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LEZ.11 - RETTILI E UCCELLI

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Academic year: 2021

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Animali vertebrati

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Caratteristiche dei rettili

- Amnioti, uova cleidoiche.

-Termoregolatori solari attivi

- Superficie del corpo ricoperta da squame e piastre cornee,

poche ghiandole cutanee.

- Superficie polmonare aumentata rispetto agli anfibi

- Setto interventricolare parziale o anche completo (nei

coccodrilli)

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Uova cleidoiche e loro cova

Negli animali terrestri si sono evolute uova cleidoiche che si possono considerare più o meno come sistemi autosufficienti che forniscono protezione all’embrione in via di sviluppo, per mezzo di

membrane extraembrionali (sacco vitellino, amnios, corion e

allantoide) contenute all’interno di un guscio protettivo.

La cova (praticata fuori o dentro il corpo del genitore) è una forma di adattamento che aumenta le

probabilità di sopravvivenza di un embrione.

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Uovo amniotico

un guscio calcareo permeabile

all'ossigeno che permette la respirazione aerea e impedisce la disidratazione;

generalmente di consistenza morbida, consiste di

una membrana il corion rivestita più o meno (esistono anche uova rigide) da un rivestimento calcareo

una membrana sottostante, detta amnios, vera innovazione dei rettili per la

conquista terrestre, che lo protegge dalla disidratazione e dalla compressione

un albume gelatinoso che fornisce un'ulteriore riserva nutritiva (proteine) per l'embrione lo isola meccanicamente, lo idrata e lo protegge dalle infezioni microbiche

una grossa cellula uovo (il tuorlo o

sacco vitellino) ricchissima di un

complesso nutritivo detto vitello (lipidi e proteine)

una membrana detta allantoide dove si accumulano le sostanze di rifiuto

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Adattamenti ad ambienti aridi

I rettili sopperiscono alla mancanza di meccanismi termoregolatori interni spostandosi in modo da evitare l’eccessivo surriscaldamento o raffreddamento.

Invece di produrre o disperdere calore metabolico, questi animali hanno adottato un sistema di adattamento per comportamento: passano dalle zone più calde a quelle più fresche per evitare o per sfruttare a loro vantaggio il calore del sole o del terreno.

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Alcune specie di serpenti e di sauri, per esempio, si seppelliscono sotto la sabbia desertica, altri si spostano continuamente dalle zone d'ombra a quelle

soleggiate. Non è quindi propriamente corretto affermare che questi animali sono a sangue freddo: essi, come tutti gli altri animali ectotermi, devono tenere la loro temperatura entro i giusti limiti e la loro sopravvivenza è stata assicurata da questo particolare adattamento comportamentale.

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Adattamenti alla vita acquatica

Sono moltissime le specie di rettili che trascorrono gran parte della loro vita in acque dolci o salate.

I coccodrilli lo fanno soprattutto per evitare un eccessivo surriscaldamento che

potrebbe portarli alla morte. Questi animali hanno sviluppato un dispositivo particolare che permette loro di sbranare le prede

senza che l'acqua invada le loro vie

respiratorie: valvole predisposte separano la bocca dalla trachea, in modo che questi rettili predatori riescano a godersi il pasto senza rischiare di annegare.

Altri abitatori dei fiumi sono i varani del Nilo, i gaviali indiani e i caimani che

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Alcune specie di tartarughe trascorrono la loro vita nel mare e si avventurano sulle spiagge solo per la deposizione delle uova.

La tartaruga alligatore vive sui fondali fangosi dei fiumi, catturando pesci tramite una specie di appendice della lingua che funge da esca.

Adattamenti alla vita acquatica

Anche tra i serpenti molte specie abitano i fiumi, le paludi o il mare cibandosi di

alghe o pesci.

L'anaconda, nota specie di ofide

costrittore, pur essendo adatta alla vita sulla terraferma, vive di preferenza nei fiumi dove caccia le sue prede.

