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La storia di una discarica contestata e di una piccola vittoria

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Academic year: 2021

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55 Ingegneria dell’Ambiente Vol. 7 n. 1/2020

IdA

Informazioni dalle Aziende

LA STORIA DI UNA

DI-SCARICA CONTESTATA

E DI UNA PICCOLA

VIT-TORIA

Marcopolo e il viaggio nel ciclo produttivo costituendo economie circolari in ambito della decar-bonizzazione: l’impianto di struzione del biogas nocivo di di-scarica producendo energia ver-de a borgo San Dalmazzo (CN)

Nel 1999, il Consiglio di Amministra-zione della discarica di San Nicolao di Borgo San Dalmazzo, presieduto dall’allora neo-amministratore Livio Lanzavecchia, aveva come scopo principale l’ampliamento “della

rac-colta differenziata, per consentire la completa bonifica della zona, un mo-nitoraggio continuo all’interno della discarica, ma soprattutto l’utilizzo di una possibile fonte di inquinamento come risorsa energetica, con benefi-cio dal punto di vista ambientale”.

Nello stesso anno, a seguito di gara, l’Azienda Cuneese Smaltimento Ri-fiuti (ACSR), ha assegnato il diritto di bonifica con recupero energetico del biogas nocivo alla società

Marco-polo Engineering S.p.A. di Borgo San Dalmazzo (CN).

Antonio Bertolotto, amministratore unico dell’azienda, aveva sottolineato: “Lo scopo che ci impegniamo a

con-seguire, è di favorire la bonifica del sito discarica dal biogas nocivo in un periodo relativamente breve, di con-sentire qualità dell’area stessa elimi-nando l’inquinamento atmosferico e il danno all’ozono causato dalla com-ponente metano, senza fastidiosi odo-ri e garantendo così una sicurezza ambientale totale.” In quanto, come

ormai scientificamente dimostrato, le torce, oltre a bruciare un “FATTORE ECONOMICO” non garantiscono la distruzione totale del biogas nocivo. Attuando questa bonifica del biogas nocivo, oltre ai sostanziosi investi-menti e costi gestionali, la Marcopolo ha pagato in media circa 200.000 eu-ro/anno come royalties all’ACSR per un totale di circa 3 milioni di euro, contribuendo anche al mantenimento dei costi generali dell’ACSR, ottenen-do naturalmente il giusto utile azien-dale, al quale si è aggiunto un altro grande utile come il contributo al con-tenimento della tariffa rifiuti dei Co-muni associati.

L’impianto di distruzione del biogas nocivo con recupero energetico, aveva un motore funzionante a biogas ac-coppiato ad un alternatore per la pro-duzione di energia elettrica con una potenza iniziale di 470 kWh che è au-mentata a 600 kWh nel giro di un me-se. Marcopolo, infatti, produce ener-gia alternativa a valle di un processo di bonifica del biogas nocivo (una cin-quantina di discariche bonificate ad oggi sia in Italia che all’estero e in buona parte ancora in piena bonifica) con un processo controllato e virtuoso di controllo delle aree a rischio am-bientale (attività presente negli obiet-tivi di “Kyoto”: “non solo energie rin-novabili, ma effetti più ampi poiché si bonifica e si produce energia”). Una piccola vittoria, un compromesso con l’indispensabile industrializzazio-ne e consumismo che purtroppo hanno usato e continuano a utilizzare senza cura le risorse del nostro Pianeta, di-menticando che tutto ciò si ripercuo-terà su di noi e sulla nostra progenie.

I

A

-INFORMAZIONI

DALLE AZIENDE

Impianto di distruzione del biogas da discarica con il suo utilizzo per produrre energia elettrica verde sito in Borgo San Dalmazzo CN

Marcopolo Engineering S.P.A.

Sistemi Ecologici www.marcopolo-e.com info@marcopolo-e.com

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