l
GIUSEPPE RUTTO
LA
CORRISPONDENZA
SCIENTIFICA
E
LETTERARIA
DI
PAOLO
FRISI
E
DOMENICO
CARACCIOLO
Estratto datta RIYISTA STORICA ITAIIANA
LA
CORRISPONDENZASCIENTIFICA
E
LETTERARIADI
PAOLO FRISI
E
DOMENICO
CARACCIOLO*
Paolo
Frisi
aveva conosciuto Domenico caracciolo duranteil
suo. viaggio
a
Pun,igie a
Londra, dove, come scrisseFietro verri,
egli « visse
co'
primi
uominidel
secolo )> r.Di
poi, per
una decinad'anni, dal
1766al
1.775,i
duesi
scambiarononotiri.
sulla'ira
letteraria, scientifica, culturale
e
politica
dell'Italia
e
dell'Europa,nonché
libri e
dissertazioni scientifiche, ricorrendo sDessoull,
"om-"
Testo riveduto e corretto della comunicazione tenuta al convegno suilaSicilia nel Settecento, Messina, 4-6 ottobre
1981.
'-È^
.1 $etro vnnnr, Memorie app,.rtefienti-alla uita ed agli studi del sigror d.onPa.olo Frisi.regio censore,
,
piolestoredi
matemctica'e socio clelle'primarieaccademie d'Eu,ropa,-Milano .i787, pag..23, _opera ancora
i.portrntirr'i-,
f"r
Ia conoscenza della figuta del Frisi e dell'ambienre in cui visie ed operò. Cfr.ora
la
fondamentale nota introduttivadi
Franco_Vqsrunr a paolo'Frisi, lnIiltttittirtì
[tal!ani, tor:-.oItrI,
Riformatori lombardi, piettonteiie
iosiani, Milano-Napoll 1957. pp. 287 sgg.; Io., settecento riformatore. Da Aluratori aly-cgria,'loiin_o 1969.1n parricclare
il
capitoio sulla Milano del"Caffè,>, pp.
645-747; I»., L'età
di
Giuseppe I-I. Corsodi
Storia moderna, A.A.'1 9gl-'g2,'Iorino. 1982, Ll capitolo primo su L'eredità
di
Maria Teresa, pp.7-35. Di notevolissimo interesse
la
dotta edizior.re criticadi
Sah,atore Rorìa delcar-teggio Frisi-Lomellini, Doutrtzenti per
la
storia dell'illuminisruoa
Genoia.Lettere di
^.Agostino Loruellini-a Paolo Frisi, in « Misceilanea di storia ligure » I,
§epvi
1958, pp. 189 sgg... cfr. inoltre silvana_1or'raNr,I
mcnoscritti'ptoso\ìict Paolo Frisi, Ftrenze 1968; f introduzione di Gennaro BanseRrsr al\'Iilog;o' di Maria Teresa c{i Paolo Frisi, Milano 1981; le acute norazioni
di
Mario"RoserigL'ardanti_ 1o sviluppo dellatteggiamento culturale
e
politico del Frisi nei confronti del potere in La Chiesa-e gli stati regionali nàll'età dell'assolutisnzo,in
Il
l,etterdto e le i.rtituzioni, vol. T della Letteràtura italiana, Torino 19g2, pp.383-384; infine la voce P. Fri.ri nel Regesto approntato da Gianmarco Gaspeu nella sua brillante r:dizione del viaggio a Pailgl e Londra (1766-1767).
car-teg.gio di Pigtyo e ,:l.Lessandro Verri, MiTano i98Ò, pp. 7)7-741, ricco di preziose
indicazioni bibliografiche. Sulfimportanza dell'attiviià scientifica di paoio Frisi, si vedano
i
saggi di ugo Ber,ornr e Pietro ReooNor rispettivamente su La scuolagalìleiana
e
cul.turae
scienza dall'Illuminismoal
Positiuismo,in
scienza eTecnica, Annali
J
della Stcria d'Italie. Torino 1980, in partico.iarc lep;.
1g3PAOLO FRISI E DOMENICO CARACCIOLO t7)
piace-nza
di
studio{
in
viaggio,ra i
quali
annoveriamo personaggidi
rilievo
comeil
Lomellini,il
Celesiae
il
Mazzei2.
'
Il
contenutodelle
loro
lettere,
gli
apprezzamenti,le
discus-sioni,
i
commentioffrono
un'immagine assaivatia,
riccae
vivace.degli.atteggiamenti
culturali,
politici e
ideali
dei
nosri
due
«phi-lgsgphe_s
»,
documentovivo,
diretto
della mentalità, degli interéssi,delle idee
e
dellelotte
delf iliuminismo italiano.E
facclamo nostroin
questa sedeil
rammaricodi
salvatore Rottail
quale scrivendo del rapporto epistolare _Lomellini-Frisi rimpiangevadi
non porer <<ascol-tare
purtroppole
battute degli interlocutori
dei quali
si
discorre spesso nelle lettere » 3.La
dispersione dellecate
caraccioloci
haprivati
delle letteredel
Frisi;
tuttavia
è
possibilericostuirne
il
contenuto facendori-f:rimento
alle
rispostedel futuro
vicerédi
Sicilia.La
corrispon-denzadel
caraccioloal
Frisi
invece(si tratta
di
una quindicinà dilettere
in
tutto) si
conservain
mezzo all'imponent" miol"del
car-teggio frisiano presso
la
Biblioteca Ambrosiànadi
Milano o. Domenico Caracciolo,dopo
l'esperienza diplomaticaa
Torino quale ministro plenipotenziariodel
règnodi
Napoli
(1754-64), erustato
inviato
a
Londra dove
sarebbedmasto
iino
al
l77t
annodella sua nomina ad ambasciatore a Parigi s.
Oltre
agli impegni ine-2 S.Roru,
Documenti per la storia dell'Illuminismo a Genoua, cit., pp. 277, 283 et passirn.3 lbid.em, pag. L95.
a Biblioteca Ambrosiana_(d'ora in poi BA), da Y 148
aY
154 sup., ey
163sup. Le lettere del Caracciolo si tovano
in
BA,Y
154 sup.. L,ordine scelto nel commentare queste lettere è naturalmente quello cronologico: si indicheràtra
parentesi con numero romanola
posizione de1le ,letterè alf interno del codice nel quale le lettere sono disposte disordinatamente, e in numero arabola loro numerazione progressiva originale alf interno del codice
Y
154. Nellecitazioni ho rispettato l'ortografia, la punteggiatura e l'uso settecentesco della
maiuscola.
