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Verifica misure di risanamento, congruità e sostenibilità

Il disavanzo da ripianare alla fine dell’esercizio 2016 ammontava complessivamente ad euro 5.118.910,04, e il relativo ripiano era stato programmato nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale come esposto nella seguente tabella:

Disavanzo di

5.118.910,04 3.764.910,04 3.564.910.04 2.701.910,04 2.026.432,53 1.350.955,02 675.477,51

Quota di ripiano per anno

(C)

1.354.000,00 200.000,00 863.000,00 675.477,51 675.477,51 675.477,51 675.477,51

Importo % (**)

(C/A) *100 26,45% 3,90% 16,85% 13.20% 13.20% 13.20% 13.20%

Quota residua di disavanzo da ripianare (B-C)

3.764.910,04 3.564.910.04 2.701.910,04 2.026.432,53 1.350.955,02 675.477,51 0

Tabella 7 - Fonte dati: PRFP – elaborazione Provincia di Biella

In merito agli stanziamenti della voce “Disavanzo di amministrazione” previsti nel bilancio di previsione 2020-2022 si rimanda a quanto precisato al paragrafo I.B).1).

In sede di predisposizione del piano di riequilibrio pluriennale il ripiano del disavanzo era stato programmato con utilizzo di entrate straordinarie per gli esercizi 2017 e 2018 e con entrate di natura ricorrente per gli esercizi 2019-2023, a seguito del minor concorso da parte delle province al miglioramento dei conti della finanza pubblica.

Il ripiano della quota prevista per gli esercizi 2017, 2018 e 2019 è già stato oggetto di verifica senza rilievi.

Per gli anni 2020-2023 la copertura delle quote di disavanzo era determinata dalla riduzione della spesa legata al minore contributo alla finanza pubblica richiesto alle province di cui all’art. 47 comma 1 del D.L. 66/2014. La riduzione annua del contributo, allora prevista in euro 1.662.157,00, veniva destinata in quota parte al ripiano delle quote del disavanzo nell’arco temporale 2019/2023 (euro 800.000,00 per il 2019 ed euro 675.477,51 per il periodo 2020-2023).

Per completezza si precisa che dall’anno 2019 è venuto meno il contributo previsto dall’articolo 47 comma 1 del D.L. 66/2014, mentre rimane a carico della Provincia il contributo previsto dall’articolo 19 del medesimo D.L. pari, per il 2020, ad euro 97.772,50.

Sempre per l’annualità 2020, oltre al contributo previsto dall’art. 106 del D.L. 19 maggio 2020 n. 34 al fine di fronteggiare l’emergenza sanitaria da COVID-19, risultano invece assegnati i seguenti contributi:

- euro 183.582,60 a titolo di “assegnazioni da federalismo” (fondo sperimentale di riequilibrio al netto della contribuzione ex Ages);

- euro 63.041,80 ai sensi dell’articolo 20, comma 1 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50 (contributo per lo svolgimento delle funzioni fondamentali, a decorrere dal 2017);

- euro 173.364,78 ai sensi dell’articolo 1, comma 754 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (contributo finalizzato al finanziamento delle spese connesse alle funzioni relative alla viabilità e all'edilizia scolastica, a decorrere dal 2016);

- euro 1.465.981,32 ai sensi dell’articolo 1, comma 843 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (contributo alle province in dissesto o in piano di riequilibrio alla data del 30 novembre 2017, per le annualità 2018-2020);

- euro 1.010.326,89 ai sensi dell’articolo 1, comma 889, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (contributo da destinare al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e di scuole, per il periodo 2019-2033 – importo presunto sulla base di quanto assegnato nel 2019);

Ai predetti trasferimenti si aggiunge il contributo MIT, ai sensi dell’art. 1 comma 1076 della legge 27 dicembre 2017 n. 205, da destinarsi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria per il periodo 2019-2023, avente vincolo di destinazione a specifici interventi, stanziato nel bilancio di previsione in euro 1.627.128,15 per l’anno 2020, in euro 1.859.575,03 per l’anno 2021 e in euro 2.556.915,66 per l’anno 2022. Tali somme sono state destinate prevalentemente al finanziamento della spesa per investimenti.

