D.
CANIO CARAMUT
A
CONSERVATORIO
"Ave
Gratia
Piena
Minore"
ANNUNZIATELLA DI
SALERNO
-SALERNO SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO
11111111111111111111111111111111111111111111111111
Presentazione
In
questi
ultimitempi
non sono mancati valenti cultori diStoria salernitana.
Eppure
questaantichissima
e illustre Cittàdi
Salerno,
che racchiude nella sualunghissima
vita diverseciviltà e culture - etrusca, romana,
lonqobarda,
normanna
-rinascimentale racchiude in sé tesori inestimabili di storia
e di arte per la
maggior parte
ancora sconosciuti. Basta pensare che
oggi
si discute ancorasull'origine
e sullaprimitiva
Sede della celeberrima Scuola Medica
Salernitana,
per laquale
Salerno
fu
nel Medio Evo unfaro
luminoso e divennefamosa
in' tutto il mondo.
Soltanto in
'questi
ultimi anni, peresempio,
è venuta allaluce la
Cripta
di S. Maria della Lama, che conservaaffreschi
bellissimi
dell'epoca longobarda.
Inquesti giorni
ancora si stascavando per
scoprire
l'antica Chiesa di S. Pietro a Corte e lasua
Cripta,
nellaquale
si trovanoaffreschi d'epoca
anteriore e una tomba conlapide,
che indica esserequivi
la Sede dellaprimitiva
Cattedrale di Salerno e da essapotrebbero
venirfuori
notiziesull'origine
della Chiesa salernitana.Esiste
proprio
inquesto
cuore del Centro Storico della Cittàun'antica,
caratteristica etipica
Istituzionesalerniiana,
'detta comunemente ANNUNZIATELLA: è il CONSERVATORIO «A VE
GRATIA PLENA MINORE »,
Per il mio ministero
pastorale
di Parroco eCappellano
diS.. Andrea
nell'Annunziatella,
per ben 36 anni, sono vissuto nell'Annunziatella ed ora sento
quasi
il dovere difar
conoscere, siapure per sommi
capi, l'origine,
la natura, ifini
e tutte le evoluzioni,
subitefino
adoggi,
diquesta benefica
PiaOpera.
E' un attoaffettuoso
verso la nostra Città e di attaccamentoa
questa
Istituzione, che nel mese diluglio
diquesto
anno èpassata
alledipendenze
della Civica Amministrazione inforza
della
Legge
«IPAB ».. j
Faccio
appello
che il Conservatorio «Annunziatella» nonpenqa abolito. Che la sua natura e le sue
finalità
essenzialie
rimangano,
anche se debba essere'aggiornata
rijormata
secondo
e le nuove. centro di assistenzai
tempi
nuoviLeggi
çhe
sia 'unsanitaria
è moraleper
sole Donne. Che'vi
siano anchepresta
'zioni
disostegno'
e socio-assistenziali: Ciò non contraddice' allospiri:to
delle Costituzioni della PiaOpera.
Possono esserci' anchele'.
aperture
per altre opere sociali esterne, che nonimpediscono
Donne ricoverate.
la vita
regolare
delle. I Salernitani
vogliono
che non sidistruqqa
l'«ANl':lUNZIA
TELLA ». Per
gli
Anziani sipuò
trovare un'altraSede
approP!iata.
nellaCittà.
Salerno,
30'-7-1981..
Sac. Canio Caramuta
Parroco' di S. Andrea nell'Annunziatella
. . ,\ l
Foto
dello
Salerno)
H!m!mi mm!i ml I !m! I lif!
Brevi
cenni
sull'origine
e
storia
del Conservatorio
Il CONSERVATORIO «AVE GRATIA PLENA MINORE»
di
Salerno,
detto comunemente «ANNUNZIATELLA », sito inVia dei
Canali,
haorigine
da unprimitivo
«RITIRO» per legiovani:
nubili, orfane, sole,
belle,
pericolanti,
oneste e di nobilifamiglie.
