• Non ci sono risultati.

L’attività di AUMA Italiana nei tavoli tecnici degli Enti Normativi

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "L’attività di AUMA Italiana nei tavoli tecnici degli Enti Normativi"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

165 Ingegneria dell’Ambiente Vol. 6 n. 2/2019

IdA

Pubbliredazionale

Come partecipa AUMA Italiana alla stesura delle normative?

AUMA, leader di mercato nella produzione di at-tuatori elettrici e riduttori per valvole industriali, sostiene la collaborazione dei propri esperti ai la-vori dei comitati tecnici degli enti di normazione - a livello nazionale UNI, DIN in Germania, a li-vello Europeo al CEN ed internazionale all’ISO. Per esempio, in questi anni siamo stati presenti ai gruppi di lavoro della ISO 5210 e della ISO 5211, normative che standardizzano l’accoppiamento tra gli attuatori e le valvole quarto di giro e multigiro. Oggi il mondo delle valvole deve fronteggiare ne-cessità di impianto che portano verso pressioni e dimensioni sempre maggiori e le due normative non coprivano del tutto le esigenze del nuovo mer-cato che andava delineandosi; quindi l’obiettivo del gruppo di lavoro è stato quello di ampliare il range delle flange coperte da queste normative, correggerne gli errori e colmare le lacune esistenti. C’è stato molto lavoro relativamente alle due nor-mative ISO, che rappresentano per AUMA due standard fondamentali per la sua attività, defi-nendo quale sia l’interfaccia da utilizzare tra attua-tore e valvola.

Qual è l’importanza di una normazione nel mondo delle valvole?

A livello ISO, la conoscenza del prodotto da parte del costruttore e le funzionalità del prodotto per l’u-tilizzatore finale, sono due fattori rilevanti da tenere in considerazione quando si partecipa alla stesura di una norma. La cooperazione, e soprattutto la ca-pacità di connettere le varie parti della filiera - par-tendo dal produttore fino all’end user passando per le società di ingegneria- sono i driver che devono guidare l’attività dei componenti dei tavoli tecnici. In questo modo la norma diventa la base fondamen-tale per i tre player della filiera:

• per l’utilizzatore finale per redarre le specifiche in modo consapevole e dettagliato, facendo rife-rimento o citando puntualmente la norma; • per la società di ingegneria per leggere più

age-volmente le richieste del suo cliente (utilizzatore finale) e inoltrare tali richieste tecniche al produt-tore;

• per il produttore per capire chiaramente le neces-sità e rispondere alle aspettative, in termini pro-duttivi, della società e quindi dell’utilizzatore finale.

Una norma, quindi, considerando ogni singolo pas-saggio del processo, semplifica il lavoro di chi si occupa, come AUMA Italiana, di produrre compo-nentistica: far riferimento ad uno standard condi-viso, o utilizzarlo direttamente in una specifica permette la condivisione di un dizionario comune che può essere compreso a più livelli, dal nazionale all’internazionale, velocizzando così lo sviluppo dei progetti e risolvendone più facilmente dubbi di natura tecnica.

Quali sono le norme che sono state maggiormente oggetto dei gruppi di lavoro?

Ad oggi, dopo la revisione delle ISO 5210 e ISO 5211 inerenti alle flange di connessione tra valvola

L’ATTIVITÀ DI AUMA ITALIANA

NEI TAVOLI TECNICI

DEGLI ENTI NORMATIVI

Intervista a Nicola Spreafico, Responsabile Divisione Oil&Gas di AUMA Italiana

Figura 1

(2)

ed attuatore, il gruppo di lavoro ISO, appartenente al comitato tecnico TC153, si è focalizzato sulle la-cune normative a livello internazionale poiché sia i riduttori per valvole industriali che gli attuatori elettrici non sono coperti da alcuna normativa in-ternazionale.

Per entrambi gli argomenti sono state finalizzate delle proposte di norma:

• ISO/DIS 22153 attuatori elettrici per valvole in-dustriali;

• ISO/DIS 22109 riduttori per valvole industriali. Per entrambe le proposte, il gruppo di lavoro ita-liano ha avuto un ruolo fondamentale in quanto la proposta ISO/DIS 22153 deriva dalla normativa eu-ropea EN 15714-2 per cui UNI ha collaborato as-siduamente, mentre la proposta ISO/DIS 22109 deriva dal lavoro svolto dapprima in UNI e poi a livello CEN che ho avuto il piacere di condurre in prima persona.

In particolare la proposta di attuatori elettrici deriva dalla norma EN15714-2 e lo scopo è di “definire i

requisiti di base per gli attuatori elettrici usati su valvole industriali e per applicazioni on-off e di controllo. Definire le linee guide per la classifica-zione, il design e le protezioni alla corrosione e i metodi di conformità e di controllo nel processo produttivo”. La ISO/DIS 22109 invece, definisce i

requisiti di base per riduttori per valvole industriali suddividendoli in:

• riduttori per uso manuale;

• riduttori automatizzati tramite attuatore.

