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Osservazioni e proposte della Commissione Censuaria provinciale di Salerno all'on. Commissione censuaria centrale in ordine alla perequazione delle tariffe fra i vari circondari nonché in ordine alla perequazione interprovinciale

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(1)

OSSERVAZIONI E PROPOSTE

DELLA >

*

COMMISSIONE CENSUARIA PROVINCIALE

d i S A L E R N O

!

airOn. Commissione Censuaria Centràle

in ordine alla perequazione delle tariffe tra i vari circondari

nonché in ordine alla perequazione interprovinciale

SALERNO

Prem. Stab. Tip. Spadafora

(2)
(3)

OSSERVAZIONI E PROPOSTE

A v / \ » \ «

\ o

l o 1 DELLA

c K r A '

COMMISSIONE CENSUARIA PROVINCIALE

t

d i S A L E R N O

a ll’On. Commissione Censuaria Centrale

in ordine alla perequazione delle tariffe fra i vari circondari

nonché in ordine alla perequazione interprovinciale

SALERNO

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(5)

On.le Commissione Censuaria Centrale

R O M A

La C ommi s si on e C en s ua ri a Pr ovinci ale di Salerno, c o l l ’ aver e riferito all’ On. C ommi s si on e C en s u a r i a C e n ­ trale s ul l’ e s a m e delle tariffe d ’ esti mo del c ircondar io di Vallo della Lucania, ha compi ut o le operazioni catastali in tutta la Pr ovinci a, d e m a n d a t e l e dagli articoli 201, 202 e 203 del re go la me nt o sul r ior dinamento d e l l’ imposta fondiaria, a p pr o v a t o col Regio D e cr e to 26 g e nn ai o 1905,

num. 65.

O r a a ’ s ens i d e l l ’, articolo 204 dello s tes so Regol a­ me nto, la detta C o m m is si on e Provinci ale è c h iamat a a p r e s e n t a r e all’ On. C o m mi s si on e Cent ral e le s ue o sse rva ­ zioni e p r o p o s t e in ordine alla p e r e q u az i o ne delle tariffe fra i vari circondari, nonché in ordine alla p e re q ua zi on e interprovinciale.

P A R T E PRIMA

P r i m a di c omi nc i ar e tale studio q u e s t a C ommi s si one ritiene o p p o r t u n o pr eme tt er e q ua l ch e os se rva zi one relati­ v a ment e alla p e r e q u az i o n e fra le tariffe di alcune qualità

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Nel c ir condar i o di Sa le rn o ha notato :

a)

La tariffa della l a c la ss e de ll ’uliveto in c o m u n e di S ar no (c ome già rilevava a pag. 5 del s uo r ec l a m o

8 ma rz o 1913, contro le tariffe d ’ estimo provvisorie s t a ­ bilite d a l l ’ On. C o m m i s s i o n e Cent ral e pel c i rc ondar i o di Salerno) è tro pp o elevata rispetto al merito reale de ll a c lasse, il qua le è c er t ame n te inferiore a quello delle c o r ­ r ispondenti classi di Giffoni sei Casali e S. C ipria no P i ce n ti no e più si a c c o s t a a quello di O le va no sul T u - sciano; d o v r e b b e cioè e s s er e c o m p r e s o fra questi ultimi d ue , in m o d o che se si indica con 100 il coefficiente della tariffa della l a c la ss e d e l l ’ uliveto di S. C ipr ia no Picentino, il coefficiente della c o r r i s p o n d e n t e l a c l as s e della s t e s s a qualità di S a rn o d ev e e ss e re 90.

E da c o ns id e ra r si che la Gi un ta T e c n i c a , nelle s u e tariffe p ub b li c a t e il 4 luglio 1911, a s s e g n a v a alla l a clas se d e l l ’ uliveto di S ar no u n a tariffa di L. 114,74, c he poi modificava in seg ui t o ai reclami di prima istanza in L. 137.69 e poi in L. 144,57, m a n t e n e n d o l a di p oc o s u ­ periore a quella stabilita p er Giffoni Valle Pi an a.

O p i n a q u e s t a C om mi s s i o n e che n jIla d e t e r m i n a z i o n e

de ll ’ alta tariffa di L. 177,00 p er Sarno, 1’ On. C o m m i s ­ sione Cent ral e a b b i a tro p po stre tt amen te tenuto c ont o del p rezzo d ’affitto dei pochi a pp ez z ame n ti di uliveto affittati, s e n z a sce ve rar lo delle c a u s e eccezionali c he lo r e n d e v a n o elevato, o tt e ne n do così un affitto c he non r a p p r e s e n t a il m e d i o normale della qualità.