Fu fondato a
Salerno,
dopo
un corso di Esercizispirituali,
dal Padre Domenicano Andrea da
Sanseverino,
morto aNapoli
in concetto di santità verso il 1650. Per
questa
opera fu presa\
a
pigione
una "casaprivata
nel Monte deiMorti,
allespalle
della Chiesa dei SS.
Apostoli,
nellaquale
le fanciulle venivanoraccolte ad evitare che
potessero
cadere indìssolutezze.
Ciòavvenne col consenso e la benedizione dell'Arcivescove del
tempo
D. Fabrizio Cardinal Sabelli. Ancora
oggi
quella
casa viene denominata il «Vecchio Conservatorio ».
Dopo
appena quattro anni, venuti meno ilprimo
fervore ei
primitivi
soccorritori,
per non far morire di famequelle
orfane,
intervenne il
Reggimento
Piccolo della Città egli
Eletti dellastessa
Città,
iquali
fondarono nell'anno 1654 il CONSERVATORIO,
denominato di S. CATERINA DA SIENA,imponendo
pertale opera una tassa sul grano al
popolo
salernitano.
-Nel 1675 i
Cinque
della Cittànotari,
speziali,
mercanti,
-orefici, magazzinieri
ottennero dalReggimento
Grande dellaCittà l'erezione di ,un NUOVO CONSERVATORIO per farne un
MONASTERO DI
CLAUSURA
a usoprivato
delle lorofiglie,
mediante
l'imposizione
di una nuova tassa sul grano. Equesto
Conservatorio nuovo sorse nel Rione della Chiesa della SS. An
nunziata. Ma, verso l'anno 1695, per varie
difficoltà,
la costruzione di
questo
nuovo Conservatorio non andò inporto.
Intantosi continuò a riscuotere la Gabella e con altri beni di
fortuna,
con i lasciti e le
pie elargizioni,
siacquistò
una casapiù ampia
nel
luogo,
detto di S. Maria della Porta, presso la chiesa diS. Domenico e in
questo
fabbricatopassò
il Conservatorio coldell'Arcivescovo Mons. De Ostos dell'Ordine dei Mer
Maria della Mercede. permesso
cedari,
ilquale
volle che sichiamasse
di S.Nell'anno 1697 intervennero i
sopraddetti
CINQUE
CETIdella Città a rinnovare la
petizione
al Governo della Città perla creazione di un Conservatorìo per le loro
figlie.
Così
il precedente Conservatorio della Mercede
passò
in MONASTERO DICLAUSURA per uso
privato
dellefiglie
deiCinque
Ceti. Alleclaustrali veniva devoluto in
perpetuo
il ricavato dellaGabella,
che era stata
imposta
nel 1675.Intanto,
affinché Salerno non rimanessepriva
di unproprio
Ctmseruatorio il
Reggimento
Grandeprescrisse
che il Conservatorio di S. Maria della Mercede non
potesse
passare in Monastero di Clausura se
prima
non facesse compera di unedificio,
al fin di
poter
aprire
un NUOVO CONSERVATORIO. E perl'acquisto
dei nuovi locali misero adisposizione
1300 ducati.Così il Monastero della Mercede
acquistò
la Casapaliazzata
diGiovanni Lelio
Prignano,
sita in Via dei Canali. E,poiché
questa
casa non era sufficiente allo scopo, vi si
aggiunse
la Casadegli
eredi della
Famiglia
Leoni.Si diede
inizio,
quindi,
alla fabbrica del NUOVO CONSERVATORIO sotto il titolo della SS.
Annunziata,
per laquale
fabbrica la Città spese oltre diecimila. ducati.
Questa
grande
fabbrica
comprende
l'attuale Chiesa dell'Annunziatella egli
antichiPalazzi delle nobili
famiglie Prignani
eLeoni,
ristrutturati eadattati allo scopo, come
oggi
sipuò
ammirare.Basta
guardare
la facciata esterna dell'edificio del Conservatorio e il cortile interno per rendersi conto della trasforma
zione e dell'adattamento subito da parte di
questi
due Palazzinobiliari. Non vi era,
difatti,
un soloportone d'entrata,
bensìtre, di cui il
principale,
al centro, èquello
rimasto.Questi
Palazzi erano stati ereditati dalle Casate dei
Principi
di Sanseverino e
degli Aragonesi.
