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SALERNO T ip . F r a t e l l i J o v a n e 1902STATUTO ORGANICO
P E IiL’ASILO DI MENDICITÀ
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SALERNO T ip . F r a t e l l i J o v a n e 1902V IT T O R IO E M A N U E L E II I.
Per grazia di Dio e per volontà della Nazione
Re d ’ I t a l i a
V eduto lo S ta tu to organico d ell’A silo d i m en d ic ità di S a le rn o , presentato p er la N ostra a p provazione ;
V edute le relativ e deliberazioni dell’ am m ini strazione dell’O pera P ia p re d e tta, del Consiglio C o m u n a le , del Consiglio P ro v in ciale e della G iu n ta P ro v in ciale A m m in istra tiv a d i S alern o ;
V ed u ta la Legge 17 L uglio 1890 num. 6972 e i re la tiv i reg o lam en ti;
U d ito il p a re re del Consiglio di S ta to ;
S ulla proposta del N ostro M inistro S eg retario d i S ta to p e r gli affari d ell’ In te rn o ;
A b b ia m o d e c r e t a t o e d e c r e t i a m o:
E app ro v ato lo S ta tu to organico dell’A silo di M en d icità di Salerno in d ata 6 Settem bre 1901, composto di 35 artico li.
D e tto S ta tu to sarà m unito di visto e sotto- scritto , d ’ordine N ostro, dal M in istro proponente, che è in caricato della esecuzione del presente D ecreto.
D ato a Rom a, addì 8 D icem bre 1901.
Firmato: V IT T O R IO E M A N U E L E Controsegnato: Gi o l i t t i P e r copia conform e
I l Direttore Capo di Divisione
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STATUTO ORGANICO
PERL ’ ASILO DI MENDICITÀ
DEL C O M U N E D I S A L E R N O --- : o :---Ca p i t o l o I .O rigin e, sed e, sco p o , e r e d d iti
è
A rtic o lo 1. L ’ A silo di m endicità, che fu fon dato a Salerno n ell’ edificio d ell’ ex Convento di S an ta M aria delle G razie, al quale fu in seguito aggiunto il locale concesso d alla P ro v in c ia con deliberazione delli 11 settem bre 1865, tra e la sua origine d alla deliberazione del Consiglio com u nale del 22 settem bre 1864, e si regge con le n o r me d e tta te dalla legge 17 luglio 1890 N. 6972 e dal relativ o regolam ento 5 febbraio 1891 N. 99, nonché da quelle contenute nel presente S ta tu to organico.
A rt. 2. L ’A silo ha p er iscopo di ricoverare e m antenere i poveri di ambo i sessi, in ab ili al lavoro, ap p arten e n ti al Comune ed alla P ro v in cia di Salerno, n ella proporzione che sarà in seguito d eterm in ata.
E ssi riceveranno alloggio, v itto e vestito, e sa ran n o a p p lic a ti ad un lavoro consentaneo alle condizioni fisiche di ognuno.
A rt. 3. I mezzi con cui l ’A silo provvede allo scopo, consistono nei seguenti cesp iti:
1) dal G ra n L ib ro del D eb ito P u b
blico L. 5558,—
2) dal Com une di S alerno . . . « 6275,— 3) d alla P ro v in c ia di Salerno. . « 5000,— T o tale L ire 16833,— O ltre le contribuzioni ed offerte di p riv a ti e di a ltr i C orpi m orali.
Ca p i t o l o II .
A m m in is tr a z io n e
A r t. 4. L A s ilo sarà am m in istrato da un C on siglio di A m m inistrazione composto del P r e s i dente e di q u a ttro m em bri.
I l P resid e n te è nom inato dal Consiglio com u nale tr a gli A ssessori del Comune.
I q u a ttro com ponenti sono n om inati due dal Consiglio com unale, e due dal Consiglio P ro v in ciale, anche fuori del loro seno.
L e nom ine del Consiglio provinciale seg u iran no n ella sessione o rd in a ria , quelle del Consiglio com unale n ella sessione di autunno.
A lle elezioni suppletorie p er s tra o rd in a ria su r roga i C onsigli procederanno n ella seduta im m e d iatam en te successiva alla vacanza.
