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I vincoli urbanistici ed ambientali interessati dal Programma

Non sono previsti vincoli urbanistici ed ambientali di alcun tipo.

2.4.6 La variante al P.R.G.

La variante al P.R.G., consiste nella possibilità di recuperare la volumetria assentita nell’anno 1967 (mc. 6.500,00 pari a mq.

2.166,67 di s.r.c.) in luogo della s.r.c. esistente come in precedenza specificato, ciò in funzione della particolare conformazione dell’edificio realizzato (sala cinematografica), che ha condizionato l’utilizzo della volumetria assentita (ampi locali con notevole altezza senza solai intermedi). Nonché di allineare la costruzione al limite della proprietà lungo la Via Mulazzani, come risulta ancora dalle mappe catastali risalenti a prima della costruzione dell’attuale sala cinematografica, e come richiesto dalla Commissione per il Paesaggio.

L’area è inserita in zone urbanizzata, in cui sono presenti tutti i sottoservizi costituiti da rete fognaria, rete idrica, illuminazione pubblica e privata, rete gas e rete telefonica ubicati lungo Via Mulazzani.

STRALCIO P.R.G. VIGENTE

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2.4.7 Conformità del P.I.I. al Documento di Inquadramento ed alla disciplina di cui alla L.R. 12/2005

Il documento di inquadramento approvato dal Consiglio Comunale con Deliberazione n. 58 del 10.07.2003 che conserva la sua efficacia per effetto del combinato disposto degli artt. 8 e 25 – punto 7 – della legge reg. 12/2005 (mancanza “documento di Piano” – art. 8 - e obbligo dell’approvazione di un documento di inquadramento che precede la presentazione di P.I.I. – art. 25 – punto 7 - ) prevede:

 al capitolo III lettera F punto 4) "indirizzi guida della propensione allo sviluppo" è previsto come quadro di riferimento:

1) alle lettere a) – residenza, d) – servizi: “il recupero aree dismesse e/o in via di dismissione, con indicazione in ordine a funzioni e destinazioni d’uso mediante la predisposizione ed approvazione di opportuni strumenti di programmazione attuativa (P.I.I. Legge 179/92 e L.R. 9/99), con particolare riferimento ai comparti delle aree in via di dismissione dei sedimi ferroviari, nonchè delle aree Baslini e quelle dismesse ex SAI”;

2)alla lettera c direzionale/commerciale, ricettivo, terziario:

“il recupero del Centro Storico inteso non solo alla funzione residenziale ma anche commerciale in quanto lo stesso presenta molte potenzialità per diventare un grande “centro commerciale” per la zona, collegato alle stazioni ferroviarie (Via Mazzini e Via De Gasperi da riqualificare). Questo obiettivo-indirizzo deve essere sostanziato da uno studio specifico di settore che analizzi le strutture edilizie esistenti e relativa ricettività, nonchè le capacità tecnico-economiche degli operatori, il grado di fruibilità e di attrazione, le forme di gestione, gli eventuali incentivi anche economici ecc.; deve essere uno studio/proposta completo che individui per gli operatori, i possibili scenari di investimento e di gestione e per la Pubblica l’attività di sala cinematografica risulta completamente dismessa dall’anno 2004 e l’edificio da tale data non è stato più utilizzato.

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Per quanto al punto 2), in Treviglio opera il Distretto del Commercio di Treviglio del cui Comitato di Indirizzo fanno parte:

• due rappresentanti dell’Amministrazione comunale;

• un rappresentante dell’Ascom;

• un rappresentante della Confesercenti;

• un rappresentante dell’Associazione Botteghe Città di Treviglio;

• un rappresentante della Camera di Commercio di Bergamo,

• un rappresentante della Cassa Rurale-BCC di Treviglio.

Tale Comitato ha il compito di:

- supervisionare sull’attuazione degli interventi di iniziativa pubblica e privata previsti nel Piano delle Attività;

- nominare una figura responsabile a cui delegare i compiti operativi per la gestione e il coordinamento delle attività del Distretto;

- programmare le attività di valorizzazione del Distretto identificando nuovi progetti e ulteriori opportunità di sviluppo.

PERIMETRAZIONE DEL DISTRETTO

L’area oggetto di intervento – il Distretto del Commercio di Treviglio – è stata individuata nella Zona “A” ‐ Centro Storico, come definita dal vigente PRG. Essa comprende l’area delimitata dalla circonvallazione interna, sede della fortificazione muraria della città fino al XVIII secolo, e piazza Cameroni.