Ancoraoggi
si possono ammirare treStemmi sul
frontone,
sopra il Portoned'ingresso.
Uno èquello
dei
Sanseverino;
l'altro èquello degli Aragonesi
e il terzo èquello
del Conservatorio. Questoultimo
porta,
nellaparte
superiore la croce in campo bianco e nella
parte
inferiore tre striscerosse e sotto la
prima
striscia le iniziali A.G.P.M.Esso è simile allo stemma del Comune di
Salerno,
sulquale
si trova
l'immagine
del S. Patrono: S. Matteo, alposto
dellacroce. E
questo
è un altro segno del«padronato»
del Comunedi Salerno sull'Annunziatella. Lo stemma dell 'AnnunziatelIa ,
poi,
è
riportato
sulla facciata della Chiesa e dentro al centro e ailati dell'Altare
aggiore,
alcuni in marmo e altri in stucco. E' sottolà
volta,
al centro dellaChiesa,
in stucco, maquesto,
a causadella tremenda scossa tellurica del 23 novembre
1980,
si è staccato e, caduto a terra, si è frantumato in mille
pezzi.
riportato
anche su alcuniparamenti
sacri. Si trovava pureBisogna, aggiungere
che nel cortile dell'AnnunziatelIa l'anticoquadriportico
aragonese dalle colonne massicce in blocchi dipietra
vesuviana,
prolungando
si finoall'ingresso,
subì alcune trasformazioni allorché fu costruito il Conservatorio e la
Chiesa,
chevenne unita al
Conservatorio,
formando un solocomplesso.
Perquesta
ragione
alcune colonne furonocoperte
e cioè le colonnedell'ala destra
completamente;
le.colonne
vicineall'ingresso
equelle
al centro delcortile,
ove sorge unagrande
fontana ornamentale con vasca.
I
Sorto il nuovo Conservatorio, la Città ricorse
all'Imperatore
Carlo VI di Austria per chiedere di
accoglierlo
sotto la sua Regale
Protezione e di nonpermettere
che mai potesse cambiarsiin Monastero di Clausura.
L'Imperatore
trasmisel'esposto
al Viceré di
Napoli
equesti
lo inviò al Preside diSalerno,
ilquale
diede esecuzione con Decreto del 24 di
aprile
del 1724.In tal modo sorse il CONSERVATORIO «AVE GRATIA
PLENA MINORE », comunemente detto «ANNUNZIATELLA»
in
rapporto alla
sua Chiesa, che èpiù
piccola
in paragone diun'altra
più grande,
esistente anche aSalerno,
denominata:«ANNUNZIATA MAGGIORE ».
Nel 1756 fu dato al Conservatorio un nuovo assetto interno
e furono
modificate
leRegole
colbeneplacito
e assenso di Carlo III di Borbone.
In
questi
brevi cenni storici, ricavati in massimaparte
dallestesse Costituzioni della Pia
Opera
edagli
scritti di Mons. Ar turoCapone,
eminente storico della Chiesasalernitana,
e di Alfredo De
Crescenzo,
ancheegli
stimato storico diSalerno,
sidesume che la
proprietà
dell'interocomplesso
dell'attuale Conservatorio
A.G.P.M.,
compresa laChiesa,
è alla fin fine dellaCITTA' di SALERNO.