Rispetto a quanto sopra si rileva pertanto che gli equilibri della gestione 2020 sono stati raggiunti anche per mezzo del contributo di cui all’articolo 1, comma 843 della legge n. 205 del 2017, entrata non ripetitiva e non più prevista a decorrere dal 2021.

a) Entrate correnti

Nel triennio 2020-2022, rispetto alle previsioni del piano, si rileva un incremento degli stanziamenti di bilancio sia delle entrate che della spesa di parte corrente.

L’incremento delle entrate correnti (titoli 1 – 2 – 3) è connesso in particolare alle entrate del titolo 2 ed è riferito anche ai contributi di cui al paragrafo precedente con un incremento rispetto alle previsioni del piano di oltre il 165%.

Nella tabella sottostante vengono riportate le previsioni delle entrate correnti nel triennio confrontate con le previsioni del piano; il confronto evidenzia sull’esercizio 2020 un incremento complessivo di circa il 19%.

Entrate tributarie - titolo 1 13.251.865,00 13.151.865,00 13.151.865,00 13.503.520,00 13.752.520,00 13.752.520,00 1,90 Entrate da trasferimenti

correnti - titolo 2 1.712.280,00 1.667.118,00 1.591.403,00 4.545.477,50 2.969.897,00 2.219.897,00 165,46 Entrate extratributarie - titolo 3 1.449.900,00 1.444.900,00 1.434.400,00 1.555.476,00 1.440.105,50 1.382.072,00 7,28 Totale 16.414.045,00 16.263.883,00 16.177.668,00 19.604.473,50 18.162.522,50 17.354.489,00 19,44

Tabella 8 - fonte dati: PRFP/BDAP – elaborazione Corte dei Conti

Dal bilancio assestato al 31/12/2020 risulta un ulteriore incremento delle entrate correnti rispetto alle previsioni del piano che si assesta a circa il 28% come emerge dalla seguente tabella: Entrate tributarie - titolo 1 13.251.865,00 13.503.520,00 11.567.401,33 -12,71 Entrate da trasferimenti correnti -

titolo 2 1.712.280,00 4.545.477,50 7.910.780,23 362,00

Entrate extratributarie - titolo 3 1.449.900,00 1.555.476,00 1.522.476,00 5,01

Totale 16.414.045,00 19.604.473,50 21.000.657,56 27,94

Tabella 9 - fonte dati: PRFP/BDAP/relazione 15/01/2021 – elaborazione Corte dei Conti

La tabella mostra le riduzioni delle entrate tributarie conseguenti agli effetti finanziari dell’emergenza sanitaria da COVID-19, come già dettagliate al precedente paragrafo,

compensate dai trasferimenti statali disposti dall’art. 106 del D.L. 19 maggio 2020, n.

34. Questi ultimi, sommati a quelli già previsti in sede di predisposizione del bilancio, incrementano le entrate del titolo 2 che risultano più che triplicate rispetto alle corrispondenti previsioni del piano. Va da sé che tale evoluzione, collegata in buona parte ai ristori previsti per far fronte all’attuale situazione epidemiologica, costituisce evento del tutto eccezionale ed imprevedibile alla data di predisposizione del piano.

L’andamento degli accertamenti registrati al 31/12/2020 rispetto agli esercizi precedenti è esposto nella seguente tabella:

RENDICONT

O 2016 RENDICONTO

2017 RENDICONTO

2018 RENDICONTO 2019

BILANCIO ESERCIZIO

2020 -

ASSESTATO PRECONSU NTIVO 2020 Entrate tributarie - titolo 1 13.330.082,62 13.363.824,83 13.461.038,75 13.814.320,91 11.567.401,33 12.877.481,76 Entrate da trasferimenti

correnti - titolo 2 5.645.063,75 4.883.191,89 4.795.027,02 3.956.542,53 7.910.780,23 7.731.082,09 Entrate extratributarie - titolo

3 1.589.885,35 2.531.852,64 1.987.796,09 1.307.756,41 1.522.476,00 1.405.490,85

Totale 20.565.031,72 20.778.869,36 20.243.861,86 19.078.619,85 21.000.657,56 22.014.054,70 Tabella 10 - fonte dati: BDAP/relazione 15/01/2021 – elaborazione Corte dei Conti

Per quanto attiene alle entrate tributarie, gli accertamenti dell’Imposta provinciale di trascrizione (IPT), dell’imposta sulle assicurazioni RC Auto e del tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali (TEFA), che rappresentano le principali entrate proprie dell’Ente, alla data del 31/12/2020 ammontano ad euro 12.699.162,90 rispetto al totale dei corrispondenti stanziamenti assestati di euro 11.363.881,33.

