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Altroconsumo Digital. Dalla carta al tablet : una traduzione dei contenuti destinati ai consumatori

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Academic year: 2021

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(1)

Altroconsumo Digital

Dalla carta al tablet:

una traduzione dei contenuti

destinati ai consumatori

(2)

Politecnico di Milano Scuola del Design

Design della Comunicazione Laurea magistrale

A.A. 2014/2015

Relatore Francesco Ermanno Guida Andrea Villa

797698

Altroconsumo Digital

Dalla carta al tablet:

una traduzione dei contenuti

destinati ai consumatori

(3)

Design is that thin line

between art and project

that is constantly crossed

and it’s loaded with dreams, desires and passions,

so intense and personal

sometimes that they can give birth to an idea,

often suggested by the observation of nature

and solely focused on a subject: humans.

(4)
(5)

"Altroconsumo Digital. Dalla carta al tablet: una traduzione dei contenuti destinati ai consumatori" è una tesi teorica e

proget-tuale che analizza le più importanti trasformazioni che hanno ri-voluzionato il mondo dell’informazione contemporanea e si occu-pa del ruolo fondamentale che il designer è in grado di assumere in questo nuovo contesto. Accanto allo studio delle più celebri testate tradizionali da un lato e dei più recenti magazine digitali dall’altro, l’obiettivo è stato quello di individuare le soluzioni più idonee al fine di una corretta traduzione dei format editoriali nel passaggio dal supporto analogico a quello digitale.

La prima sezione di questa tesi prende in esame il rapporto tra la rete e l’informazione e le conseguenze che l’avvento di in-ternet ha portato con sé anche al di fuori dell’ambiente digitale, modificando radicalmente lo spazio e il tempo in cui accediamo alle notizie.

Nella seconda, invece, il focus si sposta sui dispositivi mobili e vengono analizzate le trasformazioni tecnologiche e sociali che hanno cambiato le abitudini di milioni di persone in tutto il mondo e hanno obbligato l’editoria a mutare le proprie strategie, pun-tando sulla qualità dei contenuti e sulla capacità dei designer di organizzare e comunicare l’informazione.

Nell’ultima sezione, infine, il lettore viene condotto per mano a scoprire l’associazione Altroconsumo e vengono presentati due prototipi di un app e di una rivista digitale per tablet che siano in grado di raccogliere ed integrare in un’unica soluzione tutti i ser-vizi destinati ai soci, rispondendo alle nuove esigenze sia dell’a-zienda sia degli utenti finali.

"Altroconsumo Digital. From paper to tablet: a translation of con-tent for consumers" is a thesis both theoretical and

project-o-riented that analyzes the major changes in the world of contem-porary information and deals with the fundamental role that the designer is able to cover in this new context. Studying the most

Abstract

9

Abs

tr

(6)

famous traditional magazines on one side and the latest digital ones on the other, the aim was to identify the best solutions to translate the editorial formats in their transition from analog to digital support.

In the first section of this thesis, I analyze the relationship between network and information and the consequences that Internet has brought, even beyond the digital environment, dra-matically changing the space and time of the news access.

In the second one, the attention is shifted to the mobile devices and I analyze the technological and social transformations that have changed the habits of millions of people around the world and forced the publishers to change their strategies, focusing on quality and on the ability of the designers to organize and commu-nicate the information.

Finally, in the last section readers are led by the hand to disco-ver the Altroconsumo association and I present two prototypes of an app and a digital magazine for tablets that are able to col-lect and integrate all services into a single solution for the asso-ciation’s members, thus satisfying both Company and final user’s new needs.