In fatti si o s s e r v a : 1° c he d e l l’ e st e n s i o n e di ettari 41.24.70 di uliveto di l a c las se in Sarno, solo un a p i c ­ cola parte è d at a in fitto, ( da 6 ad 8 ettari circa), e s s e n d o il ri mane nt e tenuto o a me zz ad ri a o a c o n d u z i o n e diretta. 2° Ch e dalle informazioni a s s u n t e s op ra luo go è r is ul ta to

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c h e molti uliveti di l a classe vennero, per la loro s ca rs a p rodut t iv it à , p o c o prima o d ura nt e l’ e p o c a del rileva­ mento, abbatt uti e trasformati in vigneti che d a n n o un r e ddi to molto s uper i or e a quello de ll ’ uliveto. Così è av­ v e nu to della particella 71 del foglio 25, di ettari 4,69,37, già uliveto di l a classe, ora vigneto; della particella 70 dei foglio 7 di ettari 1.24.36 già uliveto di l a, ora in gran parte vigneto; della particella 11 del foglio 15 di ettari 1.34.41, uliveto di l a ora vigneto; e di diverse altre. 3. C h e le particelle 19, 20 e 21 del foglio 8, della s u ­ perficie c o mp le ss i va di ettari 2.72.00, di p ro pr i et à degli eredi di Milone Saverio, furono per molti anni tenute in fitto d a Landriani G i u s e p p e pe r un a nn uo estaglio di L. 400,00 e ve nner o poi affittate ai fratelli Es pos ito di C a r , i i n e , alias Mariani, per un estaglio di L. 600,00 a n n u e , p e rc h è i detti fratelli Es po sito, e s s e n d o p ro p ri e ­ tari dei terreni sottostanti a tali particel le, vollero togliere dai loro fondi le servitù di p a s s a g g i o a bu si vo e di scolo d ’a c q u a di cui erano gravati. Ch e le s tesse particelle di uliveto, con i strumento 25 marzo 1917, per Notar Iervo- lino di P a l m a Cam pa ni a , venner o a cq u is t at e d a Carillo Felice fu Aniello p er a b b at t er ne gli ulivi e trasformarne la c oltura non sufficientemente redditizia. 4° Che le parti- celle 37 e 43 del foglio 21, uliveto di l a classe, della e s te ns i one di ettari 0.99.15, già di pr opr ietà di B a s s a n o Carlo, affittate pe r circa L. 200,00 nell’ a nno 1889, sono ora in gran parte trasformate in vigneto. 5. Che la p a r ­ ticella 118 del foglio 13 in c o n t ra d a “Cantariello,, uliveto di l a c l as s e di ettari 0.91.00, di proprietà di Crescenzi Michele, affittata dal 1902 al 1908 per L. 286,00 annue, c o m p r e n d e molte piante di nocelle e di viti, il cui p r o ­ d ot to , di m a g g i o r valore di quello d e l l’ulivo, a u men ta di

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molto il r e ddito a nn u al e ed è c a u s a del notevole rialzo de l l ’estaglio. 6. Che la particella 41 del foglio 12 in con* t ra d a “Bu cc o lo della Rivolta,, uliveto di l a c l as s e di e t­ tari 0.26.00, affittata p er L. 74, 75 a n n u e da A m a r an t e Michele, p e rc h è limitrofa a suoi fondi, è stata ora v e n ­ du ta p e r a b b a t t e r n e gli u l i v i , d a t a la s c a d e n t e loro p r o ­ duttività. 7. Ch e la differenza fra il valore della tariffa

della l a e quello della 2 a c l as s e d e l l ’ uliveto in S a r no è e sa g er at a e non r i s p o n d e al r a pp o r t o di merito fra le d u e classi m e d es i me , d o v e n d o la tariffa della l a molto di più a cc o st ar s i a quella della 2a, c he r a p p r e s e n t a il merito effettivo della c la ss e cui ven ne applicata.

P e r tutte q u e s t e ragioni, q u e s t a C om mi s s i o n e P r o ­ vinciale è cer ta che l’ On. C o mm i s s i o n e Cent ral e vorr à togliere l’evidente s p e r e q u a z i o n e , a b b a s s a n d o c on gi us to criterio la tariffa d e l l ’ uliveto di

V

c l a s s e in c o m u n e di Sarno.

b)

Nello s te ss o c o m u n e di S a r no p er la qua lità frutteto, q u e s t a C ommi s si on e Provi nci al e ha n ot a to la

s ens ibilis sima s p e r e q u a z i o n e esis tente fra le tariffe d elle d u e prime classi e q uella della 3a, in r a p po rt o ai redditi medii reali dei terreni c omp re si nelle classi s u d de tt e .

