• Non ci sono risultati.

Relazione difetti dell’occhio1 –

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Relazione difetti dell’occhio1 –"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

2C: Sabrina O. – Sura J. – Rebecca F. – Eya T.

Relazione scienze

Sperimentiamo il metodo con cui un non vedente svolge attività quotidiane senza alcun problema.

Per l’esperimento abbiamo usato:

 dei vestiti (magliette, jeans, piumini, felpe);  una collana e un orologio;

 delle scarpe;

 dei biscotti, panna montata, tè e una torta al cioccolato.

Per iniziare abbiamo bendato la nostra compagna Eya. Poi abbiamo preso dei vestiti e li abbiamo ammucchiati tutti sul tavolo dopodichè le abbiamo fatto conoscere il perimetro della stanza. Dopo averla orientata le abbiamo chiesto di vestirsi, per esempio le dicevamo: “Eya oggi è piuttosto freddo, mettiti i jeans, una maglietta a maniche lunghe, la felpa e un piumino; se riesci cerca di allacciare le scarpe la felpa e il piumino”. Eya ha iniziato a cercare i vestiti nel mucchio. Ha cercato i jeans e li ha messi poi ha indossato la maglietta, la felpa ed infine il piumino. L’unica cosa che non è riuscita a fare è stata quella di allacciare il piumino, mentre è riuscita ad allacciarsi le scarpe. Vedendo la nostra compagna in difficoltà abbiamo iniziato a mettere i vestiti in ordine, cioè abbiamo messo le felpe da una parte sul tavolo i piumini da un’altra e via di seguito. Dopo aver

(2)

2C: Sabrina O. – Sura J. – Rebecca F. – Eya T.

ordinato i vestiti abbiamo fatto conoscere a Eya la loro posizione facendoglieli toccare dopodiché le abbiamo detto: “Eya oggi una giornata piuttosto calda mettiti i jeans, la maglietta a mezzemaniche, l’orologio, la collana e le scarpe”. Eya conoscendo la posizione dei vestiti ha iniziato indossando i jeans, la maglietta, le scarpe e l’orologio; l’unica cosa che non è riuscita a mettersi è stata la collana e l’unico errore che ha commesso è stato quello di aver messo i jeans al contrario.

CON QUESTO ESPERIMENTO ABBIAMO CAPITO CHE I NON VEDENTI NON RIESCONO A ORIENTARSI NEL CAOS, MA HANNO BISOGNO DI UNAMBIENTE ORDINATO.

Dopo abbiamo fatto l’esperimento su come un non vedente riesca a pagare il conto al ristorante.

Abbiamo simulato il pagamento del conto di un ristorante, in questo caso Eya ha provato a pagare il conto

bendata. Per prima cosa abbiamo dato a Eya 30 € e alcune monetine. Il cameriere presente ha chiesto a Eya che cosa voleva mangiare, il menù prevedeva: panna montata servita in una tazza, dei biscotti, la torta al cioccolato e infine il tè. Eya ha preso il tè e la panna montata, per rendere la cosa un po’ più difficile le abbiamo chiesto di

mettere la panna montata sui biscotti. Lei è riuscita a malapena a spalmarla. Dopo che ha finito di mangiare le abbiamo chiesto di pagare il conto che era di 10 € e 20 centesimi. Lei pur essendo bendata ci è riuscita e ha pagato perfettamente il conto senza sbagliare.

Riferimenti

Documenti correlati

La scorsa estate l’assessorato alle politiche sociali ha bandito un concorso tra i bambini che ogni giorno ha partecipato alle attività della colonia al fine si cerca- re un nome

L'obiettivo generale dello strumento COVAX è garantire che tutti i paesi abbiano accesso ai vaccini contemporaneamente e che la priorità sia data a quelli più a rischio, inclusi gli

Le leggi dinamiche della traslazione e della rotazione si esprimono più rigorosamente e sinteticamente in termini di grandezze vettoriali, piuttosto che di relazioni

Dunque il sistema GPS deve aiutare il sistema INS per quanto riguarda la correzione degli errori interni e l’inizializzazione della posizione, e l’INS deve sopperire agli outages

Per tutto questo può essere percepito probabilmente come ciò che di più vicino c'è alla crescita creativa della persona e di più lontano dalla distruttività della chiusura

Oggi, sabato 25 novembre dalle ore 10 alle ore 17 la sede di viale Santa Maria sarà aperta a ragazzi e genitori: si potran- no visitare le aule della scuola, dotata di

In Tabella I sono invece riportati altri dati che ho potuto ricavare dalla diagno- stica degli ultimi due anni su 580 donne in gravidanza e 560 non in gravidanza: si può osservare che

La coereditarietà di una beta talas- semia eterozigote e un gene alfa triplicato determina un quadro lieve di talassemia intermedia in quanto es- sendo, il gene alfa