• Non ci sono risultati.

Le informazioni affidate agli Infermieri

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Le informazioni affidate agli Infermieri"

Copied!
37
0
0

Testo completo

(1)

2° unità didattica

SPECIFICITA’

(2)
(3)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

“Funzione specifica dell’infermiere è quella di

assistere l’individuo, sano o malato, per

aiutarlo a compiere tutti quegli atti tendenti al

mantenimento della salute o alla guarigione o

a prepararlo a una morte serena, atti che

l’individuo compirebbe da solo se disponesse

della forza, della volontà e delle cognizioni

necessarie, e di favorire la sua partecipazione

attiva in modo da aiutarlo a riconquistare il più

rapidamente possibile la sua indipendenza”

(4)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

Negli ultimi decenni gli infermieri si sono attivati per

acquisire nuove funzioni, sia reclamando il riconoscimento

giuridico, sociale e anche economico, per

l’esercizio di

alcuni compiti

riservati per lo più ai medici, sia

teorizzando

una

competenza tecnica esclusiva nel

campo del soddisfacimento di alcuni bisogni

fondamentali dell’uomo.

Nella specifica attività dell’infermiere, confluiscono due

fondamentali aspetti:

il primo è in stretta

interdipendenza

con l’attività diagnostica e terapeutica

del medico,

il secondo, in forma sostanzialmente

autonoma e indipendente

, riguarda le azioni volte al

prendersi cura della persona nel soddisfacimento di

alcuni bisogni fondamentali.

(5)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

I BISOGNI FONDAMENTALI DELL’UOMO

secondo l’infermiera americana Virginia Henderson

 1. respirare normalmente

 2. mangiare e bere in modo adeguato  3. eliminare i residui biologici

 4. muoversi e adottare posture confortevoli  5. riposare e dormire

 6. vestirsi e spogliarsi

 7. mantenere la temperatura corporea nella norma  8. tenere il corpo pulito e ordinato

 9. proteggersi dai pericoli dell’ambiente

 10. comunicare con i propri simili esprimendo emozioni, bisogni, paure o

opinioni

 11. praticare la propria religione seguendo la propria fede e le proprie

convinzioni

 12. occuparsi di un’attività in modo da sentirsi utili  13. svagarsi in modo di distendersi e divertirsi

 14. imparare, scoprire o soddisfare la curiosità che porta a un normale

(6)
(7)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LO SCOPO

DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Le varie azioni assistenziali infermieristiche sono mirate

a soddisfare bisogni fondamentali della persona

allo scopo di: aumentare

l’INDIPENDENZA DELL’ASSISTITO

al massimo grado possibile e quando ciò non sia fattibile

è quello di

EDUCARE IL DISABILE

a convivere con le limitazioni imposte dalla sua

condizione o consentirgli una

(8)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA

Il riconoscimento dell’esclusiva competenza di un

determinato campo di attività sanitaria costituisce il

fondamento della

recente professionalizzazione

dell’assistenza infermieristica.

Secondo i criteri di

analisi sociologica delle professioni

proposti dalla scuola funzionalista, un’occupazione

può acquisire le

caratteristiche tipiche di una

professione

, allorquando vengono formalizzati

un’area di competenza tecnica esclusiva derivante

da conoscenze sistematicamente acquisite tramite

una formazione specifica e un particolare ideale di

servizio, reso esplicito aderendo ad un codice di

(9)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL CONCETTO DI PROFESSIONE

Il termine professione deriva dal latino

professum

, composto da

pro

= davanti e

fatēri

= confessare, riconoscere. Che ha

dichiarato apertamente.

Professare = mostrare pubblicamente di sentire.