A rt. 5. I l Consiglio di am m inistrazione delega le funzioni di S eg retario ad uno dei suoi compo n e n ti, con esercizio g ratu ito , e p er la d u ra ta di due anni, salvo la rielezione, quando si conservi la q u a lità di am m in istrato re d ell’ E nte.
A rt. 6. I l P resid e n te ed i m em bri del Consi glio di am m inistrazione du reran n o in carica un biennio, e non possono essere rie le tti senza in te r ruzione più di una volta.
Cessando la q u a lità di A ssessore, cessa pu re q u ella d i P re s id e n te ; m a l ’ investito continuerà ad esercitare 1’ ufficio sino a lla effettiva su rro g a zione, ed anche d u ran te la gestione stra o rd in a ria di com m issari prep o sti al Comune.
I com ponenti saranno rin n o v ati p er m età ogni anno dai Consigli che li hanno nom inati.
Nel prim o anno la scadenza sarà d eterm in ata dalla sorte, in seguito d a ll’ anzianità.
A rt. 7. I consiglieri debbono essere scelti fra le persone più conosciute p er sentim enti di fi lan tro p ia, p er zelo del pubblico bene, p er cap a c ità am m in istrativ a ed economica.
A rt. 8. Niuno dei comx>onenti del Consiglio di am m inistrazione p o trà percepire, a qualsiasi t i tolo, assegnamento o rim unerazione sul bilancio
d e ll’Asilo.
C o n sig lio d i a m m in is tr a z io n e e site a ttr ib u z io n i
A rt. 9. S p etta al Consiglio am m in istrativ o del- l’A silo l ’ am m inistrazione generale dei beni del medesimo con obbligo in solido fra i suoi Com pon en ti; o ltre a ciò esso d e lib e ra :
a j il p ro p rio bilancio d i previsione in ogni
mese di settem bre p er l ’ esercizio successivo, il conto m orale, ten u to presente il conto m ateriale del tesoriere, ed il bilancio d ell’ esercizio.
b j d eterm in a i c o n tra tti da farsi e le loro
condizioni; salvo l ’ approvazione d ella G iu n ta provinciale am m in istrativ a, nei casi d alla legge p re sc ritti.
c) d elib era sulle dom ande di am m issione, su congedam enti p e r m u ta ti bisogni di v ita e di fi nanza, sull’ espulsione di ric o v e ra ti di condotta incorreggibile.
d j prom uove dai C o rp i m o rali e dai x>rivati
sussidi tem poranei, e lasciti p erm an en ti a favore d ell’ O pera P ia , e studia t u tti i modi come con v e rtire gli stab ili d ell’ A silo, in caso che p e r lo avvenire ne x>ossederà, in re n d ita sul D ebito P u b blico, e ne accresce con u tili c o n tra tti le en trate.
e) nom ina e revoca la D ire ttric e , gli A ssi
sten ti di disciplina, l ’ in c a ric a ta della economia g io rn aliera, g l’ im piegati, ed i sa la ria ti, form ando con essi le risp e ttiv e conveazioni.
f ) riconosce la v a lid ità della cauzione da
p re sta rsi dal tesoriere p er lo am m ontare da de te rm in a rsi nel R egolam ento di am m inistrazione^
e di servizio interno.
g ) propone le m odificazioni, ove occorra, al
presente S ta tu to organico, form a i regolam enti di am m inistrazione e di servizio interno, da ap p ro v arsi d alla G iu n ta provinciale am m in istrativ a.
h j infine d elib era su tu tti gli a tti che r i
delle re n d ite ed il benessere m orale e m ateriale d e ll’ O peria p ia e dei ricoverati.
