9.1. OBIETTIVI
L’esigenza di controllo ambientale inserita nel PMA del P.E. ha lo scopo di verificare se gli indicatori correlati al danno e al disturbo negli edifici più sensibili rientrano entro i valori massimi previsti dalla normativa tecnica UNI9916 e UNI9614.
9.2. IL QUADRO PRESCRITTIVO
Il quadro prescrittivo contiene in tema di vibrazioni due indicazioni:
Il PMA da sottoscrivere con ARPA Umbria deve includere la componente vibrazionale (prescrizione 1.8.1)
Riduzione produzione vibrazioni durante la fase di costruzione ricorrendo a macchinari e procedure
Sebbene in assenza di richieste particolareggiate e di precisazioni di metodo, il PMA di P.E. considera l’impatto vibrazionale durante la fase di costruzione.
9.3. DEFINIZIONE METODICHE PMA “BASE”
L’Impresa svolgerà tutti i necessari accertamenti finalizzati a garantire l’assenza di danni agli edifici, con misure in accordo alla norma UNI9916 DIN4150 e in accordo a quanto richiederà lo studio sulla ottimizzazione delle volate (definizione della legge del sito).
Per quanto di competenza del PMA, vengono proposte due metodiche di monitoraggio “base”, differenziate in relazione dell’obiettivo della misura:
Metodica DS – Misura in continuo delle vibrazioni per la valutazione del disturbo negli edifici ai sensi della norma UNI9614 e ISO 2631-2. I rilievi sono effettuati sul pavimento in corrispondenza della posizione prevalente del soggetto esposto o qualora questa non sia individuabile, a centro ambiente nel locale abitato in corrispondenza del quale il fenomeno vibratorio è presumibilmente maggiore (generalmente in corrispondenza del solaio al piano terra o primo piano). Tempi di misura di 24 ore, catena di misura è composta da:
- supporto metallico per il montaggio di n. 3 accelerometri secondo X,Y,Z;
- accelerometri monoassiali Wilcoxon research, Low frequency Accellerometer 799 LF, Sensibilità 500 mV/g, Accelerazione di picco 10 g;
- amplificatore di carica;
- analizzatore di spettro in tempo reale;
- PC portatile;
- software dedicato per l'acquisizione dati.
FIGURA 9-1 – ESEMPIO STRUMENTAZIONE DI MISURA METODICA DS
Metodica AA - Misure in continuo di rumore in ambiente abitativo per la valutazione del disturbo del rumore trasmesso per via solida dalle strutture. I rilievi sono effettuati al centro del locale, a 1.5 m di altezza dal pavimento, in prossimità del punto di misura delle vibrazioni. Tempi di misura 24 ore, con l’impiego di catena di misura composta da:
- Fonometro integratore e analizzatore conforme alla classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994;
- Microfono conforme alle norme EN 1/1994, EN 2/1993, EN 3/ 1995, EN 61094-4/1995 ;
- Filtri di analisi in 1/3 di ottava conformi alle norme EN 61260/1995 (IEC 1260);
- Cavi di collegamento fonometro-preamplificatore microfonico di lunghezza adeguata all’installazione.
9.4. PUNTI DI MONITORAGGIO
I sopralluoghi alle aree di studio svolti il 23-24 maggio 2017 hanno permesso di identificare due punti di controllo in corrispondenza dei ricettori: R61 Castello di Carbonana e R63 Edificio residenziale.
In considerazione della fruizione del Castello, le misure verranno preferibilmente svolte in assenza della proprietà.
Non potranno essere utilizzati sistemi di trasmissione dei dati al fine di non interferire con i sistemi di sicurezza presenti all’interno e all’esterno dell’edificio. Le misure finalizzate al disturbo vibrazionale e sonoro (rumore trasmesso per via solida) saranno svolte preferibilmente nei locali al 1° piano adibiti a zona fitness o, in alternativa, nei locali al piano terreno. Nel caso in cui la proprietà non si rendesse disponibile all’installazione di strumentazione in continuo, verranno proposti dei campionamenti assistiti con tempi di misura di 1 ora.