Definizione di PROFESSIONE comparsa per la

prima volta

“Occupazione in cui la conoscenza

professata in qualche settore della cultura

o delle scienze è utilizzata nella sua

applicazione ai problemi altrui o

nell’esercizio di un’arte basata su di essa”

(10)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL CONCETTO DI PROFESSIONE

Secondo il sociologo E. GREENWOOD (1957) sono 5 gli attributi

che deve possedere una professione per contraddistinguersi da

altri tipi di occupazione:

1. UNA TEORIA SISTEMATICA (corpo di teoria organizzata in

un sistema coerente per razionalizzare le sue operazioni in situazioni concrete)

2. UN’AUTORITA’ PROFESSIONALE (riconoscimento che

proviene dal cliente, dagli altri professionisti e dalla società in generale, che deriva dalla sua conoscenza specifica, competenza tecnica, autonomia, responsabilità e leadership)

3. SANZIONI DELLA COMUNITA’ (monopolio dell’esercizio

attraverso i titoli accademici e l’abilitazione dello Stato pena sanzioni per abuso di professione

4. UN CODICE DEONTOLOGICO (regole di comportamento

stabilite dalla professione stessa attraverso gli organi professionali a tutela del cliente, della professione e dell’organizzazione)

5. UNA CULTURA PROFESSIONALE (valori, norme, regole e

simboli professionali che si esprimono attraverso le organizzazioni ed associazioni professionali)

(11)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA

L’infermieristica può essere vista sia come

professione, cioè

un’insieme di azioni mirate ad uno scopo, sia come disciplina,

cioè come insieme di conoscenze specifiche che ispirano le

scelte operative (orizzonte scientifico e culturale della

professione)

AFAF IBRAHIM MELEIS

, un’infermiera statunitense

contemporanea, afferma alcune

tappe evolutive

che hanno

caratterizzato e accompagnato la ricerca di un identità di tipo

professionale e di un campo d’azione proprio.

Ogni stadio ha contribuito ad affermare

il ruolo dell’assistenza

infermieristica nella società

e a vederlo riconosciuto, in

particolare attraverso l’esplicitazione dei requisiti scientifici

della disciplina infermieristica.

(12)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA

Le tappe evolutive professionalizzanti di MELEIS

1.

Stadio della PRATICA

, si riferisce al periodo che ha

preceduto ogni forma di teorizzazione infermieristica, coincide

esclusivamente con il “fare” dell’infermiere, su azioni dettate da

una vocazione caritativa e/o dalla scienza medica.

2.

Stadio della FORMAZIONE ed ORGANIZZAZIONE

, si

riferisce alla definizione di norme e di standard da utilizzare

nell’insegnamento agli studenti e nella gestione del personale.

3.

Stadio della TEORIA

, si riferisce alla riflessione sul nucleo

dell’assistenza infermieristica, sul suo mandato e sul suo scopo,

mediante la produzione di teorie e modelli concettuali.

4.

Stadio della FILOSOFIA

, si riferisce all’esigenza dei

professionisti di fornire alle elaborazioni teoriche prodotte e alla

disciplina infermieristica nel suo complesso una valida

giustificazione epistemologica

(teoria della conoscenza, filosofia della scienza: riflessione intorno ai principi e al metodo della conoscenza scientifica)

(13)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA

FASE FILOSOFICA

L’olismo

è l’approccio filosofico e scientifico dell’infermieristica.

La stessa concezione olistica, che si è soliti contrapporre a

quella biomedica, non è antiscientifica, ma si alimenta dei

risultati della ricerca e si riferisce a teorie accreditate, in

particolare ai modelli sistemici, che impongono di osservare e

studiare i fenomeni complessi, come la salute dell’uomo,

secondo

relazioni di funzionalità e non solo di casualità

.

Secondo alcuni studiosi, nella gerarchia del sapere prodotta da

una disciplina scientifica, a un livello superiore delle teorie e dei

modelli concettuali si colloca il

METAPARADIGMA

, che

consiste nella cornice filosofica dell’intera disciplina, dei suoi

principi e valori di fondo, delimitando in tal modo

l’ambito di

elaborazione dei modelli concettuali e delle teorie.

(14)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL METAPARADIGMA DELL’INFERMIERISTICA

Mentre i paradigmi, i modelli concettuali e le teorie possono essere diversi, il metaparadigma di una disciplina è

generalmente uno solo.

Il metaparadigma più riconosciuto dell’infermieristica

prende in considerazione quattro elementi:

La persona

(o il gruppo);

L’ambiente

nel quale la persona vive sia naturale che

sociale;

La salute/malattia;

L’assistenza infermieristica.

Tale prospettiva non è esclusiva dell’infermieristica, ma si ritiene

che sia la disciplina

che maggiormente prende in considerazione

l’essere umano come un tutto unico nelle esperienze che

riguardano la sua salute-malattia

.