Ad avvalorare tale tesi viene in aiuto la notizia di una ver
tenza, sorta tra il Comune di Salerno e le
Congreghe
Riunitedella Chiesa di S. Antonio
Abate,
nel 1865, rinvenuta nell'Archivio delle stesse
Congreghe.
nel fascicolo 99 dell'anno 1890.E'_ un
episodio,
che val la pena ricordare.Il
Municipio
di Salerno perpoter
ampliare
la nuova Sede
-della Casa
Comunale,
sita in Via dei Canali attualeMunicipio
-Vecchio
espropriò
laCappella
d'ella
Confraternita di S. Mariadell'Avvocata,
che si trovava inquel
Palazzo.Il Sindaco di Salerno del
tempo,
MatteoLuciani,
con lettera del 15
aprile
1865,
per incarico del Prefetto dellaProvincia,
comunicava
agli
Amministratori dellaCappella
di S. Maria dell'Avvocata e al Priore della Confraternita di S. Francesco
«degli
stìgmati
» che avrebbeproceduto
agli
atti ulteriori diespropria
zione forzata
-come difatti avvenne - se non fosse
pervenuto,
nei termini di 15
giorni,
una deliberazione della stessaCongrega
sulla
proposta
fatta. La proposta era di far trasferire laCappella
di S. Maria dell'Avvocata nella Chiesa di «AVE GRATIA PLE
NA MINORE})
(Annunziatella).
Larisposta
del Priore della Congrega del 19
aprile
fu la seguente: «Insostegno
della richiestasi dicevano riuscite infruttuose le
"prattiche" precedentemente
usate dal Sindaco stesso, non ostante l'offerta di voler far tra
sferire la Sede della
Cappella
suddetta nella Chiesa di "AveGratia PIena Minore" di
padronato
delMunicipio
sullodaio »,La
permuta
sarebbe stata accettata dallaCongrega
«se ilMunicipio
avesse effettivamente messo in atto laproposta
riguar
dante la Chiesa "Ave Gratia PIena
Minore",
il che è una meraassertiva per non aver avuto mai
luogo
comunicazione in iscrittose ciò si fosse verificato non sarebbero stati
alieni i
componenti
della Confraternita e dellaCappella
di venirne alle trattative con
quei patti
e condizioni che si sarebberosul
riguardo,
poi hé
sul
proposito
vagliato
».Con tale notizia, unita a
quelle
sull'origine
del Conservatoriosu
riferite,
penso che la Chiesa dell'Annunziatella con tutto l'edificio del Conservatorio sia stato sempre di
«padronato
del Munìcipìo
» di Salerno.In
ogni
modo in forza della nuovaLegge
per la riforma ditutto il sistema sanitario
italiano,
detta «IPAB}}, il Conservatorio
A.G.P.M.,
come tutte le istituzioni a scopo dibeneficenza,
passa alle
dipendenze
della civica Amministrazione. E' una svoltastorica,
che si spera benefica e nonmalefica,
per tuttequeste
Regolamenti,
vita
e
trasformazione
del Conservatorio
A.
G. P. M.
fino
ai nostri
giorni
L'attuale Conservatorio A.G.P.M. di Salerno è 'stato
costruito,
dunque,
verso il 1700, con la ristrutturazione di due Palazziantichi,
appartenenti
allefamiglie
diPrignano
e di Leoni, cheavevano ereditato dai
Principi
di Sanseverino.Esso
comprende
anche la Chiesadell'Annunziatella,
destiper per
nata a funzionare le Donne del Pio' Istituto e tutti i
fedeli del
Rione.
Le
giovani
Donne ricoverate nelConservatorio,
però,
dovevano usufruire della
propria
Chiesa senza. venire mai in contattocon
gli
altri fedeli. Per assistere alle sacre funzioni esse avevanodue Cori
riservati,
aiquali
si accedeva dall'interno del Conservatorio. Il Coro
maggiore
sporge sull' AltareMaggiore,
dove sitrovava
l'organo,
distrutto durante l'ultimagrande
guerra. L'altroè
posto
sullaporta
d'ingresso
della Chiesa.Questi
Cori sonoprotetti
da duegrate,
di cui una è artisticamente lavorata. Così le.giovani
ricoverate non venivano viste dai fedelipresenti
inChiesa. Dal corridoio adiacente del
primo piano,
asinistra,
vierano
quattro
finestre congrate,
ora murate. Apiano
terra,sempre a sinistra della
Chiesa,
vi è unlocale,
a cui si' accedevadal cortile del,
Conservatorio,
adiacente allaChiesa,
ove le Donzelle si accostavano ai Sacramenti della Confessione e della Ca
munione.
