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3.1. Elenco dei materiali impiegati e loro modalità di posa in opera

3.1.3. Acciaio per cemento armato

Acciaio ad elevata duttilità tipo B450 C saldabile impiegato per barre di diametro ø compreso tra 6 e 40 mm.

3.2. Valori di calcolo

Nel presente paragrafo vengono riepilogati i valori di calcolo per ogni tipologia di materiale impiegato, sulla base delle caratteristiche di resistenza e dei coefficienti parziali di sicurezza previsti dalle NTC-08.

3.2.1. Conglomerato cementizio

Rck 30,00 Mpa

fck 24,9 Mpa

fcm 32,9 Mpa

fcd 14,11 Mpa

fctm 2,56 Mpa

fctm 5% 1,79 Mpa

fctm 95% 2,33 Mpa

fcfm 3,07 Mpa

Ecm 31447 Mpa

3.2.2. Acciaio per cemento armato

fyk 450,00 Mpa

fyd 391,30 Mpa

Es 210000 Mpa

Valori limite per SLE

0,60fck 14,94 Mpa

0,45fck 11,21 Mpa

0,80fyk 360 Mpa

Il Progettista

COMUNE DI

OZZANO DELL’EMILIA

OGGETTO:

PROGETTO PER IMPIANTO RECUPERO E STOCCAGGIO RIFIUTI NON PERICOLOSI

Sito in Via Cà Fornacetta snc, località Ponte Rizzoli

PESA

ELABORATI GRAFICI ESECUTIVI E PARTICOLARI COSTRUTTIVI

Ai sensi

D.P.R. n.380 del 6 giugno 2001 D.M. del 17 gennaio 2018 ‘NTC’

L.R. n.19 del 30 ottobre 2008

Il PROGETTISTA e D.L. della STRUTTURA:

Ing. Alessandro Giovanni Rattini

Granarolo dell’Emilia, 11 Giugno 2020

Indice

4.1. ES Rilievo geometrico-strutturale ... 164

4.2. ES Documentazione fotografica ... 164

4.3. ES Quadro fessurativo e/o di degrado ... 164

4.4. Elaborati grafici generali ... 164

4.5. Particolari costruttivi ... 164

4.1. ES Rilievo geometrico-strutturale Trattasi di nuova costruzione.

4.2. ES Documentazione fotografica Trattasi di nuova costruzione.

4.3. ES Quadro fessurativo e/o di degrado Trattasi di nuova costruzione.

4.4. Elaborati grafici generali

4.4.1. Tavola 1-01 “Fondazioni Pesa”

4.5. Particolari costruttivi

Inseriti nei relativi elaborati grafici generali.

Il Progettista

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PROGETTO PER IMPIANTO RECUPERO E STOCCAGGIO RIFIUTI NON PERICOLOSI

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PESA

PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL’OPERA

Ai sensi

D.P.R. n.380 del 6 giugno 2001 D.M. del 17 gennaio 2018 ‘NTC’

L.R. n.19 del 30 ottobre 2008

Il PROGETTISTA e D.L. della STRUTTURA:

Ing. Alessandro Giovanni Rattini

Granarolo dell’Emilia, 11 Giugno 2020

Indice

5.1. Premessa ... 167

5.2. Descrizione del fabbricato e delle finiture ... 167

5.3. Manuale d’uso ... 167

5.3.1. Strutture in calcestruzzo ... 167

5. . Programma di manutenzione ... 168

5.5.1. Strutture in calcestruzzo ... 168

5.1. Premessa

L’intervento riguarda la realizzazione di una pesa a ponte a servizio dell’impianto di recupero e stoccaggio rifiuti non pericolosi.

Le strutture di fondazione verranno realizzate in cemento armato.

5.2. Descrizione del fabbricato e delle finiture Il manufatto avrà le seguenti caratteristiche:

- fondazioni in calcestruzzo armato.

5.3. Manuale d’uso

5.3.1. Strutture in calcestruzzo

In generale il calcestruzzo protetto dalle intemperie ha una durabilità ³ 50 anni, pertanto nel nostro caso l’incidenza dei fenomeni di degrado dovrebbe essere limitata.

Tuttavia si consiglia una ispezione ogni qualvolta si manifestino infiltrazioni di acqua dalla copertura ed in ogni caso con cadenza quinquennale per verificare l’insorgenza di problematiche relative a fenomeni di degrado.