P r e s id e n te e su e a ttr ib u z io n i
A rt. 10. I l P resid en te n ell’in terv allo delle ses sioni rap p resen ta il Consiglio di am m inistrazione ed ha specialm ente i seguenti p o te ri:
a j spedisce gli avvisi p er la convocazione
del Consiglio, ne presiede e d irig e le adunanze.
bj esegue e fa eseguire le deliberazioni del
Consiglio.
cj d irig e la corrispondenza ufficiale che egli
sottoscrive, sorveglia la buona te n u ta dell’ A r chivio, d ella S e g re te ria , del P ro to co llo di cor rispondenza, d ella c o n tab ilità g io rn a lie ra in d a naro, ed in m a te ria presso la segreteria, e presso il T eso riere; e qualunque ufficio economico.
d ) vigila l ’ andam ento generale degli affari d e ll’A silo di m endicità, la m orale, la educazione, la disciplina, l ’ insegnam ento d^lle a rti, la eco nom ia d ell’ A silo p er quanto rig u a rd a spesa m i n u ta g io rn aliera.
e j p er disim pegnare tu tti questi a tti di vi
gilanza il P resid en te p o trà assegnare ad un com ponente, o p e r turno, o fisso, qualche p a rte di servizio giornaliero.
f j provvede alla osservanza delle leggi, dei
d e c re ti, dei regolam enti generali dello Stato, nonché a ll’esecuzione del presente S tatu to , a ll’a dem pim ento degli obblighi di fondazione, al p a gam ento delle spese stanziate nel bilancio con 1’ emissione dei m an d ati re la tiv i a m atrice.
g ) procede alle verificazioni o rd in a rie e s tr a
o rd in a rie di cassa in presenza del T esoriere fa- cendono risu lta re Io stato p e r atto verbale da rassegnarsi al Consiglio am m inistrativo.
h) v ig ilia perchè il T eso riere p re s e n ti, non
p iù ta rd i d ella fine di m arzo di ogni a n n o , il conto finanziario d ella p ro p ria gestione riferib ile a ll’ esercizio scaduto, provocando contro d i lui, in caso di rita rd o , i provvedim enti di cui ag li a rtic o li 21 d ella legge sulle istitu zio n i pubbliche di beneficenza e 39 del regolam ento a m m in istra tivo p e r 1’ esecuzione di d e tta legge.
i j riceve d alla D ire ttric e un rap p o rto g io r
n aliero o verbale o sc ritto sopra tu tte le eve nienze d e ll’ A silo.
I) rap p resen ta in giudizio il C onsiglio di
am m inistrazione, e stip u la in nome del medesimo i c o n tra tti nei modi di Legge.
m ) sospende, in caso di urgenza, gli im pie
g a ti e sala ria ti, e ne inform a il Consiglio in r iu nione s tra o rd in a ria pei provvedim enti definitivi.
n ) prende, in caso di urgenza , tu tte le m i
sure conservatorie ; salvo ad inform arne come sopra il Consiglio di A m m inistrazione.
A rt. 11. In caso di vacanza, assenza, od im p e dim ento del p rè s id e n te , o di chi ne fa le v e c i , sarà surrogato tem poraneam ente dal C om ponente p iù anziano di elezione; in caso di elezione con tem poranea , da chi ebbe m aggior num ero di v o ti; ed in caso di f e r i t à di voti, dal m aggiore di etò.
A d u n a n ze , co
A r t. 12. L e a o rd in arie e strao
r-rate, v o ta z io n i
d in arie. L e ordinarie dovranno seguire n ella p r i ma dom enica di ogni mese. L e stra o rd in a rie avverranno sempre che il bisogno urg en te lo ri- c h ie g g a , sia per volere del P resid e n te , sia p er dom anda so tto scritta alm eno da due de’ C om po nenti, sia p er ordine d e ll’A u to rità G overnativa.
A rt. 13. L e convocazioni si fanno dal P r e s i dente p er invito scritto , colla indicazione degli affari da t r a t t a r s i , ed alm eno v e n tiq u a ttro ore p rim a del giorno fissato p er 1’ adunanza.
A rt. 14. L e to rn a te sono legali, quando in te r venga alm eno la m età de’ C om ponenti il Consi glio, o ltre del P resid en te, o di chi ne fa le veci. A rt. 15. Se un consigliere non in te rv e rrà alle sedute p er tre mesi consecutivi, senza av er o tte nu to congedo dal Consiglio di A m m inistrazione, come p ure se si rifiu ti senza buone r a g io n i, di com piere le speciali incum benze che gli si voles sero affidare, p o trà essere d ich iarato dim issiona rio d al Consiglio di am m inistrazione d e ll’A silo, e ta le decadenza p o trà essere anche promossa dal sig n o r P re fe tto della P ro v in cia.