Questa
localeprima
della fondazione del Conservatorioformava un'ala del
quadrìportico
del cortile delConservatorio:
dal 1945 è stata adibita a Sacrestia.
Queste
restrizioni per leDonzelle si
spiegano
per il fatta che, sebbene la Statuto delConservatorio vietasse assolutamente che essa si trasformasse
in
Clausura,
carne avvenne per ilprima
Conservatorio
di S. Maria della Mercede, esse,
però,
non dovevano in nessun modocomunicare con l'esterna, come se vivessero in Clausura. E ciò
viene attestata, da un'altra testimonianza. Chi entra nel Conser vatorio nata che subita
dopo
ilportone
d'ingresso
vi è un'altragrande
parta,
che immette nel cortile. Prima diquesta parta,
a destra vi è un davanzale di
pietra.
Ivi vi era una finestrasemiovale,
ara murata. Tutta ciòsignifica
che le Danne ricove rate comunicavano all'esterna attraversa una ruota, messa nellafinestra,
mentre la seconda parta rimaneva sempre chiusa alpubblico.
Del resta leRegole
del Pia Istituto eranoquasi
lestesse del
prima
Conservatorio claustrale di S. Caterina daSiena e di S. Maria della Mercede.
Le Danne ricoverate venivano divise in
categoria
per laparte
economica e per il trattamento,
Avevano, però,
una salaSupe
riora,
scelta fra di esse. Nessun uomo,quindi,
era ammesso nelConservatorio:
anche iGovernatori,
carne il Confessore e il Medica,
non erano ammessi se non in casa dinecessità;
nelqual
casa erano
accompagnati
dallaSuperiora
eguardati
a vista finsulla
soglia
delle stanze dellabisognosa
a dell'ammalata. Il portane
d'ingresso
era, carne si èdetta,
sempre chiusa a chiave ecustodito dalla
portìnaia,
anch'essaricoverata,
che teneva unastanza nel cortile con tutti i
servizi,
situati dietro ilporticato
centrale del cortile.E' da notare in
particolare
il caratterereligioso
e l'eserciziodelle
pratiche
dipietà
diquesta
tipica
Istituzione
salernitana.Difatti,
spessa, nelleRegale
viene richiamataquesto
spirito
dipietà
cristiana e di amare a GesùCristo,
che daveva animaretutta
l
vita comunitaria delCanser';'atoria.
Anzi,
eradetto,
che 14il fine
principale
dell'Istituzione doveva essere diretto a GLORIADI GESU' CRISTO!
Gli stessi Governatori dovevano continuamente
investigare
e attendere che nulla potesse
svolgersi
in dettoluogo
che nonsia diretto a Gloria di Gesù Cristo e che non vi sia altra idea
se non
quella
del santo timore di Dio, dell'onore delpubblico
e della carità verso i
poveri
e nonregolarsi
conpropria
passione ma con la dovuta
prudenza
e rettitudine per lagloria
diGesù Cristo. Il
Consiglio
di Amministrazione deve essere formato da un
Presidente,
eletto dalConsiglio
Comunale,
e da dueConsiglieri
e dura in carica 5 anni.Le Donne ammesse nel Conservatorio, dovevano essere
vergini
oppure maritate ovedove,
ma onorate e mai donnepub
bliche. Anzi dovevano essere prese da tutte le Parrocchie della
Città e il Parroco doveva attestare che erano povere e oneste.
Per le persone benestanti vi era un altro
Regolamento
per l'ammissione. Per i
Governatori,
per ilMedico,
per ilCappellano
eper il Confessore ordinario e straordinario occorrevano l'età su
periore
ai 40 anni e altrequalità
morali. I Governatori conl'approvazione
dell'Autorità ecclesiastica nominavano ilCappel
lano,
ilquale
era tenuto a celebrare la Messa tutti igiorni
indetta Chiesa.
