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Funzioni di Impresa e teorie sugli stakeholders

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Academic year: 2021

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(1)

Le funzioni dell’impresa e le

teorie sulle finalità

(2)

L’evoluzione della teoria dell’impresa:

teoria degli “stakeholder” e teoria

(3)

Gli interlocutori dell’impresa: gli stakeholder

IMPRESA

Proprietari

Dipendenti

Fornitori

Clienti

Gruppi di

opinione

Istituzioni

finanziarie

Associaz.

di

consumat.

Sindacati

Concorrenti

Associaz.

di categoria

Governo

Gruppi

politici

(4)

Stakeholder primari e secondari

IMPRESA

COMUNITA’ LOCALE

Dipendenti

GRUPPI DI

OPINIONE

GRUPPI DI

CONSUMATORI

Clienti

GRUPPI

AMBIENTALISTI

Fornitori

SINDACATI

SOCIETA’

CIVILE

Concorrenti

MEDIA

Stakeholder

secondari

Stakeholder

primari

(5)

La visione sociale dell’impresa

Un’impresa non può più essere vista come un’iniziativa

imprenditoriale il cui scopo è soltanto la finalità

economica dell’investitore proprietario, ma deve

essere considerata come un sistema da guidare in

funzione di un giusto equilibrio tra obiettivi economici

(e, cioè, la ricchezza creata) e responsabilità sociali

“Stakeholder è ogni individuo o gruppo (interlocutore) che influenza

o è influenzato dalle finalità perseguite dall’impresa” (Freeman,

(6)

• Chi

sono i portatori d’interesse dell’impresa?

• Che interesse

hanno i diversi stakeholders

nell’impresa? Alcuni interessi sono comuni a più

stakeholders? Che responsabilità ha l’impresa

verso di loro?

• Quali

opportunità

o

sfide

provengono dagli

stakeholders?

• Quali

politiche

adottare per gestire i diversi

portatori d’interesse?

Approccio manageriale alla

Teoria degli Stakeholdrs

(7)

Per capire il grado d’influenza che gli

stakeholders possono esercitare sulla

gestione occorre individuarne:

1. Il

potere

alla luce del ruolo ricoperto (es. proprietari vs. i

dipendenti)

2. La

legittimazione

a rappresentare e difendere determinati

interessi (es. i sindacati vs. le associazioni dei

consumatori)

3. L’

attualità

dell’interesse difeso e

urgenza

di ottenere una

risposta dall’impresa (es. i clienti vs. i fornitori)

NB: gli stakeholder e gli interessi di cui sono portatori possono

variare nel tempo rendendo necessario monitorare

l’evoluzione dei rapporti fra l’impresa ed i portatori

d’interesse

(8)

Individuazione e classificazione degli

“stakeholder” aziendali

• Gli interlocutori aziendali possono essere classificati in quattro

gruppi sulla base delle seguenti variabili:

A – possibilità di collaborazione: Alta vs Bassa

B – possibilità di minaccia:

Alta vs Bassa

4 categorie

• Tenendo conto del peso rivestito e della propensione dei vari

stakeholders nei confronti dell’impresa si può decidere di

perseguire politiche di coinvolgimento, di collaborazione, di

(9)

Tipologia di rapporti

strategici

con gli stakeholder

Possibilità di minacce per l’impresa

provenienti dallo stakeholder

ALTE

BASSE

Possibilità di

collaborazione

con l’impresa

da parte dello

stakeholder

ALTA

BASSA

STAKEHOLDER

NON ORIENTATO

Strategia:

COLLABORAZIONE

STAKEHOLDER

AMICHEVOLE

Strategia:

COINVOLGIMENTO

STAKEHOLDER

AVVERSARIO

Strategia:

DIFESA

STAKEHOLDER

MARGINALE

Strategia:

MONITORAGGIO

(10)

Teoria degli stakeholder

Nella teoria degli stakeholders il ruolo centrale

rimane sempre quello dell’imprenditore

(stockholder): gestisce il rapporto con tutti gli

interlocutori (primari e secondari) e crea/mantiene

l’equilibrio generale che consente all’impresa di

continuare a produrre e distribuire ricchezza

Il punto problematico nella teoria degli stakeholder concerne il

ruolo della proprietà

(11)

Il ruolo della proprietà

Caso N°1:

La proprietà detiene il

governo dell’impresa:

l’imprenditore-capitalista

cura il rapporto con gli

stakeholders e non figura

tra questi.

Caso N° 2:

La proprietà investe

nell’impresa, il management la

governa: l’imprenditore è

rappresentato dal management

ma la proprietà risulta il

principale stakeholder

Teoria dell’agenzia (Berle e

(12)

Stakeholder primari e secondari

IMPRESA

COMUNITA’ LOCALE

Proprietari

GRUPPI DI

OPINIONE

GRUPPI DI

CONSUMATORI

Clienti

GRUPPI

AMBIENTALISTI

Dipendenti

SINDACATI

SOCIETA’

CIVILE

Fornitori

MEDIA

Stakeholder

secondari

Stakeholder

primari

Concorrenti

(13)

Teoria dell’agenzia

Il rapporto di agenzia si ha quando un soggetto (agente) svolge

un’attività nell’interesse di un altro soggetto (principale).

L’agente si caratterizza per:

- discrezionalità nelle scelte

- maggiori informazioni (asimmetria informativa) e controllo dei

sistemi informativi d’impresa

- remunerazione che non dipende, in tutto o in parte, dal risultato

(es. manager)

Il problema d’agenzia consiste nel fatto che l’agente sfrutti la

discrezionalità per perseguire i propri interessi, l’asimmetria

informativa per celarli, e contare sul diritto ad essere remunerato

anche in caso di risultato negativo. Jensen e Meckling (1976)

introducono il concetto di costi di agenzia.

(14)

Teoria dell’agenzia

Esiste il problema del monitoraggio degli agenti da

parte del principale. Per questo nasce la

Corporate Governance:

Sistema di norme e regole che disciplinano i

rapporti tra proprietà e management

assicurando che l’impresa sia gestita

nell’interesse dei primi.

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