10

Abs

tr

(7)

15 20 20 26 34 38 43 54 54 61 64 65 90 90 96 101 103 105 110 110 113 Introduzione

SEZIONE A | L'INFORMAZIONE CONTEMPORANEA

Capitolo 1. La trasformazione del mondo dell’informazione 1.1. Internet come risorsa

1.2. Un nuovo formato giornalistico per la rete 1.3. L’informazione digitale

1.4. L’informazione sui dispositivi mobili 1.5. Atomizzazione dell’informazione Capitolo 2. Una nuova strada per il giornalismo

2.1. La crisi della carta stampata 2.2. Dalla scarsità all’abbondanza 2.3. Puntare sulla qualità dei contenuti 2.4. Il ruolo del design

SEZIONE B | IL RE-DESIGN

Capitolo 3. L’informazione in movimento 3.1. L’evoluzione dei dispositivi di lettura 3.2. Il testo digitale

3.3. La forma dell’informazione 3.4. Una nuova generazione di lettori 3.5. Lettori in movimento

Capitolo 4. Un mercato in espansione

4.1. Tablet e utenti in Italia e nel mondo

4.2. La fruizione di quotidiani e riviste su tablet

116 116 118 123 140 142 150 150 151 152 153 156 158 158 159 160 163 170 173 177 185 193 199 Capitolo 5. Una tecnologia chiamata “rivista”

5.1. Guardare al cartaceo 5.2. Un mondo di possibilità

5.3. Verso una nuova figura di designer 5.4. L’editorial experience designer 5.5. Reinventare la copertina SEZIONE C | ALTROCONSUMO DIGITAL Capitolo 6. Il mondo di Altroconsumo

6.1. Un’associazione unica nel panorama italiano 6.2. L’offerta a servizio dei soci

6.3. Target e profilo dei soci

6.4. L’identità e l’immagine di Altroconsumo 6.5. La comunicazione e la forza del gruppo Capitolo 7. Il progetto

7.1. Gli obiettivi del progetto 7.2. Perché Altroconsumo 7.3. L'app: un hub di informazioni 7.4. La rivista: interazione e funzionalità 7.5. Le scelte grafiche

7.6. Riflessioni e possibili sviluppi futuri Appendici

Bibliografia Sitografia Ringraziamenti

(8)

Sono trascorsi ormai più di cinque anni dalla presentazione del primo iPad e non è ancora chiaro quale sarà il futuro dell'editoria.

È sicuramente finito l’iniziale periodo di innamoramento da parte di molti utenti che ha caratterizzato i primi mesi subito dopo il lancio del prodotto. Nel frattempo è aumentata l’offerta, è migliorata la qualità e si è acquisita piena consapevolezza dei punti di forza e di debolezza del nuovo dispositivo come stru-mento di lavoro ed entertainment. Dal quel gennaio 2010 che ci appare oggi così lontano, la sua diffusione a livello mondiale ha seguito una vertiginosa crescita al punto che l'anno in corso sarà ricordato come l’anno del sorpasso: grazie ad un +25% rispetto al precedente, nel 2015 le vendite dei tablet supereranno quelle dei computer portatili.

Eppure non si tratta solo di una questione di numeri. Senza esagerare, possiamo affermare che ci troviamo di fronte ad una svolta epocale per il mondo dell'editoria, di portata addirittura superiore rispetto all'invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Gutemberg. Infatti, se la rivoluzione rinascimentale ri-guardava solo la tecnica di riproduzione del testo, qui ci troviamo nel mezzo di un cambiamento ancora più radicale: con l'editoria digitale quello che si trasforma davvero non è tanto la tecnica di produzione, che rimane sostanzialmente invariata, ma soprattut-to il mesoprattut-todo di distribuzione e di fruizione dei contenuti da parte dell’utente.

Come è già avvenuto prima con l'industria musicale e poi con il mondo della fotografia, grazie al digitale i contenuti si trasfor-mano in prodotti intangibili slegati dall'oggetto fisico al quale da sempre sono stati relegati. Siano essi un libro, un quotidiano o una rivista, oggi possono essere inviati come sequenza di infor-mazioni attraverso la rete e raggiungere agilmente l'utente fina-le. Anche le distanze si sono accorciate: ciò che conta non è più quanto è lontana l'edicola o la libreria di riferimento, se è già chiusa o se per qualche motivo non gli è ancora arrivato l'ultimo numero della nostra rivista preferita, perché ormai la distanza si misura nel numero di click (o di tap) che occorre compiere per

Introduzione

15

Intr

(9)

accedere ad una determinata informazione. Inoltre, attraverso le enormi potenzialità dei tablet, si apre un mondo di possibili-tà per l’utente che aspetta solo di essere riempito con soluzioni adeguate e che muta profondamente le modalità d’interazione con quei contenuti che eravamo abituati a vedere su solo carta, statici e immutabili. La rivista non è più pensata per essere sola-mente letta: ora si ascolta, si guarda, si tocca, si interagisce con un universo connesso con la rete e con i suoi utenti, la lettura abbandona la sua struttura tipicamente lineare a favore di quella ipertestuale, mentre il lettore viene chiamato a partecipare atti-vamente ad una consultazione che si fa sempre più immersiva, coinvolgente ed interattiva.