t
IJn eficace proflo di Domenico Caracciolo, incentato però sulla sua
atti-vità riformatice quale viceré
di
Sicilia ci è offerto da Giuseppe Grannrzzoin Illuninisti Italiani, tomo
vII,
Rilornatori d.elle antiche repubblicbe, deidu-cati, dello Stato pontificio e delle isole, a cura di G. Grannrzio, G. Toncur,eN
e F. VrNrunr, Milano-Napoli 1965, pp. l02l-L037; vedi anche Ia voce
Dome-nico Caracciolo nel Dizionario Biograf.co degli ltaliani, vol. 19, Roma 1976,
pp. 337-347, curata da Antonio Scrnrrra,, con un'ampia bibliografia che ricorda
i
lavori più significativi sul Caracciolo riformatore (Croce, Pòntieti, Brancato, Romeo, Catalano e Renda). Più attinenti al periodo londinese e parigino qui esaminato, sonogli
articoli del Cnocs,Il
iarchese Caracciolo, 1n Ùomini' ecose d,ella oecchia ltalia, Setie seconda, Bafi t9432, pp. 83-ll2; Io,, Appunti
di libri
rari del Settecento, in Aneddotidi
uaria leftératura,III,
Bari'i9542, pp. 59 sgg, ,in cui aflronta 1o studio dei rapporti del Caracciolo con Filippo174 GIUSEPPE RUTTO
renti
alla sua funzionedi
«inviato
straordinario» a
Londru,il
Ca' racciolosi
interessavadi
problemi matematici,di
geografia fisica, diastronomia, discipline nelie
quali
eraun
buon dilettanteci
ricordail
Nicoliniu,
di
-scienze economichee,,'
di
pettegolezzi,tanto
daindurre
il
iroce
a
fammentare
1l
malizitrso giudiziodel
Galiani sulmarchese napoletano: <<
Inutile
à
la
société, agréableen
société >> i.Paolo Frisi
ira
crrltrrralmentee
scientificamente personalitàdi
benmaggior
rilievo.
In
una lettera a David Humeil
d'Alembertlo
de-finiva
n homme de beaucoup d'espritet,
cequi
est
encore mieux,d'un
esprit très-pfiilosophique,bien
fait-pour
apprecier les.sottisesdes hoÀme,
a,
io.rt
genre,tant
en paroles, qu'en actions »> *,Mate-matico insigne, scienzlato, yamite
frà
i
pit
autorevolitta
il
mondo scientifico i-talianoe qrelio
europeo, doèenteprima
a Pisapoi
alleScuole Palatine
di
Mllano,
fu
eìponentedi
puntadel
gruppo del« Caffè »>, sensibile
ed
attento
ai
temi ed
ai
problemi
del
motodi
riforma
chesi
andava sviluppandoin
Lombardia.Frisi
incontrò Caracciolo duranteil
breve soggiorno londinesedell'agosto del 1,766. Scrive nel suo stringatissimo
diario:
<<Lamal
tina
Jel
21. ho visto Matys,e
conlui
il
Museo.Vi
eralo
scheletrodell'olangoutan, due
ritratti latti
a pennadi
scritture.Poi ho
visto Morton, -chemi
hafatto
vederele
osservazioni dell'anno scorso diMaskeline
e
mi
ha parlatodi
spedireil
p.
Boscovich peril
passag-gio
di
venere allaialifornia. Mi
l-ra detto molto maledi
La
Lande.òa lui
ho visto
M.
Dumaresque.Ho
desinatodal
marcheseCarac-cioli e
dopo pranzoho
vistoil
Greene
Jame-s-Parke-la
sera sonosrato
al
Vauxhall.Il
giorno2L ho
visto
daMorton
il
dottor
§7a-ting, con cui
ho
parla{o per molto tempo,-poi sono andato co1 Mqtyu
{rurro
al
luogà deila Società reale.Vi
ho
visto Franklin, Pringle,Mazzei; nello stesso volume vedi
il
saggio srl Bartolorueo Nardini: nella notaI
a
pas.. 303 vien ricordatoll
nartirològio de' Napolitani scritto a Parigi nel|SOQ d"a Michele Toncra, poemetto che si chiude co_n l'elogio di Domenico
Ca-racciolo. Ancora importanìi specie per conoscele l',ambiente parigino
in
cui visse, gli studi di Fàrrsto Nrcòuxl,-L'abate Galiani eil
t;aarchese Caracciolo.Lruéri
inedite,in
« Pegaso )>, annoII,
n. 6, 1930, pp. 64L-669; e Amici ecorrispondenti francesi détt'abate Galiani. Notizie,lettere, docuruenti, tn << Banco
di
Nàpoli. Boliettino 'de1'1'Archivio stodco >>, n.7
(t954\
pp' l'24.4' Ma orairat
titi*l"lsti
ltaliani, tomoVI,
Opere di Ferdinando Galiani, Milano-Napolilii5,
rurate da Furio Dtdz e Luciano Gurncr, con interessanti riferirnenti al Caracciolo, cfr. in particolare le pp' lLl2'1113'6 F. NrcorrNi, L'obot, Galiàni e
il
marchese Caracciolo, cit., pag' 650'7 B, Cnocr,
ll
ruarchese Caracciolo, cit', pp.94-?5:-8 Letters
oi
Erzinent Persorts adressed tò Daoid Harne, a curadi
J' H' BunToN, Edimburgh and London 1849, pag. 198. Ma cfr. anche l'edizione cit.PAOLO FRISI E DOMENICO CARACCIOLO 175
Heberden.
In
tutto
il
pranzosi
è parlatodi
scienze, doposi è
fatta una seriedi
brindisial
re, regina colla famiglia reale, avvanzamentodi
scienzeed
arti,
filosofi reali,Milord Moiton e Milord
Safsbury.Uscendo sono andato
al
luogo della
Società reale... ecc. >>,. Già queste annotazionioltre
ad immergerci immediatamentenel
mondodelle
relazionie
degli
interessifrisiani,
ci
permettonodi
illumi
nare
il
centro dellavita
culturale londinese cheil
Caracciolofre-quentava e presso
il
quale introdusseIo
scienziato lombardo.Dovet-tero incontrarsi spesso e con piacere reciproco durante
la
breveper-manenza
a
Londra
dell'abate milanese.Nella
prima lettera
a
lui
diretta,
datata Londra10 ottobre
L76610,il
Caracciolo tingraziavaFrisi per
<<Ia
sua dolce compagnia chenon
solomi
istruiva,
maeziandio
era
d'un
gran
sollievonella
solitudinedi
cui
ho
presocostume
di
viverein
questo paese;la
Corte,i
Ministri
e certegran-dissime Assemblee, a-rrecano maggior
noia...
[tolgono]
colore allospirito,
e poi
non
forniscono società».