(15)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA

L’individuazione di uno

specifico professionale

ha trovato

fondamento nel riconoscere l’esistenza di particolari fenomeni

di salute, non compresi nella diagnosi medica e

gestiti

autonomamente dagli infermieri,

che si assumono la

responsabilità in

toto

della loro identificazione e del

conseguente trattamento, e che costituiscono la

diagnosi infermieristica

.

Questo ha facilitato il progresso in ambito giuridico delle

forme di abilitazione e riconoscimento della competenza

infermieristica nella gestione di trattamenti sanitari e della loro

documentazione, in virtù della loro formazione ed

(16)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LA PROFESSIONALIZZAZIONE INFERMIERISTICA

 La modifica del percorso formativo dell’infermiere dal contesto

ospedaliero al contesto universitario (D. Leg.vo n. 502/1992),

dapprima come Diploma Universitario per Infermiere (D.M. del 1996) e poi come Diploma di Laurea in Infermieristica (D.M. del

MURTS 2 aprile 2001),

ha comportato una sequela di norme successive che hanno professionalizzato il ruolo dell’infermiere.

 Una delle fonti giuridiche fondamentali relativa all’assistenza

infermieristica e al ruolo dell’infermiere nel contesto sociale e sanitario è il Profilo Professionale dell’Infermiere, un decreto del Ministero della Sanità, D.M. 739/1994, a cui fa seguito il nuovo Codice Deontologico emanato nel 1999.

 Queste norme hanno individuato una propria autonomia e

responsabilità dell’infermiere rispetto alla professione sanitaria medica e rappresentano il primo fondamentale passo verso

l’emancipazione della professione confermate poi dalla L. n. 42/1999. Il percorso di professionalizzazione prosegue con la L. 251/2000 che riconosce il ruolo dirigenziale dell’infermiere e con la L. n. 43/2006

vengono individuate anche le varie specializzazioni e trasformato il Collegio professionale in Ordine.

(17)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL PROFILO PROFESSIONALE DELL’INFERMIERE

Decreto ministeriale 14 settembre 1994, n. 739

Art.1

primo comma

E’ individuata la figura dell’infermiere con il seguente profilo: l’INFERMIERE è l’operatore sanitario che, in possesso del

DIPLOMA ABILITANTE e dell’ISCRIZIONE all’ALBO PROFESSIONALE, è RESPONSABILE dell’ASSISTENZA INFERMIERISTICA.

secondo comma

L’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa

riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativadi natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, prevenzione delle malattie,

l’assistenza ai malati e dei disabili di tutte le età e

l’assistenza ai malati e dei disabili di tutte le età e

l’educazione sanitaria

(18)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL PROFILO PROFESSIONALE DELL’INFERMIERE

terzo comma

L’infermiere:L’infermiere:

a) Partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della

persona e della collettività;

b) Identifica i bisogni di assistenza infermieristica della

persona e della collettività e formula i relativi obiettivie formula i relativi obiettivi;

c) Pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale

infermieristico;

d) Garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni

diagnostico-terapeutiche;

e) Agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri

operatori sanitarie e sociali;

f) Per l’espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario,

dell’opera del personale di supporto;

g) Svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie

pubbliche o private, nel territorio e nell’assistenza

(19)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL PROFILO PROFESSIONALE DELL’INFERMIERE

quarto comma

L’infermiere contribuisce alla formazione del personale di

supporto e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca.

quinto comma

La formazione infermieristica post-base per la pratica

specialistica è intesa a fornire agli infermieri di assistenza generale delle conoscenze cliniche avanzate e della

capacità che permettono loro di fornire specifiche prestazioni infermieristiche nelle seguenti aree:

a) Sanità pubblica: infermiere di sanità pubblica; b) Pediatria: infermiere pediatrico;

c) Salute mentale-psichiatria: infermiere psichiatrico; d) Geriatria: infermiere geriatrico;

e) Area critica: infermiere di area critica.

………

(20)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL CODICE DEONTOLOGICO dell’INFERMIERE

La deontologia

consiste in una serie di

regole di autodisciplina e di comportamento

che valgono

per i membri di una determinata professione, su

deliberazione di quest’ultima.

