• Non ci sono risultati.

Premessa

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Premessa"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

PREMESSA

La rivista accoglie studi di carattere letterario, linguistico e culturale sulle co-munità migranti d’‘oltreoceano’ – friulane in particolare –, approfondendo i le-gami simbolici, linguistici e storici che uniscono realtà diverse e analizzando le connessioni con altre lingue minoritarie e le loro poetiche migranti.

Da tempo ormai il Dipartimento di Lingue e Letterature Germaniche e Ro-manze si è dimostrato ricco di fermenti e di iniziative nei confronti di un argo-mento come quello della migrazione e della creolizzazione cross-culturale, che in un certo senso ne caratterizza la struttura. Gruppi di ricerca si misurano co-stantemente con il problema, grazie anche ai finanziamenti ottenuti dalla Re-gione Friuli Venezia Giulia in base alla L.R. 15/96, tramite il Centro Interdi-partimentale di Ricerca sulla cultura e la lingua Friulana (CIRF). I progetti in questione sono: ‘Culture a confronto: l’emigrazione friulana oltreoceano’: coor-dinatore generale Silvana Serafin, coordinatori d’area: Anna Pia De Luca (Ca-nada-anglofono), Alessandra Ferraro (Québec), Silvana Serafin (Ispano-ameri-ca), Antonella Riem Natale (Australia); e ‘Il friulano e le sue varianti. Tra dia-cronia e sindia-cronia, fonti documentarie e ricerca sul campo’: coordinatore ge-nerale Carla Marcato, coordinatore di settore Piera Rizzolatti.

Problematiche create dall’ibridazione di letteratura e di lingua dovuta a sog-getti in movimento o nomadi, emigrazione e immigrazione, identità e nazione, politica e istituzioni, marginazione e assimilazione, soggettività interculturale, tradizione femminile, studi post-coloniali e subaltern studies, saranno pertanto oggetto d’analisi continuative ed approfondite, la cui base di partenza poggia sul concetto di ‘coscienza nomade’ enunciato da Rosi Braidotti ben conscia di ciò che significa emigrare.

Obiettivo dei collaboratori della rivista è individuare, inoltre, – attraverso la letteratura, in cui è implicito il duplice registro che modella la costruzione del discorso incentrato sulla dialettica permanente tra cultura e società – il senso di appartenenza alla terra d’origine che nella tragedia dell’emigrazione si rinsalda e si rinvigorisce. Lo attestano, ad esempio, i molteplici fogolârs furlans, sparsi

(2)

ovunque, gelosi custodi delle tradizioni della terra di provenienza, incisivi nel-la caratterizzazione delnel-la complessa società d’oltreoceano, fondata su un siste-ma di valori rispettosi dell’identità culturale altrui. Una volta superati i molte-plici ostacoli, la cultura iniziale si trasforma in elementi vitali, aprendo il pre-sente a suggestive transizioni culturali. Forme e strutture di pensiero, nuclei di significato mitico, conoscenze linguistiche, rivitalizzano l’immaginario colletti-vo delle nuove realtà e forniscono un sistema epistemologico risemantizzato.

È di fondamentale importanza, pertanto, attivare la memoria che, nel mitiz-zare il passato, intriso di storia e di ricordi nostalgici, immette nell’universo del-la poiesis, dove convivono l’esistenza e l’essenza, del-la storia e del-la trascendenza, del-la legge e l’assurdo. Ciò dà la forza di vivere il difficile momento attuale, di con-siderare la nuova realtà da un punto di vista estetico e in funzione ermeneuti-ca. Quest’ultima emerge con prepotenza dalla continua e costante assimilazio-ne di valori e di contraddizioni propri di una società in evoluzioassimilazio-ne. Attraverso la migrazione, mondi lontani entrano in contatto, individualità marginali ed emarginate conducono lotte di sopravvivenza, contrastando soprusi con forza insospettata nel tentativo di conquistare la libertà materiale e spirituale. Per ta-le motivo la ta-letteratura si connota di vata-lenza etica ed estetica.

