuo me lo ha infiammato. Sei stato per me esempio di rinascita e crescita personale. Grazie.

Grazie Olga, perché vicino a te ci si potrebbe sentire inferiori, ma tu sei riuscita a non farmi sentire la tua “sorella piccola”. Sei sempre stata un modello per me, la dimostrazione che la diligenza e la costanza ripagano. Grazie per aver mostrato sempre interesse nella mia professione, così vicina e così diversa dalla tua. Grazie per aver reso una città la promessa di una vita in famiglia. Grazie per avermi reso Zia di un bambino bellissimo. Grazie.

Grazie Domenico, fratello acquisito. Non avrei potuto desiderare marito migliore per mia sorella e padre più devoto per mio nipote. Grazie per aver reso la tua cucina un’aula studio. Grazie.

Grazie Raffaele, ancora non puoi neanche renderti conto di essere finito nei miei ringraziamenti, ma non è solo un ringraziamento dovuto. Grazie a te ogni giorno di questa lungo periodo di reclusione è stato più leggero, meno lungo con il solo pensiero di poterti vedere alla sera. Grazie.

Un grazie va anche ai miei zii, Mariateresa e Rosario, e ai miei cugini, Olga, Alberto ed Eugenia, perché il loro affetto è palpabile anche attraverso una telefonata e il loro sostegno è visibile anche a distanza.

Un grazie anche a chi inconsapevolmente mi ha indirizzato verso questi studi e a chi invece me li ha alleggeriti. Grazie Azzurra, Grazie Penny, primi “pelosi” del mio cuore.

Se “Gli amici sono la famiglia che scegli” allora io ho scelto davvero bene.

Grazie Tiziano. Anzi, grazie al momento in cui i pianeti si sono allineati e sei finito sulla mia strada, non poteva capitarmi cosa migliore. Grazie perché sei stato l’amico più fedele, il compagno di gioie e dolori. Grazie per le gite e per i viaggi. Grazie per le nostre diete insieme durate un giorno, grazie per le pizze, per il giapponese e soprattutto grazie per le numerose insalate! Semplicemente grazie perché sei stato la mia Pisa. Grazie.

Grazie Isa. Sai cosa mi mancherà di questa vita universitaria? I nostri pigiama party. Mi mancheranno un po’ meno i tuoi urletti, ma grazie anche per quelli. Grazie per aver creduto con me che potessimo diventare le nuove maggiori esponenti di Wing Tsu. Grazie per tutte le cene con valeriana e salmone. Grazie per aver condiviso con me le tue paure e le tue

debolezze. Grazie per le nostre fughe al Vanilla. Grazie per il tuo supporto e le tue parole dolci in questo pesante periodo. Grazie perché so che non potremo mai perderci. Grazie.

Grazie Guido. Non so se ringraziarti o scusarmi per tutte le volte che ti ho chiesto una mano con qualcosa di tecnologico. Grazie per essere così strano: hai portato simpatia e leggerezza anche nei momenti pesanti. Grazie perché l’allergia e gli starnuti non ti hanno scoraggiato dal venire a trovarci. Grazie per avermi fatto conoscere Myss Keta, Florence e Dua Lipa. Grazie per aver pianificato ogni viaggio minuto per minuto, grazie per non essertela presa ogni volta che io e Tiziano ti abbiamo bullizzato. Grazie.

Grazie Sara, per essere stata la mia coinquilina in tutti questi duri anni di università. Grazie per avermi fatto apprezzare il salmone, la zucca e la treccia sciolta in padella. Grazie per tutti gli abbracci di ritorno dalle vacanze, nonostante la tua “freddezza” erano caldissimi. Grazie per aver riso ed esserti disgustata con me della cucina del nostro amico di New York. Grazie per avermi fatto ricredere su quelle bestiacce chiamate gatti. Grazie per essere con me la madre di nostra figlia. Grazie per aver condiviso con me la gioia di essere zie. Grazie.

Grazie Emilia per essere l’amica pazza di cui tutti avrebbero bisogno. Grazie per tutti gli Spritz e gli aperitivi in vettovaglie. Grazie perché insieme a Cesco siete stati il mio supporto in un anno non troppo semplice. Grazie per tutte le volte che avete alzato il gomito con me. Grazie per non avermi mai fatto sentire il terzo in comodo. Grazie.

Un grazie va a Francesco per le Scivac passate insieme. Grazie per aver cercato di imparare delle parole napoletane. Grazie perchè sei un vero amico.

Grazie Francesca, grazie per la tua vitalità, grazie per le tue dolci pecorelle, grazie per avermi mostrato le bellezze della Maremma. Soprattutto grazie per aver fatto sentire me e tanti fuorisede di nuovo in famiglia in casa tua.

Grazie Nonna Benedetta, grazie per aver portato un batuffolo di pelo in casa nostra e per averci allietato con le tue storie di animali non convenzionali tenuti in casa.

Grazie Elena, Grazie Antonio, Grazie Antonino, Grazie Brundu, Grazie Gue: siete stati parte integrante e necessaria del mio viaggio Pisano.

Grazie Gonzalo. Hai fatto parte del mio percorso universitario per un solo anno, ma farai parte della mia vita per sempre. Grazie per i tuoi discorsi filosofici alle cinque del mattino.

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