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Open Source come modello organizzativo

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

„Free as in Freedom.

L‘Open Source come modello organizzativo“

Roma, 17 giugno 2004

Patrizio Di Nicola

(2)

Le origini dell’Open Source

Â

"

Free software'' is a matter of liberty, not price. To

understand the concept, you should think of "free

speech'', not "free beer.''

(3)

Il miglioramento è continuo

Â

Scambiarsi programmi era un mezzo per conoscere le

tecniche degli altri e per migliorare il software

Â

Bisognava anche acquisire una forte autorevolezza nella

comunità degli sviluppatori

Â

Con Internet si pongono le basi per lo sviluppo di una

cultura nuova che nasce da quattro componenti:

ÂLa cultura tecno-meritocratica ÂLa cultura hacker

ÂLa cultura comunitaria-virtuale ÂLa cultura imprenditoriale

(4)

35 anni intensi

1 9 6 8 C r e a z i o n e de l l a r e te A r p a n e t 1 9 6 9 P r i m a ve r s i o n e di U n i x 1 9 7 2 In tr o d u z i o n e de l l i n g u a g g i o C 1 9 7 3 S vi l u p p o d e l pr o t o c o l l o T C P / IP 1 9 7 0 1 9 8 0 1 9 9 0 2 0 0 0 1 9 7 9 A T & T i n i z i a c o m m e r c i o di U n i x 1 9 7 9 L a n c i o di B S D ( U n i x i n ve r s i o n e o pe n di B e r k e l e y) 1 9 7 9 S vi l u p p o di S e n d m a i l 1 9 8 5 C r e a z i o n e de l l a F r e e S o ft w a r e F o u n d a ti o n 1 9 8 4 L a n c i o de l pr o g e t to G N U (S ta l l m a n ) 1 9 9 1 L a n c i o pr o g e t to L i n u x (T o r v a l ds) 1 9 9 4 L a n c i o di R e d H a t 1 9 9 5 C r e a z i o n e A p a c h e S o ft w a r e F o u n d a ti o n 1 9 9 8 C r e a z i o n e de l l a O pe n S o u r c e In i ti a ti ve (R a y m o n d ) 1 9 9 8 L a n c i o di M o z i l l a 2 0 0 0 L i n u x n e i pr o d o t tti I B M 2 0 0 0 S u n l a n c i a O pe n O f fi c e 2 0 0 1 Il p a r l a m e n to te de s c o c o n s i de r a L i n u x u n a v a l i d a a l te r n a ti v a 2 0 0 3 M i c r o s o f t a n n u n c i a r i l a s c i o c o di c e d i W i n do w s

(5)

Cattedrale e Bazar

¾ Nel 1997, a un congresso dedicato alla comunità di sviluppo del sistema

operativo Linux, Eric S. Raymond

presenta un documento dal titolo “

The

Cathedral and The Bazaar

”.

In questo documento, vengono confrontati il modello di sviluppo

commerciale del software (

cathedral

) e il nuovo modello di sviluppo basato su una comunità distribuita e sulla libera distribuzione dei codici (

bazaar

).

¾ La cattedrale viene utilizzata per

descrivere il modello organizzativo tradizionale: gerarchia, ordine,

controllo, programmazione, chiusura e difesa dei confini.

¾ Il bazar può invece ben rappresentare la

comunità Open Source: disordine,

autonomia, libertà di accesso, apertura e auto-organizzazione.

(6)

La comunità di sviluppo stile “Bazaar”

La comunità -Utenza Utilizzo del software e segnalazione del grado di soddisfazione. Prosumer Sviluppo autonomo del codice e soluzione dei problemi tecnici. Imprese Condivisione di codice proprietario, collaborazione supporto e consulenza. Istituzioni Stimolazione di: ricerca, innovazione e competizione. Controllo degli standard. Team dei leader

Progettazione e produzione iniziale del codice. Responsabilità sui percorsi di sviluppo. Punto di incontro per lo scambio di:

idee informazionicodici Team Virtuale Stimoli Stimoli Package e supporto Segnali Direttive

(7)

Le caratteristiche organizzative dell’Open Source (1)

Modello tradizionale Open Source

Sistema di valori Incentrato sui profitti. Limitate strategie per la qualità. Volontarietà, libertà e meritocrazia. Risultati selezionati sulla qualità. Focus Centrata sulla struttura organizzativa Organization-centric Processi di sviluppo non ottimizzati per i singoli progetti. Centrata sui progetti Project-centric Il processo di sviluppo è ottimizzato per ogni progetto. Selezione delle risorse Gestione del personale e dei progetti secondo regole precise. Alto costo di gestione del personale. Risorse attirate dai progetti: autoselezione Bassi costo di gestione delle risorse.

(8)

Le caratteristiche organizzative dell’Open Source (2)

Modello tradizionale Open Source

Decentramento Limitato. Approccio top-down Lenta evoluzione e minor contenuto innovativo. Esteso. Approccio bottom-up Innovazione. Velocità di sviluppo e qualità dei prodotti. Flusso di informazioni Vincolato da canali interni Struttura organizzativa Processi controllati con precisione ma poco flessibili Libero all’interno di una rete di relazioni. Rete Internet Limitati costi di gestione. Learning organization Leadership Basata su esperienza e anzianità di servizio Potere decisionale in mano a pochi Meritocrazia. Leadership basata sulla fiducia e sul consenso Il potere decisionale è distribuito alla comunità.

