Premessa
La dottrina e la prassi dedicate al cost management, negli ultimi decenni, hanno sviluppato diversi strumenti e metodologie che hanno lo scopo di migliorare l’affidabilità e l’attendibilità delle informazioni di costo e di definire aree di miglioramento delle performance aziendali utilizzando in modo più efficiente ed efficace le risorse.
Questo è anche lo scopo del presente lavoro, nel quale abbiamo presentato diversi strumenti di costing utilizzabili in un particolare settore aziendale: il settore aeroportuale.
Tale settore presenta della caratteristiche che lo rendono molto particolare: gli aeroporti nascono come monopoli naturali e come public utilities, ma negli ultimi anni hanno subito una trasformazione, ancora in corso, che li ha trasformati in aziende esposte alla competizione. Dunque anche loro necessitano di strumenti di gestione e di costing in grado di fornire informazioni attendibili e necessarie per il corretto controllo gestionale e per fini decisionali e strategici e soprattutto che siano in grado di individuare i fattori che causano l’insorgenza dei costi e facilitino la comprensione delle relazioni tra allocazione di costi e risorse e creazione di valore.
Nel primo capitolo del presente lavoro è stato necessario spiegare le caratteristiche del settore aeroportuale e delle società che li gestiscono, soffermandoci in modo particolare sulle attività che essi svolgono e la normativa che li riguarda. L’attuale normativa accoglie un approccio dual till, con il quale cioè, ai fini della fissazione delle tariffe, vengono separati costi e ricavi delle attività cosiddette aviation da quelli delle attività strettamente commerciali, svolte in aeroporto in quanto polo commerciale.
Nel secondo capitolo siamo entrati nel vivo del controllo di gestione delle società aeroportuali, introducendo gli strumenti che in esse possono essere utilizzati e soprattutto spiegando gli scopi che con essi vogliono essere raggiunti.
Questa analisi è stata effettuata con riferimento alla Società Aeroporto Toscano (SAT S.p.A.) che gestisce lo scalo Galilei di Pisa e presso la quale ho svolto uno stage.
Come richiesto dalla normativa vigente, in SAT la contabilità è organizzata per centri di costo e di ricavo, ma per un migliore controllo delle attività di rampa (attività svolte nei piazzali dal momento dell’arrivo dell’aeromobile al suo successivo decollo) è stato implementato l’Activity Based Costing.
Nel terzo capitolo abbiamo descritti un nuovo strumento di costing sviluppato da Kaplan e Anderson, il Time Driver ABC, che non è ancora particolarmente diffuso, ma che a nostro avviso presenta delle caratteristiche che tecniche che oltre a renderlo facile da costruire e da capire, fanno sì che esso riesca a fornire delle informazioni molto accurate per quanto riguarda il livello di efficienza delle risorse impiegate in azienda e quindi facendo emergere chiaramente se c’è capacità produttiva inutilizzata e qual è il suo livello.
Abbiamo cercato di implementare questo nuovo modello su un particolare centro di costo individuato nella contabilità già presente in SAT.
Naturalmente la particolarità del settore e delle attività svolte non ci hanno permesso di applicare alla lettera la teoria suggerita dagli autori, ma è stato necessario fissare delle ipotesi che ci permettessero di completare il lavoro ottenendo le informazioni relative all’efficienza del centro prescelto. I risultati del nostro lavoro sono esposti nell’ultimo capitolo della presente tesi.