Il
tedio per
la
vita
dirappresentanza
cui era
obbligatoper
il
suo
ufficio era
mitigatoin
queigiorni
dalla presenza delLa
Grange allorain
viaggio perAmburgo
il
quale << poco[avea]
preso saporedi
Londra...-lontànoda ogni specie
di
curiositàfuori
quella délla scienza»>.La
consola-zione
e
il
piacere chei
colloqui conil
La
Granse procuravano alCaracciolo erano
tali
che
il
marchese giungevaad
affermare che<( veramente ho creduto passare con
gli
Angioli
questo tempo >>. Mala
cosa chepiù
premevaal
Caracciolo eradi
informareFrisi
della querel,leffa
Humee
Rousseau: <<Mi
spiace chesi
stampi l'occorsotra
M.r
Hume,e
Rousseau;io
sonotra
uno
di
quelli
cheho
pre-gato a mani giunte
al
dettoM.r
Humedi
non risponderepiù
altrosu quell'assurdo.., non
vi
è
altro
mododi
punire quel Lucifero diGinevra che
di
non
far
casoa
ciò
che dica, appuntoegli non
do-manda
altro,
è
l'unica
sua ambizione d'occupareil
mondodi
lui.Opportunamente
è
cadutoin
Inghilterra...
qui
si
sono bandite, comea
rroi
è
ben noto,
quesre speciedi
dispute;ora
gli
Inglesivogliono
fatti, e
nonpiù
parolee
Metafisica 1r.fo
non
ho
vedutouomo
più
vanodi
questo Rousseau... »>! Certo,molti
ancoraanda-vafio
a
trovaree a
vedere Rousseau, <<ma
in
quella guisa che sie Pubblicato a cura di Fnexco VeNrunr in llluministi ltaliani, tomo
III,
Riformator_i lombardi, ,piemontesi e toscani, cit., pp. 3L1-312. Peri
personaggi citati nel diario rimando alle note del Venturi in calce al testo.,0
BA,Y
154 sup., Caracciolo a Frisi, Londra 10 ottobre 1766 (II-6). 11 In chiusura di lettera avrebbe aggiunto: «[Gli
Inglesi] olue a ciònon
t76 GIUSEPPE RUTTO
suole aver curiosità
del
Rinocerontee
dell'Elefante >>t'.
Passavarfi-fine a dat
notiziedegli
amici comuni,di
Franklin
<< amicodi
Hu-me >>;
di
Maty che << simile a Proteo, ha del Francese, dell'Inglese edell'Italiano
e nulla
dell'origine sua )>, raccomandandoin
chiusuradi
lettera a cheFrisi
lo
ricordasse nelle sue letterea
d'Alembert ea
Fontaine 13.La
lettera che segue cronologicamentela
primaè
di
due anniposteriore.
Il
26
narzo
1768 Caracciolo rispondead
una
letterainviatagli
dal Frisi
il
24
febbraio dicendosi dispiaciutodi
non
avernotizia
di
una missiva dell'abate milanesedi
cui
era latoreil
Mar
zei ra. Questi, aggiungeva
il
Caracciolo,si
era giustificato affermandodi
averla speditaa
Spa:
comunquela
cosa importanteera
cheil
marchese napoletano
era
statoedotto
dei
progressidegli studi
edelle ricerche
del Frisi. Ne
aveva informatogli
scienziati inglesi,Morton e \X/almesley
in
particolare,cui
si ripromettevadi
inviareil
<< Prospetto
della
sua opera >> appenaricevuto
dallo
stesso Frisi.L'opera eru
il
De
grauitate uniaersali corporumLibri
tres's
cheil
12 Sentimenti analoghi doveva provare
il
Frisi su Cette affaire inlernalecome piacque ricordarlo al Gurr-r.rltrN (Paris 1942), se Pieuo Verri così gli scriveva da Milano
il
17 {ebbraio 1767: << Sono scandalizzato pet lapubblica-zione dei dispareri fra Rousseau e Hume: leggete una bestemmia. Io sono per-suaso e convinto in favore del Ginevrino »>. Cfr. Viaggio a Parigi e Londra. Car-teggio di Pietro e AlessandroVerri, a cura di G. Geseanr, cit., pag. 476. Sugli importanti e numerosi resoconti di Alessandro Verri al fratello Pietro riguardo
la
querelle Hume-Rousseau,cfr.
ancoruil
Viaggioa
Parigie
Londra sopta citato, pp. 544-546, 564-565, 620-621, con ampia bibliografia annessa. La pub-blicazione cui fa riferi,mentoil
Vemi è l'Exposé succinct de la contestation qui s'est éléaée entre M. Hurze et M. Rousseau, aoec les pièces justificatiaes,ela-borato da Hume d'intesa con
i
pbilosopbes e uscito a Parigi nell'ottobre del 1766i alla fine di quell'anno Fortunato B. De Felice ne pubblicava a Yverdonla seconda edizione francese (la prima edizione itahana è dell'anno successivo,
Y'enezia, Pavini, t767). Ed è questa seconda edizione francese che Pieto ebbe
in
mano. I1 26 novembre 1766 scrivevaal
fratello: « I1 Frate Giornalista d'Yverdon mi ha spedito per la posta un esemplare della ffacasseria fra Rousseau e Hume, ch'egli ha r.istampato: alla fine v'è un'aggiuntae
sonole
osserva-zioni d'un imparziale, ch'io credo scritte dal Frate istesso ... >>; ma
si
legga tutta la lettera di esffemo interesse per la comprensione dell'atteggiamento in-tellettuale di Pietro Verri. Cfr. l'edizione Gespenr del carteggio cit., pp. 87-89.fn generale cfr. Si,lvia Rore Gurneuor, La lortuna di Rousseau in ltalia
(1750-1815), Torino 1961.
13 Per
la
figura del Fontaine,al
quale ricordiamo Condorcet dedicò unimportante Eloge, fimando
a
S. Rotte, Docurnenti perla
storia dell'lllami-nisrno a Genooa, cit,, pag. 242 e petil
periodo che ci interessa ,le pp. 249-250in particolare.
14 BA,
Y
154 sup., Caracciolo a Frisi, Londra 26 marzo 1768 (I-5). 1s Rimando a Giuseppe Borrrro, Scrittori Barnabiti, vol.II,
Firenze 1933,PAOLO FRISI E DOMENICO CARACCIOLO 177
Frisi
andava pubblicandoin
quell'anno a Milano pressoil
Galeazzi, se l'entusiastico commentodel
Caracciolosi
riferiva
a
ricerche che., racchiuderanno
non
soloil
midollo
del
sistema ne§/toniano, matutte
le
discopertefatte
dopodi
lui...
Viva,
Amico caro,voi
sietel'onore dell'Italia
».
I1 Caracciolo, comegià
avevafatto
il
d'Alem-bert, riconosceva
a Frisi
il
meritodi
aver ricongiuntoIa
tradizionegalileiana
e
newtonianadell'Italia
al
nuovo
spirito
scientifico chesi
era ormai diffusoin
Europa.E
pertantolo
informavapafiicola-reggiatamente
del
contenutodei
suoirapporti
epistolaricon
il
La Grangee
il
d'Alembert;
disquisiva sulla soluzionedel
<< problemadei
tre
corpi»
impostato l'annoprima
dal
Condorcet 16, criticandoi
primi
tentativi
di
risoluzione dalui
<< sinteticamente >> aff.rontati;mostrava
di
possedere una certa competenzanel
<< calcolo delleper-turbazioni celesti >> esponendo
al Frisi
propostedi
metodo, ipotesidi
soluzione,prime
impostazionidi
calcolo. Passavapoi
ad
illu-strare pieno d'entusiasmo,
le
ricerchedi
Daniel Bernoulli sull'ino-culazionedel
vaiolo 17, rallegrandosi che finalmentel'amico
avesse<< l'animo
rivolto
a far uso del calcolo a cosepiù
utili
alla Società »;e
mosmava interesse ancheper
i
calcoli statisticidel Bernoulli
su«
la
probabilità soprala
dwata dei matrimoni »>e
su <<la
soluzionedi
alcunibelli
problemi sopra Ie regole della Speraflz^»>'&.Nel
chiu-derela
partedi
contenuto scientifico della letterail
Caracciolorife-riva
della vivissima attesa da parte degli ambienticolti e
di
scienzalondinesi
per
il
prossimo << passaggiodi
Venere >>, dandola
notiziapag. 85 per alcune indicazioni sul1e recensioni a quest'opera del Frisi. Sulla fortuna e sull'accoglienza dei contemporanei cfr. Vrnnr, Memorie appartenenti
alla uita
r
ed agli studi del signor don Paolo Frisi, cit., pp. 35-37.M.J.A.N.