Infatti: mentre la l a c las se è costituita di terreni in piano, ricchi di

humus,

molto profondi, coltivati con pre va len za di nocell e

San Giovannare

e viti, e la 2a

c la ss e è costituita di terreni p e r la m a g g i o r p arte piani o p ia n eg g i a n t i , coltivati a nocell e e frutti diversi, la 3* c l a s s e invece è quasi tutta situata in monte, ad u n ’alti­ t udine che varia dai 1200 ai 1300 metri, in t e r re n o d e ­ ficiente di

humus

e p o c o profondo, coltivato e s s e n z i a l ­ mente a nocell e t o nd e

avellinesi,

di qualità s c a d e n t e , c h e si r a c c ol g on o ad ottobre, me nt re la l a e 2a c l as s e s o n o

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p i a nt a te a nocell e

San Giovannare,

di qualità superiore, c h e si r a c c o l g o n o ad ag osto e che si ve nd on o ad un p r e zz o m a g gi or e del terzo di quello delle nocelle avel­ linesi.

M e d i a n t e visite locali ha constatato che le particelle di 3a c l a s s e in condizi oni deficienti sono pre ci sa me nt e q u e l le c o m p r e s e nei fogli di m a p p a N. 3, 4, 10, 12, 13, s ituate nella località; “ Saliera, Piano, Prata, Caravalli, Cant ari ello e P i a n o della Cova „ le quali hanno senza d u b b i o un r eddi to molto inferiore a quello della tariffa stabilita in via provvisoria dalla Comm.e Cens.a Centrale pe r q ue ll a clas se, mentre le altre particelle a ss e gn at e alla 3 a classe, c o m p r e s e nei fogli 1, 2, 24 e 34 b ene r a p ­ p r e s e n t a n o tale merito, anzi la particella 53 del foglio 34 di ettari 4,23,39, di propr ietà del cav: Falciani Luigi, p o ­ t r e b b e a dottarsi c o me particella tipo. A q u es ta .ed alle altre più s o p r a indicate si d ov r e b b e r o poi aggi un ger e tutte le particel le più scadenti a s s e g n a t e alla 2a classe poste in t e rr e no p e n d i n o so , me no profondo e po co humifero.

È b e n e qui notare che, d op o la pubblic azione dei dati catastali, a s eguit o di reclamo della Co mmi ssi one C e n s u a r i a C o m u n a l e di Sarno, la Giunta T e c n i c a p r o ­ p o s e la istituzione di u n a 4 a classe della qualità frutteto in C o m u n e di S a r no con tariffa di L. 63,78; che l’Uf- ficio Cat a st a le r ec lamò contro tale p ropos t a dichiarando, c h e in s eguit o a nuovo classarnento era risultato non potersi la qualità frutteto in c o m un e di S ar no distribuire in più di tre classi; e che la C ommi s si on e Provinciale p r e s a visione dei soli atti del classarnento, s enza a c c e ­ de re s o p r a luogo, a c c o gl ie v a il r eclamo d ’Ufficio.

P e r ò in s eguit o la C ommi s si on e Pr ovinci ale m e d e ­ s i m a ha potuto convincers i esistere una vera s p e r e ­

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q ua zi on e fra quelle tarriffe, per cui c h e i de che l’O n. le C omm. e C en s . a Cent ral e voglia fare e se gu ir e u na r e v i ­ sione del c las sar nento della 2a e 3a c la ss e della q u a l i t à frutteto in c o m u n e di S a r n o , p er la istituzione di u n ’altra c l as s e di de tta qualità da porsi fra la 2 a e la 3' attuale che c o m p r e n d a i più s ca de nti frutteti della 2 a ed i migliori della 3% gius ta q u a n t o più s o p r a ha detto, e con tariffa di L. 115 e che la m a g g i o r p ar te d e l l’attuale 3a c las se diventi 4 a c la ss e, p e r la qua le p ro p o n e una t a ­ riffa di L. 65.

-c)

La s t e s s a C om mi s s i o n e Provinciale, me nt re ri­ tiene c he le tariffe stabilite d a l l ’On.Ie Comm. C en s . a C e n ­ trale p er la l a e 2 a c las se dei vigneti nei c omuni di C o rb a ra , S a n t ’Egidio di Mont e Albino ed Angri r a p p r e ­ s en ta n o il merito più elevato di quelle classi, troVa ele­ v at is si me e s p e r e q u a t e con queste, quelle della l a c l as s e dei vigneti di Amalfi, P r a i a n o e C o n c a Marini, e q u e ll e della 2a c las se dei vigneti di Amalfi e Pr ai an o.