"-Veniva nominato anche un
Chierico,
addetto alservizio dell'Altare e alla
pulizia
della Chiesa. Il Conservatorio siobbligava
alle spese diculto,
dellesuppellettili
dellaChiesa,
che devono essere
belle,
pulite
epreziose,
perché
«servono direttamente a Gesù Cristo». Come pure
s'impegnava
al mantenimento e alla
riparazione
del.luogo
sacro.Da un estratto di
Regolamento,
firmato daiGovernatori,
del
1896,
che si conserva, siriscontra,
fra le altre cose, alcunicambiamenti avvenuti nella vita del Conservatorio e un bilancio
di spese. In
queste
spese vienespecificato
la somma data alCappellano
per il servizio e il culto della Chiesa perquell'anno.
Quanti cambiamenti sono avvenuti un poco alla
volta,
soprattutto
alprincipio
di-questo
secolo! Leporte
si sonoaperte.
Non esiste
più
la vita comune delle Donne ricoverate né la divisione per
categoria.
Le condizioni finanziarie non hanno permesso
più
la mensa comune e le ricoverate sonòobbligate
atrovare lavoro all'esterno del Conservatorio per
vivere.
Sonostate
ammesse persone diogni
cetosociale,
per lopiù
anziane,.
malate e
bisognose.
Non si trova tra esse una, che faccia daSuperiora,
e non si è voluto metterepiù
laportinaia.
Per moltotempo il Conservatorio ha
ospitato
l'Istituto delle Sordomute. Inseguito
le Suore dei SS. Cuori di Gesù e Maria,Infermiere,
chetenevano anche un Asilo Infantile. Così a poco a poco
questa
PiaOpera
ha subito delle trasformazioni ed è caduto anche in unostato
pietoso
diabbandono,
di, disordine e di arretratezza, nonsenza
colpa degli
Amministratori.Nel 1945 venne trasferita per motivi
pastorali
laParrocchia
di S. Andrea di Salerno nella Chiesa dell'Annunziatella e al Par
roco, divenuto anche Rettore e
Cappellano
diquesta Chiesa,
fu concessa l'abitazione nel Conservatorio. La presenza del Parroco edelle Associazioni cattoliche
parrocchiali
nel Conservatorio, ridottomale,
è stato un granbene,
non sempreappariscente
e apprezzato. Non è mancata la continua
vigilanza
eogni
sorta di aiutoalle Donne ricoverate da
parte
del Parroco, ilquale
si è preoccupato
perché
si mettesse unportinaio,
tanto necessario in unIstituto di sole Donne,
specialmente quando
queste
non vivonopiù
come in clausura e ilportone
è aperto a tutti.Anzi,
perché
si notava un certo disordine e mancanza
d'igiene,
il Parroco perben due volte ha sollecitato e ottenuto. un Commissario stra
ordinario.
L'ultimo
Commissario,
nominato dallaRegione
Campania,
nel
1976,
sollecitato pure dal Parroco; amico del Parroco,inspie
gabilmente,
però,
senza alcun motivoplausibile,
ad un certo momento si è messo contro lo stesso Parroco. Colpretesto
dinon aver trovato nell'archivio alcuna autorizzazione scritta per la
nomina a
Cappellano,
per il trasferimento della Parrocchia dis. Andrea nella Chiesa dell'Annunziatella e della concessione di
alcune stanze nel Conservatorio per uso
abitazione,
ha invitatoil Parroco a lasciare sia l'abitazione e sia la Chiesa dell'Annun
ziatella. Non essendo riuscito allo scopo per la ferma
opposizione
del
Sacerdote,
dopo
tre anni di lotta e dipersecuzione
a dannodel suo ministero e della sua cura
pastorale,
èpassato
ai fatti.Ha fatto demolire i servizi
igienici
della Chiesa e dell'abitazionedel Parroco e
poi
ha tentato di far demolire i muri del localeadibito a
Sacrestia,
ove untempo
le Donne ricoverate andavanoa Confessarsi e a Comunicarsi.
