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Capitolo 3 – Case Study: il Giro d’Italia

3.3 Vetrina del Bel Paese

Il Giro d’Italia è un importante evento ciclistico che si manifesta come l’occasione per mostrare al mondo la grande bellezza dei territori italiani. Oltre ad essere una manifestazione sportiva, è soprattutto una vetrina mediatica per raccontare un Paese come l’Italia e le sue città attraverso le emozioni del ciclismo. La Corsa Rosa è la cornice perfetta per esportare in tutto il mondo il patrimonio artistico, storico e naturale italiano. Il Giro d’Italia può avere diversi impatti sui territori in cui viene ospitato e che attraversa in ambito economico, ambientale, turistico, sociale, culturale ed infrastrutturale14.

A livello economico, si possono ottenere vantaggi a medio-lungo termine e vantaggi a breve termine. La visibilità e la copertura mediatica aumentano a favore della località scelta: è semplice così poter promuovere e valorizzare il territorio e le eccellenze locali. Inoltre, importante è il forte incremento di richiesta turistica in tutta l’area. In un periodo ridotto, il livello di spesa e consumi aumenta e vi è un incremento per occupazione, sostegno e collaborazione tra partner locali. Per quanto riguarda il turismo, nello specifico, il Giro d’Italia è uno straordinario strumento di promozione turistica. L’80% degli spettatori sostiene che il Giro abbia infatti contribuito ad aumentare la notorietà delle varie località. Il 67% delle attività commerciali invece sostiene che il Giro abbia aumentato il turismo in città. Una ricerca dell’Università Bocconi per gli organizzatori del Giro d’Italia rileva che l’impatto della carovana rosa sul turismo è altissimo: porta in totale oltre 26 mila pernottamenti. Le aziende di turismo «sfruttano» il Giro come possono, per realizzare il miglior ritorno d’immagine [ZANINI 2017]. È importante notare però che solo

il 30% degli spettatori ha affermato di voler ritornare nelle località di tappa. Il 14% durante il soggiorno acquista anche biglietti per musei e mostre. Solo l’11% dei visitatori è straniero. Infine, non va sottovalutato che è in crescita la percentuale degli spettatori che scelgono di assistere dal vivo ad una tappa per ragioni turistiche.

Per l’ambiente, il Giro fa pensare alle bellezze naturali dell’Italia, valorizza il paesaggio, contribuisce alla riqualificazione urbana e promuove la cultura della bicicletta.

Nella sfera sociale, il Giro è un evento aggregativo perché 8 spettatori su 10 preferiscono assistere alla tappa in compagnia di famiglia e/o amici. È un momento che accresce lo spirito di comunità e di appartenenza, favorendo condivisione e coinvolgimento. Rende

14 Si può fare riferimento a questo link per maggiori informazioni sulla ricerca: https://linklab.unilink.it/

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infatti possibile la diffusione di competenze organizzative di grandi eventi, rivela l’importanza della professionalità e stimola l’impegno nel volontariato.

Culturalmente, il Giro d’Italia si fa portatore di valori positivi e forti eticamente come passione, fatica, impegno, sacrificio, spirito di squadra, competizione e rispetto.

A livello di impatto infrastrutturale, vi sono benefici a lungo termine per tutta la comunità grazie al passaggio della Corsa Rosa (Figura 3.8). Il Giro crea una forte collaborazione tra istituzioni, realtà imprenditoriali locali e cittadini. Sicuramente va ricordato il miglioramento dello stato delle strade ma vengono anche valorizzati giardini e risorse naturali. Possono essere ristrutturati edifici pubblici e privati per l’occasione e può essere ampliata l’offerta culturale dell’area interessata.

Figura 3.8 Momenti del Giro d'Italia: a sinistra in montagna mente a destra sul mare (dalla pagina ufficiale Twitter del Giro d’Italia e dal sito web SVELO.EU).

Per la 100° edizione della Corsa Rosa, migliaia di turisti scelsero di programmare le proprie vacanze in modo da poter seguire il Giro d’Italia, sia nelle tappe in Sicilia che nelle tappe in Puglia. Si sono mescolati ai tifosi locali molti visitatori anche in Sardegna proprio per vedere i campioni correre sulle loro biciclette. È un fenomeno noto da tempo quello dei «turisti del ciclismo» ma negli ultimi anni ha assunto proporzioni inattese. Gli uffici di promozione locali si sono mossi per organizzare meglio pacchetti, spostamenti e

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ricettività legati alle tappe del Giro. La maggior parte dei tifosi del Giro sono a loro volta cicloturisti: un target che in tutta Europa vale un giro d’affari da 44 miliardi di euro, di cui 3,2 soltanto in Italia.

