3. La digitalizzazione degli edifici esistenti
3.6. Vantaggi operativi del modello integrato: Clash Detection e Model Checking
Il modello federato di un edificio esistente può essere considerato di qualità se
soddisfa determinate regole
24e supporta una varietà di analisi e simulazioni.
Per poter impiegare gli strumenti di controllo della qualità del modello,
quest’ultimo deve disporre di informazioni complete, corrette ed esplicite come
potrebbero essere definite nel Capitolato informativo.
Un beneficio dell’implementazione del processo BIM è la possibilità di valutare
in anticipo e revisionare i progetti e le molteplici varianti di interventi proposte su
un edificio esistente attraverso un modello digitale, condivisibile secondo
necessità sfruttando i limiti e i vantaggi di un formato aperto condivisibile tra gli
attori del processo, l’IFC.
Ad esempio, al proprietario è possibile richiedere l’impostazione di regole per
verificare il rispetto del budget durante l’esecuzione degli interventi
commissionati.
In un edificio esistente in fase di esercizio, il modello federato delle diverse
discipline (architettonica, impiantistica, strutturale, territoriale, etc) consente
25di
confrontare e valutare la compatibilità dei progetti degli interventi previsti. La
possibilità di far emergere
26delle incongruenze consente di ridurre i costi che si
24 ad esempio, di sintassi del linguaggio per verificare l’efficacia delle comunicazioni tra gli attori delle differenti discipline
25 implementando specifiche regole e verifiche
115
sarebbero potuti dover sostenere in seguito a causa dell’errata progettazione e
delle conseguenti rilavorazioni necessarie.
I software BIM tool sviluppati dalle case produttrici
27per supportare il processo
di controllo e revisione dei modelli di molteplici discipline vengono detti di Model
Checking; quelli che assistono i tecnici incaricati nella verifica della rispondenza
del progetto alle norme sono chiamati di Code checking.
Operativamente, durante la modellazione BIM, una volta ottenuto il modello
federato del fabbricato esistente con anche gli interventi previsti dalla
commessa, nelle apposite fasi del processo
28, è possibile verificare le
interferenze (clash detection), cioè rilevare i conflitti (le eventuali interferenze
degli elementi):
- tra gli oggetti dei modelli di discipline differenti che occupano lo stesso
spazio fisico (come ad esempio una tubazione che attraversa una trave o
un pilastro)
- tra gli oggetti che presentano parametri incompatibili (come ad esempio
una finestra troppo vicina ad un pilastro, con uno “spazio di manovra”
insufficiente per consentire al tecnico di effettuarne il montaggio o la
manutenzione).
Nel processo di gestione e risoluzione delle incoerenze informative o delle
interferenze fisiche (collisioni) ed informative rilevate durante le verifiche del
modello il formato aperto BCF (BIM Collaboration Format), basato su XML,
standard di buildingSMART, consente ai diversi attori del processo di
collaborare, condividere delle informazioni
29e associarle al modello digitale in
formato IFC.
Quando i file BCF vengono aperti nei diversi software BIM compatibili (ad oggi,
oltre alle ACDat, lo sono ormai la maggior parte delle piattaforme di BIM
27: alcune di queste funzionalità sono integrate anche in quelli di BIM authoring e nelle piattaforme ACDat
28: infatti, le verifiche hanno un proprio ciclo di vita, rimangono valide se non mutano le caratteristiche dei modelli
116
authoring e alcuni software BIM tool) mettono a disposizione l’elenco dei conflitti
riscontrati nel modello informativo condiviso e li mostrano evidenziati nella
posizioni critiche specifiche.
Questo approccio consente, ad esempio, di verificare preliminarmente sul
modello informativo che gli interventi pianificati
30siano compatibili allo stato di
fatto dell’edificio esistente.