oB CoNoonceT, Du problème des trois corps, Paris L767, volumetto aacompagnato dal giudizio lusinghiero dell'Acadérnie des Sciences,che era poi
il
giudizio di d'Alembert e di Bezout. Questo saggio unito a[ Dz calcul integral pubblicato a Parigi nel '65 venne inviato al Frisi dal Condorcet stesso, come sappiamo da una trettera del De Keralio al Frisi del L0 marzo t768. Ck. S. Rorre, Documenti per la storia dell'Illurninisruo a Genoua, cit., pp. 257-258. Condorcet inviòi
due volumetti anche ad Agostino Lomellini,accom-pagnati da « Ia più elegante lettera che immaginar si possa >> come scrisse in una trettera da Genova al Frisi
il
18 settembte t767: vedila nei Documenti delRorre sopra citati a pag. 202. Sui rapporti Keralio-Frisi cfr. F. VeNrurl, La corrispondenza letteraria di Auguste de Keralio e Paolo Frisi, irt Europàische
Aufklàrung. Festscbrilt lùr Herbert Dieckntann, Mùnchen 1966, pp. 301-309. r7
I[
riferimento è all'Essai d'une nouuelle analyse de la mortalité causée par la petite aérole, et des aoantages de I'inoculation poar la préoenir, pubblicatonel 1760, nei Recueil des rnémoires qui ont rernporté les prix à I'Acadernie des
Sciences de Paris.
18 Furono queste ricerche statistiche che portarono
il
Bernoulli adGIUSEPPE RUTTO
che anche <<la Zaru )> aveva dato disposizioni
per
l'osservazione su1suo temitorio 1e.
Poi
di
puntoin
biancoil
marchese napoletano dicela
sua sulla polemica igaardantela
cacciatadei
Gesuiti, polemicatanto
più
importante agli occhi delFrisi
in
quanto, dopo Parma, laLombardia stava entrando
in
una fasecritica
di
contrastie
di
ri-forme
in
campo giurisdizionalisticoe
1o stessoFrisi
era alloraim-pegnato, su
invito
di
GiuseppeII,
nella
stesuradel
suo Ragiona-rneruto soprala
podestà teruporalede'
Principi e l'autorità spiritualedella Chiesa >> n.
sj-
Scriveva dunqueil
Caracciolo: «I1
pretumeha
persola
bus-\sola;
non sannoin
Roma, che soloper
abitudinesi
seguitaa
darclgrcenso
a
quelloro
vecchioidolo?
I
tempi
sono mutati,i
GesuitiÉadendo
si
tengono afferratiforte al
Papa,e
perchéla
Compagniaè
una
massa grandecoI
suo porterà secoafl
pezzoe
lmpfu-Iro
Par-ma!?i
quànti
sene
sieno-fatti
in
tutto
il
cors&éFàttuà\e
ridi-colo Pontificato ». Echi voltairianamente
irriverenti
che ritroveremonelle
sue clamorose professionidi
anticlericalismoche
avrebberosorretto
Ia
sua posteriore pohl:Srregl§ticzr
quale^ vicerédi
Sicilia.Alcuni
mesipiù
tardi,IIéll'ottobre
de Caracciolo scriverr-r.^
a
rrlsl
dlcendosl tellce det << consenso Oel Vlagglo clltermanlaD,
elo
assicura chei
libri
pervenutiglitramite
il
Lomellini
sarebberostati distribuiti agli
amici inglesi secondole
indicazioni ricevute. Maskelyne che << travaglia »>a
risolvere sinteticamenteil
problemadei
tre
corpi benché << l'Accademia delle Scienzedi
Parigi vorrebbeche
di
nuovosi
risolvesse radicalmente »> 22,invia a
Frisi
i
suoisa-luti
unendolia quelli
di
Pringlee
di
Matv.
Il
tono della
letteratorna
quindi
ad essere squisitamente scientifico: vengono affuontatiarp;omenti
di
carattere astronomico, qualii
problemi inerentilo
stu-1e Delf interesse
di
Domenico Caracciolo per questo avvenimentorife-risce anche
il
NrcolINr, L'abate Galiani e ìl marchese Caracciolo, cit., pag.657. Per quanto riguarda il Frisi tutta 7a sua corrispondenza scientifica di quegli anni, con italiani e sffanieri, hatta difiusamentedi
questo awenimento e dei pro-blemi di calcolo astronomico ad esso collegati.20 Vedi P. Vennr, Mernorie appartenenti alla oita... ecc., cit., pp.37-38;
Ugo PrtnoNro,Uno suitto giurisdizionalista lombardo:
il
<<Ragionamento>> di Paolo Frisi, in << Annali di Storia del Diritto », X-XI, 7966-67, pp. 547-576; esoprattutto
F.
VnNrunr, Settecento Riforrnatore. La Cbiesae la
Repubblicadentro
i
loro limiti, Torino L976, pp.90-91 et passim, coni
relativi riletimenti bibliografici.21 BA,
Y
154 sup., Caracciolo a Frisi, Londra 28 ottobre 1768 (III-7).2
Qft. 7a nota 16. 178t/
l/
l.
t
Ao*fr(
di
Paoato.Il
orete Torresiai dente natura halatto rl
passoPAOLO FRISI E DOMENICO CA,RACCIOLO
dio
de1le forze perturbatricidi
un
pianetain
rotazionee
del
mododi
calcolarle. Spiaceal
Caracciolo cheil
mondo scientifico inglesenon sia sensibile
a
questa rnateria che-gatqlo
appassiona.Nella lettera
del
t5
febbraioW'eg"Ànforma
Frisi
chedistri-buirà, come ordinato,
le
seicopieQ§[-Ed
grauitate uniuersalicor-porum,
in
particolarene
invieràuna
copiaa
Cambridgee
una
a§Talmesley a Bath, e
le
due copie delDe'
madodi
regolarei
fi.umie
i
torrenti,libro
che egli ha iniziato a leggere e hatovato
<< chiaro,luminoso e ben ragionato >> 24.
Ma
è ancora l'interesse peri
problemiitaliani,
la
questione giurisdizionalee la
polemica anticuriale,a
su-scitare
in
quei mesi crucialiil
vivacissimo commento del Caracciolo:<<
Voi
dovete saperela
richiesta formale delleTre
corone Borboneper
la
soppressionedella
Società,i
Preti
resisteranno,e
farannopeggio,
e
quanto male accendeil
fecchioTdolo
ne-lléattuali
circo-inde6-là-féieia
be-i6i,
oltre
al-Ecci;EITmEeEil-
diroccataafl;m
i%
statl
uattollcl.
ancora 1stall
uattollcl,
ancofau
fraftsrc.o-plpottf,to almeno allavlftu,
d1 cul--_:-r
[èr
verità
]a
società soggettaa
Roma rimangono oppressee
gra-vate >> 2s.