In relazione a tali importi nella relazione del 15/01/2021 l’Ente precisa che rispetto alle minori previsioni di entrate effettuate in sede di salvaguardia degli equilibri, pari complessivamente ad euro 1.936.118,67, si sono registrati maggiori accertamenti per IPT pari ad euro 528.585,98, per imposta RCAuto pari ad euro 395.101,05 e infine per TEFA pari ad euro 411.594,54.

Relativamente alle imposte strettamente correlate al mercato dell’auto si rileva che l’imposta RCAuto si è attestata a valori simili a quelli registrati nel triennio 2017-2019, mentre l’IPT registra un decremento di circa il 14,50%. La perdita di gettito stimata su tale imposta in sede di salvaguarda di circa il 33% è stata in buona parte recuperata nel corso dell’esercizio, presumibilmente anche per effetto delle politiche statali a sostegno della mobilità sostenibile (c.d. ecobonus auto).

Per quanto invece attiene al TEFA l’Ente riferisce che “(…) l'incasso al 31/12/20 è in linea con quello dell'anno scorso, stante da un lato l'attività dell'ufficio volta a recuperare somme dovute e non ancora riversate da alcuni comuni, degli anni precedenti e dall'altro il nuovo sistema, previsto dal D.L. 124/19, che prevede il riversamento automatico da parte dell'Agenzia delle entrate dell'addizionale incassata tramite modelli F24, a partire

dal 1/06/2020. Questi fattori hanno determinato, nonostante il generale rinvio e ritardo dell'emissione dei ruoli da parte dei Comuni per l'emergenza sanitaria in atto, un incasso in linea con quello dell'anno precedente”.

Per completezza si precisa che gli accertamenti del TEFA di euro 1.141.084,54 corrispondono alle corrispondenti riscossioni risultanti dalla banca dati SIOPE.

Relativamente al titolo 2 gli accertamenti registrati tengono conto dei trasferimenti statali ai fini di fronteggiare le minori entrate e le maggiori spese derivanti dall’attuale emergenza sanitaria. Con specifico riferimento a tali trasferimenti, oltre a quanto già risultante in sede di salvaguardia degli equilibri, dalla consultazione della banca dati di Finanza Locale, risultano assegnati alla Provincia di Biella i seguenti trasferimenti:

- euro 1.024.592,45 a titolo di incremento e saldo del Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali (assegnazione totale euro 2.591.101,73) ai sensi del citato articolo 106 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, la cui dotazione è stata incrementata dall’art. 39 del D.L. 14 agosto 2020, n. 104;

- euro 18.062,96 ed euro 2.331,30, rispettivamente ai sensi degli artt. 114 e 115 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18.

Rispetto alle suindicate somme, così come anche evidenziato dall’Ente nella nota del 15/01/2021, ricorre l’obbligo di certificazione della effettiva perdita di gettito connessa all'emergenza epidemiologica da COVID-19, al netto delle minori spese e delle risorse assegnate a vario titolo dallo Stato a ristoro delle minori entrate e delle maggiori spese connesse alla predetta emergenza. Eventuali somme che siano risultate non impiegate al 31/12/2020, dovranno essere oggetto di apposito vincolo nel risultato di amministrazione.

Le entrate extratributarie, che hanno avuto una riduzione contenuta rispetto agli stanziamenti iniziali del bilancio, registrano un incremento rispetto alle previsioni del piano di circa il 5%.

Ad ogni buon conto, l’attuale situazione di incertezza socio-economica, derivante dall’emergenza sanitaria non ancora terminata, comporta la necessità di adottare un costante monitoraggio degli equilibri di bilancio, in particolare sul grado di realizzazione delle entrate, che permetta eventuali interventi correttivi che siano adeguati e tempestivi.