Il primo numero che si apre con le intense poesie di Maria Luisa Daniele Toffanin e Rosalba Campra, traccia appunto i Percorsi letterari e linguistici su cui migra l’intero sistema ideologico condensato in un ordine letterario simbo-lico e proprio per questo, particolarmente incisivo all’interno del tessuto socia-le. Canada (De Luca, Chittaro), Quebéc (Ferraro, Toffoli), Stati Uniti (Ciani, Serra), Ispano-america, Argentina in particolare, (Bellini, Blengino, D’Abdon, Regazzoni, Rocco, Serafin, Toso), Brasile (Marcato, Rizzolatti), sono mete am-bite per la maggioranza di italiani – dei quali molti sono i friulani – che si sono spinti oltreoceano all’inseguimento di un sogno e di una speranza. Di contro la realtà dei nativi, individuati nell’intrinseco rapporto con la natura che placa violenze e dolori di conquista (Mercanti) o che comunica antica sapienza e ar-monia del vivere (Riem Natale).

All’interno del testo prende consistenza l’immagine dinamica della cultura dei nuovi territori, in cui emergono problematiche legate alla dominazione e al-la rivendicazione, al modernismo e al regionalismo, all’immaginario popoal-lare e al cosmopolitismo, ma anche la volontà di risolverle. Grazie al discorso lettera-rio che recupera la tessera platonica per cui ogni uomo è simbolo, «tessera» dell’uomo totale – proveniente dalla stessa origine e alla ricerca, con il consen-so degli dei, dell’unità da essi frantumata –, si approda così alla visione d’insie-me che nell’uno raccoglie i distanti, unifica i diversi, senza annullarne la diffe-renza.

Da qui il potere salvifico assegnato alla letteratura: nel ripercorrere il labi-Silvana Serafin

(3)

rintico percorso dell’anima alla ricerca del significato esistenziale, attraverso anche il fenomeno migratorio, paradigma di avventura e di mobilità, vengono recuperati punti di riferimento essenziali alla costruzione del presente e del fu-turo. Tra le tematiche ricorrenti figurano, pertanto, l’esaltazione dello spazio fi-sico, l’amarezza del viaggio/esilio/migrazione, la difesa dell’identità linguistica e culturale.

Poichè la tensione al comunicare è tipica di una poetica situata sempre sul crinale dell’extraterritorialità, non sorprende la diffusa e soggettiva emotività del linguaggio utilizzato, l’autoreferenzialità di alcune modalità discorsive – so-liloquio, scrittura epistolare, espressioni colloquiali. Io lirico e io narrativo, co-stantemente immersi nel flusso temporale dell’esperienza, ri-definiscono il rea-le come manifestazione della propria essenza più profonda. Tuttavia, l’altret-tanto costante ricerca d’inserimento all’interno di una realtà che irradia ele-menti autoctoni di facile assimilazione, instaura un rapporto reciproco fra cul-ture, strettamente collegato alla dinamica dei sistemi culturali ed incentrato sul-la crescita dialogica, alimentata dalsul-la costante appropriazione e trasformazione dei messaggi esterni. Se l’emigrazione, identificata nel momento di rottura e di travaglio, corrisponde a precise prove iniziatiche necessarie ad intraprendere una nuova vita, l’acculturazione, all’interno di realtà geografiche considerate sempre più proprie, dà l’abbrivo alla formazione di un nuova coscienza nazionale.

Silvana Serafin 9

Riferimenti

Documenti correlati

E infine, ancora a dimostrazione dell’autenticità della proposta di Rodari di far squadra con bambini e ragazzi e di dare significato profondo alla parola, viene riportata una

Se sei un libero professionista titolare di Partita Iva non devi presentare domanda a Sport e Salute. Se ricorrono gli altri requisiti di legge, rientri nella casistica

Secondo molti Autori, ma, come ora vedremo, non tutti, il transfert non è affatto risolto e la sua risoluzione continua infatti dopo la conclusione della cura (Buxbaum 1950 -

Stock (1969b) parla della necessaria presenza di limiti interni e esterni; Ticho (1972) sostiene, come abbiamo già accennato, che una valutazione del raggiungimento o meno degli

Il concorso fotografico, alla sua prima edizione, è organizzato dal Centro Interdipartimentale per lo studio delle Biotecnologie Molecolari dell’Università degli studi

Puoi esercitare la tua influenza in tre modi: tramite il linguaggio e una comunicazione efficace, tramite la reciprocità e le “monete” di scambio e tramite la perseveranza

24-26: Discreta conoscenza e comprensione degli argomenti; discreta capacità di analisi e sintesi con capacità di argomentare in modo rigoroso i contenuti richiesti; discreta

A tal riguardo si evidenzia la necessità di rivedere il rapporto tra ospedale e territorio, favorendo la diffusione degli ospedali di comunità per il trattamento delle