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regione italiana; le quantità totali di precipitazioni cambiano molto da un anno all’altro con scarti che oscillano intorno al 30 %.
L'umidità relativa massima annua fa registrare il valore medio di 95%, mentre l’umidità relativa minima si attesta sul 45,5% con minimo di 29% a luglio e massimo di 62% a dicembre; mediamente si contano 2 giorni di nebbia all'anno.
Il regime anemometrico è caratterizzato essenzialmente da venti d’intensità moderata. L’inci-denza di venti medi forti è di solito trascurabile.
Il principale vento dominante è quello da Sud-Ovest con una percentuale dei casi del 12% ed intensità compresa tra 11 e 20 nodi.
Frequentemente si riscontrano calme di vento, con percentuali più elevate nei mesi invernali ed autunnali. I venti forti sono quasi del tutto assenti, la stagione più ventosa è l’estate.
AMBIENTE IDRICO
Gli indicatori di stato per la qualità delle acque, evidenziano i seguenti fenomeni in atto, per quanto riguarda lo stato qualitativo dei corsi d’acqua della Regione la situazione può essere consi-derata non soddisfacente, lo stato qualitativo dei fiumi desunto dalla classificazione effettuata ai sensi del D. Lgs. 152/06 risulta distante dagli obiettivi di qualità ambientale previsti dalla normativa. Inoltre, a causa del particolare regime termopluviometrico e delle eccessive pressioni antropiche vi è il rischio che in alcuni periodi dell'anno (estate) lo stato qualitativo risulti in realtà peggiore di quanto evidenziato dalla media dei due anni di monitoraggio dai quali scaturisce la classificazione.
SUOLO E SOTTOSUOLO GEOMORFOLOGIA, IDROGEOLOGICA E SISMICA L’area di intervento è ubicata su una collina a ovest dell’abitato di Sciacca. Le caratteristiche geologiche, idrogeologiche e sismiche della zona vengono descritte nella relazione geologica allegata al progetto definitivo.
VEGETAZIONE, FLORA E FAUNA
Sui luoghi si riscontra la presenza di macchie e arbusteti mediterranei, Boschi costituiti da conifere e pino d’aleppo, eucalipti e Praterie, costituite da pascoli incolti e frutteti abbandonati (fonte S.I.F Sistema Informativo Forestale), si riportano di seguito le carte tematiche forestali di riferimento.
PROGETTI
RA
ARMETTA ROSALIA ARCHITETTO Piazza martini, 24/F
90149 – PALERMO Tel/Fax: +39 091 544881
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Categorie forestali S.I.F Regione Sicilia LEGENDA
Macchie e arbusteti mediterranei
Rimboschimenti
Classi inventariali S.I.F Regione Sicilia
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LEGENDA
Boschi (conifere pino d’aleppo)
Praterie, pascoli incolti e frutteti abbandonati
Arbusteti (macchie e arbusteti mediterranei, gariga a palma nana)
Va precisato che le Conifere presenti nelle aree boscate della zona sono costituite da Pino d’Aleppo, per avere un’idea abbastanza precisa delle principali esigenze ambientali del Pino d’Aleppo, basta recarsi nella zona a monte dell’area di progetto.
La suddetta specie si suppone che abbia quali suoi centri vegetazionali principali le coste più calde del Mediterraneo.
Le piante che vivono nella zona d’intervento devono essere resistenti alla siccità, essere cioè xerofile; ma, date le alte temperature, devono essere anche resistenti al caldo, cioè termofile.
È poco esigente in fatto di terreni, si adatta a tutti i tipi di suolo, prediligendo quelli calcarei e rifug-gendo solo quelli molto argillosi.
Date le sue caratteristiche, nelle aree a monte è stato introdotto a scopo di rimboschimento ed ha avuto un buon successo, come da aspettative, nelle parti più esposte a nord ovest dell’area di intervento e a maggiore altitudine.
Il turno è piuttosto breve perché le piante maturano precocemente (50-70 anni), Anche se il Pino d'Aleppo non dà grandi produzioni di massa legnosa è una specie di notevole interesse perché il suo ruolo, oltre che nella difesa del suolo, si esplica nella funzione paesaggistica che è rimarchevole.
I Pini che si trovano a monte dell’area di intervento sono in maggioranza Pini d'Aleppo che, infatti, si adattano benissimo alla tipologia dei luoghi, nella zona si nota altresì la presenza di Eucalipti.
Il legname del pino, anche se duro, non è molto apprezzato nella falegnameria fine perché è resinoso.
È utilizzato invece nella falegnameria grossolana come imballaggi, eccetera.
La macchia mediterranea presente nella zona costituisce un esempio di vegetazione sempreverde, è costituita da un groviglio fitto e impenetrabile di arbusti che crescono strettamente addossati tra loro e formano la macchia, tipica delle zone che circondano le coste del Mediterraneo.
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La macchia mediterranea sostituisce il bosco degradato da tagli e incendi operati dall’uomo ormai da millenni, in particolare, nell’area di intervento si nota la presenza massiccia di gariga, costituita da chiazze di cespugli più bassi a cui si alternano rocce o terreno nudo, nella zona si riscontra la presenza, in prevalenza, di palma nana, rovi, ampelodesmos mauritanicus etc.
La fauna invece è rappresentata da decine di specie di uccelli, che si fermano presso il lago Arancio perché lungo alcune rotte migratorie e perché qui trovano un rifugio sicuro e cibo abbondante In particolare svernano nel lago l'Airone cenerino, l'Alzavola, il Chiurlo, il Codone, il Cormorano il Fischione, la Folaga, il Germano reale, il Mestolone, la Moretta tabaccata, lo Svasso maggiore e la Spatola.
Nelle zone più aperte sono numerose le pavoncelle, durante i periodi migratori, si possono osservare il Falco pescatore, il Falco di palude e l'Albanella minore.
Nella zona sud, ovvero a monte dell’area di intervento un bosco di pini, eucalipti e cipressi offre rifugio a diverse specie di passeriformi.
Nel lago Arancio nidificano, tra le altre specie, il Germano reale, la Gallinella d'acqua, la Folaga, lo Svasso maggiore, la Nitticora e rari esemplari di Cicogne.
Nelle zone circostanti il lago è presente una colonia di Rondine montana, nidificano inoltre il Nibbio reale, il Falco pellegrino, il Falco lanario e il Capovaccaio, ultimo grande avvoltoio siciliano.
Oltre agli uccelli, nelle vicinanze dell'area di intervento, vivono molte altre specie di animali che qui tro-vano un ambiente ideale; gli anfibi, presenti con il Rospo comune e la Rana verde; i rettili sono rappresentati dalla Biscia d'acqua, dalla Tartaruga palustre, dal Biacco e dalla Lucertola siciliana. I mammiferi sono numerosi e sono il Coniglio selvatico, la Volpe, il Riccio, l'Istrice, la Donnola e la Martora, mustelide di medie dimensioni, in declino in tutto il suo areale di distribuzione.