A r t. 16. L e votazioni si fanno o p er alzata e sed u ta ovvero a voti segreti; quelle concernenti persone debbono sem pre essere in q u est’ ultim a m aniera.
A rt. 17. L e deliberazioni sono to lte a m aggio ranza assoluta di voti. A p a rità di voti la p ro posta va rim a n d a ta alla riunione seg u en te, ed ove anche p a rità si ottenesse, s’in ten d erà resp in ta.
A rt. 18. Ogni C om ponente del Consiglio può fare quelle proposte che crede u tili. Esse però non possono essere discusse che n ella prossim a to rn a ta ; salvo il caso di urgenza.
A rt. 19. I processi v e rb a li delle deliberazioni in serti in apposito protocollo, debbono essere sot to s c ritti da tu tti i com ponenti in te rv e n u ti a ll’ a- d u n a n z a , potendo ciascuno farv i in serire il suo voto ragionato; e quando alcuno degl’ in te rv e n u ti si allo n tan i o rifiu ti di firm are il v e r b a le , ne sarà fa tta apposita menzione in esso.
L e copie poi debbono essere a u ten tica te dal S eg retario e m unite del visto del P resid en te.
Ca p i t o l o V I.
N o rm e g e n e ra li d i a m m in is tra z io n e .
A rt. 20. N el condurre l ’A m m inistrazione dovrà il Consiglio a tten ersi scrupolosam ente a quanto viene p re scritto d alla c ita ta legge 17 luglio 1890 num ero 6972, e dal regolam ento generale del 5 feb b raio 1891 num ero 99.
Sono q u in d i obblighi p rin c ip a li :
a j F o rm are ogni anno il b ilancio e ren d ere
il conto nei modi ivi tra c c ia ti.
b j T enere in continua evidenza le a ttiv ità e
c) R in n o v are nei tem pi d eb iti le inscrizioni
ipotecarie.
d j S o tto p o rre a chi di d ritto p er la d ebita
approvazione quegli a tti che vi sono soggetti p er legge.
ej P ro v v ed ere p e r la m anutenzione de’ mo
b ili , p e r la conservazione degli stab ili che non si possono alienare, de’ cap itali, censi, livelli, ed a ltre a n n u alità ; p er l ’ accrescim ento delle en tra te ; p er la possibilità o convenienza di rid u rre o ab o lire alcune spese, e p er la conversione del p atrim o n io in re n d ita sul G ran L ib ro del D e bito P u b b lico consolidato degli avanzi, o dei ca p ita li provenienti da vendite di beni od a ltr i m enti.
f ) P rom uovere le l i t i , facendone al C onsi glio di am m inistrazione form ale p ro p o s ta , e in seguito a ll’ approvazione d ella G iu n ta P ro v in ciale a m m in is tra tiv a , come stabilisce l ’ a rt. 36 le tte ra h j della legge 17 luglio 1890.
Ca p i t o l o V II.
A m m is s io n e d i m e n d ic i, ed u c a zio n e e la v o r o .
A rt. 21. I l num ero dei posti da occuparsi dai n a tu ra li di Salerno sarà d eterm in ato dal Consi glio di am m inistrazione, in conform ità delle ren d ite d e ll’A silo.
A rt. 22. A lla P ro v in cia sono assegnati diciotto p o s ti, finché corrisponderà a ll’A silo il sussidio annuo di lire cinquem ila, senza condizioni.
le seguenti. I l num ero delle donne a ricev ersi sarà eguale a quello degli uom ini possibilm ente. A p a rità di circostanze sarà sem pre ammesso il p iù vecchio, il p iù m alsano, il p iù inab ile al la voro proficuo.
A r t. 24. I m endicanti v alid i sorpi-esi in atto d i questuare saranno tra d o tti n e llA silo di m en d ic ità p er ordine dell’A u to rità m u n ic ip a le , ov vero di quella di Sicurezza p u b b lic a , e vi sa ranno te n u ti in una sala di osservazione separata, salvo a p ra tic a rsi le necessarie in d ag in i p e r co noscere se possa provvedere da se al pro p rio so stentam ento , o debba in v iarsi a ll’A u to rità G iu diziaria.