Sono dunque gli stessi professionisti a darsi le regole

del proprio agire professionale.

Le enunciazione del Codice acquisiscono

valore di

norme vincolanti

per ogni appartenente alla comunità

professionale specifica, la loro inosservanza è punibile

con sanzioni da parte dell’Ordine professionale.

La deontologia è espressione dell’etica professionale in

quanto

traduce in norme le istanze morali

,

specialmente in relazione ai destinatari delle

prestazioni e dell’attività professionale.

(21)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL CODICE DEONTOLOGICO dell’INFERMIERE

febbraio 1999

1. Premessa

1.1 …..1.2 …..

1.3. La responsabilità dell’infermiere consiste nel curare e prendersi cura della persona, nel rispetto della vita, della libertà e della

dignità dell’individuo.

2. Principi etici della professione

2.1…..2.2……

2.3. L’infermiere riconosce che tutte le persone hanno diritto ad uguale considerazione e le assiste indipendentemente dall’età, dalla condizione sociale ed economica, dalle cause di malattia. 2.4. L’infermiere agisce tenendo conto dei valori religiosi, ideologici

ed etici, nonché della cultura, etnia e sesso dell’individuo.

2.6. Nell’agire professionale l’infermiere si impegna a non nuocere, orienta la sua azione all’autonomia e al bene dell’assistito, di cui attiva le risorse anche quando questi si trovi in condizioni di

(22)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL CODICE DEONTOLOGICO dell’INFERMIERE

3. Norme generali

3.1 …. 3.2 ……

3.1. L’infermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull’esperienza e la ricerca, al fine di migliorare la sua competenza.

L’infermiere fonda il proprio operato su conoscenze valide e aggiornate così da garantire alla persona cure e l’assistenza più efficaci.

3.3. L’infermiere riconosce i limiti delle proprie conoscenze e

competenze e declina la responsabilità quando ritenga di non poter agire con sicurezza.

3.4. L’infermiere, in situazioni di emergenza, è tenuto a prestare soccorso e ad attivarsi tempestivamente per garantire

l’assistenza necessaria. In caso di calamità, si mette a disposizione dell’autorità competente.

(23)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL CODICE DEONTOLOGICO dell’INFERMIERE

4. Rapporti con la persona assistita  4.1 ….. 4.2 …….

4.3. L’infermiere, rispettando le indicazioni espresse dall’assistito, ne facilita i rapporti con la comunità e le

persone per lui significative, che coinvolge nel piano di cura.4.5. L’infermiere, nell’aiutare e sostenere la persona nelle

scelte terapeutiche, garantisce le informazioni relative al piano di assistenza ed adegua il livello di comunicazione alla capacità del paziente di comprendere………..

4.6. L’infermiere assicura e tutela la riservatezza delle

informazioni relative alla persona……

4.8. L’infermiere rispetta il segreto professionale non solo per obbligo giuridico, ma per intima convinzione e come risposta concreta alla fiducia che l’assistito ripone in lui.

4.16. L’infermiere sostiene i familiari dell’assistito, in

particolare nel momento della perdita e nella elaborazione del lutto.

(24)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

IL CODICE DEONTOLOGICO dell’INFERMIERE

5. Rapporti professionali  5.1….

5.2. L’infermiere tutela la dignità propria e dei colleghi,

attraverso comportamenti ispirati al rispetto e alla solidarietà. Si adopera affinchè la diversità di opinione non ostacoli il

progetto di cura.

5.3. L’infermiere ha il dovere di autovalutarsi, e di sottoporre il

proprio operato a verifica, anche ai fini dello sviluppo professionale.

6. Rapporti con le istituzioni  6.1 ……

6.4. L’infermiere riferisce a persona competente e all’autorità professionale qualsiasi circostanza che possa pregiudicare l’assistenza infermieristica o la qualità delle cure, con

particolare riguardo agli effetti sulla persona.

6.5. L’infermiere ha il diritto e il dovere di segnalare al Collegio le situazioni in cui sussistono circostanze o persistono

condizioni che limitano la qualità delle cure o il decoro dell’esercizio professionale.