Il programma di intervento del Distretto del Commercio di Treviglio (dicembre 2008), basandosi anche sull’analisi, promossa dall’Amministrazione Comunale e condotta da TradeLab – O’Beron, di come i frequentatori, residenti e non residenti, “vivono” il centro storico del comune di Treviglio (dal punto di vista commerciale ma non solo) e da un esame delle caratteristiche dell’attuale sistema di offerta, consenta di attivare un progetto pubblico-privato di gestione coordinata dell’offerta di servizi per l’area del centro storico attraverso l’avvio di una iniziativa di Town Centre Management (TCM), ed articolata in due parti:

- nella prima parte (“Analisi del sistema di offerta del centro storico di Treviglio”) viene fornito un quadro aggiornato non solo delle caratteristiche strutturali del sistema di offerta commerciale dell’area, ma anche della situazione attuale delle imprese commerciali e della loro propensione all’innovazione e al cambiamento, fornendo in tal modo elementi utili sulla loro capacità di favorire futuri processi di valorizzazione dell’area;

- nella seconda parte (“Comportamento di acquisto e ruolo sociale del centro storico di Treviglio”) si esamina l’importanza del centro storico di Treviglio come luogo di acquisto per il cittadino-consumatore, sia residente che non residente, e si fornisce una valutazione dell’attuale sistema di offerta del centro, individuando possibili aree di miglioramento. (*)

(*) Cfr. TradeLab – O’Beron: Valorizzazione commerciale del centro storico: uno strumento per la gestione coordinata dell’offerta”.

ha permesso di evidenziare i principali punti di forza e di debolezza del Distretto del Commercio di Treviglio, enunciati nella Tavola 4 che di seguito si riporta e riconducibili ai

‐ vissuto cognitivo di residenti e frequentatori

‐ caratteristiche degli operatori commerciali (°)

Tavola 4 – Il Distretto del Commercio di Treviglio: punti di forza e di debolezza

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA OFFERTA NON ALIMENTARE Buon livello qualitativo Varietà al di sotto delle attese

Numerosità adeguata Mancanza di convenienza

Affiliazione Affiliazione

OFFERTA ALIMENTARE Poco accessibile, poco conveniente

OFFERTA DI PUBBLICI Poco numerosi, poco attrattivi,

ESERCIZI mancanza di varietà

OFFERTA DI SERVIZI Buon livello di servizio funzionale Mancanza di servizi a valore aggiunto al quartiere e alla città e di “attrazione”

ACCESSIBILITÀ Difficoltà logistiche (in particolare

inadeguatezza dei parcheggi)

CONTESTO Qualità dell’arredo urbano insufficiente

Non pienamente sicuro (soprattutto alla sera)

VISSUTO DEL CENTRO Luogo di vita sociale, svago e Non attrattivo (noioso, poco STORICO aggregazione innovativo, poco vitale) limitata

Ricco di storia e cultura capacità di entertainment

Vivibile Progressiva perdita di identità,

soprattutto tra i giovani

CARATTERISTICHE DEGLI Presenza diretta dei titolari nella OPERATORI COMMERCIALI gestione

Presenza di imprenditori innovativi Associazione BCT (°)

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LA VISION DEL DISTRETTO DEL COMMERCIO DI TREVIGLIO

Già da alcuni anni l’Amministrazione Comunale ha deciso di avviare una politica che sia idonea non solo a favorire il commercio e i servizi dell’area centrale della città, ma anche a rafforzare la funzione stessa di tale

area quale destinazione di elezione, ossia luogo di frequentazione e identificazione sociale attraverso una sua maggiore vivibilità e vitalità.

Anche sul fronte dei soggetti privati, le imprese commerciali in primis, è chiara la necessità di un rafforzamento dell’attrattività del centro storico in quanto “contenitore” di offerta commerciale ed extracommerciale, accompagnata alla consapevolezza che ciascun singolo imprenditore debba operare da protagonista, sia individualmente che in modo sinergico e coordinato con gli altri attori presenti nell’area.

In quest’ottica si inserisce il percorso di creazione di un organismo di Town Center Management che svolga

proprio la funzione di stimolare e coordinare iniziative condivise di miglioramento e promozione del centro

storico trevigliese. Tale percorso è stato intrapreso, a partire dal 2007, dall’Amministrazione Comunale e

dalle associazioni rappresentative del commercio locale. Il tavolo di lavoro costituito dai rappresentanti dei

soggetti indicati ha quindi condiviso l’esigenza di avviare un piano di interventi sul Distretto che non solo

prenda in considerazione i pur necessari interventi di carattere strutturale di riqualificazione urbana ‐ e che

vedono protagonisti sia soggetti pubblici che privati ‐ ma che dia sempre più centralità a quegli aspetti di

carattere gestionale in grado di rafforzare la capacità di attrazione del centro storico e di rivitalizzarne

l’offerta di servizi commerciali e non. (°)

OBIETTIVI STRATEGICI DEL DISTRETTO

Gli scopi enunciati nella vision saranno raggiunti attraverso il perseguimento di sei obiettivi strategici:

Obiettivo 1 – Migliorare la qualità degli spazi urbani e la loro fruibilità

Obiettivo 2 – Vivacizzare il Distretto

Obiettivo 3 – Sviluppare una politica di comunicazione integrata di Distretto

Obiettivo 4 – Incrementare il livello di sicurezza

Obiettivo 5 – Migliorare l’accessibilità e la mobilità nel Distretto

Obiettivo 6 – Progettare e realizzare un sistema informativo di marketing (°)

(°) Cfr. Programma di intervento del Distretto del Commercio di Treviglio (10 dicembre 2008)

Per quanto riguarda il sistema dei parcheggi, l’Amministrazione Comunale è in procinto di acquisire i parcheggi (circa 70 posti) ricavati nel piano interrato dell’intervento di viale C. Battisti denominato “Bergamo Verde” ed ha previsto l’acquisizione di ulteriori circa 20 posti da ricavarsi nel piano interrato dell’intervento denominato “P.R. Ex Cantine Radaelli” in via Locatelli (lavori già iniziati).

La proposta di P.I.I. è stata presentata ai sensi dell’art. 87 e seguenti della L.R. 12/2005 e si inserisce nel “Documento di Inquadramento” approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 58 del 10.07.2003; detto documento conserva la sua efficacia per effetto del combinato disposto degli artt. 8 e 25 – punto 7 – della legge reg. 12/2005 (mancanza “documento di Piano” – art. 8 - e obbligo dell’approvazione di un documento di inquadramento che precede la presentazione di P.I.I. – art. 25 – punto 7 - ) e ritenendo il documento approvato nel 2003, redatto allo scopo di definire gli obiettivi generali e gli indirizzi dell’azione amministrativa comunale nell’ambito della programmazione integrata di intervento.

Richiamando i punti di cui all’art. 87, in particolare per il comma 1, si può senz’altro ritenere che detto P.I.I., rientra nella previsione del richiamato documento di inquadramento; in ordine all’art. 15 – commi 4 e 5 – richiamati, si conferma che le aree non sono destinate dal P.T.C.P. e dal P.R.G. all’attività agricola (art. 89); per il comma 2 (presenza almeno di due degli elementi elencati) lettera a) e lettera c), nel caso che si propone, gli elementi sono:

lettera a) Pluralità di destinazioni e di funzioni lettera c) Incidenza sulla riorganizzazione urbana Infatti:

a) la proposta prevede di insediare oltre alle n residenziali anche quelle commerciali, al piano terra dell’edificio e con spazi ed unità a disposizione per uffici al piano primo contribuendo riqualificazione della zona centrale valorizzandola con funzioni diverse e nuovi spazi di relazione;

c) quanto all’incidenza sulla riorganizzazione urbana è previsto il recupero di un’area dismessa da diversi anni (ex cinema), la realizzazione e cessione di due locali posti al piano terra e di aree scoperte da destinare a spazi socio culturali

Il P.I.I. non interessa aree destinate all’agricoltura (art. 89).

Il P.I.I. rientra tra i procedimenti in corso alla data del 31.03.2010 (art. 26 comma 3 – Ter introdotto dalla L.R. 7/2010) essendo stato presentato in data 20.10.2009 prot. n. 49390 avvio del procedimento e nomina del responsabile in data 20.11.2009 prot. n. 55815.

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2.4.8 Rapporto fra il P.I.I. proposto e la disciplina di cui all’art. 1 della L.R.10.03.2009, n. 5 (modifiche alla L.R.

12/2005) ed alla successiva D.G.R. 06.05.2009, n. 8/9413.

A seguito della promulgazione della L.R. 5/2009 che ha modificato l’art. 25 (norma transitoria) della L.R. 12/2009 e della successiva D.G.R. 06.05.2009 n. 8/9413, che ha stabilito i criteri e le modalità per l’approvazione, in assenza di P.G.T., di Piani Integrati di Intervento in variante non aventi rilevanza regionale, il progettista del P.I.I. ha inoltrato in data 22.05.2009 prot. n. 24310, l’elaborato tecnico prescritto dalla D.G.R. 8/9413/2009 denominato “Dichiarazione di congruenza con i criteri e le modalità di cui al comma 7, art. 25 della L.R.

12/2005 e successive modifiche e integrazioni”.

Dalla lettura del suddetto elaborato, si evidenzia che il P.I.I.

proposto, prevede realizzazioni sostanziali ed infrastrutture che rientrano nei criteri espressi dalla D.G.R. del 06.05.2009 e più precisamente:

- che gli obiettivi del P.I.I. presentato riguardano la riqualificazione edilizia di un’area del tessuto urbano del centro storico;

- che il P.I.I. presentato riguarda un’area degradata e dismessa di cui al comma 3-bis dell’art. 1 della L.R.

12/2005;

- che nel P.I.I. presentato sono previste infrastrutture da cedere all’Amministrazione Comunale per un uso di servizio alla persona, l’educazione, l’assistenza.

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