A rt. 25. Laddove qualche m endicante si tro vasse nella condizione di dover essere alim en tato dai p ro p ri p a re n ti a norm a degli a rtic o li 138 e seguenti del C odice C ivile, e questi si tro v in o in condizioni da p o ter p re stare loro gli a lim e n ti, il Consiglio di am m inistrazione prom uoverà d alla Com m issione sul g ra tu ito p atro cin io a vantaggio del povero la difesa officiosa, e le spese a cred ito a norm a del R . D ecreto 6 dicem bre 1865 n u m ero 2627.
P o tra n n o in o ltre i congiunti del m endicante in ab ile al lavoro, che siano legalm ente te n u ti a som m in istrarg li g li alim enti, e si tro v in o in con dizioni di poterlo fare, essere denunziati al P r o c u ra to re del R e, affinchè si proceda a te rm in i di legge a ll’ adem pim ento del loro dovere, come p re scrive 1’ a rt. 83 della legge di P . S. (Testo unico) 30 giugno 18S9 n. 6144.
in su b o rd in a zio n e , p er im m o ra lità , o p e r re a ti p u n ib ili dai T rib u n a li o r d in a r i, non vi p o trà essere più ricevuto.
A rt. 27. D a l p rodotto dei lav o ri dei rico v erati, dedo tte le spese a pi’ò d e ll’A s ilo , la m età va a beneficio dello stesso, e 1’ a ltra va consegnata al ricoverato.
Ca p i t o l o V i l i .
D ir e z io n e ed u ffìz i n e ll'A s ilo .
A rt. 28. L a direzione d ell’A silo è affidata ad una D ir e ttr i c e , coadiuvata da una S o tto -d iret trice , e da una A ssistente, da nom inarsi dal C on siglio di A m m inistrazione.
A rt. 29. Q ualcuno dei m aestri elem entari s ti p en d iati dal M unicipio p o trà essere destinato a ll’ ufficio d ’ insegnante n e ll’Asilo.
A rt. 30. I l regim e interno, la m orale, la disci plina, la educazione, la custodia del m endici, la econom ia m in u ta g io rn aliera sono affidate alle cure della D ire ttric e , la quale dipende d ire tta - m ente dal P resid e n te e dal Consiglio di A m m i- strazione.
A lla dipendenza della D ire ttric e saranno le A ssiste n ti, il M aestro , e le persone di serv izio , a l cui uffizio p o tran n o essere d estin ati alcuni r i coverati d alla stessa D i r e t t r i c e , previo accordo e consentim ento del Consiglio di A m m in istra zione.
A rt. 31. T u tto il personale di servizio dovrà u n ifo rm arsi esattam ente agli o rd in i della D ire t
trice, la quale in fo rm erà giornalm ente il P r e s i dente del Consiglio di A m m inistrazione di tu tto ciò clie possa occorrere a ll’A silo, che, a seconda dei casi, p o trà provvedere da sè, o fa r proposta al Consiglio di A m m inistrazione.
A r t. 32. Il C onsigliere destinato a ll’ ufficio di S eg retario dip en d erà esclusivam ente dal P r e s i dente , e dal Consiglio di A m m in istra z io n e , ed a v rà incarico d i com piere tu tto il servizio di can celleria p er corrispondenza, c o n ta b ilità , mo ra le in m oneta ed in m ateria.
A rt. 33. L o stesso tesoriere m unicipale sarà tesoriere d ell’A silo, e sarà re trib u ito con stip e n dio fisso da d eterm in arsi dal Consiglio di A m m inistrazione.
A rt. 34. U n bidello nom inato fra la classe dei ric o v e ra ti dal Consiglio di A m m inistrazione eser c ite rà l ’ufficio di usciere presso il P resid en te, il S eg retario , ed il T esoriere.
Ca p i t o l o IX .
D is p o s iz io n e fin ale.
A rt. 35. L e norm e di esecuzione del presente S ta tu to saranno consegnate in un R egolam ento in tern o che sarà sottoposto a ll’approvazione della G iu n ta P ro v in ciale A m m in istrativ a.
M IN IS T E R O D E L L ’ IN T E R N O
V isto : d ’ ordine di S. M.
I l Ministro
f i r m a t o : Gi o l i t t i
P e r copia conform e
I l Direttore Capo della Divisione