(25)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LE DIMENSIONI

DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA

Il profilo professionale, e il codice deontologico

definiscono l’assistenza infermieristica preventiva,

curativa, palliativa e riabilitativa, determinando

che l’infermiere opera in ogni settore della salute, e

che la natura dell’assistenza infermieristica è

tecnica, relazionale ed educativa,

specificando la

necessità di erogare interventi che richiedono

conoscenze e abilità sia nell’ambito medico-clinico

che psico-pedagogico, al fine di svolgere le funzioni

proprie: la

prevenzione delle malattie,

l’

assistenza ai malati e ai disabili di tutte le età

e

l’

educazione sanitaria

.

(26)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LA TECNICA

La tecnica rappresenta un aspetto dell’assistenza,

congiunto ad altri. La dimensione tecnica è, infatti,

una

componente essenziale, benché non esclusiva

dell’assistenza infermieristica

, al cui scopo, “il prendersi

cura” della persona, deve restare subordinata.

L’identità di un gruppo professionale non si crea sulla

tecnica

, che una volta generata non è più proprietà del

singolo gruppo, ma può diventare comune a molti,

ma

sull’area del sapere che porta a produrre le tecniche.

La tecnica, o meglio, l’evoluzione tecnologica della

medicina e dell’assistenza infermieristica

rappresenterebbe, secondo alcuni,

uno dei principali

fattori di disumanizzazione

della persona assistita, al

punto da mettere in discussione il ruolo stesso degli

infermieri.

(27)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LA RELAZIONE

La relazione nell’assistenza infermieristica assume un valore veramente speciale. Se è vero che per tutte le professioni finalizzate ai servizi della persona tale aspetto è importante, nel prendersi cura del malato la relazione è addirittura un elemento costitutivo, una conditio sine qua non della

professione stessa (Marie François Collière).

Per perseguire il benessere della persona, l’infermiere aiuta la persona ad esprimere i propri bisogni e a potenziare le proprie risorse fisiche, affettive e sociali anche quando le terapie non dovessero bastare o non fossero più efficaci. E’ necessario, inoltre, sostenere i caregivers in un compito così impegnativo come è l’assistenza di persone non autosufficienti, soprattutto a domicilio.

La relazione tra infermiere e assistito si fonde sulla comunicazione e sulla pratica dell’ascolto.

(28)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

L’EDUCAZIONE

L’intervento educativo dell’infermiere riguarda tanto il

singolo, sano o malato,

quanto il

suo nucleo familiare

e,

in alcuni casi,

la popolazione a rischio

.

Il profondo valore educativo del ruolo dell’infermiere,

chiamato a fornire informazioni e conoscenze sanitarie,

a

insegnare concretamente come prevenire o affrontare

e risolvere problemi clinici

che si presentano. Fa

emergere la necessità di un bagaglio di

conoscenze,

(29)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LEGGE 26 febbraio 1999, n. 42

“Disposizioni in materia di professioni sanitarie”

Con la L. 42/’99 si segna un passaggio

importantissimo per la professione

infermieristica determinando la fine di

un’epoca: la storica misura dell’abrogazione

del D.P.R. n.225/’74.

Il D.P.R 225/74, cosiddetto “mansionario”, simbolo della cultura

prescrittiva, relegava gli infermieri nel recinto del “mestiere”.

Per l’assistenza infermieristica si apre finalmente, a tutti gli

effetti, la stagione del

pieno riconoscimento della sua dignità di

professione

.

(30)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LEGGE 26 febbraio 1999, n. 42

L’art. 1

sostituisce

la denominazione di “professione

sanitaria ausiliaria” (R.D. n.1265/’34) in

“professione sanitaria”.

abroga

il D.P.R 225/74 e

determina

il

CAMPO

PROPRIO di ATTIVITA’ e di RESPONSABILITA’

della

professione dai contenuti:

del Profilo professionale,

dell’Ordinamento didattico del corso di laurea e

di formazione post-base,

(31)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LEGGE 26 febbraio 1999, n. 42

Questa legge delinea quali sono le

nuove

norme

regolanti l’esercizio professionale di

infermiere

, cioè il campo di competenza e

di responsabilità dell’infermiere quando

opera, che attualmente corrispondono a:

Il

Profilo professionale

(D.M. 739/1994);

L’

Ordinamento didattico

(D.M. 2 aprile 2001);

IL

Codice deontologico

(febbraio 1999).

(32)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

Legge 10 agosto 2000, n. 251

Questa legge porta due grandi novità:

il ruolo dirigenziale

l’attivazione di uno specifico

Corso di Laurea

Specialistica in Scienze Infermieristiche ed

Ostetriche

.

Il riconoscimento di una dirigenza autonoma del

Servizio di Assistenza Infermieristica comporta un

cambiamento profondo anche nell’organizzazione:

il

“nuovo” dirigente infermiere

, infatti, non dovrà

più confrontare continuamente le sue scelte con i vari

direttori, ma piuttosto negoziare il governo dei

processi di assistenza infermieristica con la direzione

generale dell’Azienda Sanitaria.

(33)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

LEGGE 43/2006

Rende possibile la

trasformazione del Collegio

professionale in Ordine professionale

.

Classifica il personale appartenente alle

professioni sanitarie

come segue:

Professionisti in possesso del

Professionisti

diploma di laurea

Professionisti

coordinatori

in possesso di master di 1° livello

in management

Professionisti

specialisti

in possesso di master di 1° livello in

clinica

Professionisti

dirigenti

in possesso della laurea specialistica

(34)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

GLI AUSILIARI SOCIO-ASSISTENZIALI

Il profilo professionale prevede che, ove necessario,

l’infermiere si avvale di

personale di supporto

,

contribuendo direttamente alla loro formazione.

La necessità di tali figure deriva proprio

dall’evoluzione del profilo dell’infermiere

,

sempre più professionista con responsabilità

autonome e compiti dirigenziali.

La presenza delle figure di supporto permette agli

infermieri di svolgere i propri

compiti più

qualificati

liberandoli dalle mansioni di più basso

livello.

(35)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

L’operatore socio-sanitario

(O.S.S.)

Questa figura rappresenta l’

evoluzione

di tutte le

precedenti (IG, OTA, OSA, ASSS) che sono in via di

esaurimento.

Svolge la sua attività sia nel settore sociale che

sanitario

.

Svolge la sua attività

su indicazione

dell’infermiere

o dell’assistente sociale a seconda

di dove opera.

Le attività sono rivolte alla

persona

e al suo

(36)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

L’operatore socio-sanitario

con formazione

complementare

all’assistenza sanitaria

(OSS f.c.)

Tale operatore

coadiuva

l’infermiere/ostetrica

in alcune

attività assistenziali, conformemente

alle direttive o sotto la sua

(37)

2° unità didattica: specificità dell’infermieristica

L’operatore socio-sanitario

Riferimenti

Documenti correlati

 Servizi in qualità di DIPENDENTE nel profilo di COLLABORATORE PROFESSIONALE SANITARIO - INFERMIERE prestati presso Servizio Sanitario Nazionale o altre strutture pubbliche:

3.450 quiz commen- tati, giunto alla sua VIII edizione, è specificatamente indirizzato a quanti intendono prepararsi alle prove preselettiva, scritta e pratica di tutti i

Al paziente, che giunge in ambulatorio per la prima volta, viene effettuata accoglienza e presa in carico da parte del nefrologo e dell’infermiere, se non è già pre- sente

Il personale sanitario e, tra essi, l’infermiere, non sono sempre in grado di garantire una gestione corretta ed unifor- me nei processi assistenziali e, relativamente a

Le richieste di assistenza possono essere avanzate tramite l'apposita funzione disponibile alla voce di menù“Richiedi assistenza”sempre presente nella sezione a

CODICE SCUOLA DENOMINAZIONE SCUOLA DENOMINAZIONE COMUNE TIPO POSTO PERSONALE ASSEGNATO FGIS03700V I.I.S.S.. “DI SANGRO-MINUZIANO-ALBERTI” SAN SEVERO PART TIME 18 H

- i criteri di attribuzione dei punteggi e di correzione della preselezione: il numero di candidati che saranno ammessi alla prova pratica. L’avviso verrà pubblicato non prima del

Le domande di partecipazione alla selezione, redatte in carta libera (secondo lo schema allegato) e sottoscritte, dovranno essere inoltrate all’Ufficio Concorsi