4. ELABORATI GRAFICI ESECUTIVI E PARTICOLARI COSTRUTTIVI
4.5. Particolari costruttivi
Inseriti nei relativi elaborati grafici generali.
Il Progettista
COMUNE DI
OZZANO DELL’EMILIA
OGGETTO:
PROGETTO PER IMPIANTO RECUPERO E STOCCAGGIO RIFIUTI NON PERICOLOSI
Sito in Via Cà Fornacetta snc, località Ponte Rizzoli
BOX UFFICI
PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL’OPERA
Ai sensi
D.P.R. n.380 del 6 giugno 2001 D.M. del 17 gennaio 2018 ‘NTC’
L.R. n.19 del 30 ottobre 2008
Il PROGETTISTA e D.L. della STRUTTURA:
Ing. Alessandro Giovanni Rattini
Granarolo dell’Emilia, 11 Giugno 2020
Indice
5.1. Premessa ...167
5.2. Descrizione del fabbricato e delle finiture ...167
5.3. Manuale d’uso ...167
5.3.1. Strutture in calcestruzzo ...167
5. . Programma di manutenzione...168
5.5.1. Strutture in calcestruzzo ...168
5.1. Premessa
L’intervento riguarda la costruzione di un fabbricato da adibire ad uffici.
Le strutture di fondazione verranno realizzate in cemento armato mentre le strutture in elevazione saranno in acciaio.
5.2. Descrizione del fabbricato e delle finiture Il manufatto avrà le seguenti caratteristiche:
- fondazioni in calcestruzzo armato;
- struttura in elevazione in acciaio.
5.3. Manuale d’uso
5.3.1. Strutture in calcestruzzo
In generale il calcestruzzo protetto dalle intemperie ha una durabilità 50 anni, pertanto nel nostro caso l’incidenza dei fenomeni di degrado dovrebbe essere limitata.
Tuttavia si consiglia una ispezione ogni qualvolta si manifestino infiltrazioni di acqua dalla copertura ed in ogni caso con cadenza quinquennale per verificare l’insorgenza di problematiche relative a fenomeni di degrado.
I difetti più frequenti riscontrabili nelle porzioni di calcestruzzo esposte sono:
- colatura: presenza di aree di colore diversificato sulla superficie del manufatto;
- colonizzazione biologica: strato sottile omogeneo costituito prevalentemente da micro e/o macro organismi, variabile per consistenza colore e adesione al substrato dovuto prevalentemente ad agenti atmosferici;
- deposito superficiale: accumulo di materiali estranei di varia natura di spessore variabile e, generalmente, scarsa aderenza al materiale sottostante;
- disgregazione: decoesione con caduta del materiale sotto forma di polvere o minutissimi frammenti. Può essere leggera nel caso in cui la perdita della matrice cementizia non lasci in vista l’aggregato, media o avanzata quando invece l’aggregato risulta visibile, o molto avanzata se oltre alla dissoluzione della matrice cementizia si rileva anche la perdita dell’aggregato;
- efflorescenza: formazione superficiale di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, generalmente di colore biancastro;
- erosione: asportazione di materiale dalla superficie che nella
maggior parte dei casi si presenta compatta;
- fessurazioni non strutturali: soluzione di continuità del materiale che implica lo spostamento reciproco delle parti dovuta a variazioni di volume del materiale in prossimità della superficie, ad assestamenti o a ritiri dopo il getto, a contrazioni esterne o interne causate dalla riduzione del contenuto di umidità o dal processo di carbonatazione, a dilatazione termica differenziata tra i diversi strati;
- danni da corrosione delle barre di armatura:
1) tracce di ruggine: presenza di ruggine sulla superficie del calcestruzzo causata dalla corrosione delle barre di armatura;
2) fessurazione: soluzione di continuità che si produce lungo la direzione delle barre di armatura a causa della loro corrosione;
3) delaminazione: perdita di materiale lungo un piano parallelo alla superficie causata dalla corrosione delle armature;
4) espulsione: perdita di elementi tridimensionali in forma di scaglie che si staccano dalla massa del calcestruzzo causata dalla corrosione delle barre di armatura.
Alle prime manifestazioni dell’insorgenza dei fenomeni sopraelencati, occorre intervenire tempestivamente sugli elementi in calcestruzzo e bloccarne il degrado.
