• Non ci sono risultati.

Studio sulle interazioni tra Apis mellifera e la comunita degli impollinatori selvatici in ambiente dunale

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Studio sulle interazioni tra Apis mellifera e la comunita degli impollinatori selvatici in ambiente dunale"

Copied!
4
0
0

Testo completo

(1)

Riassunto:

L’impollinazione entomofila è il meccanismo più diffuso di riproduzione incrociata tra le piante. Si stima che circa l’80% delle specie vegetali selvatiche vi ricorrano e quindi rappresenta un meccanismo fondamentale per alcune comunità per mantenere la loro struttura e ricchezza. Anche numerose specie coltivate traggono beneficio dall’azione degli insetti pronubi. Dati derivati da studi su diversi sistemi agricoli mostrano un aumento dei raccolti, come ad esempio in molti alberi da frutto, a seguito dell’impiego di diverse specie di Apoidei come impollinatori; il valore economico raggiunto dal servizio d’impollinazione entomofila è enorme e raggiunge i 153 miliardi di Euro/anno tenendo conto solo delle produzioni per uso alimentare umano. Tra gli animali allevati, l’ape da miele (Apis mellifera, ordine Hymenoptera, superfamiglia Apoidea) è senza dubbio uno di quelli globalmente più diffusi. Un elemento che emerge dagli studi condotti sulle comunità vegetali selvatiche è il potenziale effetto negativo dovuto alla competizione tra l’ape domestica e gli altri impollinatori, in modo particolare gli Apoidei. Le api domestiche possono arrivare a rappresentare la maggior parte degli impollinatori presenti durante la fioritura in alcune comunità vegetali, escludendo e rimpiazzando le altre specie di Apoidei e bloccando la loro attività. Dati i loro grandi numeri e frequenza di visite possono consumare la maggior parte delle risorse di nettare e polline dei fiori, che così non possono più sostenere le popolazioni selvatiche, e questo può comportare l’estinzione di alcune specie. Non tutte le ricerche concordano sul fatto che esista una competizione tra Apis mellifera e le api selvatiche, almeno in Europa. Le api domestiche sono da tempo impiegate nell’impollinazione dei campi e il loro contributo nell’agricoltura è grande; per questo motivo il loro utilizzo è considerato estremamente benefico. La questione se le api domestiche possano o no avere un impatto negativo sui pronubi selvatici rimane aperta. L’obiettivo di questo studio è di verificare se esista una tale interazione all’interno dell’ecosistema dunale nel Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli dove dagli anni 90 si svolge lungo le coste del parco l’attività di produzione del miele; quello che viene ottenuto è un prodotto caratteristico chiamato miele di spiaggia. La nostra ricerca si è concentrata su due aree dove sono presenti degli apiari stanziali all’interno di due SIC (Siti di Importanza Comunitaria). Il primo si trova nella località Fortino all’interno del SIC “Selva Pisana” nella Tenuta di San Rossore e il secondo a Torre del Lago, in località Lecciona all’interno del SIC "Dune litoranee di Torre del Lago”. Abbiamo proceduto con due metodologie di campionamento: una attiva, ovvero tramite osservazioni dirette e catture lungo dei transetti, e una passiva, ovvero il posizionamento di pan traps (trappole a vaschetta). Le trappole consistevano in scodelle (di plastica nel nostro caso) dipinte con apposite vernici spray UV-fluorescenti di colore: rosso, bianco, blu e giallo e riempite di acqua saponata. Per il posizionamento delle pan traps sono stati individuati 6 siti a San rossore e 3 siti a Torre del Lago, a distanza lineare crescente dagli apiari; per ciascun sito sono state posizionate 8-12 trappole divise in 2 postazioni per sito a San Rossore e 3 per sito a Torre del Lago. I transetti sono stati eseguiti in 3 siti per ognuna delle località. Sia le postazioni di trappola mento che i transetti erano localizzati nel sistema dunale. Le due metodologie ci

(2)

hanno fornito informazioni differenti. Da un lato le pan traps, che sono specifiche per attrarre gli impollinatori, ci hanno fornito informazioni circa la composizione in specie della comunità dei pronubi dell’ecosistema dunale oggetto di studio; dall’altro i transetti ci hanno aiutato a comprendere la presenza delle varie specie sulla vegetazione e di conseguenza la loro attività. Il nostro lavoro ha cercato di evidenziare se esistesse un “effetto distanza” relativamente agli apiari cioè una variazione di composizione in specie o di attività sui fiori della comunità dei pronubi delle nel sistema dunale a distanza crescente dagli apiari. Questo è un approccio indiretto che serve a valutare la competizione tra gli impollinatori selvatici e le api domestiche, in quanto come è stato visto in alcuni studi le api domestiche possono arrivare ad escludere altri impollinatori dalle riserve florali a causa della loro presenza. Entrambi i protocolli di campionamento sono stati condotti una volta al mese per un periodo di 4 mesi da Aprile a Luglio 2016 in modo da coprire il periodo di volo di tutte le specie di Apoidei dalle più precoci alle più tardive e il periodo di fioritura della maggior parte delle specie vegetali delle dune.

