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L’Aldilà

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Academic year: 2021

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VI.25 Frammento di stela collezione privata. Torino pietra calcarea

cm.22 x cm. 20, spessore cm. 2 dal mercato antiquario

datazione: età ramesside

Il manufatto raffigura personaggi di Deir el Medina. VL26 Libro dei Morti di Nakht

Museo del Papiro di Siracusa

copia a mano di originale al British Museum E.A. 10471 altezza cm. 35 cm. lunshezza cm.90 - datazione: XVIII dinastia La scena rappresenta lo scriba del re e generale Nakht insieme con la moglie Tuia mentre escono di casa all'alba per adorare il sole nascente Ra e Osiri, assiso sul trono e accompagnato dalla dea Maat "Signora delle Due Terre, figlia di Ra". Al centro della scena vi è una vasca circondata da sico-mori nel giardino di Nakht. Sul margine sinistro è rappresentata una collina del deserto, dalla quale emergono le braccia della dea del cielo Nut, che reggono il disco solare. Le linee verticali in geroglifico retrogrado conten-gono un inno al dio sole. CB AD FC

Y1.27 Papiro dello scriba Nakht Museo del Papiro di Siracusa

copia a mano di originale al British Museum E. A. 10471 alfezza cm. 35 cm, lunghezza cm. 60

d a t a z i o n e : X V l l l d i n a s t i a

A destra: Nakht esegue varie attività agricole nel paradiso agricolo. A sinistra: cambiamenti per diventare una fenice e un airone. CB AD VI.28 Libro dei Morti di Ani

Museo del Papiro di Siracusa

copia a mano di originale al British Museum E.A. 10470 altezza cm. 38, lunghezza cm. 59

datazione: XIX dinastia

Ani, dopo aver superato il giudizio post mortem, è accompagnato dal dio Horo a testa di falco al cospetto di Osiri, dio dell'oltretomba. Le quattro colonne di geroglifici riportano le parole pronunciate da Horo, indirizzate ad Osiri, con le quali viene presentato il defunto come giusto ed esente da peccato.

Nella scena successiva a destra, il defunto è inginocchiato sopra una stuoia davanti a Osiri. Sulla testa porta un cono di grassi profumato. Sopra a Ani sono rappresentate diverse brocche, ghirlande di fiori, pani bianchi, pezzi di carne e due anatre.

Davanti al defunto è presente una tavola ricca di offerte, quale pane, coscia di bue, fiori e frutta. Osiri, che porta la corona atef con due piume verdi, è

caratferizzato dal colore verde della pelle, in quanto è un dio legato alla vegetazione e dunque alla rinascita. Accanto a lui si trovano le dee Isi (vestita di verde) e Nefti (vestita di rosso). Di fronte a Osiri si ergono su un fiore di loto i quattro figli di Horo: Imseti, Hapi, Duamutef e Qebehsenuf. CB AD FC

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VI.29 Libro dei Morti di Ani Museo del Papiro di Siracusa

copia a mano di originale al British Museum E.A. 10470 alfezza cm. 38, lunghezza cm. 65

d a t a z i o n e : X I X d i n a s t i a

All'interno di una cappella si trova il dio Sokar-Osiri. La testa di faico è quella del dio funerario di Menfi Sokar, mentre l'aspetto mummiforme e la corona atef si riferiscono al dio Osiri. Dietro questa immagine è rappresen-tato un tavolo pieno di offerte alimentari, davanti al quale si trova la dea Hathor con I'aspetto di ippopotamo (in stretto legame con la dea Taueret), recante sul capo un paio di corna bovine e il disco solare. Nella mano destra regge una fiaccola, mentre nella sinistra il segno della vita ankh. La dea si soffegge sul segno sa, indicante la protezione. Dalla collina desertica del-I'occidente spunta la testa della dea Mehetueret, personificazione della piena primordiale dalla quale tutto il creato è venuto in esistenza. Essa era immaginata corne divinità materna connessa con la rinascita. Nel caso spe-cifico è rappresentata come vacca ed è identificata con Hathor.

Ai piedi della montagna è raffigurata la tomba di Ani, caratterizzata da una sovrastruttura piramidale, la cui tipologia è possibile ancora oggi ammirare a Tebe-Ovest. Il testo in geroglifico riporta il capitolo 186. Con questa scena termina il Libro dei Morti dello scriba Ani. CB AD FC

VL30 Libro dei Morti di Hunefer Museo del Papiro di Siracusa

copia a mano di originale al British Museum E.A. 9901 altezza cm.40, lunghezza cm. 78

datazione: XIX dinastia

La scena sulla sinistra rappresenta il rituale fondamentale nell'ambito dei funerali di Hunefer. La mummia di Hunefer è sorretta da un sacerdote che ha le sembianze del dio a testa di sciacallo Anubi. Davanti alla mummia due donne, delle quali una è la moglie Nasha, piangono il defunto. Due sacerdoti compiono il rituale dell'apertura della bocca, attraverso il quale il defunto tornava nuovamente in vita. Il sacerdote sez, riconoscibile per il fatto che indossa la tipica pelle di leopardo, brucia I'incenso e compie liba-gioni. La scena si svolge davanti ad una stele di offerte funerarie e alla tomba di Hunefer, caratterizzata da una sovrastruttura piramidale, la stessa già riscontrata nel papiro di Ani. Il testo in colonne ver"ticali riporta il capi-tolo 22 con il rituale per la apertura della bocca.