Oggi viviamo un periodo in grande fermento e di continua spe-rimentazione, in cui l’urgenza di innovare e rinnovarsi è dettata anche dalla crisi di un settore che non è più economicamente sostenibile per come è strutturato tuttora. Ma di fronte a questa complessità ed alle nuove opportunità che lo strumento ci offre, il compito a cui siamo chiamati si presenta tutt’altro che facile. E questo vale tanto per gli editori quanto per i designer, che si vedono costretti a confrontarsi con nuove esigenze da parte dei lettori e ad acquisire nuove competenze specifiche che fondono insieme gli ambiti dell’editorial design e dell’experience design verso una nuova figura di progettista.

La strada non sarà né breve né facile. Ma forse durante il per-corso troveremo nuovi modi per guardare alla realtà con occhi differenti.

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Intr

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Dopo un’intera tesi di laurea, anche il più saggio tra noi potrebbe pensare che redigere una paginetta o poco più piena di “grazie” sia un compito piuttosto facile.

In realtà, buttar giù due ringraziamenti è difficile per almeno tre motivi. Il primo: perché senza alcun dubbio queste saranno le parole di gran lunga più lette di tutte quelle che ho scritto fin qui. E (forse) anche quelle più immediatamente comprensibili. Il se-condo: perché in tantissimi hanno contribuito nel corso degli anni a plasmare la persona che sono diventato ora e sarebbe vera-mente impossibile citarli tutti in un elenco. Il terzo: perché anche di fronte all’enorme gioia di tagliare un traguardo così a lungo desiderato ed oggi duramente conquistato, si ha sempre paura di lasciarsi indietro qualcosa importante.

Inizio quindi col dire che questa tesi è stata per me una ghiot-tissima occasione per avventurarmi in quel magnifico mondo che è l’editoria digitale, verso il quale nutro un’ardente curiosità che mai sembra avere fine. Numerosissimi sono gli aspetti che avrei voluto approfondire ed affinare ulteriormente, ma alla fine “si chiude” per poter terminare una tappa e partire per un nuovo viaggio. Un’altra avventura carica di speranze e promesse all’o-rizzonte, che già mi vede impegnato da oltre tre anni nel mondo del lavoro proprio come designer della comunicazione. Nel frat-tempo, spero di aver dato delle conferme e di essere stato all’al-tezza del percorso che ho scelto di intraprendere, ormai quasi un anno fa: la passione e l’impegno da parte mia non sono certo mancati. Il tempo è volato come sempre, ma in ogni caso ho cer-cato di puntare in alto ed offrire sempre il massimo di me stesso. Ed ora che mi trovo di fronte al mio inseparabile MacBook Pro, mi sento un po’ emozionato ed allo stesso tempo terrorizzato di dimenticare qualcuno di realmente importante. Io ci provo e spe-ro di non scordarmi nessuno. Fatti e persone che hanno reso la mia vita così bella meriterebbero però un libro tutto loro.

Ringrazio innanzitutto il mio relatore, prof. Francesco Erman-no Guida, per aver sinceramente preso a cuore la mia tesi e per

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quando ballano riescono a comunicare tutta l’energia che hanno dentro. Ringrazio ogni dama del Luna Rossa e dello Zoo Latino che mi ha negato un ballo con lei: ci sono “no” che fanno crescere e ci spronano a migliorare sempre di più noi stessi.

Ringrazio Cristian e tutto il gruppo dei volontari della Prote-zione Civile di Concorezzo, per i bellissimi turni che abbiamo svol-to insieme a servizio della nostra comunità e per le situazioni di emergenza a cui con impegno e professionalità abbiamo sempre saputo rispondere.