I
commentidegli
scienziati inglesi cheper
primi
hanno lettole opere del
Frisi
sonopiù
che eloquenti: le han definite << altissimacosa )> scrive
il
Caracciolonella
lettera
datataLondra
29
settem-bre
1769 26.E
si
complimenta ancora perché vede espostanei
libri
del Frisi
la
teoria
del
Newton
e
tutta
la
tradizione <<de'
nostritempi
»
ad essa collegata, Suggeriva magaridi
illuminare con alcunelrote <( luoghi oscuri... passi
arditi...
difficili
per
la
supposizione diverità
già
dimostrate >>,tuttavia
il
giudizio
complessivo rimanevapieno
di
ammirazione.Le
copie deivolumi
pervenuteal
Caraccioloerano state distribuite secondo
i
desideridel
Frisi 27 (solola
copiadestinata
al
Re <<ho
presol'arbirio,
interpretando con unadistin-zione Gesuitica
la
vostra volontà, datoal
Segretario dell'Accademia delle ScienzeM.r
Maty, el'altro
[volume] al
ducadi
Glousster »>),gli
altri
esemplari erano stati venduti, percui
il
marchese accludevaz
BA,Y
154 sup., Caracciolo a Frisi, Londra 15 febbraio 1769 (IV-8).2a Si matta de1tra seconda edizione apparsa nel 1768. I-,a prima era
di
seianni anteriore e vide la luce anch'essa a Lucca. Cfr.
G.
Borrrro, Scrittori barnabiti, cit., pag. 83.;
S"f giir.iU?. dei contemporanei,in
particolare dei fratelliV.rri
.
Bernardo Tanucci, sull'operato e sulla figura del Torrigiani, cft.
i
Documentidi
IS. Rorta, cit., pp. 263-264.
s26'8fi;f--I54iEFi,--eA-racciolo a Frisi, Londra 29 settembre 1769 (V-9).
27 Una copia era stata destinata anche al comune
<< nostro amico Magalotti ».
179
'lf
\ t .+
stanze.
'Ì_-:
e pef
corpalor
meoeslm180 GIUSEPPE RUTTO
alla lettera una cambiale
in
favore delFrisi.
Grande fermento nellaLondra scientifica
per
il
prossimo passaggiodi
Venere 28:si
è
inattesa
dei
resocontidi
due astfonomi inglesi chesi
sono recati inLapponia, mentre corre voce che
in
Siberia l'astronomo della Zafinao ubbiu
fatto
una
buona osservazione.'.Noi
a
Grenvich abbiamoveduta l'entrata felicemente... non
di
menole
grandi speranze sonofondate sopra quelli dell'Abbé Chappe
I
in- California,.e
quella chesi
è dovutà farè nel mare del sud >>. Franklinè a
Parigi ma ritieneimprobabile una sua venuta
in
Italia.
Chiudela
lettera chiedendo aFriìi
notiziedel
gradodel
meridiano misuraroin
Pensilvania.La
corrispoidrnu
degli
anni
1.770-'71si fa più
accademica,scientifica. Caiacciolo
si
scusaper
la
sua risposta chea6iva
in
ri-tardo,
«je
fais
amende honorable >> scrive 1129
giugno .1"770s;
allega dué lettere
di
\X/aring « insigne analista-»1,
yn,
pet.1o stessoFrisI e
unaper
il
segretario dell'Accademiadi
Bologna;si
dilungSin
questioni'di
analiii
matematicacon
valutazionisui
tentativi
disoluzione
i
dalLa
Grange << confortatoda
d'Alembert,Ber-soluzrone
pfopostl
dalLa
urange << conrcnoulli,
Eulero >>, perpoi
tornare sul probricevuto una lettera
del
Frisi
delfte
cofpl e
de[e fascinarlo. Delloi
e
dellecul
<< accusa )> avef(
da
cuirilevo
il
desi perturbazioni celesti che paionostesso tono è
la
lettera del3L
aderio dell'Accademia
di
Bologna deila-iàvoledi
Mayet >>al cui
ac-quisto avrebbe immediatameÀte provveduto. Annuncia .
di
essere inl 1 r, .- ,:--1 -.-- ..T^ -^..
procinto
di
passarein
Francia quale ambasciatoretitolare:
<<Io
nonposso assicuiare quando passerò
iI
mare per ren-dermi almio
nuovoàestino, stando
in
attenzionedegli ordini della mia
Corte,
nonostante
in
ogni
luogoe
tempomi
saranno gratissimi1
v9syy:q-t
mandi...r.
Siriverà"rt.o.,
a
Frisi
da
Londrail
5
aprileQ{'7L"
I- L
\---/
28 cfr. la nota t9.
D La missione dell'Abbé chappe d'Auteroche
il
cui_voyage_ en sibérielait
en 7761, Paris 1768, diverà uno dei testi più significativi della cultura ;ettecentesca'per la .orror.".rzu e per_ f immagine del mondo russoin
Europa,era seguita aÀche
in
Italia. Alessàndto Verri ne sclive ad esemqio a Piero ',l
Zl
Zttobr. L766: cfu. ilViaggio a Parigi e Londra, cit', pag'-51,eler
lenoà liffi"g.afiche pag. 550, do"v; opportunamente si sottolinea che lo Chappe
vien spesso" ricordaio"anche dai coriiipondenti del Frisi (BA,Y 153 e
Y
163su,p.,
-
c§.l5l
e 45). .'
''oBA,Y 154 sup., Caracciolo a Frisi, Londra 2-9 glugno i770 (VI-10)'
31 Sulia figura
di
Edward §(qrin_g, su questa 'lettera e su una successivadel 5 aprile
tilt
si è sofiermato S. Rorte, -Docunenti per la storia dell'Illu-minismo a Genoua, cit., pag. 283.32
BAJ
154itp,
Càrà-cciolo a Frisi, Lo_ndta.3l ?§9t:"._!JJ9-(VII-l1).$
ibiàeru, Caraèciolo a Frisi, Londra5
aprile l77l- (Yil-I-l) bis)' OltrePAOLO FRISI E DOÀ,IENICO CARACCIOLO
in
risposta ad una sua lettera recapitatagli dal Celesia, insiemead
al-tre
destinate al Franklin e al \X/aring: <<Io
lascierò Londra verso lafine
di
Maggioper
rendermial
mio
destino...)), augurandosi dipoterlo presto incontrare
a
Parigi
dovela
sua casa saràper
Frisisempre apefiai << ve 1o dico sinceramente con Animo pieno
di
ami-cizia,
e
veru affezionedi
cuore >>. Confortavail
Caracciolola
spe-runza
di
poter
continuarein
futuro
le
discussioni scientifiche cheavevano catattetizzato
la loro
corrispondenza,e
molto
si
auguravadal
soggiorno parigino. L'esperienza londinesenon
l'aveva soddisfatto
del tutto,
neppuresul
piano
scientifico. Contestavasoprat-tutto
I'aridità
dello studio dell'algebra così come sviluppatoin
In-ghilterra:
<<Il
Geometra non se ne serve ad aprire ed indagare gliArcani della Natura...