Si precisa, infine, che le aliquote e le tariffe sono state riconfermate nella misura massima anche per l’esercizio 2020, giusto decreto presidenziale n. 10 del 18/02/2020 avente ad oggetto “Esercizio finanziario 2020. Fissazione aliquote imposte, tributi provinciali e corrispettivi, ai sensi dell’art. 172, comma 1, lettera c) del D.Lgs 267/2000.

Conferma delle spese di istruttoria e sopralluogo per il rilascio di provvedimenti per occupazione di spazi e aree pubbliche”, rinvenuto sul sito istituzionale dell’Ente.

Le entrate di parte capitale (titolo 4, 5 e 6), previste per euro 7.101.756,81, hanno registrato accertamenti, sempre alla data del 31/12/2020, per euro 7.178.158,46. Le entrate previste sono state destinate al finanziamento di spese di investimento.

Nel corso dell’esercizio 2020 l’Ente non ha attivato nuovo indebitamento.

b) Spesa di parte corrente

Per quanto concerne la spesa corrente, il raffronto delle previsioni di bilancio per il triennio 2020-2022 con quelle previste nel piano per i medesimi esercizi, evidenzia un incremento della spesa corrente (titolo 1) di circa il 39%, come esposto nella seguente tabella: Spesa corrente - titolo 1 12.231.172,00 12.157.072,00 12.003.798,00 16.998.055,04 14.248.377,12 13.926.289,00 38,97

FPV di spesa parte corrente 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale 12.231.172,00 12.157.072,00 12.003.798,00 16.998.055,04 14.248.377,12 13.926.289,00 38,97

Tabella 11 - fonte dati: PRFP/BDAP – elaborazione Corte dei Conti

Se si tiene conto delle previsioni di spesa comprensive anche del titolo 4 (rimborso annuale di quote capitale di mutui e prestiti), l’incremento delle previsioni della spesa di parte corrente nell’esercizio 2020 è pari a circa il 31% come riportato nella seguente tabella: Spesa corrente - titolo 1 12.231.172,00 12.157.072,00 12.003.798,00 16.998.055,04 14.248.377,12 13.926.289,00 38,97

FPV di spesa parte corrente 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Quota capitale rimborso

mutui e prestiti - titolo IV 3.228.600,00 3.279.700,00 3.329.800,00 3.201.500,00 3.319.600,00 3.410.200,00 -0,84 Totale 15.459.772,00 15.436.772,00 15.333.598,00 20.199.555,04 17.567.977,12 17.336.489,00 30,66

Tabella 12 - fonte dati: PRFP/BDAP– elaborazione Corte dei Conti

Rispetto ai dati sopra riportati occorre considerare che gli stanziamenti comprendono anche gli impegni già assunti in esercizi precedenti e che trovano copertura con il FPV di entrata, oltre a quelli finanziati con avanzo di amministrazione vincolato. Escludendo tali importi l’incremento si attesta a circa il 22%, percentuale superiore al corrispondente incremento delle entrate (circa 18%) e che ha comportato un minore equilibrio di parte corrente da destinarsi alle spese di investimento rispetto a quello programmato nel piano. La differenza in valore assoluto è pari ad euro 241.571,21.

Sulla base dei dati di preconsuntivo al 31/12/2020 emergono invece minori impegni rispetto agli stanziamenti assestati, in incremento però rispetto a quelli registrati al 31/12/2019, come risulta dalla seguente tabella che mette a confronto i valori al 31/12/2020 con quelli degli esercizi precedenti:

RENDICONT

O 2017 RENDICONT

O 2018 RENDICONT O 2019

STANZIAMENT I ASSESTATI

ANNO 2020 PRECONSUNTIV O 2020 Spesa corrente - titolo 1 15.756.834,62 15.361.513,51 13.804.898,11 18.474.111,54 15.395.348,05 FPV di spesa parte

corrente 1.020.128,64 455.560,88 1.307.783,33 434.218,55 434.218,55

Quota capitale rimborso mutui e prestiti - titolo IV (al netto del fondo per

FAL) 3.005.519,25 3.005.519,25 2.966.717,90 2.870.326,00 2.865.661,56

totale 19.782.482,51 18.822.593,64 18.079.399,34 21.778.656,09 18.695.228,16 Tabella 13 - fonte dati: BDAP– nota del 15/01/2020 - elaborazione Corte dei conti

