Corso di Urbanistica - 18annualità
Alberto BOTTARI . Valeria MINUCCIANI(contributo area I), Carlo TOSCO(contributo area Il)
Presentazione del corso
IlLaboratorio si propone di "sviluppare capacità progettuali e abilità tecniche":
- (a) relativamente a fasi del >processo di costruzione di un PRG<, defmendo i carat-teri funzionali, architettonici, ambientali, infrastrutturali e morfologici di ambiti di nuovo impianto, o di completamento urbanistico, di limitata estensione e complessità, e progettandone l'impianto normativo;
- (b) relativamente ad un tema complesso di >riqualificazione urbana<, mettendo a punto un insieme di progetti a scala diversa (di arredo, di disegno urbano, di riassetto della viabilità e del traffico, di ridefmizione dei tipi di mobilità, di riorganizzazione del sistema dei servizi e del verde locale, di progettazione edilizia, di ricomposizione del paesaggio urbano, etc.) - nel quadro di una loro integrazione in un programma più generale riguardante una porzione semiperiferica della città di Torino - e formulando anche in questo caso proposte finali di natura normativa, con riferimento a diversi tipi di azioni e di strumenti vigenti (piani, regolamenti, etc.).
Prerequisiti
Conoscenze elementari di tipologia edilizia, dei processi di formazione della città con-temporanea, delle nozioni e delle tecniche basilari per l'analisi urbana. Buona disponi-bilità a rimettere in discussione le scelte progettuali mediante un atteggiamento di costante attenzione al contesto ed ai reciproci condizionamenti, ai diversi soggetti capaci di influenzare le trasformazioni edilizie ed urbane, agli aspetti di processo.
Programma
Nel >primo semestre< - obiettivo (a) - l'attività viene svolta individualmente, non richie-de sopraluoghi e consiste nel progetto di un intervento edilizio resirichie-denziale periferico, delle tipologie abitative, della disposizione e del dimensionamento dei servizi e delle infrastrutture viarie, fognarie, etc., con riferimento ad una capacità insediativa obbiet-tivo, verificando alcuni aspetti di fattibilità economica, per arrivare a defmire tecnica-mente (mediante elaborati planivolumetrici e normativi), l'insieme delle prescrizioni di un ambito di intervento di PRG.
Nel >secondo semestre< - obiettivo (b) - l'attività si svolge prevalentemente mediante lavo-ro di gruppo e consiste nello studio di parti di un plavo-rogetto di riqualificazione funzionale, morfologica, ambientale. Con riferimento ai contenuti del PRG di Torino e del Piano Generale del Traffico Urbano dell' Area Metropolitana, vengono riviste e discusse le gerar-chie ed i caratteri funzionali e tecnici del sistema della viabilità locale, rilevati gli usi del suolo ed esplorato il disegno verde reale e potenziale - sia pubblico che privato - e delle aree per servizi, definendone i bacini di utenza per tipo di attrezzatura e di popolazione.
Vengono analizzati e classificati i diversi tipi di unità di paesaggio urbano (in relazione alle tipologie edilizie storiche ed al trattamento del rapporto fra spazi pubblici e privati di 145
pertinenza), e sviluppate alcune letture percettive di aspetti della forma urbana, con rife-rimento ad un mix di connotati specifici locali di natura fisica, funzionale, dimensionale strutturale, ambientale e sociale. Le possibili soluzioni progettuali di tipo architettonico' relative ad ambiti di trasformazione previsti (o proponibili) nel PRG, e di ridisegno di spazi pubblici della viabilità e dei servizi, vengono elaborate in relazione all'obiettivo di contri-buire ad un rafforzamento della struttura del verde e dei servizi, alla individuazionedi percorsi cic1opedonali di interconnessione intraquartiere e con la rete urbana, ad una maggiore qualità del paesaggio locale, ad una riorganizzazione della viabilità.Leproposte innovative devono trovare una loro formulazione anche in chiave normativa, come pre-scrizioni e regole proprie degli strumenti della pianificazione e gestione urbanistica.
Bibliografia
Si elencano alcuni testi di riferimento. Ad inizio corso viene distribuita una schedatura bibliografica più ampia, utile per approfondimenti su questioni di metodo e tecniche.
- Agostoni, F. Marinoni, C. M. (1987), Manuale di progettazione degli spazi verdi.
Zanichelli, Bologna.
- Amoretti, L (1993), Parcheggi e traffico urbano. Flaccovio, Palermo.
- Bottari, A. (2000), Indicatori e Regole per la Forma Urbana, tra Piano Regolatore e Regolamento Edilizio
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Contributi della sperimentazione didattica e della ricerca.Politecnico di Torino, DITE, Torino.
- Bottari, A. (2001), Dispense del Laboratorio di Progettazione Urbanistica W825A.
Politecnico di Torino, DITE, Torino.
- Buchanan, C.D. (1976), Il traffico urbano (tit.or. Traffic in Towns, 1963). Patron, Bologna.
