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Verso la diversificazione: i progetti pubblic

II. 2 ‘Al manzo ‘nfiocao’: usanze perse ma da non dimenticare

IV.2. Verso la diversificazione: i progetti pubblic

La consapevolezza che Grado abbia bisogno di diversificare la propria offerta turistica parte proprio dagli Enti pubblici, i quali cercano di progettare iniziative che interessino non soltanto l’Isola di Grado in sé, ma anche il suo circondario, volte a valorizzare l’intero territorio ed allo stesso tempo a rispondere alla domanda turistica.

Tra i progetti di ordine pubblico spiccano quelli legati alla tipologia di turismo slow, ovvero quel turismo che valorizza il territorio e la qualità dei prodotti, e che viene chiamato lento perché si contrappone al turismo più veloce e movimentato di massa. Lo slow tourism pone una particolare attenzione, quindi, ai concetti di ambiente e di territorio oltre che a quelli di sostenibilità e di responsabilità, promuovendo scelte strettamente legate ai bassi impatti turistici sulla natura e sullo strato sociale della destinazione, nonché la qualità di servizi e prodotti.

Il Comune di Grado, in tal senso, sta collaborando con i vicini comuni dell’entroterra (Aquileia, Terzo di Aquileia, Ruda, Villa Vicentina, Staranzano, San Canzian d’Isonzo, Cervignano del Friuli e Turriaco) nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020107, che prevede lo sviluppo e la promozione del territorio rurale in questione, favorendo una particolare tutela e conservazione dei patrimoni naturalistici, ambientali, archeologici, ma anche sociali presenti. La creazione di pacchetti ed itinerari di carattere sostenibile e slow, permetteranno non soltanto quindi di conoscere il territorio ma anche la comunità locale che lo vive, offrendo la possibilità anche alle Aziende agricole private di inserirsi all’interno di un progetto che ne permetta la conoscenza e la fruizione dei prodotti locali. L’idea è inoltre quella di proporre itinerari bike-friendly, ovvero interamente percorribili

115 su due ruote grazie ai collegamenti di piste ciclabili presenti ed in progetto, che includano le soste nelle aziende agricole, in modo che il turista possa acquistare un prodotto del territorio di qualità, avendo un contatto diretto con il produttore.

Tale progetto, chiamato “Mar e Tiaris”, quindi, non soddisfa soltanto le esigenze di un turismo naturalistico e sostenibile, ma presenta le caratteristiche anche della tipologia di turismo enogastronomico, anch’esso classificabile come turismo lento. L’introduzione e l’utilizzo di un numero sempre maggiore di prodotti enogastronomici locali nei campi della ristorazione ed alberghiero permette in primis una buona promozione del territorio con la relativa informazione al turista, ma allo stesso tempo viene data l’occasione anche alle aziende private del circondario di essere inserite nel mercato, di avere maggiori profitti e di incrementare magari i servizi proposti. Il turista, informato, oltre a beneficiare della qualità del cibo proposto durante il suo soggiorno, ha la possibilità di raggiungere autonomamente il produttore per scegliere in prima persona i prodotti appena raccolti, oppure, se si tratta di vino, ha la l’occasione di osservare le diverse fasi di produzione. I prodotti del territorio vengono inseriti anche in altri eventi enogastronomici che si svolgono principalmente nel periodo estivo a Grado, come “Ein Prosit”, “Calici di Stelle” e “Cene sulla Diga”, in modo da permettere una buona promozione anche in manifestazioni non solo conosciute e programmate a livello locale ma anche nazionale. Un altro evento, che ha visto nel 2018 la sua seconda edizione, ma che viene programmato anche per gli anni successivi, è “Mare Nostrum”. Si tratta di un evento locale, gradese, che viene organizzato tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre con la volontà, attraverso una buona promozione nel medio-lungo periodo, di prolungare la stagione estiva, a favore dell’economia locale. Il proposito è inoltre quello di valorizzare l’heritage culturale locale sia dal punto di vista storico, attraverso rievocazioni storiche, sia dal punto di vista culinario, grazie alla proposta di ricette e piatti tipici. Ciò che risulta fondamentale per questo evento è la sinergia tra gli Enti pubblici, gli stakeholders locali e la comunità – presente ad esempio attraverso le associazioni no profit –, i quali collaborano per offrire una proposta capace allo stesso tempo di rievocare tratti culturali ed identitari ed usufruirne anche in campo promozionale e turistico.

Per ciò che concerne la diversificazione nell’àmbito culturale, si sta cercando di progettare l’apertura di due musei nel cuore di Grado, così da poter offrire al turista

116 un’alternativa al turismo prettamente balneare. Il primo museo vedrà come protagonista il tesoro del Duomo di Grado, riscoperto in modo casuale nel 1871, a cui va aggiunto una serie di reliquie, testimonianza anche della longevità della destinazione. Il secondo, invece, avrà a che fare con la pesca tradizionale ed i suoi metodi, oltre che con lo stile di vita di un tempo.

Sotto il profilo economico-culturale, una collaborazione con il Comune di Aquileia, in particolare con la Fondazione Aquileia, è da considerarsi molto favorevole per Grado e per il suo turismo.108 Infatti, essa permette non solo ad entrambi i comuni di diversificare l’offerta, ma anche di progettarne una unica che racchiuda entrambe le proposte storico- culturali, viste le evidenti connessioni con la storia. Da ciò, Grado trarrebbe benefici sia dal punto di vista della stagionalità, in quanto potrebbe cogliere l’occasione per destagionalizzare (Aquileia registra un numero elevato di visite durante tutto l’anno ed è riconosciuta patrimonio dell’UNESCO) grazie all’offerta culturale, sia dal punto di vista economico e di gestione, in quanto il Comune di Grado non riuscirebbe ad ottenere i fondi necessari per la gestione di una nuova offerta turistica, mentre la Fondazione Aquileia ha i finanziamenti sufficienti per farlo.

Infine, più vicino all’aspetto balneare si colloca il progetto del nuovo polo termale, il quale dovrebbe essere concluso nel 2022, che prevede l’ammodernamento e l’ampliamento delle terme marine. Lo scopo è quello di rilanciare la località turistica con tale proposta, la quale, pur mantenendo le pratiche tradizionali come le sabbiature o le inalazioni con acqua marina, riusciranno a soddisfare le nuove esigenze degli utenti che si orientano non più verso la cura ma, piuttosto, verso il benessere ed il relax. La finalizzazione del progetto permetterà inoltre, anche in questo caso, un’idea di destagionalizzazione.109

Sviluppare dei progetti che promuovano un’offerta nuova, che faccia un buon utilizzo delle risorse disponibili, segue molteplici finalità, tra cui:

108 Si tratta, in particolare, di una sinergia che nasce per l’occasione dell’anniversario della fondazione della città di Aquileia.

117 • La valorizzazione del patrimonio, di qualsiasi tipo sia, pur usufruendone sotto il punto di vista turistico: la promozione di un turismo slow, responsabile e sostenibile, che tenga conto delle conseguenze ma anche delle migliorie che non potrebbero essere possibili senza uno sviluppo turistico;

• La volontà di diversificazione dell’offerta turistica attraverso proposte che adottino tutte le risorse presenti, in modo che, grazie al valore aggiunto favorito da queste ultime, possa raggiungere un alto grado di competitività rispetto alle altre località turistiche simili presenti e che Grado possa essere ben posizionata nel mercato turistico dell’Alto Adriatico;

• La destagionalizzazione, la quale rappresenta una finalità molto ambita da tutte le località balneari. Una continuazione della stagione, anche durante il resto dell’anno, permetterebbe di avere meno impatti economici e psicologici sulla comunità locale;

• Il ripopolamento della località anche nel periodo invernale, non solo per ciò che concerne le persone, ma anche le infrastrutture ed i servizi: in tal modo, molti di questi ultimi, tra cui negozi, strutture ricettive e ristorazione riuscirebbero a tenere aperta l’attività per dodici mesi (e non per quattro o sei), garantendo così un servizio anche alla popolazione locale;

• Il turismo di qualità, sempre come conseguenza alla destagionalizzazione ed alla diversificazione, in quanto i flussi turistici sarebbero distribuiti in modo più o meno omogeneo nell’intero anno – pur sempre conservando i picchi più alti nel periodo estivo – e, pertanto, ci sarebbe una continuità ed una sicurezza per ciò che concerne il reddito generale e l’occupazione. Così, l’offerta – segmentata – riuscirebbe a soddisfare una domanda diversificata, ponendo allo stesso tempo attenzione anche all’aspetto qualitativo (sebbene la quantità di flussi aumenterebbe).

Tuttavia, attuare dei progetti che abbiano uno o più dei suddetti scopi non è così semplice. Tra le principali problematiche riscontrabili, emerge quella della pianificazione, ovvero della capacità di organizzare in un unico sistema tutti gli enti interessati, tra cui il settore pubblico, la comunità locale e gli stakeholders. Non sempre, infatti, la collaborazione tra di essi risulta lineare, probabilmente perché sussistono visioni ed aspirazioni diverse, oltre

118 ad esserci una particolare difficoltà a far coincidere il pubblico con il privato per ciò che concerne la normativa.

Infine, va ricordata la problematica più incisiva, ovvero quella che, se presente, rende impossibile la realizzazione di – quasi – tutti i programmi concepiti: l’insufficienza dei finanziamenti. La progettazione di una qualsiasi nuova forma di offerta turistica ha bisogno di una quantità di fondi talmente elevata che spesso essa non viene ottenuta e, per questo motivo, la concretizzazione risulta difficile.