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Filogenesi dei rettili

I primi rettili sono comparsi nel

Carbonifero (320

milioni di anni fa) con un aspetto esterno simile alle lucertole. Le ossa rivestivano dorsalmente e lateralmente i muscoli della mascella (anapside). Successivamente si sono differenziate tre linee

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Una linea ha mantenuto la

caratteristica anapside che ha portato alle tartarughe, una

seconda linea ha visto la comparsa di una singola apertura nell’osso temporale che ha portato ai rettili

sinapsidi e poi da questi ai

mammiferi; una terza linea ha portato ai rettili diapsidi con due aperture temporali . Dei diapsidi primitivi è sopravissuto solo il tatuara (Sphenodon) che vive in Nuova Zelanda ed ha un terzo occhio nascosto (pineale) sulla

sommità del capo, le lucertole ed i serpenti

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Dai primitivi diapsidi si erano separate le linee di animali marini come plesiosauri, molto specializzati e di notevoli dimensioni simili a grandi lucertole con le pinne e quella degli ittiosauri, molto simili ai pesci e agli attuali cetacei, entrambi estinte alla fine del Cretaceo in coincidenza con l’evoluzione dei pesci ossei con cui erano entrati in competizione.

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I diapsidi più evoluti sono definiti arcosauri e comprendono i dinosauri, gli uccelli derivati da questi, gli pterosauri volanti e i coccodrilli.

e quelli con un bacino più simile a quello degli uccelli (Ornitisca)

come Stegosaurus

Nel gruppo dei dinosauri si

distinguono quelli con un bacino simile a quello primitivo delle lucertole (Saurischia) come

Tyrannosaurus

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Cheloni o

Testudinati

Unico ordine vivente del gruppo degli anapsidi.

Le tartarughe sono dotate di un

guscio protettivo: la parte superiore di questa "corazza" prende il nome di "carapace", mentre la parte inferiore prende il nome di "piastrone".

Esistono diverse specie adattate per diversi ambienti, per i fiumi e per i mari ( come la

Caretta caretta) per la terra ( come la Testudo hermanni).

Le specie acquatiche sono per lo più

carnivore, si alimentano di pesce, mentre le terrestri sono più erbivore con una dieta che varia dalla frutta ai cactus

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Squamati

Il più grande ordine esistente

attualmente, che include le lucertole e i serpenti

.

La pelle è ricoperta da scaglie cornee (squame).

Inoltre posseggono il quadrato

mobile; ciò rende possibile muovere la mascella superiore vicino alla scatola cranica. Questo meccanismo è

particolarmente visibile nei serpenti, che sono capaci di spalancare

completamente le loro fauci per inghiottire prede molto grandi

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Arcosauri

Gli arcosauri sono rettili diapsidi caratterizzati da denti infissi negli alveoli della mascella e da cuori dotati di quattro camere. La maggior parte delle prime forme del gruppo erano carnivore, con denti seghettati adatti a tagliare la carne.

Oggi gli unici gruppi esistenti sono coccodrilli e

uccelli, in passato a questa categoria appartenevano gli pterosauri e i dinosauri

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Crocodilia o Loricati

Comparvero nel Cretaceo superiore (circa 90 milioni di anni fa), e da allora

continuano a popolare la terra grazie alle loro

caratteristiche, fisiche e

comportamentali, che sono rimaste pressoché

inalterate nel tempo.

I coccodrilli possono essere considerati veri e propri

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Uccelli (Aves)

Animali bipedi, omeotermi (temperatura costante di circa 41°C) ed ovipari che si trovano in quasi tutti gli ecosistemi, dall'Artide

all'Antartide.

Le loro dimensioni variano dai 5 cm del piccolo e leggero colibrì di Elena ai 2,7 m dello struzzo, un uccello africano inadatto al volo.

(20)

Biodiversità negli uccelli

Nella classe Aves sono incluse circa 10000 specie attualmente descritte e raggruppate in circa 2090 generi.

