• Non ci sono risultati.

Presentazione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Presentazione"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

i quaderni del m.ae.s. - XI / 2008 5 _____________________________________________________________________

Presentazione

In questi anni di incontri e di pubblicazioni la nostra associazione si è resa protagonista di una mediazione e di un’apertura di cui non sempre siamo sta-ti pienamente consapevoli e adeguasta-ti sostenitori, ma che appaiono tanto più meritorie se si lancia uno sguardo all’attuale panorama dei periodici e delle pubblicazioni di argomento medievale. Sarebbe forse eccessivo parlare di ar-roccamento, ma per molti aspetti appaiono lontani i fertili contesti in cui sor-sero riviste come Quaderni Medievali, Quaderni Storici, Archeologia Medievale o lo stesso mensile Medioevo coi suoi dossier. E come non regi-strare con dolorosa indignazione la sostanziale indifferenza di gran parte dei medievisti alla rimozione del loro millennio di riferimento non solo dalla scuola primaria, ma anche di conseguenza dalle facoltà di Scienze della For-mazione (l’ex Magistero per intenderci e per capire l’enormità di tale rimo-zione – Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Gina Fasoli... che direbbero di tanta cialtroneria?).

Ma torniamo ai nostri meriti e alla conseguente esigenza di andare avanti, costi quel che costi. Con la nostra apertura ai giovani ricercatori, alle

(2)

indagi-6 i quaderni del m.ae.s. - XI / 2008

_____________________________________________________________________ ni su diversi ambiti disciplinari e a quelle a carattere multidisciplinare ab-biamo operato e contribuito ad un effettivo e necessario rinnovamento. La tradizionale storiografia tutta basata sulle fonti scritte e sulle dispute inter-pretative dei luminari - o presunti tali - aveva mostrato tutti i suoi limiti da parecchi decenni, manifestando la sua pochezza nell’aridità delle sue rico-struzioni cronologico-diplomatiche. Eppure ha continuato ad essere diffuso sino a riaffiorare e a tornare prevalente uno dei nostri difetti di storici che ci deriva proprio dal nostro atteggiamento di freddi investigatori; quello di cre-dere che dietro ogni fenomeno ci siano cause uniche e certe; mentre invece ab-biamo qui la nostra vita ad ammonirci che non è così. Dietro i comportamenti di singoli e comunità ci sono complessi intrecci di motivazioni e casualità, di impulsi e resistenze, di logica e fatalità che rendono ricco e vitale ogni attimo dell'esistenza. Il nostro compito è certamente quello di individuare con le fon-ti premesse, ragioni ed esifon-ti; ma anche quando li rintracciamo, è poi necessa-rio cercare di fare emergere la vita che si cela dietro provvedimenti, prese di posizione e adattamenti, così come dovremmo fare per ogni reperto archeolo-gico che rimarrebbe del tutto muto se non cercassimo di contestualizzarlo nei luoghi e tra le persone che lo crearono e che lo usarono.

Su questi aspetti la medievistica italiana è rimasta per gran parte ingessata in vecchi schemi che a volte rendono incomunicabili lavori che costituirebbero comunque tappe positive. Quando si assiste ancora a rifiuti preventivi rispet-to alla valutazione degli aspetti antropologici, quando ci si ostina a non con-siderare nella fenomenologia storica la presenza di fattori emotivi, psicologici e sociologici; quando addirittura si continua ad emarginare dagli apporti alla conoscenza quelli climatologici e le interconnessioni economico demografiche, viene da chiedersi se davvero sono passati ottant'anni dalle Annales.

(3)

i quaderni del m.ae.s. - XI / 2008 7 _____________________________________________________________________ Sono tasti questi a cui sono particolarmente sensibile e non solo perché mi occupo da decenni di Didattica della Storia, ma anche perché vedo con una certa irritazione la sicumera di studiosi che non si son mossi dalle loro torri d'avorio e che ora fanno pagare a noi tutti il crescente isolamento della nostra disciplina.

È quasi doveroso parlarne ora che Jacques Le Goff si è legato indissolubilmen-te a noi accettando di divenire l’eponimo del premio che sarà assegnato ogni anno a Bologna a chi si distinguerà nella diffusione della storia in modo effi-cace e corretto; ed è uno stimolo in più a procedere a dispetto delle crescenti difficoltà.

Il Presidente del M.Ae.S. Rolando Dondarini

Riferimenti

Documenti correlati

‘montalisti’ come Luzi, Sereni e Giudici 4. Ed è bene precisare che, a differenza di quanto si lascia intendere spesso, la «deflazione del soggetto», in realtà, coincide con

Moderazione Marina Manganaro Proiezione del film “ Balie da latte ” di A.Dadà e A.Borsetti Venier .. Storie di migrazione e creatività Intervento musicale di

D'altra parte, si legge ancora nel parere "(q)uando la legge interviene sulla tutela di un bene fondamentale come la vita o la salute (le principali ipotesi in cui consiste

˘ Aumentare le interazioni positive con l’animale in presenza del bambino (in modo che il cane possa associare la presenza del bambino con un premio speciale). ˘ Non punire

Inoltre il detenuto è sempre spinto, nel colloquio, a ricercare un’accettazione di se stesso come di una “brava persona” secondo i valori più in auge presso la propria cultura;

altre domande, perché solo con la consapevolezza i diritti sono i diritti sono i diritti sono i diritti sono tutelati e possiamo contribuire a costruire una società

La l.r.23/2007 della Regione Piemonte “Disposizioni relative alle politiche regionali in materia di sicurezza integrata” contiene alcuni specifici richiami ai temi della

«indispensabili per la regolamentazione di ciascun settore», presta evidentemente il fianco al rilievo dell’assoluta indeterminatezza, non fornendo alcun criterio