io
sono costante ad esser persuaso chesi
devemolto ad Euler, Alembert... Daniele Bernulli,
i
quali hanno aperto lastrada a
far
contenere da unaformula
algebrica una legge dellana-181
tura,
ed hanno saputo soggettarleal
calcolo.Gl'Inglesi
nemici deiWancesi, perché fancesi, perché da cinquanta da
cilquanta
anni anninon
non
hannoEffinffi-Borre
hannoEminffi-porre
ininrnf6nTo-Zi-sÒp-r7détti Geornemr, - Si-sono emànei[àti
a
ifi spreZZareI fi-o-dèg1f-Antichi,
ai
quali
i
modernisopravan-zano
muniti
del soccorso del calcolo >>.La
sua polemicaanti
inglesevien temperata dall'esaltazione
di
Newton guidae
punto fermo per<<
gli
scienziati del Continente )>, come ad esempio peril
La
Grangeche continua
a
darc alla cultura scientifica europea operedi
grandevalore.
In
Inghilterra
<<si
studiamolto
menodel
tempo passato,non amano
i
studi, nedi
Religione, nedi
Metafisica, ne d'Antichità,ne delle lingue dotte, amano
la
Storia Naturale ed alcuneparti
della fisica che stimanodi
poter essereutili,
per
esempiola
Chimica, infine fino
nelle scienze vogliono introdurrelo
spirito
di
commercioe
di
gfrà-de-gno.@i
questa-ggrisurataTnglo-fi'ania-th_s vediarfro uropa,
,
certo noni- qùésta nazìd6é;
dssime
nello
statoin
cui
atrualmente-
Ludovico Barbianodi
Belgioioso, dal 1769 rappresentante imperiale presso laT:"orte
di
Londra,il
quale "tramiteil
marchese'napoletano .inviàvai
suoi salutiI
al Frisi: « I1 conte Belgioioso vi r,'uole sa,lutare, egli è un garbato Cavaliere, viveI
con molta decenza e decoto, e più nobilmente de suoi Antecessori, ha postoI
una bella casa, e si tratta bene, io ne godo assai, perché veggano 7a difrereozaI
del pensare dei Signori Italiani aglialti
Settenrionali.In
tutte le corti doveI
io sono stato semprei
ministri del Nord hanno fatto la più rneschina frgura,I
ed hanno avuto Ia maggior pretensione ». Sulla sua figura cfr. la voce L. Barbiano)/-di
Belgioioso stJ Dizionario Biogralico degli ltaliani, vol. 6, Roma 1964, pp.V
2ll-213, curara da Nicola RapoNr, e peri
suoi rapporti conil
mondo m,ilaneiee in particolare con
i
fratelliVeri
vedi Viaggio a Parigi e Londra, cit., a caraGIUSEPPE RUTTO
trova) forse
più
tosto l'Anglomania degliltaliani,
e
dei Tedeschie
da tedio del Franzesismo, e Come<(
tan-harilevatogiustamente-Antonio-Sc$ili{-Caracci
ti
visitatori
delf isola incapaceài
apprezzarele
innovazionisugge-rite
dalla costituzione inglesee
gli
spunti che una società dallosvi
luppo così insolito poteva
offrire
alla meditazionedi
un
riformato-re...
la
sua problematicaera
e
timanevaquella
dell'assolutismo illuminato »rY
Ceto
non
va
dimenticato cheil
Catacciolofu
benimpression/to dall'indole degli inglesi, dalla
loro
estremaconcretez-za, dalle
loro
virtù
moralie
dalla buona fede delle classi medie ingenere. <<
Per
esperienzaho
ritrovato
-
scriveràin
unalettera
aBernardo Tanucci
-
in
tutti
i
paesi dove sono stato, sempreil
ceto medio,
la
classedi
mezzodella
società, esserela
più
capace,pir)
costumata,più
virtuosa»,
una
classeche
non
avrebberiffo-vato durante
la
sua esperienzadi
governo quale vicerédi
Sicllia3/
E
infatti
fu
soprattutto l'esperienza francese, comeha
sottolinef,to Giuseppe Giarizzo, vissutain
un momentodi
gtave tensione politicae
intellettualea
determinaree a
definire quello schemainterpteta-tivo
della realtà economicae
sociale circostante, chelo
avtebbeaiu-tato nel suo tentativo
di
una politicadi
riformein
Sicilia 36,Impressioni ben
più
favorevolied
entusiastiche dovetteripor-tare dall'Inghilterra
il
Frisi
sein
rispostaad
rna
sua letteraa
noiignota, Auguste de Kéralio
gli
scrivevail
25
maggro1767:
« 11 meparoist
par
tout
ce
que vousme
dites,mon
Reverend Pere, quel'Angleterre est, de tous les pays que vous avez parcouru, celui qui
vous a occupé
le
plus agréablement,et
cela ne me surprend point, accoutumé comme vous etesà
penseret à
reflechir »> 37.Da
Parigila
corrispondenzadel
Caracciolocon
il
Frisi
si
di
rada. L'impatto del marchese napoletano con
la
società parigina nonè stato dei
più
facili, nonostanteil
gusto perla vita
mondana che 1oha
sempre caruttetizz^to.L'età
e
una
sua << certa inclinazione allas
Antonio ScruttA, voce D. Caracciolo sul D.B.l., cit., pag.339.35 Cit. da B. Cnoce, Uornini e cose della uecchia ltalia, seieII,BariL927,
pag. 96. Cfr. anche Stuart J. §(/oor,E,
Il
Risorgirnento italiarxo, vol.I,
Dall'etàdelle riforrne all'Italia napoleonica, Torino 1981, pag. 107.
36 Giuseppe Grennrzzo, Nota inroduttiva a D. Caracciolo,
in
llluministiItaliani, tomo
VII,
Rifornatori delle antiche repubbliche, d.ei ducati, dello stato pontif.cioe
delle isole, cit., pag.l1D.
Su,ll'analoga esper.ienza del Galianìvedi f introduzione di F. Drtz a\le Opere di Ferdinando Galiani, cit., pag.
LIII.
Di notevole interesse le recentissime notazioni di Marialuisa Bttot, Dauid Hume nel Settecento italiano: f.losofl.a ed economia, Firenze 1983; sul Caracciolo e la cultura inglese cfr.
in
particotrare le pp. 208-210.PAOLO FRISI E DOMENICO CARACCIOLO 183
pigrizia e alla libertà »
gli
creano non poche difficoltà << e forse l,im.possibilità
di
viverein
questa Capitale a modo mio, perché[qui]
èd'uopo vivere a modo degli
altri, o
pure prender congedo dal-Mon.fro.