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-il becco corneo privo di denti

- palpebra accessoria per ulteriore protezione dell'occhio

(membrana nittitante)

- cuore a due atrii e due ventricoli. La frequenza del battito

cardiaco è più elevata di quella dei mammiferi

- piume sul corpo che fungono da isolante termico verso l'ambiente

esterno

- penne sopra le piume che permettono un miglior controllo del

volo

L'abilità al volo non è una proprietà caratterizzante della classe, poiché esistono uccelli inetti al volo (es pinguini) ed altri animali volatori (pipistrelli, molti insetti).

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Superordine PALEOGNATI o RATITI: uccelli che non volano. Presentano un adattamento secondario a particolari ambienti come le savane africane. Tipici rappresentanti:

struzzi, emù, kiwi, casuari.

Superordine

NEOGNATI: tutti gli altri

uccelli, buoni volatori. L’ordine dei

passeriformi

comprende più di 5000 specie.

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Respirazione

Per produrre e mantenere il calore corporeo (omeotermia) occorre spendere molta energia (otto volte di quella di un rettile di pari dimensioni)

L’aria attraversa il tessuto polmonare in una sola direzione in modo tale da mantenere la concentrazione di ossigeno sempre elevata. Il flusso d’aria

monodirezionale è mantenuto da un canale di aerazione che unisce i polmoni con sacchi aerei che a sua volta si estendono anche all’interno delle ossa

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Si hanno due cicli di espirazione e due di inspirazione.

Nel primo ciclo l’aria viene immessa nei parabronchi dai

sacchi aerei posteriori, nel

secondo ciclo l’aria dai

parabronchi viene sospinta ai

sacchi aerei posteriori e da qui

poi scaricata all’esterno

Respirazione

Gli uccelli compiono fino a 200 atti respiratori al minuto. L’uomo 15 I sacchi aerei diminuiscono inoltre il

peso specifico, facilitando il

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Gli uccelli presentano un cuore grande che pulsa a ritmo sostenuto: circa 400 pulsazioni al minuto, che arrivano a

1000 nel colibrì.

La circolazione è doppia e completa. La suddivisione del ventricolo è

completa. L’arco aortico piega a destra.

Per mantenere una temperatura costante di 40°-41°C, gli uccelli ricorrono ad alcuni stratagemmi atti a limitare la dispersione termica.

Alcune specie, quando non hanno energie sufficienti entrano in uno stato di inattività “TORPORE”; altre sollevano le piume per aumentare il volume dello strato isolante di aria

imprigionato tra la pelle e le penne copritrici.

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Scheletro, leggero ma robusto, è adatto a potenziare il volo. Alcune ossa hanno dimensioni ridotte o fuse tra loro

(soprattutto nel polso e nella mano). Nella maggior parte degli uccelli le ossa sono

cave, cioè prive di midollo, ma sono sostenute da una rete di trabecole. Diverse ossa, compresi gli omeri,

contengono cavità colme d’aria (sacche) collegate all’apparato respiratorio (ossa

pneumatizzate).

I potenti muscoli delle ali sono fissati alla carena, un’ampia sporgenza ossea dello sterno.

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Uniche degli uccelli. Escrescenze cornee dell’epidermide molto

cheratinizzate con vacuoli pieni d’aria. Sostituite almeno una volta all’anno con la muta.

PENNE COPRITRICI

conferiscono una

sagoma aerodinamica.

PENNE REMIGANTI:

lunghe, rigide,

asimmetriche e dal profilo ben definito per fornire la spinta necessaria al volo ed effettuare manovre.

PENNE TIMONIERE:

regolano la quota e la direzione del volo.

PIUME: più corte e sottili delle penne, funzionano

da isolante termico. Rivestimento dei pulcini. Strato più interno del piumaggio degli adulti.

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La struttura presenta un asse centrale di sostegno

(RACHIDE), dal quale si

dipartono ramificazioni molto fitte (BARBE) che formano una superficie piana e continua (VESSILLO). Le

barbe sono fissate le une alle altre da minuti filamenti

(BARBULE).

