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Winckelmann: 1717-2017 dall’erudizione alla storia

Nel documento Concerto Fidei Donum (pagine 38-38)

EX ALUNNI CLASSICO RACCHETTI

A

scuola si impara che la cultura classica, sopravvissuta nelle librerie dei monasteri e dei conventi durante i se-coli delle invasioni barbariche e del Medioevo, fu riscoper-ta dagli umanisti a partire dal Trecento per poi divenire una vera e propria moda diffusa in tutti i ceti sociali durante il Rinascimento. Questo è vero, ma ciò su cui generalmente non riflettiamo è l’importanza che gli studiosi del Settecento e dell’Ottocento hanno avuto nell’organizzare e strutturare le conoscenze sul mondo antico così come le troviamo nei manuali e nelle antologie ancora oggi in uso nelle scuole. Al-cuni di questi studiosi furono in vita delle vere e proprie star ricercate dalle corti e dai salotti eleganti.

Quest’anno ricorrono i centenari della nascita di due di loro, Johann Joachim Winckelmann (1717- 1768) e Christian Matthias Theodor Mommsen (1817-1903), per questo l’Asso-ciazione ex alunni del liceo classio A. Racchetti ha invitato due docenti universitari per raccontare in due diverse serate (27 aprile e 12 maggio 2017) la vita e le opere di questi eruditi che tanto hanno contribuito – anche se non si sa – al modo corrente di immaginare la Grecia e la Roma antiche.

Il primo incontro, tenuto dalla professoressa Alessandra Squizzato giovedì 27 aprile alle ore 21 in Sala Fra’ Agostino (Museo Civico di Crema e del Cremasco, piazzetta W. Terni de Gregorj, 5) è dedicato a

Winckel-mann, storico dell’arte e archeologo tedesco, dal 1764 soprintendente alle antichità di Roma. Studiando il patri-monio archeologico romano nella città capitolina, a Ercolano e a Paestum egli giunse a pubblicare nel 1763 la Storia

dell’arte nell’antichità prima indagine

critica che ricostruiva l’evoluzione del-lo stile dall’arte greca arcaica fino alla caduta dell’impero romano stabilendo una periodizzazione sostanzialmente ancora in uso. Egli fu anche uno dei principali teorici del Neoclassicismo (Pensieri sull’imitazione delle opere greche

in pittura e scultura, 1755)

influenzan-do profondamente artisti quali Anton Raphael Mengs, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Jacques-Louis David, Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen.

Alessandra Squizzato è ricercatore di Museologia, Critica Artistica e del Restauro presso la Facoltà di Lettere e Filoso-fia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed è docente di Storia della Letteratura Artistica e di Museologia e Museografia nel corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali del medesimo ateneo. Per i suoi studi ha sino a oggi privi-legiato, all’interno del più ampio orizzonte storico-artistico, tematiche di carattere teorico e critico, quali la lettura del-le fonti, come gli scritti d’arte di Giovan Paolo Lomazzo, la messa a fuoco di personalità di critici e di storici moderni tra cui Giuseppe Mongeri ed Emilio Motta, e in particolare la ricostruzione di contesti collezionistici facenti capo alle gran-di famiglie aristocratiche lombarde d’antico regime, Borro-meo, Belgioioso e Trivulzio. Alla secolare vicenda storica di quest’ultima casata, Alessandra Squizzato ha dedicato diversi studi usciti in occasione di convegni e su riviste specialistiche e infine un lavoro monografico pubblicato nel 2013 per Scal-pendi dal titolo I Trivulzio e le arti, vicende seicentesche.

Da diversi anni collabora poi all’attività scientifica di enti culturali e museali di Milano e della Lombardia, fra i quali, il Museo Poldi Pezzoli (esposizioni su Gian Giacomo Poldi Pezzoli uomo e collezionista del Risorgimento e su Wunder-kammer. Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi), il Museo Civi-co Ala Ponzone di Cremona (Civi-convegno di studio su Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone (1761-1842), collezionista cremo-nese nella Lombardia Asburgica) e la rivista Arte Lombarda edita da Vita&Pensiero. Ultimamente si è orientata alla storia culturale del XVIII secolo, lavorando al tema dei viaggiatori del Gran Tour e curando con Alessandro Rovetta ed Eugenia Bianchi il convegno di studi dedicato a Le arti nella Lombardia

asburgica durante il Settecento. Novità e aperture in

collabora-zione con la Pinacoteca di Brera.

I

l Gruppo Corale Pietro Mari-nelli diretto dal M° Marco Ma-rasco ha inaugurato il 2017 con un ben riuscito concerto natalizio nella parrocchiale di Calvenzano la sera dell’Epifania, chiudendo il denso programma di impegni per il periodo di Natale. L’anno nuovo è quindi iniziato all’insegna dello studio di nuovi brani: il Coro ha grandi progetti per il 2017!

Nel corso della primavera infatti sono programmate tre giornate di approfondimento di tecnica vocale e di interpretazione corale, come già avviene da due anni a questa parte, con il M° Franco Radicchia di Perugia, di comprovata espe-rienza corale e conoscitore della re-altà corale, sempre prodigo di con-sigli e suggerimenti in un percorso costante di crescita e maturazione della compagine corale. Domenica 26 marzo il Coro ha partecipato alla Rassegna Il Folcioni risuona a

Crema del Civico Istituto Musicale

“L. Folcioni”, con un concerto in cui ha proposto i brani più recenti del proprio repertorio. Per citar-ne alcuni: Abschied von Walde di F. Mendelssohn, Tantum Ergo di Bruckner, Ubi Caritas di O. Gjei-lo oltre a musiche del repertorio profano e folcloristico, presentate

come una sorta di acquerelli mu-sicali tra Ottocento e Novecento. Durante la serata il M° Marasco ha interpretato al pianoforte al-cune pagine di G. Gershwin, K. Jarrett, A. Part e una sua compo-sizione intitolata Sogno. Numeroso il pubblico intervenuto.

Prossimo concerto della Corale

sabato 29 aprile nella Chiesa dei Sabbioni a Crema, dove il Coro interpreterà musiche sacre sia a cappella sia con accompagnamen-to pianistico. Maggio promette di essere un mese veramente intenso per il Coro. Il M° e il Direttivo stanno infatti organizzando una Rassegna Corale che si terrà nel

Teatro San Domenico domenica 21 maggio e vedrà l’intervento di due Cori di diversa estrazione mu-sicale oltre alla Corale Marinelli, tradizionalmente polifonica: un Coro per sole voci femminili, le Virgo Vox di Milano, e la Schola Gregoriana di Cremona, diretta da Antonella Soana.

Le tre formazioni daranno vita a un evento musicale di armonie po-licrome che affascineranno lo spet-tatore per la varietà di espressione. La Rassegna, fortemente voluta dal M° Marasco, vuole essere un importante momento di confron-to e di conoscenza con altre realtà corali, esterne all’ambiente crema-sco, di grande levatura musicale, e sarà uno stimolo per il Coro e un’imperdibile offerta culturale per la Cittadinanza.

Altre mete stimolanti attendono poi la Corale nel corso del 2017: giornate studio in luoghi affasci-nanti del Nord Italia, che offrono Chiese con un’acustica particolare e bellezze da visitare nei dintorni. Nel programma è previsto anche un concerto finale a beneficio del-la Chiesa ospite. E poi del-la Rassegna

delle Corali Cremasche a Montodine

del 27 maggio... Quindi, Coro Ma-rinelli: avanti tutta!

MUSICA

Coro Marinelli: un 2017

Nel documento Concerto Fidei Donum (pagine 38-38)

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