(9)

La Comunità al centro

Organizzazione e Comunità COMUNITA’ Organizzazione Progetto Progetto Struttura

Organizzativa Rete Internet

“non c’è il progetto se non c’è l’organizzazione”

non c’è la comunità se non ci sono i progetti

(10)

Un punto debole?

 Il fenomeno del Fork: una comunità si spacca in due e nascono due

prodotti in concorrenza

 Questo è una disgrazia se ragioniamo nell’ottica dell’azienda

centralizzata

 Ma fuori della logica commerciale è una garanzia di miglioramento

continuo dei prodotti

 Ogni Fork attrae nei progetti nuovi talenti, che altrimenti ne sarebbero

stati esclusi.

 Il Caso NUKE : il Nuke Web Portal System è un prodotto CMS scritto

dallo sviluppatore venezuelano Francisco Burzi poco più che trentenne che, nell’estate del 2000 , creò la prima versione di PHPNuke. Il

prodotto catturò subito la simpatia di molti sviluppatori, arrivato oggi alla ultima versione 5.6.

 Nella primavera del 2001 da PhpNuke nasce Postnuke, una variante

sviluppato da una comunità di un centinaio di programmatori, che si

differenzia subito da PhpNuke per l’aspetto multilinguistico, nuovi blocchi aggiuntivi , nuovi layout, una vasta comunità di sviluppatori.

 Nella primavera del 2002 da Postnuke nasce Envolution, il fork di un fork,

col distacco di vari sviluppatori dalla comunità di PostNuke. L’idea

principale è di rendere completamente personalizzabile il sistema per ogni sviluppatore o Webmaster senza bisogno di dover toccare il Core (il

(11)

Le comunità professionali in azienda

Â

il valore delle comunità professionali virtuali interne alle

imprese va valutato, sotto il profilo organizzativo, da

molteplici punti di vista:

Âcome elemento di socializzazione professionale

intra-aziendale;

Âcome area di problem solving a fronte di specifiche

problematiche esplicitate in rete da un membro della comunità

Âcome area di de-burocratizzazione dei rapporti di lavoro

tra professionisti situati a livelli diversi di responsabilità nell'impresa

Âcome elemento di rinforzo dell'identità aziendale

attraverso l'appartenenza a specifiche e più gratificanti comunità professionali dell'azienda.

(12)

Oltre la fedeltà aziendale

 Il concetto di comunità professionale in rete, nonostante gli sforzi

messi in atto dalle aziende per creare sistemi di lavoro cooperativo e di discussione, si espande ben oltre i limiti della intranet.

 Oltre ad essere uno sviluppatore di software dell'azienda X spesso

l'individuo si percepisce anche come facente parte della più ampia comunità degli sviluppatori. Si tratta di una vera e propria

"appartenenza multipla", che ha le sue regole di lealtà, cooperazione, mutua assistenza.

 L'appartenenza ad una comunità virtuale allargata, infatti,

garantisce l'esistenza di una via di fuga dalla rete aziendale, ed abilita l'ingresso in un nuovo posto di incontro, che promette nuovi discorsi sociali e nuove esperienze di comunione professionale .

 Le organizzazioni pretendono dai loro membri il massimo della

professionalità, ma anche della fedeltà. Le due cose, quando si parla di gruppi altamente professionalizzati ed operanti in rete, sono in contrasto.

(13)

Verso un nuovo modello di organizzazione del lavoro ? Dimensioni Modello Taylor-Fordista Organizzazione Flessibile Organizzazione Bazaar Tempo Organizzazione

formale del tempo

Organizzazione flessibile del tempo

Auto-organizzazione del tempo Spazio Luogo di lavoro definito e stabile (Place) Luogo di lavoro Delocalizzato (No Place) Spazio di lavoro indefinito ed instabile (Work Space)

Autonomia Dipendenza gerarchica Self-employment Self-involvement

Appartenenza Impresa Categorie e associazioni Comunità professionali Motivazioni Economiche e di stabilità del lavoro Indipendenza e flessibilità Gioia e soddisfazione personale Etica Etica protestante: dovere professionale Etica freelancer: network di relazioni Etica hacker: Piacere, passione e ozio creativo

(14)

Open Source ed Ozio creativo

¾ L’Open Source introduce una nuova tipologia di lavoro libera

da vincoli di tempo e di spazio. Il luogo di lavoro non è più elemento caratterizzante dell’organizzazione e l’orario sincronizzato non è più un’esigenza.

¾ L’etica hacker (

Pekka Himanen

) è un’etica del piacere dove si

confonde il lavoro con il tempo libero e i risultati del lavoro hanno principalmente un valore sociale.

¾ L’assenza di un’organizzazione precisa dei tempi di lavoro

confuta la regola benedettina per cui “

l’ozio è nemico

(15)

La creazione di Linux? Solo per divertirmi

(16)

Per saperne di più…

Si raccomanda la lettura del volume:

Muffatto M., Faldani M.,

Open Source.

Strategie, organizzazione, prospettive

. Il

Mulino, 2004

Da tale libro sono tratte alcune delle slide di questa

presentazione

(17)

…GRAZIE

PER

LA VOSTRA

ATTENZIONE...

Ulteriori informazioni: patrizio@dinicola.it www.dinicola.it

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