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Tassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico

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Academic year: 2021

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Corrias, Bruno; Arduino, Paola; Cianchi, Rossella; Rossi, Walter; Bullini, Luciano (1993) Tassonomia biochimica di orchidee europee a livello

sopraspecifico. Giornale botanico italiano, Vol. 127 (3), p. 513. ISSN 0017-0070.

http://eprints.uniss.it/7820/

(2)

GIORNALE

BOTANICO

ITALIANO

FONDATO NEL t844

(SSN-OOI7-0070

PUBBLICATO DALLA SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA CON Il COl'o'TRIIIUTO OEl CONSIGLIO NAZIONAI.E OI:lLE IUCERCHE

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T ASSONOMIA BIOCHIMICA DI ORCHIDEE EUROPEE A LIVELLO

SOPRASPECIFICO

B. Corrias, P. Arduino *, R. Cianchi*, W. Rossio, L. Bullini*

Dipartimento di Botanica ed Ecologia Vegetale, Università di Sassari, Via

Muroni,

25 -

07100 Sassari; *Dipartimento di Genetica e Biologia Molecolare,

Università di Roma "La Sapienza", Via Lancisi,

29 -

00161 Roma;

°Dipartimento di Biologia Vegetale, Università di Firenze, P.le delle Cascine,

28 -

50144 Firenze.

La sistematica del genere Orchis L. è tuttora controversa; ad esempio le specie O. papilionacea e O. collina sono state attribuite al genere Vermeulenia LOve et Love, su base morfologica e cariologica (LOVE A. and LOVE D., Acta Bot. Neerl. 21: 553- 554, 1972), mentre per le specie O. coriophora e O. sancta è stato creato il genere

Anteriorchis Klein et Strack sulla base dei patterns delle antocianine (STRACK D. E. et al., Phytochemistry 28: 2127-2139, 1989).

Abbiamo indagato le relazioni genetiche tra varie orchidee europee, mediante elettroforesi multilocus. Questo approccio permette di quantificare la divergenza g'enetica tra taxa e valutare con un metodo alternativo le relazioni filogenetiche e i tempi di divergenza evolutiva. Sono state studiate sulla base di 23 loci enzimatici specie del genere Orchis s.l. (O. morio L., O. longicornu Poiret, O. papilionacea L., O.

quadripunctata Ten., O. brancifortii Biv.-Bern., O.laxiflora Lam., O. palustris Jacq., O. coriophora L., O. sancta L., O. collina Banks et Solander ex Russell, O. italica Poiret,

O. simia Lam., O. purpurea Hudson) e dell'affine genere Aceras (A. antropophorum

(L.) Aiton fil.). La distanza genetica tra papilionacea e collina, calcolata con il metodo di Nei (NEI M., Amer. Nat., 106: 283-292, 1972), è risultata notevolmente elevata (D=2,19),

mentre papilionacea è molto più affine ad altre specie, quali O. coriophora (D=0,73) e O. morio (D=0,95). Ciò dimostra che il genere Vermeulenia non riflette le relazioni evolutive tra queste specie. Per quanto riguarda O. coriophora e O. sancta, due entità che mostrano estesi fenomeni di ibridazione, esse sono risultate geneticamente molto affini (D= 0,30); tuttavia, la loro divergenza genetica da altre specie di Orchis non ne giustifica una distinzione a livello generico: ad esempio tra le due Anteriorchis e O. palustris D è in media 0.83, un valore simile a quello trovato tra quest'ultima e

O.laxiflora (D=0,75). Anche A. antropophorum è risultata geneticamente molto affine ad alcune specie di Orchis: ad. esempio D=0,58 da O. simia, D=0,61 da O. purpurea, D=0,65 da O. italica. Il genere Aceras dovrebbe quindi essere sinonimizzato con Orchis.

Nel complesso, i dati genetici mostrano una notevole eterogeneità nel genere Orchis e suggeriscono una sua suddivisione in più gruppi che comprenderebbero, nell'ambito delle specie studiate: a) morio, papilionacea, coriophora, sancta; b) laxiflora, palustris;

c) collina; d) italica, simia, purpurea, antropophorum; e) quadripunctata, brancifortii.

La distanza genetica media nell'ambito di ciascuno di questi gruppi è inferiore a 1, mentre tra i gruppi varia da 1,2 (per es. a-b, d-e) a D=1,8 (per es. a-e). I tempi di divergenza evolutiva tra le specie studiate, stimati dai valori di distanza genetica con la formula di Nei (NEI M., Molecular Population Genetics and Evolution, NorthHolland, Amsterdam, 1975), variano da 1 (O. morio-O. longicornu) a 12,5 (O.

morio-O. brancifortii) milioni di anni, indicando una loro origine relativamente recente.

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