Egli
intendeva cosìripristinare
il
quadriportico
del'400,
dimenticandosi che la trasformazioneera avvenuta nel
'700,
quando
fu costruita la Chiesa e il Conservatorio. Tutto ciò
egli
sipermetteva
di fare senza un'autorizzazione e senza un progetto
regolare
eproprio
nel CentroStorico! Vi è stata una dimostrazione
popolare
diopposizione
e,
infine,
il Parroco è stato costretto a fermarlo con un'azionegiudiziaria penale.
Così ilprogetto
di farsloggiare
il Parrocoper ora è fallito.
, . Come
mai,
stando così ifatti,
il Comune di Salerno non siè costituito
parte
civile contro il CommissarioRegionale
diA.G.P.M.? E mi
meraviglio
ancoraperché
laSopraintendenza
ai MM.AA. della
Regione
Campania,'
allaquale
tutta laquestione
è statanotificata,
non hacompiuto
alcun passo per la difesa diquesto
monumento antico?In un
incontro,
avvenuto alla presenzadell'Ingegnere,
nominato dal Giudice per la
perizia
giurata
suiguasti compiuti
dal Commissario
Regionale
alConservatorio,
mi sono permessodi ricordare a costui che certamente vi saranno dùe
gìudìzi
asuo carico: uno divino e un altro umano e
gli
ho anche assicurato la mia umile
preghiera
alSignore
perché
lo converta eperdoni.
Passato il Conservatorio alle
dipendenze
del Comune di Salerno il Commissario ha dovuto lasciare
questa
sua carica.Ma chi entra,
oggi,
nell'Annunziatella congrande
amarezzapuò
constatare lo statopietoso
in cui versaquesta
PiaOpera.
Nel cortile
giacciono
quintali
di materiale di rifiutod'ogni
specie,
erbacce in
quantità
e acqua, che scorre da tutte leparti.
Le Donne ricoverate
prima
erano 35 ora sono appena unaquindicina.
Il terremoto del 23 novembre ha
prodotto
danni rilevanti specialmente
all'ultimo
piano.
Passando il
Conservatorio,
alla fine del mese diluglio
dell'anno 1981, alle
dipendenze
del Comune di Salerno in forzadella nuova
Legge
«IPAB», si augura chequesta
PiaOpera,
dovendo
aggiornarsi
e modificarsi seconda leprescrizioni
dellanuova
Legge
e delleesigenze
deitempi nuovi,
non venga distrutta, ma
rimanga
nella natura e nei fini essenziali delle sueCostituzioni per il bene delle Donne e della stessa città di Sa
lerno.
Quante Donne, specialmente anziane,
oggi,
hannobisogno
di un simile ricovero! E si
tenga
presente che furono i cittadinisalernitani,
guidati
e sorretti dalla civicaAmministrazione,
avoler
questa
Istituzionepubblica.
Se alpresente
s'insiste tantoperché
l'anticopatrimonio storico,
culturale
eartistico
del Centro Storico venga
gelosamente
conservato, penso, a mio modestoparere, che anche
queste
benefiche egloriose
Istituzioni,
purcon tutti
gli
aggiornamenti
e le modifichenecessarie,
siano conservate. Siano
rispettate
pergiustizia
le volontà dei fondatori.Del resto, credo che non sia
saggio
rompere con le buone tra...dizioni del
passato. Quanti
insegnamenti
preziosi
equanta
sapienza
neiRegolamenti
di queste anticheIstituzioni,
che valgono per
gli
uomini del ventesimo secolo. La dimenticanzadi
questi insegnamenti
e la distruzione diqueste
Opere
influiscono
negativamente
sulla condotta morale e sulla buona salutedelle nuove
generazioni.