Sul versante dei pagamenti, l’indice di tempestività rilevato dal sito istituzionale dell’Ente indica il rispetto dei tempi medi previsti dalla normativa vigente registrando i seguenti valori:

Anno 2017 -5,36 gg

Anno 2018 -10 gg

Anno 2019 - 9 gg

3° trimestre 2020 - 10 gg

Tabella 14 - fonte dati: sito istituzionale dell’Ente – elaborazione Corte dei conti

L’ammontare complessivo del debito al 30/06/2020, costituito dalla somma degli importi delle fatture scadute e non pagate, è pari ad € 197.946,01.

c) Servizi a domanda individuale

Ai sensi dell’articolo 243-bis comma 8 del TUEL l’Ente è tenuto ad assicurare la copertura dei costi della gestione dei servizi a domanda individuale prevista dalla lettera c) dell’articolo 243 comma 2 ossia in misura non inferiore al 36%.

A rendiconto 2019 il tasso di copertura è stato attestato al 53,11% relativamente all’utilizzo extrascolastico degli impianti sportivi di proprietà.

Con il citato decreto n. 10 del 18/02/2020 la misura delle relative tariffe è stata confermata anche per l’esercizio 2020.

d) Spesa relativa all’indebitamento

L’indebitamento nel periodo 2015-2022 evidenzia un trend in diminuzione come rappresentato nella seguente tabella:

31/12/2015 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2018 31/12/2019

BILANCIO ESERCIZIO

2020 -APPROVATO

BILANCIO ESERCIZIO

2021 -APPROVATO

BILANCIO ESERCIZIO

2022 -APPROVATO

debito residuo (compresa anticipazione

di liquidità) 53.674.334,16 50.616.869,92 49.025.929,75 46.020.410,50 43.053.692,60 39.846.410,50 36.526.810,50 33.116.610,50

Tabella 15 - fonte dati: relazioni semestrali/BDAP – elaborazione Corte dei conti

Nel corso dell’esercizio l’Ente non ha contratto nuovi mutui o prestiti.

L’Organo di revisione con la relazione del 21/09/2020 riferisce in merito alla rinegoziazione dei mutui Cassa DD.PP. nonché della richiesta di sospensione della quota capitale del mutuo Biverbanca spa, che complessivamente hanno comportato nel 2020 un risparmio di spesa di euro 326.288,00. In allegato alla medesima relazione è stata trasmessa anche l’attestazione, a firma del Dirigente responsabile del servizio finanziario, del rispetto del limite di indebitamento di cui agli articoli 204 e 207 del TUEL con una percentuale del 6,42%. Tale percentuale viene prudenzialmente rapportata agli accertamenti del rendiconto 2018 “al netto delle entrate con vincolo di destinazione”.

e) Spese di personale

In merito alla spesa di personale la relazione del 17/09/2020 riporta che in sede di approvazione del bilancio pluriennale 2020-2022 erano state stanziate le risorse per l’assunzione di quattro unità di personale. A seguito della riduzione delle entrate proprie conseguente all’emergenza sanitaria tuttora in corso, “al fine di evitare scompensi nel piano di riequilibrio pluriennale ex art. 243-bis del TUEL” l’Ente ha ritenuto, in sede di approvazione del Piano di Riassetto organizzativo e del conseguente piano triennale del fabbisogno del personale, di ridurre a due le assunzioni per l’anno in corso. In particolare, è stata programmata l’assunzione di profili tecnici (un istruttore tecnico cat. C - destinato a coprire la riserva obbligatoria di cui all’art. 18 comma 2 della L. 68/1999 - e un

istruttore direttivo tecnico informatico cat. D) destinati alle “aree strategiche attualmente in carenza di personale”.

In allegato è stata trasmessa l’attestazione, a firma del Dirigente responsabile del servizio finanziario e del servizio personale dell’Ente, in merito al rispetto del limite di spesa previsto dall’articolo 1 comma 421 della Legge n. 190 del 2014, determinato in euro 3.529.612,48 con Decreto P.P. n. 25 del 07/04/2015. La spesa complessiva per il corrente esercizio, comprensiva delle assunzioni programmate per il 2020 è stata prevista in euro 3.336.188,29; quella a regime a decorrere dal 2021 è stata prevista in euro 3.290.135,02.

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