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Pollini 2020 un anno eccezionale per le piante forestali

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Academic year: 2021

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trentinoagricoltura.it

AGRICOLTURA • AMBIENTE • TECNICA • TURISMO RURALE

Periodico trimestrale della Provincia autonoma di Trento

dicembre 2020

(2)

TERRATRENTINA POLLINI 81

Pollini 2020:

anno eccezionale

per le piante forestali

Dal 2006 è attivo presso Villa Welsperg in Val Canali un centro di monitoraggio aerobiologico che fornisce informazioni puntuali sull’andamento delle concen-trazioni polliniche nel Parco di Paneveggio- Pale di San Martino. Si tratta di un punto di osservazione pe-culiare poiché inserito in un contesto ad elevata na-turalità, dove le pressioni antropiche sono quasi nulle ed è possibile quindi studiare lo spettro pollinico in as-senza di “rumori di fondo”.

L’analisi dei dati di monitoraggio del 2020 ha eviden-ziato una situazione particolare, con elevati quantita-tivi di polline rilasciati soprattutto dalle piante arbo-ree, che hanno mostrato una produzione pollinica ben oltre la media. Al contrario, i quantitativi di polline di piante erbacee sono risultati nella media.

L’eccezionalità del fenomeno ha interessato la quasi totalità delle piante arbustive ed arboree, sia latifoglie che conifere. Nella figura si osserva come il quantita-tivo di polline rilevato in un anno (somma delle con-centrazioni giornaliere) sia per alcune piante prese ad esempio ben superiore alla media degli anni prece-denti. In particolare per il carpino nero la produzione pollinica è stata 5 volte superiore alla media degli anni precedenti, per l’abete rosso 6 volte superiore e per il faggio addirittura 10 volte superiore.

La produzione massiccia di polline può essere collega-ta al fenomeno della pasciona; con questo termine si indica la strategia adottata dalle piante forestali che presentano dei fenomeni ciclici di produzione eccezio-nale di semi per garantire il rinnovamento del bosco. La pasciona è in relazione alla specie, all’età del po-polamento, e dipende tra l’altro dalla disponibilità di nutrienti e dai fattori climatici. Nell’area di studio

pos-siamo inoltre ipotizzare un ruolo della tempesta Vaia del 2018 che può aver determinato, soprattutto per l’abete rosso, una iperproduzione pollinica. In questo modo le piante cercano di rispondere allo stress su-bito aumentando le loro possibilità di riprodursi e di rinnovare il bosco con nuove piante.

La particolarità riscontrata nell’anno in corso è data dal fatto che piante diverse hanno mostrato un’ecce-zionale produzione pollinica in maniera sincrona. Il monitoraggio aerobiologico in Val Canali prosegue con l’obiettivo di studiare l’ecosistema forestale e le variazioni collegate a fattori di stress, e tenendo an-che in considerazione l’importante risvolto an-che i dati pollinici hanno per la salute umana.

L’ec cezionale fioritur a di f aggio, V al C anali 2020

Il grafico presenta il confronto, per 12 piante arboree forestali, tra il valore della concentrazione pollinica totale registrata nel 2020 (in rosso) ed il valore medio registrato dal 2006 al 2019 (in verde); la barra indica la deviazione standard.

di Fabiana Cristofolini, Maurizio Salvadori, Antonella Cristofori, Elena Gottardini

Centro Ricerca ed Innovazione Fondazione Edmund Mach - FEM

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