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VOSTRI MUSCOLI

Nel documento P 8R T U T T I B. lo scienza < (pagine 58-63)

«VOGATORE"

[.’uomo moderno, assorbito dalla vita fre­

netica di oggi, diffìcilmente trova il tempo per praticare degli sports all’aria aperta. 11 conforto poi, in continuo crescendo, delle molte comodità, dall’automobile al treno, dal­

l’ascensore al tram, se da una parte contri­

buisce ad abbreviare i tempi e a facilitar­

ci la soluzione di moltissimi problemi, dal­

l’altra ci costringe ad una continua inattività

muscolare che, a lungo andare, finisce per indebolire il nostro organismo e renderlo incline a ([nelle malattie che sono caratteri­

stiche di chi conduce una vita sedentari:!.

Quando si consiglia la ginnastica ciò non è soltanto per dare al nostro corpo uno svi­

luppo muscolare anatomicamente armonioso o per rendere il fisico prestante, bensì per rinforzare l’organismo riattivando la circo­

lazione del sangue in tutto il complesso mu­

scolare ed eliminando cosi quella grande quantità di tossine raccolte nei muscoli im­

pigriti. Oltre che ringiovanire il nostro cor­

po saremo sicuri di averlo reso oltremodo resistente ai malanno e alle epidemie stagio­

nali assicurando ai principali organi una funzionalità corretta e continua.

Anche la ginnastica però, affinchè possa raggiungere gli scopi benefìci di cui si è par­

lato, dev’essere praticata con un certo crite­

rio e, soprattutto, con metodo.

Se ci riferiamo, com’è nostro intendimento, all’uomo d’affari, al lavoratore di oggi che ha pochissimo tempo a disposizione, non pos­

siamo certamente consigliare una serie di

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Fig. 1 - Due assi dì legno, delle misure indicate in figura, serviranno a for­

mare i due lati del voga­

tore.

Fig. 2 - Nella parte inter­

na della « cassa » del vo­

ratore vengono fissate le molle elastiche, la corda di canapa, le viti passanti, i ganci e le carrucole. Sui due lati, esternamente al­

la - cassa » sono fìssati i poggiapiedi.

versi esercizi ginnici, con diversi attrezzi, tendenti a sviluppare e a mantenere attivi, volta per volta, i muscoli di una sola parte del nostro corpo. Occorre un solo esercizio che, in pochi minuti al giorno, garantisca l’impiego della quasi totalità muscolare del­

l’organismo. In questo caso niente vi è di meglio dell’impiego del « vogatore » sistema­

to in una stanza ampia arieggiata.

Si sa che il « vogatore s> con il quale si ri­

producono, fra le pareti domestiche, tutti i movimenti del rematore sportivo implica un esercizio muscolare che interessa un po’ tut­

to l’organismo.

Il vogatore però è uno strumento molto costoso per molti per cui questo unico e fon­

damentale inconveniente costituisce spesso un motivo di rinuncia. Con un po’ di pazienza

e di buona volontà ognuno può essere in gra­

do di costruire da sè un vero e proprio vo­

gatore che nulla avrà da invidiare agli ana­

loghi tipi commerciali.

Costruzione

Per costruire questo vogatore occorre del materiale di buona qualità; consigliamo quin­

di un legno solido e ben stagionato, preferi­

bilmente di quercia o di betulla, con uno spessore di 2 centimetri circa. Per iniziare, sagomeremo due assi della lunghezza di 170 centimetri e di 22 centimetri di altezza nella forma rappresentata in figura 1. Le tavole, cosi ottenute, serviranno a formare i due lati del vogatore e verranno fissate, mediante colla e chiodi, ad una terza tavola, dello stes­

so spessore e della stessa lunghezza ma larga 15 cm. che costituirà il fondo della «cassa»

del vpgatore. Altre due tavolette rettangolari, poste anteriormente e posteriormente com­

pleteranno il lavoro (fig. 2).

Terminate le operazioni, per così dire, di falegnameria si procederà al completamento del vogatore costruendo il sedile in legno nella forma indicata a figura. Si appliche­

ranno quindi sulle due tavole laterali i bi­

nari per lo scorrimento del sedile come si vede in figura 3.

I binari si possono costruire in due diverse maniere. 11 primo sistema (fig. 3) viene uti­

lizzato nel caso si vogliano impiegare delle rotelle come quelle rappresentate in figura.

Il secondo sistema (fig. 4) viene utilizzato nel caso si vogliano impiegare cuscinetti a sfere.

In questo caso occorre fissare sul bordo superiore delle due tavole laterali, in tutta la loro lunghezza, due strisce metalliche e sopra

queste dei listelli, sempre in metallo, fissati con viti, che costituiranno le guide di scorri­

mento per le ruote del sedile.

È ovvio che il primo sistema risulta più economico in quanto sarà facile trovare, nei negozi di ferramenta, il materiale necessario tra quelli utilizzati per lo scorrimento di tende.

Le « molle di trazione » costituiscono la parte principale del vogatore perchè è pro­

prio in virtù di esse, con la loro tensione e il successivo rilassamento, che è possibile svolgere la ginnastica.

Le molle da impiegare nella costruzione del vogatore verranno ricavate da quei co­

munissimi attrezzi a molle che si usano nella ginnastica da camera, per lo sviluppo dei muscoli delle braccia e di quelli del torace.