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La maggior parte degli uccelli è MONOGAMA. La

fecondazione è interna. Pochi uccelli maschi possiedono

organi copulatori che servono al trasferimento dello sperma.

Nella maggior parte delle specie il trasferimento avviene semplicemente mediante il contatto diretto tra le cloache dei due sessi. L’accoppiamento è preceduto da rituali di

corteggiamento

Tutti gli uccelli sono OVIPARI, depongono uova amniotiche, di dimensioni e colori differenti. I colori derivano da due pigmenti (emoglobina e bile) aggiunti durante il transito nell’ovidutto. Generalmente proteggono le uova all’interno di un NIDO costruito lontano dalla portata dei predatori. La cova è fondamentale poiché l’embrione non è

omeotermo.

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PROLE:

Precoce o atta: coperta da lanuggine e piume. In grado di nutrirsi da sola poche ore dalla schiusa. Galliformi e trampolieri.

Inetta: cieca e priva di piume. Necessita di intense cure da parte degli adulti. Passeracei e rapaci.

Riproduzione: i nidiacei

Spesso gli uccelli più longevi, come il colibrì, depongono meno uova: la sopravvivenza della

specie è assicurata, in questi casi, dalla durata della vita dell'adulto e non deve essere affidata alla

quantità della prole.

Durante il periodo d'incubazione, che va da 11 a 80 giorni, gli embrioni si sviluppano nutrendosi del tuorlo e dell'albume accumulato all'interno

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Adatto a una vita

dinamica. Il cibo non viene masticato ma conservato nell’esofago o gozzo o ingluvie.

L’uccello può così andare a digerire in un luogo più sicuro. La parte superiore dello stomaco

(proventriglio) produce i succhi gastrici, mentre la parte inferiore (ventriglio) macina il cibo utilizzando un composto abrasivo che

contiene sabbia e ciottoli. L’elevato metabolismo, l’alta temperatura corporea e l’intensa attività rendono necessaria un’alimentazione abbondante, con alimenti ad alto contenuto

energetico (semi, frutti, animali).

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Pelle sottile appena cheratinizzata. Priva di ghiandole eccetto la ghiandola dell’UROPIGIO. Posta sopra la base della coda. Molto sviluppata nelle specie acquatiche.

Ghiandola sebacea il cui secreto, ricco di vitamina D, serve a impermeabilizzare il piumaggio. Il

secreto viene raccolto con il becco.

Zampe e piedi sono ricoperti da squame cornee che non vengono mai perse. Gli uccelli hanno da 2 a 4 dita per piede, di forma e posizione diverse a seconda delle abitudini di vita. Molti uccelli nuotatori hanno le dita

palmate, cioè collegate da una membrana cutanea.

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Il becco è fissato a mascelle entrambe mobili che consentono una maggiore apertura. Costituito da guaine di cheratina leggere ma robuste.

Presenta forme e dimensioni diverse a seconda del tipo di habitat e dal metodo di alimentazione.

Il dente dell’uovo o diamante è un rilievo del becco che il nascituro utilizza per rompere il guscio. Cade poco dopo la schiusa.

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Durante l’età dei rettili, il gruppo più diversificato era quello

dei dinosauri, che comprendeva i più grandi animali che siano mai vissuti sulla terraferma.

Molti dinosauri erano forse omeotermi,

Prove fossili suggeriscono che gli uccelli si siano evoluti circa

150-200 milioni di anni fa da una linea evolutiva di dinosauri bipedi.

Filogenesi degli uccelli

Artigli sulle ali

(come i rettili) Denti

(come i rettili)

Penne Lunga coda

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Progenitori:

• piccoli dinosauri arboricoli insettivori • occhi grandi

• piedi prensili

• muso allungato > becco

Archaeopteryx

lithographica

(150Ma Giurassico):

Il più antico fossile, dalle dimensioni di un corvo, con caratteri misti tra rettile e uccello: ali, piume, denti, coda. Volo planato.

Caratteri ereditati: - uovo amniotico - squame sulle zampe - membrana nittitante

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