Sulla destra è rappresentato il defunto seduto sotto un chiosco nell'atto di giocare a senet, una sorta di gioco da tavola. Segue un'immagine del defun-to con il corpo di uccello. Si tratta del ba, una delle componenti spirituali dell'individuo, che si manifesta dopo la morte. Il ba rappresenta la compo-nente mobile dell'anima. Essa, infatti, prende parte al viaggio del sole, si rinfresca sotto agli alberi nei pressi della tomba e si ricongiunge alla mum-mia. Sulla destra il defunto è in adorazione davanti al disco solare che emerge all'orizzonte. Il disco è affiancato da due immagini leonine. Quella di destra rappresenta lo ieri, quella di sinistra o_ugi, le personificazioni rispettivamente di Osiri e di Ra. All'estrema destra Hunefer è in adorazione davanti alla fenice, l'tccello benu.

Le lunghe colonne di gero_elifico retrogrado si riferiscono al capitolo che identifica il defunto con il dio creatore Atum. CB AD FC

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VI.31 Papiro della sacerdotessa Anhai Museo del Papiro di Siracusa

copia a mano di originale al British Museum E.A. 10412 altezza cm. 43,lunghezza cm. 60

datazione: XX dinastia

Una delle scene più celebri del Libro dei Morti è quella relativa al giudizio del defunto, che avviene tramite la pesatura del cuore. Se il defunto supera questa prova potrà accedere all'aldilà.

La sacerdotessa Anhai è accompagnata dal dio Horo a testa di falco. Al cen-tro è rappresentata la bilancia, sul piatto di destra è poggiato il cuore della defunta, mentre su quello di sinistra un'immagine della dea della giustizia e della verità Maat. Il dio Anubi a testa di sciacallo è responsabile della bilan-cia, mentre il dio Thot a testa di ibis annota il risultato dell'evento. Un esse-re dall'aspetto mostruoso Amemit è pronto a divorare il cuore della defunta nel caso in cui il verdetto non risultasse positivo. CB AD FC

VI.32 Sarcofago del sacerdote Khonsumes Museo Egizio di Firenze, inv. n.8527 legno stuccato e dipinto; mani perdute ltnghezza cm.l84, larghezza cm.48 dono del Governo Egiziano 1893

datazione: Terzo Periodo Intermedio. XXI-XXII dinastia

Il sarcofago si presenta di forma antropoide, costituito da una cassa e da un coperchio. Il coperchio mostra il defunto mummiforme, con una parrucca tripartita striata, nastro decorato sulla fronte e orecchini circolari ai lati del volto (forse il sarcofago era destinato ad una donna ed è stato riutilizzato). Le braccia sono incrociate sul petto sopra I'ampio collare usekh decorato. Sono il collare sono due scene speculari, separate dallo scarabeo con disco solare. che mostrano Osiri protetto dalle immagini di Isi alata; sotto è la dea Nut inginocchiata, con ali spiegate. Le gambe del defunto sono coperte da scene speculari che raffigurano il defunto in atto di adorare alcune divinità particolarmente legate al culto dei morti. La cassa del sarcofago, come il coperchio, non è decorata all'intemo; I'esterno presenta una serie di immagi-ni di diviimmagi-nità, accompagnate da formule ad esse dedicate. Da notare sul lato destro del sarcofago il defunto accompagnato da Thot e Horo di fionte a Osiri, e I'imnragine della dea Maat che emerge dall'albero di sicomoro. Sul lato sinistro della cassa è ancora raffigurato il defunto di fronte ad Osiri e, verso i piedi, è I'immagine della dea vacca Haîhor che esce dalla montagna della necropoli. Le iscrizioni presenti sul sarcofago riportano il nome del defunto, Khonsumes, accompagnato dal titolo di scriba dei possedimenti di Amon: Khonsumes era dunque uno dei numerosi scribi-sacerdoti che amministravano il ricco patrirnonio annesso al tempio del dio Amon a Karnak. Nel 1891 fu scoperto a Tebe Ovest il secondo importante riposti-glio di Deir el-Bahari, dove erano stati nascosti numerosi sarcofagi apparte-nenti ai grandi sacerdoti di Amon della XXI e XXII dinastia. Il Governo Egiziano donò un lotto di sarcofagi a ogni nazione che all'epoca vantasse un importante Museo Egizio nel proprio territorio: il sarcofago di Khonsumes appartiene al lotto donato all'Italia. MCG

Bibliografia: Arte sublime, p.233 G u i d o t t i 2 0 0 0 . p p . l 0 8 - 1 0 9 n . 3 3 .

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