Nel nostro modello (fig. 2) sono state ap­

plicate due sole di queste ma, naturalmente, il lettore potrà impiegarne 4 ed anche 8,

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porzionalmente alla propria forza muscolare.

Le « molle di tensione » per la ginnastica da camera si vendono presso i negozi spor­

tivi; ogni attrezzo è di solito costruito con 5 molle e viene a costare circa 5 mila lire.

Chi abitasse in zone prive di negozi per ar-

» tieoli sportivi potrà rivolgersi a un qualsia­

si negozio di ferramenta che, se sprovvisto, ne farà richiesta alle case costruttrici.

Il lettore che volesse risparmiare anche la spesa delle molle potrà tranquillamente im­

piegare, con lo stesso risultato, delle matassi­

ne elastiche ottenute ritagliando delle lunghe fettuccine da qualche camera d’aria, per ruote d’auto, inutilizzate. Le molle verranno applicate, mediante ganci, a due robuste viti passanti fissate nella parte posteriore del vo­

gatore. Nella parte anteriore verranno fissate ad una carrucola nella quale passa la corda di trazione che non dovrà essere grossa ma robusta. Fatta passare la corda attraverso la

seconda carrucola èssa verrà legata all’im­

pugnatura di legno per la quale si potrà uti­

lizzare un pezzo di manico di scopa.

La costruzione dev’essere ancora completa­

ta con l’applicazione di due poggiapiedi.

In figura 2, applicato sulla tavola laterale, è visibile uno di questi poggiapiedi.

Esso consiste in un pèzzo di tubo di ferro, acquistabile in ferramenta, saldato su una piastrina di metallo in cui si saranno pra­

ticati quattro fori. Il poggiapiedi viene fissa­

to mediante quattro viti passanti, fatte pas­

sare attraverso i quattro fori della piastrina, sulla tavola laterale. I poggiapiedi dovranno essere fìssati con cura perchè su di essi ven­

gono concentrati gli sforzi di tutti i muscoli in azione durante gli esercizi.

Una volta terminata la costruzione il let­

tore potrà dedicarsi ad un lavoro di abbel­

limento dell’attrezzo scartavetrandolo e ver­

niciandolo con colori di proprio gusto.

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Nessun meccanico, neanche il più sprov­

veduto, si sognerebbe mai di' tagliare dei ton­

dini metallici o dei perni filettati, in una pre­

cisa lunghezza, facendo uso del seghetto da ferro. Il tondino correrebbe il rischio di es­

sere tagliato troppo corto e il perno potrebbe risultare rovinato nel filetto. Si può, è vero, segare con un margine di vantaggio per poi ricorrere ad un paziente e delicato lavoro di lima, ma tutto ciò implica perdita di tem­

po notévole e poi non si è mai sicuri della precisione del risultato. Niente di meglio in questi casi che ricorrere all’aiuto di una tranciatrice, appositamente costruita a que­

sto scopo e che vogliamo presentare al let­

tore descrivendola nei suoi particolari di fun­

zionamento e costruzione.

Funzionamento

11 funzionamento è ben presto spiegato ed è intuibile osservando le figure. Il tondino da tranciare viene introdotto in apposito fo­

ro praticato su una leva, provvisto di inca- meratura, in cui si trova innestata una prima boccola di acciaio temprato.

Sulla faccia verticale dell’incastellatura ad L, di ferro, si trova innestata la seconda boc­

cola, uguale alla prima e sempre in acciaio temprato. La tranciatura del tondino si ot­

tiene imprimendo una pressione, con la ma­

no, alla leva.

L’eccentrico, indicato con la lettera E in fig. 3 e 4, fissato nella base dell’incastellatura serve ad evitare che la leva acquisti gioco trasversale e verrà di tanto in tanto regolato quando con l’usura dello strumento la leva tenderà a presentare gioco. Si è trovato utile completare la tranciatrice con un altro par­

ticolare necessario al lavoro di tranciatura;

si tratta del « fermo » applicato esternamen­

te alla faccia verticale e regolabile (part.

A-B).

Mediante l’impiego del fermo è possibile, una volta regolato in base alla lunghezza dei tondini che vuole ottenere, eseguire una tran­

ciatura in serie ed avere un certo numero di 780

tondini tutti della stessa lunghezza e perfet­

tamente tagliati.

Costruzione

La costruzione della tranciatrice non è dif­

ficile e tantomeno costosa. In fig. 4 è visibile il disegno, con tutti i particolari, relativo alla costruzione. Le due piastre F-G devono essere saldate tra loro. Su di essè verranno allogati tutti i pezzi componenti. Nella lastra di base (G) vengono fissati l’eccentrico E e il fermo D, della leva.

Nella lastra verticale F viene fissata la vite che costituisce il fulcro della leva C, l’albe­

rello B con il fermo A per la tranciatura in serie di tondini della stessa lunghezza e, in­

fine, la boccola H di acciaio temprato. L’al­

tra boccola corrispondente I, applicata alla leva è mantenuta in sede mediante una vite e risulta filettata nella parte interna per assi­

curare una tranciatura perfetta delle viti e in modo da non intaccarne minimamente la continuità e la validità del filetto. A questo proposito avvertiamo il lettore che. sarà bene procurarsi tutta una serie di boccole, con­

diametri e filettature diverse per la trancia­

tura di viti e fondini di diversi diametri ri­

tenendo come misura massima ij diametro di 5 millimetri.

TRANCIATRICE

Nel documento P 8R T U T T I B. lo scienza < (pagine 58-63)

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