Ringrazio tutte le persone che semplicemente ci sono state, quelle che mi hanno preso per mano e guidato in questi anni, quelle che hanno avuto il coraggio di rimproverami e mostrarmi dove ancora avevo da imparare, quelle che con molta provviden-za hanno saputo mettere una buona parola nel momento giusto.

Ma soprattutto ringrazio Irene, il primo e unico amore della mia vita, a cui ho dedicato questa tesi, che sempre mi ha amato e mi è stata accanto. A ogni esame, a ogni consegna, a ogni re-visione: lei c’era. E anche quando mi sentivo solo e sconfortato, sapevo che lei era lì al mio fianco, subito pronta a tirarmi su con una fragorosa risata, un caloroso abbraccio e un dolce bacio.

Infine, un ultimo ringraziamento va a me stesso, perché se sono arrivato fino a questo punto, in fondo, è anche un po’ me-rito mio.

la sua sapiente direzione lungo tutto questo percorso di crescita, professionale e personale.

Ringrazio la dott.ssa Letizia Bollini, ricercatrice all’Università degli Studi di Milano - Bicocca, per avermi indirizzato per prima verso le ottime letture di cui mi sono appassionato in questi mesi e dalle quali ho tratto ispirazione per questa tesi.

Ringrazio il prof. Luca Pitoni, il dott. Davide Di Gennaro e il dott. Davide Bonando, docenti del corso di iPublishing del CFP Bauer di Milano, che mi hanno offerto numerosi spunti sul mondo dell’editoria digitale e mi hanno costantemente spronato verso la creazione di un progetto semplice ed originale.

Ringrazio la dott.ssa Rosanna Massarenti, direttrice di Altro-consumo e delle altre riviste dell’associazione, che mi ha voluto bene sin dal mio primo giorno di lavoro. Ringrazio i miei colle-ghi dell’ufficio design, Roberto, Sara, Elisabetta, Arianna, Ida, Guglielmo e la nostra coordinatrice, Grazia, per l’accoglienza che mi hanno riservato ad ogni rientro e per l’affetto di cui mi hanno circondato in questi mesi. Ringrazio Marzio per le sua ironia ta-gliente e Silvia per i nostri deliziosi pranzi alla Latteria.

Ringrazio i miei genitori, Ornella e Michele, poiché sono sem-pre stati il mio punto di riferimento, per la Fede e per tutti i valori che mi hanno trasmesso, perché con grande sostegno mi hanno permesso di raggiungere questo importante obiettivo…e infine per avermi supportato con così tanta pazienza! Ringrazio le mie sorelle, Giulia e Laura, per la loro spontaneità ed allegria.

Ringrazio i miei compagni di avventura a Valencia, Davide, la Lau, Gabri e l’Ale. Loro non lo sanno ancora, ma ci aspetta una vacanza davvero fantastica quest’anno! Ringrazio Slump, che si è unito a noi per la splendida estate in Croazia. E non posso di-menticare la Marty, la Vane, le due Chiara e tutti gli altri amici di Barcellona: sono tutti presenti nel mio cuore e non potrò mai scordarmi nessuno di loro!

Ringrazio Fala, Pizzi, Carlo e Civa per la nostra bellissima ami-cizia durante gli anni dell’università, per aver condiviso con me le loro idee ed aver realizzato stupendi progetti, ma soprattutto per avermi pazientemente sopportato durante i giorni che prece-devano ogni consegna. Ringrazio Baso e i suoi incredibili mojito, ingredienti unici per feste davvero speciali. Ringrazio Paolo per la sua amicizia sincera, per i suoi racconti, per la sua esperien-za e per le opportunità straordinarie che sono nate dall’averlo conosciuto.

Ringrazio il gruppo di ballo latino-americano e il gruppo del coro, che mi hanno fatto scoprire due lati artistici che non pensa-vo di avere, e soprattuto la Sere, Maury, Luca, la Gloria, la Simo e tutti i cavalieri Cappellai Matti e le dame Alice che hanno ballato accanto a me nel saggio di fine anno. Ringrazio Daniele, Martina, Simone e Alessandrina perché sono dei maestri fantastici e

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