5.3.2. Strutture in acciaio
Le strutture in acciaio definite in progetto sono state progettate per resistere ai carichi verticali ed orizzontali elencati nella relazione di calcolo. E’ quindi indispensabile che, ai fini del mantenimento delle prestazioni richieste in fase progettuale, la struttura non subisca modifiche non previste, quali l’aggiunta di carichi maggiori rispetto a quelli indicati negli elaborati progettuali, la sostituzione di elementi portanti con elementi contraddistinti da minori caratteristiche.
5.5. Programma di manutenzione
Per una corretta manutenzione del manufatto, in termini di durabilità, definita come conservazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali e delle strutture, essenziale affinché i livelli di sicurezza vengano mantenuti durante tutta la vita delle opere, la Committenza deve periodicamente accertarsi dello stato di manutenzione del manufatto.
5.5.1. Strutture in calcestruzzo
Gli accertamenti devono essere eseguiti con cadenza regolare, che per strutture come quelle in oggetto può essere stabilita in 5 anni, avendo cura di ispezionare “a vista” e se necessario attraverso anche indagini distruttive e non, sia le strutture che le finiture che le proteggono. In particolare l’ispezione delle strutture sarà mirata alla ricerca di eventuali lesioni di origine statica delle elevazioni o degli orizzontamenti ed ai cedimenti di origine fondale, mentre per quanto riguarda l’ispezione delle finiture dovrà essere verificato lo stato degli intonaci, delle vernici protettive e della guaina impermeabilizzante.
I metodi di intervento dovranno essere individuati caso per caso ma comunque si effettueranno sempre secondo le normali regole dell’arte.
5.5.2. Strutture in acciaio
Il primo accertamento dovrà essere eseguito entro il primo anno, avendo cura di ispezionare “a vista” le strutture. In particolare l’ispezione sarà mirata alla ricerca di eventuali fenomeni di corrosione superficiale dovuti all’umidità ambientale.
Nel caso si manifestasse l’insorgenza di tali fenomeni si dovrà intervenire con idonei prodotti per bloccarne gli effetti.
I metodi di intervento dovranno essere individuati caso per caso ma comunque si effettueranno sempre secondo le normali regole dell’arte.
Il controllo del primo anno è molto importante per verificare che non si siano verificati inusuali allentamenti dei giunti e delle bullonature per assestamenti strutturali.
In questa sede si stabilirà la frequenza dei futuri controlli.
Il Progettista
COMUNE DI
OZZANO DELL’EMILIA
OGGETTO:
PROGETTO PER IMPIANTO RECUPERO E STOCCAGGIO RIFIUTI NON PERICOLOSI
Sito in Via Cà Fornacetta snc, località Ponte Rizzoli
BOX UFFICI
RELAZIONE SUI RISULTATI SPERIMENTALI INDAGINI SPECIALISTICHE
Ai sensi
D.P.R. n.380 del 6 giugno 2001 D.M. del 14 gennaio 2008 ‘NTC’
L.R. n.19 del 30 ottobre 2008
Il PROGETTISTA e D.L. della STRUTTURA:
Ing. Alessandro Giovanni Rattini
Granarolo dell’Emilia, 11 Giugno 2020
Indice
6.1. Relazione geologica: indagini, caratterizzazione e modellazione geologica del
sito ... 172 6.2. Relazione geotecnica: indagini, caratterizzazione e modellazione del volume
significativo di terreno ... 172
6.3. ES Relazione sulla caratterizzazione meccanica dei materiali ... 172
6.1. Relazione geologica: indagini, caratterizzazione e modellazione geologica del sito
Si allega la Relazione Geologica a firma del Dott. Geol. Giuliano Chili iscritto all’Ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna al n. 565.
6.2. Relazione geotecnica: indagini, caratterizzazione e modellazione del volume significativo di terreno
I risultati delle verifiche geotecniche sono riportati nei tabulati della relazione di calcolo (allegato 2).
6.3. ES Relazione sulla caratterizzazione meccanica dei materiali Non dovuto.
Il Progettista
Nel documento
INDICE DEGLI ELABORATI Ai sensi D.P.R. n.380 del 6 giugno 2001 D.M. del 17 gennaio 2018 ‘NTC’
(pagine 165-0)