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Vendita diretta uova da consumoUova prodotte da un allevamentocon meno di 50 galline

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Academic year: 2022

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Vendita diretta uova da consumo

Uova prodotte da un allevamento con meno di 50 galline

Veneto Agricoltura - Azienda Regionale per i Settori Agricolo, Forestale ed Agroalimentare - Viale dell’Università, 14 - 35020 Legnaro (PD) Per informazioni sul progetto Autoconservazione: maurizio.arduin@venetoagricoltura.org - www.venetoagricoltura.org/basic.php?ID=4822

Comune di Polverara

L’uovo dal punto di vista nutrizionale è un alimento importante e in cucina può essere utilizzato in moltissimi modi. La presenza di un uovo in frigorifero è rassicurante:

è la certezza di contare su qualcosa da mangiare anche quando i giorni tra una spesa e l’altra si allungano e il frigo è pressoché vuoto.

L’uovo inoltre occupa un posto molto importante nella scala degli alimenti ad alto valore biologico in quanto contiene energia e tutti gli aminoacidi essenziali in forma utilizzabile. Naturalmente il suo valore alimentare è legato alla freschezza, all’igiene e al modo in cui viene prodotto.

Molti infatti, e a ragione, preferiscono acquistare le uova direttamente dal produttore.

Oltre la metà (53%) delle uova a guscio consumate nel nostro paese sono acquistate presso la grande distribuzione, la restante parte presso i negozi di generi alimentari (25%), direttamente dal produttore (16%) e infine (6%) nei mercati rionali o ambulanti. Se viene valutato invece il comportamento del consumatore si rileva che il 30% delle famiglie utilizza uova sfuse cioè non imballate. Queste uova sono prodotte direttamente da piccoli produttori e vendute localmente.

Le uova di gallina, faraona, anatra, oca, tacchina e quaglia possono essere vendute, a uso alimentare, direttamente dal produttore al consumatore. Il produttore, con meno di 50 femmine in produzione può vendere le uova direttamente nel proprio allevamento, in un mercato locale (compreso entro un raggio massimo di 10 km dal luogo di produzione) oppure porta a porta (ossia vendita effettuata direttamente dal produttore presso il domicilio del consumatore finale).

L’attività di vendita delle uova prodotte dal proprio

allevamento deve essere preceduta da una comunicazione al Sindaco del Comune in cui si intende esercitare la vendita. Tale comunicazione, oltre alle indicazioni relative alle generalità del richiedente, dell’iscrizione al Registro delle imprese e degli estremi di ubicazione dell’azienda, deve contenere la specificazione dei prodotti di cui si intende praticare la vendita e della modalità con cui si intende effettuarla, ivi compreso il commercio elettronico.

In merito alla rintracciabilità e l’etichettatura, per un allevamento con meno di 50 capi (gallina, faraona, anatra, oca, tacchina e quaglia), non è necessario marchiare le uova individualmente con il codice del produttore: è sufficiente che il nome e l’indirizzo del produttore siano indicati nel punto di vendita o comunicati all’acquirente nel caso di vendita porta a porta.

La colorazione del guscio delle uova non determina la

qualità del prodotto in quanto dipende esclusivamente dalla

razza di gallina che le depone

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Autori: Maurizio Arduin*, Alessandra Luisa Amorena**, Marcello Volanti***

*Veneto Agricoltura, **Regione del Veneto, Sezione Veterinaria e Sicurezza Alimentare , ***Medico Veterinario libero professionista.

Pubblicato on line nel mese di maggio 2014 da Veneto Agricoltura - Azienda Regionale per i Settori Agricolo, Forestale ed Agroalimentare Viale dell’Università, 14 - 35020 Legnaro (PD)

All’età di 5 - 8 mesi (in base alle razza) le pollastre devono essere sistemate nel pollaio adeguatamente attrezzato.

Gli animali devono rimanere chiusi all’interno del pollaio per almeno una settimana allo scopo di consolidare una gerarchia interna e si appropriarsi del nuovo ricovero

Le galline vengono poi fatte uscire nel tardo pomeriggio (verso le quattro del pomeriggio) per indurle a deporre le uova all’interno del pollaio e non nei cespugli.

Fintanto che il 30% degli animali non è in deposizione (si raccolgono 12-16 uova al dì da un pollaio di circa galline) le galline possono accedere al pascolo solo nel pomeriggio.

All’inizio della deposizione, nei primi 7-10 giorni, controllate con assiduità che le galline non depongano le uova sulla lettiera: se questo accade spostate con tempestività l’uovo e sistemate, al suo posto, una grossa pietra, o un vaso, per dissuadere la gallina, e le altre, a deporre sullo stesso punto.

Solo quando si raccolgono almeno 12 - 16 uova al giorno (30% di deposizione da un pollaio di circa 50 galline) è possibile lasciare liberi gli animali al pascolo dalle prime ore del mattino. Gli animali hanno ormai imparato a deporre all’interno del nido.

Come raccoglie sempre uova pulite in un allevamento rurale

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