Le verifiche preliminari di coerenza vengono eseguite durante la fase di
ricostruzione digitale del fabbricato esistente, generalmente da parte dei BIM
specialist interessati. Ulteriormente, anche il BIM coordinator e il BIM manager
possono verificare
31la conformità dei modelli delle differenti discipline.
Ad esempio, il modello informativo dello stato di fatto di un edificio esistente e
quello degli interventi previsti possono essere esportati dal software di BIM
authoring in formato IFC e condivisi con il revisore addetto; il quale può caricarli
su un software BIM tool specificatamente realizzato con funzioni di controllo dei
modelli basate su regole (come può essere Solibri Model Checker) ed effettuare
le verifiche di incoerenza nei modelli ricevuti. Una volta completato il processo,
tutte le conformità e le difformità emerse possono essere caricate assieme al
modello in formato IFC, grazie al file in formato BCF, direttamente sull’ambiente
di condivisione dati
32oppure anche nei software di BIM authoring utilizzati dai
BIM specialist per essere sistemate. Qualora la commessa preveda l’ACDat,
saranno evidenti anche i benefici in termini di trasparenza e tracciabilità delle
revisioni apportate al modello digitale, in quanto una volta caricati il modello in
IFC e il file BCF allegato all’interno dell’ambiente viene mantenuto lo storico
dove sono visibili le criticità ancora aperte e quelle già risolte.
In base alle differenti complessità e tipologie di verifiche e regole applicate al
modello dell’edificio esistente in genere i software presentano delle
30 di gestione, manutenzione, rinnovamento, etc.
31 con software di BIM authoring, visualizzatori e di revisione, model checker o anche direttamente nell’ambiente di condivisione dati
117
rappresentazioni predefinite a supporto; queste ultime possono essere banali
(come un valore massimo) o più complesse (relazioni geometriche). Ad
esempio, nel caso di un’analisi del percorso più rapido verso l’uscita in caso di
incendio i controlli possono essere applicati ai percorsi di esodo.
33Il controllo della qualità del modello sta diventando ogni anno sempre più
automatizzato. Questo trend consente una riduzione degli inserimenti manuali
da parte degli utenti / dei tecnici con un conseguente risparmio di tempo e una
riduzione degli errori che si possono commettere durante la compilazione.
Queste verifiche possono essere effettuate anche sul contenuto semantico
inserito nel modello per verificarne la rispondenza a quello supportato dai
software e dai formati di interscambio dei dati.
I controlli del modello federato
aiutano gli attori del processo a ispezionare
virtualmente l’edificio e ad automatizzare un processo di revisione del progetto
anche con strumenti software di visualizzazione e navigazione del modello.
34Ad esempio, l’utilizzo di un modello integrato dell’edificio esistente
35consente
una migliore collaborazione sul luogo di lavoro; infatti, il modello dopo aver
superato le verifiche può essere anche utilizzato su dispositivi mobili
(smartphone, tablet, pc portatili) e facilitare il tracciamento del materiale,
l’avanzamento dell’installazione e il posizionamento dei prodotti edilizi durante
gli interventi di manutenzione, recupero, etc.
Una volta raggiunta una maturità avanzata del processo BIM tutte le figure
coinvolte saranno in grado di definire regole e controllarle senza che siano
richieste competenze di programmazione avanzate.
33 Chapter 2.4 BIM MODEL QUALITY AND MODEL CHECKING - - Sacks, Rafael; Eastman, Chuck; Lee, Ghang; Teicholz, Paul. BIM Handbook: A Guide to Building Information Modeling for Owners, Designers, Engineers, Contractors, and Facility Managers. Wiley, 2018
34 Guida al BIM – La rivoluzione digitale dell’edilizia seconda edizione – ACCA software, 2018, seconda edizione
35 Chapter 10 BIM Case Studies - Sacks, Rafael; Eastman, Chuck; Lee, Ghang; Teicholz, Paul. BIM Handbook: A Guide to Building Information Modeling for Owners, Designers, Engineers, Contractors, and Facility Managers. Wiley, 2018
118