(3)

Abstract:

Insect pollination represents the most spread mechanism of cross-pollination among plants. Up to the 80% of all wild plants use it, and so, it is necessary to maintain the structure and richness of wild plants communities. Many cultivated species get benefits too from insect pollination; researches show yields increase when insect pollinators, like Apoidea, are involved and so the economic value of this service is very high, reaching 153 billion euro/year. Among domesticated animals honeybees (Apis mellifera L., order Hymenoptera, super family Apoidea) is undoubtedly one of the most widespread. From researches on wild plant communities emerge that wild pollinators, especially Apoidea, could be negatively influenced by competition with honeybees. Apis mellifera could become the most representative pollinators on flowers during the season, outnumber the other bee species and even replace them blocking their activity. Because of their great numbers and frequency of visits, honeybees could consume the most part of nectar and pollen resources, so they cannot sustain wild pollinator’s communities anymore, bringing to the extinction of some species. Not all the works agree on the existence of competition between Apis mellifera and wild bees at least in Europe. Honeybees have been involved in crop pollination for a long time and their contribution in agriculture is huge; for this reason, they have been considered very useful and benefic. Whether competition with honeybees has or not a negative impact on wild pollinator’s communities is still an unsolved problem. The goal of our research is to asses if exist such interaction in the dune environment inside the region park of Migliarino San Rossore Massaciuccoli where, from the 90s along the coasts of the park, take place the activity of honey production. What is obtained is a characteristic product called “miele di spiaggia”. Our study focuses on two areas where are present fixed hives inside two SCI (Sites of Community Interest). The first one is inside the SCI “Selva Pisana” in the location called Fortino inside San Rossore estate, and the second is inside SCI “Dune litoranee di Torre del Lago” in Torre del Lago. We use two sampling methodologies: one is active, direct observation along transects, and the other one is passive, using pan traps. The traps were plastic bowls painted in with UV-florescent spray paint of four different colors: red, blue, white and yellow; all the bowls were filled with soapy water. Pan traps has been positioned in 6 sites in San Rossore and 3 sites in Torre del Lago, at increasing distance from the hives; for every site has been positioned 8-12 traps divided in 2 locations for site in San Rossore and 3 for site in Torre del Lago. Direct observations took place in 3 sites in both areas. Both transect and traps took place inside the dune environment. The two methodologies give us different information. Pan traps, which are specific to attract pollinators, give us information about specie composition of pollinator’s community in our study areas; observations help us to understand the presence and activity of different species on vegetation. Our work try to asses if exist a “distance effect”, a change in species composition or activity on flowers of wild pollinators at increasing distance from hives. This is an indirect approach to evaluate the competition between honeybees and wild pollinators, because has been shown by some researches A. mellifera could exclude other pollinators from floral patches because of their presence.

(4)

Both samplings protocols took place once a month for a period of 4 months from April to July 2016 so to cover the flying period of all bee species from the earliest to the last and the flowering period of most plant species of the dunes.

Riferimenti

Documenti correlati

The egg hatches into a small larva which is fed by 'nurse' bees (worker bees which maintain the interior of the colony). Both larvae predestined to workers and to queens are

all’interno di un oggetto posso avere movimento di carica conduttori: le cariche possono muoversi.

Sulla base delle osservazioni sopra riportate, ribadiamo il contributo del- la Salcerella nell’implementare la bio- diversità vegetazionale delle aree agricole intensive in

Per proteggere le api e altri insetti impollinatori non applicare al momento della fioritura, dalla schiusura dei petali alla caduta degli stessi. Sfalciare o eliminare le

Dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo - Università degli Studi di Palermo Periodo. 24/11/1999 -

Stadi nello sviluppo dell’infiorescenza di Zostera marina (specie monoica). 1) gli stili sono eretti sullo spadice 2) gli stili si ritraggono dopo l’impollinazione 3) il

Cambiamenti improvvisi nelle comunità vegetali sono stati considerati prove a sostegno di eventi catastrofici, come il “picco delle felci) al limite tra Cretacico e

Dato che il detrito vegetale prodotto dalle piante acquatiche è arrivato sulla terraferma prima dello sviluppo delle piante terrestri, perlomeno allo stadio iniziale