Abstract
Il presente lavoro di tesi propone una ricerca sulla disidratazione e stabilizzazione dei fanghi biologici, in letti vegetati (Phragmites australis), come valida alternativa alle tecniche tradizionali. Le piante, oltre a partecipare alla disidratazione dei fanghi, stabiliscono le condizioni favorevoli alla mineralizzazione della frazione organica ad opera dei batteri adesi alla struttura radicale (rizosfera). Il lavoro ha previsto la piantumazione di Phragmites nei 4 letti (100 m3 ) adiacenti l’impianto, l’immissionie ogni 15 giorni di 20 m3 di fango (al 2% sostanza secca) e 4 campionamenti stagionali. Per monitorare la trasformazione dei fanghi.sono stati valutati i parametri chimico-fisici e biologici, legati ai cicli di C, N, P ed alla biomassa microbica. La Phragmites ha incentivato lo sviluppo delle colonie microbiche, assimilato nutrienti e apportato ossigeno a livello radicale, migliorato la conduttività idraulica del letto, determinato la riduzione dei volumi dei fanghi e di conseguenza la loro mineralizzazione/stabilizzazione.
Gli odori molesti e la diffusione di insetti sono stati eliminati e dall’analisi dei costi è emerso un risparmio nella gestione dei fanghi del 30-40% rispetto ai trattamenti convenzionali