Su questo assuntotrovo
gran dilficoltà da Parigi-a Londra, quiI
soventeil
superfluo diviene necessario, così nel fisico, come nel mo.\
rale, ess_endo necessario ritenere una corrispondenza regolaredi
vi
I
rr_r., edi
Società con una quantitàdi
persone noiose per incontrare./'gli
Amici,
e le
personedi
rnerito.Non
posso negare-chesi
ricevemolto
compenso dalla continua Conversazionedi-molta
gente illu-minata e d'alcuna buona societàfra le
quali Iapiù
graditi da me, èquella
di
Madmois.le d'Espinai,dove
non
rnancamai
il
nostrod'Alembert,
il
quale aggiungealla
sublimitàdella
scienza chepos-siede ed una vasta erudizione,
un
carattere dolce, onestoe
facilé edil
dono d'amenità gtaziea
vivacitàdi
spirito,
rarissimoa
combi-narsi con
i
studi profondi».
Ed
è
in
questo salotto che Caraccioloparla degli studi del Frisi, delle sue teorie riguardo
la
luna chedo-vrebbero risolvere radicalmente
il
problema-dei
tre
corpi.
L'argo-mentogli
offre
lo
spunto per una ennesima polemicanei
confrontidegli
scienziati inglesi che mancanodi
buoni
analisti, giudizio sulquale, tiene
a
sottolineareil
Caracciolo, anched'Alembeit
«è
dellaistessa opinione »>. Con queste notazioni
si
chiude=l+Jsttera che èla
pripa-irrv'iqta da Parigi edè
datatatZ
dicemffif
tll)
3s.All'ini-zio
§d'72
!
Carucciolo riscrive all'arnicoa
MilaioBlpreoccuparodi
chdete-d'nche a Parigi << nell'istesso letargo britannico,,
ma pì.rrodi
sperunzadi
poter rivedere presto l'amicò che pare averprogram-mato un viaggio
in
Germaniae
all'andatao
alritorno
dovrà passare per_ Parigi _ed incontrarei
vecchi compagni.Il
Caracciolo5
preso dalla_ nostalgia
per
i
momenti uascorii-a
Londra
col Frisi
è
g[
ricorda Ie ore liete tascorse insiemea
casadi tal
Vignola oo, e della contessa sua moglie(ai
qualiFrisi
aveva accennato nella lettera del27
gennaiocui fa
riferimentoil
Caracciolo), ove discorrevano vol-tairianamente con << un Turco, un Ebreo ed alcunicattivi
cristiani »>.38 BA,Y 154 sup., Caracciolo a Frisi, P,atigi 17 dicembre
l77I
(XI-II-16).I_{r apsrtura di lettera
ii
caracciolo inviravaFriii
a Parigi vista 1a più agevoledistanza rispetto
a
Londra, allorché avrebbe abbandoìato l'Hoteldi
Rue Saint lominique per tasferirsiin
un
domicilio «più
allegroe
spazioso...ladatto] per situar bene un amico >>.
3e BA,Y 154 sup., Caracciolo a Frisi, PatigL 24 febbraio 1772 (Xil-15).
4
11 Caracciolo si riprometteva di riabbracciare questo personaggio aNa-poli « perché
fo
contodi
farvi una corsa ». Avrebbè ottenuto la-Iicenza dilasciare Parigi solo
n9l'l!,
e avrebbe soggiornato a Napoli dalla finedi
quel-l'anno sino al 3_apfile del'75. Cfr. F. NrcorrNr, Arnici e corrispondenti fran-cesi dell'abate Galiani, cit., pp. 47-48.184 GIUSEPPE RUTTO
41 Si tratta dei De theoria lunae conmentarii pubblicato a Parm3 deils
Typographia rcgia nel L769.
42 BA,Y 154 sup., Caracciolo
a
Frisi, Patigi3
febbraio 177{ rf-1ir.Sulla polemica FrisiBoscovich cfr. l'importante lavoro
di
Gustavo Cosr-r.Il
rapporto Frisi-Boscouich alla luce di lettere ineditedi
Frisi, Boscot'ich, )[o:=i. Lalandee
Pietro Verri,in
« Rivista storica italiana>>, L96r-, pp. 818-876rma vedi anche la recensione che di questo articolo ha scritto Salvatore Roria
in
<<Il
pensiero politico >>, L968, pp. 284-286.a3 I1 primo volume della Cosrnograpbia luisiana sarebbe apparso a \Iilano in quello stesso anno presso
il
Marelli. Sul valore scientifico delle sue ricerche nimando al capitoloIl
pensiero matematico e fisico di Paolo Frisi del sagrio dr Pietro Redondi su Cultura e scienza dall'illurninismo al positit,ismo. cit.. pp.693-697.
4
I1 ptimo tomo degli Opuscules ,apparve a Parigi nel genaaio del '7-1.as Un breve profi,lo di Anton^ia Barbiano
di
Belgioioso contessa della Somaglia, ne7 Regesto del Viaggio a Parigi e Londra, a cura
di
G. Gaseanr, cit., pp. 716-720, con riferimenti bibliografici.Ma non
dimenticadi
chiedereal Frisi
il
suolavoro
sulla << reoriaanalitica della Luna » a1 e
di
dar notizie sui lavori recenti delBosco-vich
e
del Bernoulli. Tornaa
riferire
dell'attività del
Boscovich in una lunga, dettagliata lettera del3
febbraiodel
177442 (nonci
sonopervenute
lettere
del'73).
Caracciolo deve esserea
conoscenza dei dissaporie
dell'antagonismo esistentera il
Frisi
e
1o
scienziato taguseo e pafteggia evidentemente per I'amico milanese sino a lusin-garlo esageratamente,a
coltivarne l'acredine, l'rattando iniquamenteil
Boscovich che,per dirla
con
il
marchese napoletano,I
se
fair regardef commeun
Charlatan )>e
chenon
riesòead
elevarsi che,
<< peuau
dessusdu
mediocre >>. Eppure aggiungeil
Caracciolo,il
/
Boscovich era stato nominatoa
Patigi
opticiende
la
Marifie
conI
ynu pensione annuadi
4000
L.,
ed
altre 4000
le
otteneva qualeI
beneficio ecclesiastico.I
meriti del
Boscovich, aggiung.-rlignr-\
menteil
Caracciolo, sono da ricercarsi nella sua assidua frequénza\ $lla
rcggiadi
Versailles, dove,tiene
a
sottolineareil
maàhese,-egli_
studi del non_ mette mai Frisi a3e quelli
piede. Ben diverso valore scientifico hanno glisull'<<
air
fixe >> che hanno suscitatoin
Ca-racciolo sentimenti
di
entusiasmo, contenutinegli
Opuscules phisi-queset
cbyrniques aadel
Lavoisieril
qualeha
avuroil
grandéme-rito di
applicarele
sue scoperteper
<(le
bien de l'humanité,.
Si rammarica,in
chiusuradi
lettera, della scomparsa dellaSo-magliant, avvenuta nell'ottobre dell'anno precedente, condividendo
il
giudizio positivo datonedal Frisi
e
cheegli
aveva poturoverifi-care
di
persona, avendo frequentato, sepur per
breve tempo. Iazia
deifratelli Verri.