Ilpopolo
salernitano vuole ancoraoggi
la sua «ANNUNZIATELLA ». La terza
età,
le anziane inparti
colare,
che si avviano al tramonto dellavita,
sentono ilbisogno
18non solo di un
riposo
tranquillo,
sereno elibero,
masoprattutto
di conforto
spirituale
e morale. Laicizzare questa PiaOpera
significherebbe
andare contro la volontà dei suoi fondatori.e
Voglio
sperare che ciò 110n avvenga che laVergine
SS. Annunziata possa continuare sempre a
proteggere
e ad assistere leDonne della sua «ANNUNZIATELLA ».
Incostituzionalità della
legge
«I
P AB»
E veramente
sembra
ciò avverarsi,ringraziando
D'io,
inquanto
ègiunta,
alprincipio
del mese diagosto
del 1981, uriaclamorosa sentenza della Corte
Costituzionale
Italiana,
laquale
cancella l'articolo 25 del Decreto del
Capo
delloStato,
n. 616del 22
luglio
del 1977, invalidando così laLegge
382, detta IPAB.In
forza,
quindi,
diquesta
imprevedibile
esorprendente
sentenzail
passaggio
ai Comuni, tramiteprovvedimento
dellesingole
Regioni,
di tutte le istituzionipubbliche
di assistenza, all'interno di unasingola Regione,
nonpuò
più
avvenire.L'assistenza in Italia resterà libera secondo l'articolo 38 della
Costituzione
Italiana.
Le istituzioni, di cuisi
discute,
sonoquelle
finora
autogestite,
che hanno caratterepubblico,
soprattutto
peril fatto che i loro Fondatori hanno voluto che fossero ammini
strate da
rappresentanti
della collettività cioè daiComuni,
Province e altri Enti Pubblici.
Il Governo Italiano nel 1975, con
Legge
382,prevedeva
iltrasferimento ai Comuni delle funzioni «esercitate da enti
pub
blici nazionali e
interregionali
», ma nondisponeva i'«
esproprio»
di tuttigli
Istituti di assistenzapubblica,
indistintamente,
anche di
quelli
chesvolgessero
azione su scala locale all'internodi una sola
Regione,
come risulta esseregiustamente
il Conservatorio in
questione:
A.G.P.M. e altre PieOpere
di Salerno.La
Legge
IPAB risulta lesiva «deiprincipi
e delle finalitàdotate
d'ìndiscutìbile
spessore storico fissate dai fondatori ».Certamente questa sentenza della Corte Costituzionale costi
tuisce una grave
preoccupazione
per i Governantiitaliani,
producendo incertezza e caos in tutto il settore sanitario. Anche
perché
non si sa se la recente sentenza della Corte Costituzionale
-abbia valore per
quelle
Regioni
lamaggior parte
diquelle
delNord -, dove la
Legge
382 è statagià
attuata.In
ogni
modo resta, comeprincipio
indiscusso,
il dirittodella comunità civile e
religiosa
areggersi
autonomamente nellesue iniziative
ispirate
aiprincipi
di libertà.Conclusione
«Veritatem facientes in caritate ». Questa scultorea
frase,
che S. Paolo
Apostolo rivolgeva
aiprimi
cristiani diEfeso,
vuoIsintetizzare il motivo essenziale di questa modesta Cronistoria,
riguardante
il Conservatorio A.G.P.M. di Salerno.Essa, difatti,
è stata scrittaprecisamente perché
si deveagire
secondo la verità nella carità.
Altrove lo stesso S.
Paolo,
rivolgendosi
ai Romani, diceva:«Bisogna
camminare onestamente alla luce delgiorno
». Si detesti cioè
l'agire
clandestino e tenebroso per farrisplendere
laluce della verità e di
ogni
bene. E, siccome la funzioneprincipale
della luce è
quella
d'illuminare chi sta intorno, coloro che sitrovano in essa non possono fare almeno d'illuminare i
fratelli,
affinché vedano le opere buone
compiute
e dianogloria
a DioPadre.
Salerno,
2-8-1981D. Canio Caramuta
Parroco di S. Andrea nell'Annunziatella
Tipolito Giuseppe Jannone
Via Arce, 58 - Salerno Tel.
.'
(089)