Il monitoraggio del ricettore residenziale R63 verrà svolto al primo piano abitato in corrispondenza di solaio della zona notte. Anche in questo caso verrà svolto nelle prime fasi dello scavo della galleria Pietralunga 2, essendo previsto un avanzamento da Ovest in direzione est che determina condizioni di massimo impatto all’inizio dei lavori e progressivo allontanamento del fronte di scavo.
La ripetizione delle misure verrà attuato solo in presenza di superamenti dei limiti normativi e di livelli di rumore solido di 25 dBA in periodo notturno
PUNTIDIMONITORAGGIO LOCALIZZAZIONE/MOTIVAZIONE
PMA_VIBR_01
R61 – Castello di Carbonana
Scavo della galleria “Pietralunga 1” con esplosivi o metodi meccanici, scavi da ovest in direzione est
PMA_VIBR_02 R63– Ricettore residenziale a 2 piani (in alternativa R65)
Scavo della galleria “Pietralunga 2” imbocco ovest, scavi da ovest in direzione est TABELLA 9-1-PUNTI DI RILIEVO VIBRAZIONALE E RUMORE SOLIDO
R61 – Castello di Carbonana R63 – Ricettore residenziale a 2 piani
9.5. FREQUENZE DI MONITORAGGIO
Nel monitoraggio di ante operam è prevista una campagna di misure prima dell’inizio dei lavori sul ricettore R63, in considerazione della esigua distanza dal ciglio della SS2016 e della elevata percentuale di mezzi pesanti che la percorrono.
In corso d’opera, il monitoraggio del Castello verrà svolto nelle prime fasi dello scavo della galleria Pietralunga 1, essendo previsto un avanzamento da Ovest in direzione est che determina condizioni di massimo impatto all’inizio dei lavori. Anche il monitoraggio del ricettore R63 verrà svolto nelle prime fasi dello scavo della galleria Pietralunga 2, essendo previsto un avanzamento da Ovest in direzione Est che determina condizioni di massimo impatto all’inizio dei lavori, con progressivo allontanamento del fronte di scavo dal ricettore.
Se le misure documenteranno livelli di rumore e di vibrazione in ambiente abitativo ammissibili, non si procederà con ulteriori misure.
Non sono necessarie misure di post operam.
9.6. SINTESI OPERATIVA DEL PIANO
La tabella seguente riporta per ogni punto di monitoraggio le metodiche previste, la durata dei lavori, il numero di rilievi minimo previsto. In sintesi:
Ante operam A.O.: n. 1 Metodica DS e n. 1 metodica AA (misure 24 ore in continuo)
Corso d’opera C.O.: n. 2 Metodiche DS e n. 2 metodiche AA (misure 24 ore in continuo)
Post Operam P.O.: non sono previste misure
Nel caso in cui le misure di C.O. evidenzino esuberi rispetto ai limiti UNI9614, o il superamento del limite differenziale in ambiente abitativo, verranno concordate con il Responsabile Ambientale le misure integrative per il PMA emergenza.
9.7. DEFINIZIONE METODICHE PMA “PREVENZIONE ED EMERGENZA”
Le misure integrative attivate in condizioni di emergenza ripropongono le metodiche base di monitoraggio precedentemente indicate, con consegna dei risultati delle misure nelle 24 ore successive alla conclusione dei rilievi.
9.8. DEFINIZIONE DELLE PROCEDURE PER L’ATTIVAZIONE DEL PMA DI EMERGENZA
Le misure integrative rispetto a quelle minime indicate in Tabella 9-2 sono attivate dal RA a seguito di:
lamentele/esposti della popolazione esposta;
superamenti dei limiti normativi UNI9614;
superamento del limite differenziale in ambiente abitativo (o di livelli di rumore solido di 25 dBA) in periodo notturno, qualora il Comune di Gubbio non concedesse specifica deroga.
In queste situazioni il RA ordina, d’intesa con il responsabile del PMA, lo svolgimento di misure integrative finalizzate a verificare l’efficacia degli interventi di mitigazione attuati dal cantiere, definendo l’intervallo temporale delle ripetizioni fino a chiusura dell’anomalia.