Proprio l'accennoal
mondo deilumi
milanesePAOLO FRISI E DOMEI.IICO CARACCIOLO
grado
di
sensibilità?. 11 ConteVerri
ha
testapet
fose
più
teali,,ei
veri lumi
allod
assurdo. Voi 185Ber
l'ultima
operadi
Pietro
Vemi
cheil
Frisi
stesso avevapre-/ànnunciato.
Esattamenteun
mesepiù
tardi,
il 3
q-zo
JUL
ll
I
Cururriolo riscrive al Flisi*.
L'Indàle del
piacere diFieìioYéiiì',
L.tl"
""t
frattempo dovcvaaver
into.Anzi,
possirmo-.rotrre una sortadi
fastidiosa rcazioneal
temae
al.ont"rirto
di
quell'opera, quasia intuire
il
ripiegamentodello
slan'cio, dell'entusiàsmo
iiformistico
che sarebbe sopravvenutoin
queglianni, dopo
il
periododi
fervoredel
« Caffè »> 48' << M'incresce cheil
Conte
Verri iiasi involto
nella
Metafisica, attualmentequi
se
neparla qualche
volta
di
Metafisica con-le {a;me-p-er-passareil
tempo ienzafarsi
intendere, che cos'èmai l'indole del
Piacere? Come sene
può parlareda
chi
non
lo
sente? e- comesi può
definire se èimpossibile d'incontrare
due
Persone-che
lo
godano con. f istessoben saoete che sl'Inslesi
i
quali sono buonioffo,tn d,,"
d;.Ic,rii]?i
Meffi'sica e?i-Rel
dri
hanno banditoalfatto, due discoi§i, di
a e dr
Kehglone, cllcono che *#'aI
loron'rdgEioiT ne-Eanno
pàilm@
1a Posterità,e
seflzala ilinima utilità
id
n
an omento delle conoscenze umane; perchési può ben parlare esaminare e disputare, sempre si viene allo stesso
noào,
alle
itesseinsolubili
difficoltà». Non
venendo menoal
suocarattere
poi
(AlessandroVetri
che conFtisi
l'aveva conosciuto du-ranteil
sùo soggiorno londineselo
definì << uomo che ha nelle venela
lava cometuiti
que'di
sua nazione »> ae) totnavaa
malignare sul46 BA.Y 15-1 sup., Caracciolo a Frisi, Patigi
3
marzo L774 (XI:11).a7 Livorno
I77i,
per le stampe dell'Enciclopedia' Venne ripubblicata nel1781 insieme alle hfeditazioni sulla lelicità e 7'Econornia con itr titolo sotto
il
quale è più conosciuta, Discorso sull'indole del Piacere e del dolore'
'
4
Ciltre a]le opere del Venturi già citate, rimandiamo per i'l significato di ouest'opera all'introduzione di Renzo-Ds Fslrce a P. Vennt, Del piacere e del àolorc'edaltri
scritti di rttosorta ed economia, Milano t964, pp. XI-XXX; e aNino Ve1enr
,
Pietro \rerri, Fhenze 79692,il
cap.XVIII
intitolato appuntol'<<Indole del piacere
".
pp.199-210.ae Alessandro a Pietro, Londra 25 Xbre t766, inViaggio a Parigi e Londra, cit., pag. L75. Che
il
Caracciolo fosse in cortatto con Atressandro, lo slppiamodu'.rnr"'l.ttera
di
Piero del 10 apile 1767 (cfr.ivi
pp. 189-390). Per alttiinteressanti giudizi dei Verri per
gli
anni L766-67 rimando alla voce Caracciolo delf indice dét Carteggio sopra citato. I1 {atto chei
Veri
continuassero 'ase-zuire
le
vicende del--Caracèio1o negli anni successiviè
testimoniato daifre-iuenti cenni presenti nella ioro corispondenza. Cfu. ad esempio la lettera di
Éieffo al fratèflo del 20 aprile del 1768 e quella di Alessandro del 27 dello
3t"rro
..r.
sul viaggio dei marchese napoleianoin
Svizzeta, rn Carte_ggio di Pietro e Alessandro-Verri, a curadiE.
Gnr'ppr e di A. Grur-INt, vol.I,
parte186
I
l
GIUSEPPE RUTTO
Boscovich
9he- o ignora
il
calcolo,ed
è
mediocre Geometra,e
ne anche si può_dire che siaun
grande Asrronomo...gli
Accademici non Iegano con 1ui,ne
fanno pòchissimo caso >> coniludendo che nonavrebbe mai potuto brillare
in
un
paese dove lavorano d'Alembert,Condorcet, Lalande
ed
altri
eminentiscienziati.
,.r<---\
Nell'ultima lertera che
ci
è conservara, delZ dicembr{nl|l
il
caracciolo teneva ancoraad
informarel'amico
abatesu\Firda-gine
pariginadel
Boscovich: «L'abbé
vive
oscuramente,non
hamai
più
potuto risalirea
galla, dopo che, perla
sua pretensione diprender d'assalto l'Accademia dellè Scienz6 venne
quì
i.,
odio
agliuomini
di
lettere, piccasi già abbastanza delTa pensiàneda
essaot-tenuta >>.
Di
contrastosi
complimentava conFiisi
per
il
progrediredelle
sue ricerche, fingraziaidoloper
il
secondo tomo ^deÌia suaCosmographiast
e
per l'Elogiodi
Gillleo s2,<< siete
voi
alla finel,Ita-liano che fà
più
onore all'Italia ».Il
rammarico suo era chein
Fran-cia
gli
studi e le scoperte frisiane non fossero ancora sufficientementeconosciute.
E
si
augurava cheil
Frisi,
come pareva nelle sueinten-zioni, tornasse a
Parigi:
visita che sarebberiiultata
<< graditissima »a tutti
gli
amici
francesi, testimonianzadi
grande ònsiderazioneper
l'uomo
di
scienzaitaliano
in
<< questoFr"re,
dove
per
altroi
forestieri soglionopiù
che altrovelncontrar difficoltà
àd
.rr.r"
ammessi nella buona società ».
GrussppE
Rurro
di
Dornenico caracciolo, a Roma sulla via del ritornoa
Patigi nell'aprile delL775, s,a « la funzione -di fare g1i Agnus Dei »> per me giorrii
di
fila, cfr. lalettera di Alessandro a Pietro daLoma- del 22 aptile r775,"ner carteggio appena qitato, y9.1.
VII,
Milano 193t, pag. 155. Particolarc attenzio. u"iia pòi a.-dicata ar7'attività di cararciolo quàle vicerèdi
Sicilia.cfr.
le letteredi
Ales-sandro a Pi9qo, Romal0
marzo1782; di Piero, Milano6
aprtle di quell,anno,l.ancora. di Pietro,-Milano 11 maggio, nel. Carteggio cit.,
fol.
XII,ì
cura diGiovanni.S_e_necNr, Milano 1,942, {r{petavamenre
i
pp. 237-238,24i e 29L.194,Y
L5_4 sup., Caraociolo a Frisi, Patigi 2^élicembte L775 (IX-12). 5r I1 secondo volume-era apparso sempre peri
tipi del Marellinel 1175.
52 Livorno L775,