- Caravaggi, L. Gandolfi, V. (1999), Il progetto degli spazi aperti nell'attività dell'Ufficio di Piano1996/99. Comune di Bergamo, Bergamo (pp.72-107).
- Colarossi, P. (1999), Forma urbana e qualità del progetto. In: Comune di Roma, nuovi luoghi della città. Palombi, Roma (pp.86-151).
- Gabellini, P. (1996), II disegno urbanistico. La Nuova Italia Scientifica, Roma.
- Gandino, B. Manuetti, E. (1994), La città possibile. Edagricole, Torino.
- Giannini, F. (1997), Paesaggio. Teoria, analisi, disegno, progetto. Edizioni del Disegno, Genova.
- IASM (1983), Manuale delle opere di urbanizzazione. Angeli, Milano.
- Lynch,K.(1990), Progettare la città.Laqualità della forma urbana. ETAS, Milano.
- Mela, A. Belloni, M. C. Davico, L. (2000), Sociologia e Progettazione del Territorio.
Carocci, Roma.
- Oregon Department of Transportation (1995), Oregon Bycic1e and Pedestrian PIan.
(http://www.odot.state.or.us/techservIbikewalk)
- Piroddi, E. (1999), Le Forme del Piano Urbanistico. Angeli, Milano.
- Piroddi, E. (2000), Le Regole della Ricomposizione Urbana. Angeli, Milano.
- Secchi, B. (2000), Prima lezione di urbanistica. Laterza, Bari.
- Socco, C. (1994), Progetto del sistema delle piazze e dei giardini di Trino.
ProgettiMuseali, Roma.
- Socco, C. (2000), Città, ambiente e paesaggio. Lineamenti di progettazione urbanisti-ca. UTET, Torino.
- Spigai, V. (1995), L'architettura della non città. Ridisegnare le periferie. CittàStudi, Milano.
- Transportation Association of Canada (1998), Canadian Guide to Neighborhood Traffic Calming.(http://dev.issinet.com/ite/traffic/search.asp)
- Zoppi, M. (1992), Progettare con il verde. 1:Verde di città. ALINEA, Firenze.
Controlli dell'apprendimento
I.)L'esercitazione del primo semestre è oggetto di "revisioni" sia individuali che colletti-ve, e incide sul giudizio finale del singolo studente.
11.) illavoro di gruppo del secondo semestre è oggetto di revisioni; la presenza indivi-duale alle revisioni è fondamentale al fine dell'ammissione all'esame [male.
Ad ognuno dei due periodi didattici (semestri) viene attribuita la metà dei crediti.
Esame
L'esame consiste nella discussione degli elaborati di indagine e di progetto, relativiai due temi svolti nell'armo. Con riferimento in particolare al lavoro di gruppo della eser-citazione del secondo periodo didattico (obiettivo b), in linea di massima gli >aspetti del progetto da documentare includono - oltre ad una relazione,
1) Rilievo degli usi del suolo in atto.
2) Rappresentazione delle permanenze storico culturali.
3) Indagine/rilievo di natura percettiva di elementi della forma urbana.
4) Individuazione e discussione dei problemi, degli obiettivi, delle azioni.
5) Rilievo del verde e dei servizi, e relativi bacini di utenza e accessibilità.
6) Individuazione dei caratteri tipologico-paesaggistici.
7) Schema della organizzazione della viabilità, traffico e trasporti non locali, con riferi-mento al PUT ed alle tipologie stradali esistenti.
8) Schedatura e mappatura delle trasformazioni previste dal PRG.
9) Progetto di riorganizzazione del sistema del verde e dei servizi, e di ridisegno e svi-luppo del sistema della viabilità e della sosta a livello locale, secondo tipi di mobilità e percorsi di interconnessione che ottemperino a criteri di miglioramento ambientale e paesaggistico, e di realizzazione degli obiettivi di cui in 3), con il concorso di soluzioni architettoniche di larga massima, di capacità e destinazione d'uso dimensionate sulla base delle prescrizioni del PRG, o di loro eventuali varianti - indotte da nuove situazio-ni di dismissione di attività, da opportusituazio-nità riscontrate di accorpamento degli inter-venti con trasferimenti di cubatura, o ricavabili da recenti innovazioni nelle politiche e nei progetti urbani (ad es., la realizzazione della metropolitana) - con elaborati che possono consistere,
- nella rappresentazione planovolumetrica d'insieme, con planimetrie figurate e/o assonometrie, delle diverse proposte;
- nella tassellatura tavola destinazioni d'uso e tipi di intervento di PRG, con eventuali varianti;
- negli sviluppi in scala di maggiore dettaglio, con eventuali precisazioni dimensionali ed esecutive, per ambiti prevalentemente pubblici (strade, piazze, aree attrezzate per servizi e sosta, etc.), con rappresentazioni in pianta, sezione e prospetto;
- nella redazione di schede normative di piano e di articoli del regolamento edilizio;
nella descrizione di modalità e fasi attuative, con riferimento anche ad aspetti proce-durali, e ad azioni promozionali e partecipative attivabili.
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