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Prestazioni energetiche di un ingresso ospedaliero come buffer termico e suoi effetti sul consumo energetico degli impianti. Il caso del pronto soccorso di Santa Maria Nuova a Firenze

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Academic year: 2021

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Prestazioni energetiche di un ingresso ospedaliero come buffer termico e suoi effetti sul consumo energetico degli impianti.

Il caso del pronto soccorso di Santa Maria Nuova a Firenze

Carla Balocco*, Enrico Marmonti*

* Dipartimento di Energetica “Sergio Stecco”, Università degli Studi di Firenze

Riassunto

L'Ospedale di Santa Maria Nuova è il più antico ospedale della città di Firenze, unica presenza nel centro storico ed esempio di un intervento di riqualificazione energetica e impiantistica su un edificio storico e tutelato. Esso costituisce un esempio particolare di interventi di riqualificazione energetica attualmente presenti in tutte le strutture ospedaliere della Regione. L’adeguamento agli attuali standards distributivo-funzionali e l’inserimento di nuove dotazioni tecnologiche ed impiantistiche, ha comportato importanti lavori di ristrutturazione. Per evitare lunghi percorsi di accesso per le urgenze è stato realizzato un nuovo ingresso al pronto soccorso, posto nell'angolo ovest del loggiato del Buontalenti appartenente alla facciata principale. Nel rispetto della struttura architettonica e del valore culturale e storico dell’edificio, tutelato da parte delle Soprintendenze, l’ingresso è stato realizzato con una struttura in acciaio e vetro basso emissivo. Esso chiude una porzione del volume sottostante il loggiato storico, con fronti vetrati esposti a Sud, a Nord-Est e Nord-Ovest. Costituisce in questo modo un buffer termico, per il reparto di Pronto Soccorso, dotato di due porte di accesso in vetro scorrevoli, una a servizio delle ambulanze e trasporto dei malati ed una pedonale. Il buffer termico è dotato di un sistema di ventilconvettori per il condizionamento estivo ed invernale.

Scopo di questo nostro lavoro è l’analisi delle prestazioni termofisiche ed energetiche del buffer termico, al variare delle sollecitazioni climatiche esterne, in relazione del funzionamento degli impianti collocati al suo interno. A partire da questa analisi è stata studiata da un punto di vista energetico l’interazione tra questo ambiente ed il sistema impiantistico del pronto soccorso. Questo ultimo è dotato di un impianto ad aria a portata variabile integrato con terminali a travi fredde attive e pannelli radianti. Sono state condotte simulazioni in condizioni di regime transitorio su un modello tridimensionale dell’ambiente, per mezzo del software EnergyPlus, tenendo conto delle diverse condizioni di apertura e chiusura delle porte, allo scopo di valutare il controllo delle condizioni termoigrometriche interne ed il funzionamento dei sistemi impiantistici nonché delle potenze richieste in condizioni estive ed invernale.

Tenendo conto delle diverse condizioni di apertura e chiusura delle porte, sia verso l’esterno che verso gli ambienti interni del pronto soccorso, e della conseguente variazione del regime pressorio nei due ambienti, è stata valutata la spesa energetica per i sistemi di regolazione e controllo della temperatura al variare delle condizioni microclimatiche nell’ambiente vetrato.

Riteniamo che questo nostro lavoro possa essere uno strumento utile alla progettazione di sistemi buffer termici analoghi, finalizzati alla riduzione dei consumi di energia, in particolare se destinati ad interventi di recupero energetico negli edifici storici.

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