L’azienda di promozione turistica del Trentino, per il periodo 23-26 maggio 2017, proponeva speciali pacchetti turistici riservati agli ospiti che volessero seguire la carovana rosa [ZANINI 2017]. Nel 2016, invece, la 17° tappa del Giro d’Italia è partita da

Molveno, località turistica trentina che si trova in riva all’omonimo Lago e sotto il gruppo delle Dolomiti di Brenta (Figura 3.9).

Figura 3.9 Partenza in Lungo Lago a Molveno per la 17° tappa nel 2016 (dal sito web CORRIERE.IT). Per le tappe trentine del 2017, il sito web Trentino Outdoor Camping ha consigliato un elenco di campeggi dove soggiornare per seguire al meglio il Giro e vede il ciclismo come un esempio perfetto di vacanza attiva percorrendo gli oltre 400 km di piste ciclabili del territorio trentino.

È interessante ricordare l’anno 1962 quando il Direttore Torriani volle già dare un forte segnale che il Giro aveva una immensa potenzialità per promuovere la vocazione turistica del nostro Paese: si inventò infatti tanti nomi di fantasia da aggiungere alle località di

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tappa. Nacquero così la Baia delle Favole a Sestri Levante, la Valle Santa a Rieti, la Cavalcata dei Monti Pallidi per la tappa dolomitica e le Balconate Valdostane per le montagne della Valle d’Aosta [GIRODITALIA.IT 2019c].

3.3.1 La Wine Stage

Tante località cercano di dare luce al territorio e ai prodotti locali per permetterne la conoscenza; così da qualche anno RCS Sport crea e dedica alcune tappe ai vini italiani chiamate proprio “Wine Stage” [ZANINI 2017].

Dal 2011, in ogni Giro d’Italia, si vuole dare valore al vino che rappresenta l’Italia e il Made in Italy mostrandolo in tutto il mondo. In un’intervista a Vinitaly 2019, il Direttore Generale della Corsa Rosa, Marco Vegni, ha voluto riaffermare il fatto che il Giro d’Italia è un’eccellenza italiana non solo nel mondo dello sport ma anche in quello della cultura e dell’enogastronomia. Come già detto nel paragrafo 3.1.1, per il 2019, la tappa dedicata al vino è stata la cronometro Riccione-San Marino (Figura 3.10) che era dedicata ai vigneti del Sangiovese DOC [WINENEWS.IT 2019]. Nel 2016, invece, la cronometro da Radda a

Greve era legata ai vigneti del Chianti Classico [ZANINI 2017]. Altre “Wine Stage” sono

passate dai territori del Prosecco Superiore, della Franciacorta e del Sagrantino di Montefalco [WINENEWS.IT 2019].

Sempre a Vinitaly 2019, il sindaco di Riccione, Renata Tosi, è intervenuta in occasione della Presentazione ufficiale della Wine Stage della 102° edizione del Giro. Ha sottolineato che il legame tra vino e ciclismo vuole certificare la qualità della proposta cicloturistica e dimostrare che Riccione, principalmente nota per il mare, è allo stesso tempo collocata ai piedi delle colline coltivate a Sangiovese e impreziosite da splendidi borghi storici. È interessante far notare che a Riccione, sulla scia emotiva di Marco Pantani, sono nati i primi Bike Hotels. Inoltre, Augusto Michelotti, Segretario di Stato per il Territorio, Ambiente e Turismo della Repubblica di San Marino, ha riferito che il Giro d’Italia è uno straordinario strumento di promozione turistica e un potente mezzo di comunicazione e di valorizzazione delle eccellenze del territorio. Il fatto che la cronoscalata del 2019 arrivi a San Marino è un importante traguardo per la promozione del settore bike in cui la Repubblica sanmarinese si colloca come meta ideale per la scoperta della Romagna e del Montefeltro [COMUNE DI RICCIONE 2019].

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Sono molte le richieste che arrivano all’organizzazione del Giro d’Italia dalle varie località vitivinicole italiane per ospitare la Wine Stage. Tra le varie candidature interessanti, vi è quella dell’Oltrepò Pavese che al momento è entrato nella carovana rosa come sponsor ufficiale. La Lombardia è una Regione importante per la Corsa Rosa perché è quasi sempre partita da Milano e alcune tappe di montagna si svolgono nell’area lombarda [WINENEWS.IT

2019].

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