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scienzemotorie

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Academic year: 2021

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(1)SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ( SMS ) Cari ragazzi, siamo all’inizio di un nuovo anno scolastico, per qualcuno di un nuovo corso di studi, e prima di cominciare questo nuovo cammino da percorrere insieme è forse necessario chiarire o ribadire le idee su questa disciplina. Si tratta di una materia a tutti gli effetti facente parte del curricolo di studi e quindi assimilabile in ogni aspetto alle altre materie. Al termine dell’anno scolastico si potrà conseguire la sufficienza o più oppure l’insufficienza con le dovute conseguenze: debito formativo da recuperare entro l’inizio dell’anno successivo. Per qualcuno queste parole suoneranno proprio stonate. Ma come, anche in “SMS” ( per i più distratti e meno acculturati: ginnastica, fisica, motoria, etc. ) si può contrarre un debito, ci si può macchiare la reputazione di fronte ai compagni di essere insufficienti in tale materia? Come vedete, a scanso di equivoci, sarà bene chiarirci le idee a proposito. Vi siete mai veramente chiesti che scopo ha studiare questa disciplina? Perché le leggi e lo stato la rendono obbligatoria e la inseriscono in ogni ordine di studi? Perché si spendono ( o si dovrebbero …. ) tanti soldi per la costruzione di impianti sportivi e palestre in ambito scolastico? Perché formare e pagare stipendi ad insegnanti specializzati in Sms? Perché? Perché? Perché? Vi risparmio i tanti altri perché, tanti in verità: sarebbe molto interessante ascoltare le risposte di ognuno di Voi alunni e discuterne insieme, ma lo faremo in classe. Vi siete mai chiesti quali sono i Vostri limiti o le Vostre capacità migliori, soprattutto nei momenti più difficili della giornata oppure nel corso di una qualsiasi performance motoria? Chi siete ora e come vorreste essere al termine dell’adolescenza? In che modo rapportarsi all’altro, essere mutevole che una volta è compagno ma che può anche essere avversario? Oppure, in tempo di crisi profonda come l’attuale, quale nesso corra fra l’efficienza fisica e le tasse da pagare al Servizio Sanitario Nazionale? Cosa si nasconda dietro un semplice gesto motorio? O che nesso intercorra fra corpo, mente, chimica e fisica quantistica? E ancora: per quale motivo madre natura ci fa sviluppare, fin dalla nascita, prioritariamente l’intelligenza motoria? Ha senso potenziare a dismisura la propria muscolatura o forse è meglio vivere in un corpo agile e scattante? Stare seduti comodamente in poltrona davanti alla Tv, magari sgranocchiando un po’ di fragranti pop corn, oppure allenarsi giornalmente da solo o con gli amici nello sport preferito? Che senso abbia esultare davanti alla vittoria della propria squadra del cuore a fronte di illeciti sportivi, finanziari o scommesse oppure del proprio campione preferito, magari dopatosi o vendutosi? Che senso abbia classificarsi secondo, terzo, etc. Come avrete potuto constatare, le risposte al perché studiare questa materia sono molteplici e trasversali ai vari saperi che la Scuola propone. E le risposte sono per tutti: per coloro che si sentono in odore di professionismo sportivo come per i pigri di turno, per i più restii al confronto con gli altri come per quelli abili diversamente. Le scienze motorie e sportive dovranno quindi fornirvi quelle conoscenze necessarie alla base dello sviluppo di abilità e competenze da spendere nella vita di tutti i giorni prima ancora che nello sport da voi preferito o praticato ( ahimè, la categoria dei praticanti è sempre di più in minoranza !!! ). Lo studio della materia vi dovrà far acquisire le chiavi di interpretazione di quello che accade dentro e fuori di voi durante uno sforzo, vi.