Anche per quanto riguarda le valvole gli enti nor-mativi sono molto attivi e ci sono numerosi gruppi di lavoro sul tema: ad esempio, è stato creato un gruppo specifico per predisporre una normativa ri-volta a chiarire gli aspetti della sicurezza funzionale per valvole ed attuatori utilizzati per funzioni di si-curezza.

Quali sono stati i cambiamenti che hanno fatto emergere l’urgenza di una norma internazionale? Se parliamo dei settori in cui AUMA Italiana opera principalmente ossia quello dell’acqua, dell’energia e dell’oil&gas, è sicuramente quest’ultimo che ha fatto emergere la necessità di lavorare insieme per creare una norma internazionale. Questo settore, da sempre caratterizzato da grandi progetti con fasi di sviluppo e tempi di consegna molto lunghi e arti-colati, richiede oggi maggiore flessibilità e dinami-cità, vista la crescente complessità degli impianti con tempi di realizzazione sempre più brevi. La normativa rappresenta la garanzia per trovare un compromesso tecnico che soddisfi tutti i requisiti

di progetto che l’end user ha sia in termini di pro-dotto, che in termini di qualità. Oggi capita spesso, se si parla di impianti oil&gas, di avere un progetto internazionale il cui end user si trova in Medio Oriente, per esempio, e la società di ingegneria in Europa, in Estremo Oriente o in America. In questo caso è evidente come avere un dizionario comune che “uniformi gli scenari” e non lasci spazio a dif-ferenti interpretazione delle specifiche, consenta di semplificare le procedure e di prendere decisioni in tempi più rapidi, aumentando l’efficacia del pro-cesso.

Aspettando che il vuoto normativo venga colmato cosa è possibile fare?

AUMA partecipando ai tavoli tecnici accetta la sfida di creare uno standard. Al contempo, negli ultimi anni, abbiamo tenuto corsi tecnici presso le più im-portanti società di ingegneria al livello globale ed i maggiori costruttori di valvole industriali al fine di condividere, considerando le richieste del mercato, il livello tecnologico e qualitativo raggiunto nella produzione di attuatori e riduttori per valvole indu-striali. Quindi, in un periodo in cui tutte le società di ingegneria mirano a ridurre i tempi di consegna dei grossi progetti internazionali, il rilascio e l’adozione di norme che definiscano lo stato dell’arte nel nostro settore garantirebbe uno strumento comune e condi-viso utile ad abbreviare i tempi necessari per la ste-sura di capitolati tecnici e allineamenti d’offerta. Ne deriverebbe sicuramente un aumento di efficienza e di efficacia per l’intera filiera, ed è questo il motivo per cui è fondamentale che produttori, clienti finali e società di ingegneria siedano allo stesso tavolo al-l’interno dei comitati tecnici dei vari enti normativi.

Figura 2

Riduttore di manovra per valvole industriali.

IdA

Pubbliredazionale

166 Ingegneria dell’Ambiente Vol. 6 n. 2/2019

Per informazioni: AUMA Italiana S.r.l. a socio unico. Via delle Arnasche, 6 – 20023 Cerro Maggiore (MI). Tel. 0331.51351 – E-mail: info@auma.it

Riferimenti

Documenti correlati

- di dare atto che la presente segnalazione non costituisce diritto all’acquisizione del contributo e che l’elencazione delle diverse fattispecie di danno

• Mettere in rete i centri in modo da poter inviare i pazienti nei Centri (Hub) che sono in grado di posizionare il catetere peritoneale in tempi brevi anche in pazienti «complessi».

«di non prendere posizione contro la giurisprudenza Taricco, lasciando mani libere alla Corte nel caso in cui venisse proposto […] un ricorso di legittimità a fini di far valere

231/01 per i reati commessi all’interno di altra società appartenente al medesimo Gruppo occorre che nella commissione del reato-presupposto concorra una persona fisica che

12) i sindaci, presidenti di provincia, consiglieri metropolitani, consiglieri comunali, provinciali o circoscrizionali in carica, rispettivamente, in altro comune,

2. Le cause di ineleggibilità di cui al numero 8) non hanno effetto se le funzioni esercitate siano cessate almeno centottanta giorni prima della data di scadenza

Tutela della salute mentale della donna e contrasto alle condizioni che favoriscono l'insorgenza di disturbi mentali, soprattutto in alcune epoche della vita femminile, e

PERCORSO e RETE TERRITORIALE ANTIVIOLENZA Attuazione del “Percorso per le donne che subiscono violenza per le Aziende Sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza