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CRITICITA’ E MINACCE (ESTERNE) L’organizzazione mafiosa continua a detenere il

5.2. La Valutazione del rischio

La valutazione del rischio è la macro-fase del processo di gestione del rischio in cui lo stesso è identificato, analizzato e confrontato con gli altri rischi al fine di individuare le priorità di intervento e le possibili misure correttive/preventive (trattamento del rischio). Al termine della complessa attività di valutazione di cui ci occuperemo nelle pagine che seguono, sono in corso di aggiornamento ed integrazione le schede relative alle Aree di rischio generali e specifiche (Allegato 7.2.), con carico di aggiornarne la compilazione. Il processo di Valutazione del rischio è infatti oggetto di opportune modifiche ed integrazioni, alla luce del processo di mappatura dei procedimenti, secondo quanto esposto nei precedenti paragrafi, ed alla luce del PNA 2019.

A tal fine è stata altresì elaborata una Scheda per la Valutazione del rischio, conseguente alla mappatura dei processi/procedimenti (Allegato 7.3.) costantemente aggiornata dai dirigenti e dai responsabili di posizione organizzativa e di servizio.

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5.2.1. L’Individuazione delle Aree di rischio

L’identificazione del rischio ha l’obiettivo di individuare gli eventi di natura corruttiva che possono verificarsi in relazione ai processi, o alle fasi dei processi, di pertinenza dell’amministrazione.

L’individuazione include tutti gli eventi rischiosi che, anche solo ipoteticamente, potrebbero verificarsi e avere conseguenze sull’amministrazione. Questa fase è cruciale, perché un evento rischioso «non identificato in questa fase non viene considerato nelle analisi successive», compromettendo l’attuazione di una strategia efficace di prevenzione della corruzione. Per identificare gli eventi rischiosi l’Amministrazione ha preso in considerazione il più ampio numero possibile di fonti informative interne (procedimenti disciplinari, segnalazioni, report di uffici di controllo, incontri con i responsabili degli uffici e con il personale, oltre che naturalmente le risultanze dell’analisi della mappatura dei procedimenti e dei processi) ed esterne (casi giudiziari e altri dati di contesto esterno). A modifica ed integrazione della precedente pianificazione, ai sensi dell’art.1, commi 9 e 16, della L.190/2012 ed alla luce delle deliberazioni ANAC la definizione delle aree di rischio è riportata nell’allegato 7.4 ed è aggiornata ad opera del RPCT con cadenza annuale alla luce dei risultati del processo di gestione del rischio corruttivo. Ogni dirigente è obbligato a mettere in atto le misure previste nelle aree di rischio assegnate agli uffici di competenza, così come indicato nell’allegato 7.2 e nei successivi aggiornamenti. Il RPCT è tenuto a verificare la corretta attuazione delle misure previste nel citato allegato semestralmente, in occasione del controllo successivo sulla regolarità amministrativa, avvalendoci della collaborazione di ciascun dirigente di settore che relazionerà sull’esito del relative report.

Coerentemente con il PTPCT 2019/2021 e nelle more di implementare il sistema di gestione del rischio corruttivo secondo le metodologie di cui all’allegato 1 del PNA 2019, si conferma la seguente individuazione delle aree generali di rischio e delle aree specifiche di rischio:

A) AREE GENERALI DI RISCHIO 01. Area acquisizione e progressione del personale

01.1. Reclutamento

01.2. Progressioni di carriera verticali e orizzontali 01.3. Incarichi e nomine interne

01.4. Altri procedimenti inerenti l’ampliamento della sfera giuridica ed economica del personale 02. Area affidamento di lavori, servizi e forniture

02.1. Acquisizione diretta di lavori, beni e servizi di importo inferiore a € 1.000,00

02.2. Acquisizione diretta di lavori, beni e servizi di importo inferiore a € 40.000,00 o per lavori in amministrazione diretta

02.3. Acquisto e noleggio di mezzi per lavori eseguiti in amministrazione diretta mediante procedura negoziata 02.4. Acquisto forniture di beni e servizi di importo pari o superiore a 40.00,00 euro ed inferiore a 209.000,00 euro mediante procedura negoziata

02.5. Affidamento di lavori di importo pari o superiore a 40.000,00 euro e inferiore a 150.000,00 euro mediante procedura negoziata

02.6. Affidamento di lavori di importo pari o superiore a 150.000,00 euro e inferiore a 1.000.000,00 di euro, mediante procedura negoziata

02.7. Appalti di servizi sociali di importo pari o superiore a 40.00,00 euro ed inferiore a 750.000,00 euro mediante procedura negoziata

02.8. Acquisizione di lavori di importo pari o superiore a 1.250.000,00 di euro mediante procedura ordinaria 02.9. Acquisizione di lavori, beni e servizi mediante procedura ordinaria a prescindere dall’importo

02.10 Affidamento di lavori, servizi o forniture, in deroga o somma urgenza

0.3. Area provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

03.1. Autorizzazioni 03.2. Concessioni 03.3. Altri provvedimenti

04. Area provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario

04.1. Sovvenzioni e Contributi 04.2. Agevolazioni ed Esenzioni 04.3. Altri provvedimenti

05. Attività per la gestione del Programma Nazionale Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti di competenza dell’ente

06. Area gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio 06.1. Gestione delle entrate

06.2. Gestione delle spese

06.2.1. Liquidazione di somme per prestazioni di servizi, lavori o forniture 06.2.2. Emissione di mandati di pagamento

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06.3. Gestione del patrimonio

06.3.1. Locazione di beni di proprietà privata

06.3.2. Concessioni per l’uso di aree o immobili di proprietà comunale 06.03.3 Concessione loculi cimiteriali

07. Area controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni 07.1. Controlli, Verifiche e Ispezioni

07.2. Attività svolte sulla base di autocertificazioni e soggette a controllo (SCIA) 07.3. Sanzioni

C) ATTIVITÀ MAGGIORMENTE ESPOSTE A RISCHIO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA (art. 1, comma 53, L. 190/2012)

a) trasporto di materiali a discarica per conto di terzi;

b) trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi;

c) estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti;

d) confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;

e) noli a freddo di macchinari;

f) fornitura di ferro lavorato;

g) noli a caldo;

h) autotrasporti per conto di terzi;

i) guardiania dei cantieri.

In ogni caso, relativamente alle Aree ed alle attività sopra elencate, ogni dirigente è tenuto ad assicurare la piena e corretta attuazione degli obblighi in tema di trasparenza amministrativa, la conformità alla normativa in tema di appalti ed il rispetto della parità di trattamento.

5.2.2. L’Analisi del rischio

L’analisi del rischio ha come obiettivo quello di pervenire ad una comprensione più approfondita degli eventi rischiosi identificati nella fase precedente e di individuare il livello di esposizione al rischio delle attività e dei relativi processi. Anche in questa fase è stata e sarà coinvolta la struttura organizzativa (Conferenza dei dirigenti, allargata ai responsabili di Posizione organizzativa). In particolare, in questo documento si vuole porre l’attenzione sul fatto che l’analisi è essenziale al fine di comprendere le cause del verificarsi di eventi corruttivi e, conseguentemente, individuare le migliori modalità per prevenirli (creando i presupposti per l’individuazione delle misure di prevenzione più idonee), nonché definire quali siano gli eventi rischiosi più rilevanti e il livello di esposizione al rischio dei processi. Nell’ambito di questa fase, è in corso di completamento la raccolta dei dati sui precedenti giudiziari e/o sui procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti dell’amministrazione, le sentenze passate in giudicato, i procedimenti in corso e i decreti di citazione a giudizio riguardanti i reati contro la PA e il falso e la truffa, con particolare riferimento alle truffe aggravate all'amministrazione (artt. 640 e 640 bis c.p.), i procedimenti aperti per responsabilità amministrativo/contabile (Corte dei Conti), i ricorsi amministrativi in tema di affidamento di contratti pubblici, sia attraverso il reperimento presso gli Uffici comunali (Ufficio Legale, Avvocatura, Ufficio procedimenti disciplinari, Provveditorato ed Economato, Ufficio contratti) sia banche dati on-line già attive e liberamente accessibili (Banca dati delle sentenze della Corte dei Conti, banca dati delle sentenze della Corte Suprema di Cassazione). Si ritiene inoltre necessario continuare ad acquisire con cadenza annuale il Casellario giudiziale degli amministratori e dei dirigenti dell’ente. Sono state altresì considerate le segnalazioni pervenute in forma anonima e/o riservata da parte di cittadini (n. 5). Nel corso del 2019 non si sono verificate segnalazioni interne (cd whistleblowing), Sono state altresì prese in considerazione i risultati delle rilevazioni inerenti la qualità dei servizi ed il benessere organizzativo, nonché la rassegna stampa curata dall’Ufficio stampa dell’ente, al fine di monitorare l’immagine del comune e le eventuali notizie inerenti fenomeni corruttivi.

5.2.3. La Ponderazione del rischio

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Questa fase è fondamentale per la definizione delle priorità di trattamento L’obiettivo della ponderazione del rischio, come chiarito dal Piano nazionale anticorruzione, è di «agevolare, sulla base degli esiti dell’analisi del rischio, i processi decisionali riguardo a quali rischi necessitano un trattamento e le relative priorità di attuazione». In altre parole, la fase di ponderazione del rischio ha lo scopo di stabilire le priorità di trattamento dei rischi, attraverso il loro confronto, considerando gli obiettivi dell’organizzazione e il contesto in cui la stessa opera. La ponderazione del rischio può anche portare alla decisione di non sottoporre ad ulteriore trattamento il rischio, ma di limitarsi a mantenere attive le misure già esistenti. La concreta attuazione di questa fase presuppone l’utilizzo di alcuni strumenti scientifici già contenuti nel Piano nazionale anticorruzione.

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