(2) permetterà di orientarvi consapevolmente fra le mode, spesso poco salutari, proposte dai mass media o da centri fitness non meglio qualificati o, peggio, da improvvisati istruttori. Insomma, uno studio a 360° fra i vari saperi scientifici, tutti intimamente correlati, così come il vostro corpo e la vostra mente che non sono altro che due facce della stessa medaglia: inseparabili. Un vantaggio rispetto alle altre materie lo abbiamo però: la possibilità di sperimentare in tempo reale quanto appreso teoricamente e magari durante attività di gioco e divertimento che di certo non mancheranno negli anni di permanenza in questa scuola. E allora, direte Voi, dove vuole arrivare questo rompiscatole di prof.? ISTRUZIONI PER L’USO La ricerca psicologica ci suggerisce che tanti bei ( si fa per dire ) discorsi non servono a nulla: la preoccupazione dell’alunno rimane principalmente una: il famigerato voto. Ed allora come verrà formulato il voto disciplinare? Esso sarà così composto: Voto pratico Voto teorico Partecipazione attiva alle lezioni. 30 % 30 % 40 %. Voto pratico: comprende le verifiche pratiche sulle abilità tecniche e/o tattiche studiate nelle varie discipline motorio-sportivo proposte durante l’anno ( in genere: due individuali e due di squadra, per un totale di 2-3 voti tri/quadrimestrali ). N.b.: l’alunno che manifesti problemi di salute di qualsivoglia natura dovrà farsi esonerare previa domanda, a cura dei genitori, corredata da apposita certificazione medica dove sia indicato il tipo di esonero dalle lezioni pratiche che potrà essere temporaneo o per l’intero anno scolastico. L’alunno esonerato verrà comunque valutato nelle altre due voci ( teoria e partecipazione ). Voto teorico: comprende verifiche della parte teorica studiata: tecniche e regolamenti di gioco delle discipline proposte praticamente ed altri argomenti disciplinari oggetto di apposito studio. Le verifiche, raramente orali, saranno effettuate attraverso la somministrazione di prove scritte di varia tipologia ( test a risposte multipla, aperta o chiusa, compilazione di mappe concettuali, cruciverba, associazioni e corrispondenze di termini, completamenti di brani e competenza lessicale, etc. ) ( in genere: 2 a tri/quadrimestre; per gli esonerati potranno essere anche 3-4 ). Partecipazione attiva alle lezioni - sfera comportamentale: comprende sia il rapporto fra le lezioni pratiche svolte in palestra e quelle effettivamente svolte dall’alunno ed il numero di assenze ( misurazioni oggettive ) e sia l’impegno attivo e collaborativo dimostrato durante le lezioni teorico/pratiche ( misurazione soggettiva ). Più in dettaglio, si esemplificano alcuni degli elementi presi in considerazione ai fini della valutazione della sfera comportamentale: Idoneo abbigliamento Ha la tuta? E le scarpette sono bene allacciate ( requisito di sicurezza )? Partecipazione Ha la giustifica dei genitori per la mancata partecipazione alla lezione pratica? Partecipa a tutte le proposte del docente? Esegue gli esercizi anche se il professore non lo guarda? Ricorda se la lezione è pratica o teorica? Impegno Esegue le attività mettendocela tutta? Ha senso di responsabilità nel compimento di un esercizio? Si aggrappa a scuse per evitare carichi di lavoro? Comportamento Negli sport di squadra rispetta le regole? I compagni di gioco? Gli avversari? Ha cura degli attrezzi messi a disposizione? Ha senso di responsabilità? Il fair-play? Mostra maturità motoria? Ha spirito di sacrificio per raggiungere un obiettivo? N.b.: per svolgere la lezioni pratica in palestra è tassativo un idoneo abbigliamento: pantaloncini o tuta e maglietta nonché scarpe da ginnastica. L’alunno sprovvisto di tale abbigliamento non potrà prendere parte alla lezione per evidenti ragioni igieniche e di sicurezza ambientale e personale. Altresì si rammenta che gli alunni che dovessero superare le 4 giustificazioni tri/quadrimestrali non potranno prendere parte agli eventuali tornei scolastici che verranno organizzati. Ai tornei non potranno partecipare anche gli alunni infortunati: il motivo è semplice: il torneo è un premio per l’alunno che si è applicato con entusiasmo nelle lezioni precedenti e non un obbligo ( chi si infortuna spesso, poi, miracolosamente guarisce per il torneo )..

(3) Valutazione finale: il voto così composto ( frutto delle misurazioni oggettive predette ) sarà dunque oggetto di valutazione ( giudizio soggettivo ) dell’insegnante e potrà così essere espresso su una concreta e trasparente base anche se non in maniera esclusivamente matematica. Infine, il consiglio di classe deciderà se accettare o modificare la proposta di voto così formulata. ALCUNI ESEMPI APPLICATIVI Caso A: Voto in Voto in Voto finale Arrotondamento non decimi % matematico matematico V.pratico 9 2.7 6 oppure 7 V. teorico 4 1.2 6.7 P.attiva 7 2.8 Alunno molto bravo nella pratica, ma scarso nella teoria. Si impegna in maniera più che sufficiente. Caso B: Voto in Voto in Voto finale Arrotondamento non decimi % matematico matematico V.pratico 9 2.7 5 oppure 6 V. teorico 2 0.6 5.3 P.attiva 5 2 Alunno molto bravo nella pratica, ma scarsissimo nella teoria. Partecipazione attiva mediocre. Caso C: Voto in Voto in Voto finale Arrotondamento non decimi % matematico matematico V.pratico 4 1.2 6 oppure 7 V. teorico 8 2.4 6.8 P.attiva 8 3.2 Alunno scarso nella pratica, ma bravo in teoria e con buona partecipazione attiva alle lezioni. Caso D: Voto in Voto in Voto finale decimi % matematico V.pratico 4 1.2 V. teorico 4 1.2 4 P.attiva 4 1.6 Alunno scarso nella pratica, in teoria e nell’impegno.. Arrotondamento non matematico 4. Caso E: ( esonero dalle lezioni pratiche ) Voto in Voto in Voto finale Arrotondamento non decimi % matematico matematico V.pratico 5 oppure 6 V. teorico 8 2.4 5.2 P.attiva 7 2.8 Alunno esonerato, ma bravo in teoria e con discreta partecipazione attiva..

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