I difetti più frequenti riscontrabili nelle porzioni di calcestruzzo esposte sono:

- colatura: presenza di aree di colore diversificato sulla superficie del manufatto;

- colonizzazione biologica: strato sottile omogeneo costituito prevalentemente da micro e/o macro organismi, variabile per consistenza colore e adesione al substrato dovuto prevalentemente ad agenti atmosferici;

- deposito superficiale: accumulo di materiali estranei di varia natura di spessore variabile e, generalmente, scarsa aderenza al materiale sottostante;

- disgregazione: decoesione con caduta del materiale sotto forma di polvere o minutissimi frammenti. Può essere leggera nel caso in cui la perdita della matrice cementizia non lasci in vista l’aggregato, media o avanzata quando invece l’aggregato risulta visibile, o molto avanzata se oltre alla dissoluzione della matrice cementizia si rileva anche la perdita dell’aggregato;

- efflorescenza: formazione superficiale di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, generalmente di colore biancastro;

- erosione: asportazione di materiale dalla superficie che nella maggior parte dei casi si presenta compatta;

- fessurazioni non strutturali: soluzione di continuità del materiale

che implica lo spostamento reciproco delle parti dovuta a variazioni di

volume del materiale in prossimità della superficie, ad assestamenti o a ritiri dopo il getto, a contrazioni esterne o interne causate dalla riduzione del contenuto di umidità o dal processo di carbonatazione, a dilatazione termica differenziata tra i diversi strati;

- danni da corrosione delle barre di armatura:

1) tracce di ruggine: presenza di ruggine sulla superficie del calcestruzzo causata dalla corrosione delle barre di armatura;

2) fessurazione: soluzione di continuità che si produce lungo la direzione delle barre di armatura a causa della loro corrosione;

3) delaminazione: perdita di materiale lungo un piano parallelo alla superficie causata dalla corrosione delle armature;

4) espulsione: perdita di elementi tridimensionali in forma di scaglie che si staccano dalla massa del calcestruzzo causata dalla corrosione delle barre di armatura.

Alle prime manifestazioni dell’insorgenza dei fenomeni sopraelencati, occorre intervenire tempestivamente sugli elementi in calcestruzzo e bloccarne il degrado.

5.5. Programma di manutenzione

Per una corretta manutenzione del manufatto, in termini di durabilità, definita come conservazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali e delle strutture, essenziale affinché i livelli di sicurezza vengano mantenuti durante tutta la vita delle opere, la Committenza deve periodicamente accertarsi dello stato di manutenzione del manufatto.

5.5.1. Strutture in calcestruzzo

Gli accertamenti devono essere eseguiti con cadenza regolare, che per strutture come quelle in oggetto può essere stabilita in 5 anni, avendo cura di ispezionare “a vista” e se necessario attraverso anche indagini distruttive e non, sia le strutture che le finiture che le proteggono. In particolare l’ispezione delle strutture sarà mirata alla ricerca di eventuali lesioni di origine statica delle elevazioni o degli orizzontamenti ed ai cedimenti di origine fondale, mentre per quanto riguarda l’ispezione delle finiture dovrà essere verificato lo stato degli intonaci, delle vernici protettive e della guaina impermeabilizzante.

I metodi di intervento dovranno essere individuati caso per caso ma comunque si effettueranno sempre secondo le normali regole dell’arte.

Il Progettista

COMUNE DI

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OGGETTO:

PROGETTO PER IMPIANTO RECUPERO E STOCCAGGIO RIFIUTI NON PERICOLOSI

Sito in Via Cà Fornacetta snc, località Ponte Rizzoli

PESA

RELAZIONE SUI RISULTATI SPERIMENTALI INDAGINI SPECIALISTICHE

Ai sensi

D.P.R. n.380 del 6 giugno 2001 D.M. del 14 gennaio 2008 ‘NTC’

L.R. n.19 del 30 ottobre 2008

Il PROGETTISTA e D.L. della STRUTTURA:

Ing. Alessandro Giovanni Rattini

Granarolo dell’Emilia, 11 Giugno 2020

Indice

6.1. Relazione geologica: indagini, caratterizzazione e modellazione geologica del

sito ... 172 6.2. Relazione geotecnica: indagini, caratterizzazione e modellazione del volume

significativo di terreno ... 172

6.3. ES Relazione sulla caratterizzazione meccanica dei materiali ... 172

6.1. Relazione geologica: indagini, caratterizzazione e modellazione geologica del sito

Si allega la Relazione Geologica a firma del Dott. Geol. Giuliano Chili iscritto all’Ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna al n. 565.

6.2. Relazione geotecnica: indagini, caratterizzazione e modellazione del volume significativo di terreno

I risultati delle verifiche geotecniche sono riportati nei tabulati della relazione di calcolo (allegato 2).

6.3. ES Relazione sulla caratterizzazione meccanica dei materiali Non dovuto.

Il Progettista

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