É ben noto alla C o m m is si on e che nel r e ddito dei vigneti di questi c omuni della Costi er a Amalfitana, d e v es i porre a calcolo il pr odott o, che non è certo tr as cu rabi le , della coltura primaticcia delle pa t at e e di quella dei fa­ gioli, ciò non o st ant e è certo che il m a g g i o r r e dd i t o di tali colture e r b a c e e non giustifica la rilevante differenza fra le tariffe suindicate.

Ritiene pe rta nto che le tariffe dei vigneti di P e l a s s e di Amalfi, P r a i a n o e C o n c a Marini d e b b a n o ridursi del 10 °/0 e che quelle della 2 a c las se dei vigneti di Amalfi e P r a i a n o d e b b a n o ridursi del 5 p. % , o n de r en de r le p e ­ r e q u a t e con tutte le altre del Circondar io.

Rileva poi che il merito della 2 a c l as s e del v ig ne t o di S a n t ’Egi dio di M on te Albino d e v ’e s s e r e c o m p r e s o fra

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quelli delle s e c o n d e classi di C o r b ar a e di Angri, p er m o d o che se si i ndica con 100 il coefficiente della 2“ c l a s s e di C or b a r a , quello della 2 a classe di S a n t ’Egidio di M on te Albino d e v ’e s s e r e 95.

Nel c ir co nd ar i o di C a m p a g n a ha notato:

a)

C h e la tariffa della l a classe della qualità frutteto in c o m u n e di Eboli non è p e r e q u a t a con quelle di tutte le altre classi della s t es s a qnalità negli altri 12 c o m u n i del Circondario. A parere di q u e st a C ommi s si on e t ale tariffa d o v r e b b e e ss er e diminuita del 1 0 ° / o e ridotta a Lire 216,00.

b)

Che le tariffe delle tre classi della qnalità a g r u m e t o in C o m u n e di Eboli, non s ono «perequate con le cor ri sponde nt i tariffe della s t es sa qualità nei comuni di C a m p a g n a e di Aquara. P e r c i ò ottenere ritiene deb- b o n s i quelle tariffe diminuire del 1 0 ° / o, r id u ce n do le ri-

s pett ivame nfe a L. 432; L. 329 e L. 208.

c)

Che lè tariffe degli orti irrigui in c o mu e di S a n t o m e n n a non s ono p e r eq u at e con quelle della s t e s s a q u a l i t à negli altri comuni di Eboli, R o c c a d a s p i d e e C a m ­ p agna. Così per la l a classe, se si indica col coefficiente 100 la tariffa di Eboli, quello di S a n t o m e n n a d e v ’essere 8 0 e quindi la relativa tariffa di L. 304; e per la 2a c l a s s e se 100 è il coefficiente della tariffa di Eboli, qu e ll o p er S a n t o m e n n a d eve e ss er e 90 e la c orri spon­ d e n t e tariffa p e r ciò di L. 209.

Nel c ir c on da ri o di Sala Consilina ha notato :

a)

Che la tariffa della l a classe d e l l ’agru me to in C o m u n e di Sapri d ev e avvicinarsi di più a quella di S a n t a Mar i na e d ev e p er ciò diminuirsi del 10 */0 ri­ d u c e n d o l a a L. 261.

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c o mu n e di Ispani deve e s s er e inferiore del 1 0 % di quelle cor ri spon de nt i nei c omuni di Vibonati e S a n t a Mar ina e p e r c o n s e g u e n z a deve ridursi a L. 155.

Pel c i rc ondar i o di Vallo della L u c a ni a si riporta a q ua nt o ha d e t to nella p r e c e d e n t e s u a Rel az io ne all’ O n. C o mm i s s i o n e Cent ral e sulle tariffe d ’esti mo di quel cir­ con da ri o.

P A R T E S E C O N D A

Stabilita così la p e r e q u a z i o n e i nterna delle tariffe p er ogni singolo circondar io, q u e st a C o mm i s s i o n e p u ò con m a g gi or e facilità p r e s en t a re le propr ie osservazi oni in o rdine alla p e r e q u a z i o n e delle tariffe provvisorie p r o ­ pos te d a l l’On, C o m m i s s i o n e C e n s u a r i a Cent ral e pei cir­ condar i di Salerno, C a m p a g n a e Sala Cònsilina, r i p o r ­ t andosi pel c ircondar io di Vallo della L u ca n i a a q u a n t o ha detto nella sua. r e cen te Rel azione d e l ' 3 0 aprile 1920.

In detti tre Circondar i, p e r q u a nt o r i g u ar da le fariffe dei seminativi sia asciutti che irrigui, dei prati, p a s c o l i , orti irrigui, vigneti, frutteti, querceti, cas ta gn et i d a frutto, boschi cedui ed incolti produttivi, nulla ha d a e c ce p ir e, e, salvo le osservazi oni fatte nella parte prima di q u e s t a relazione per gli orti irrigui, vigneti e frutteti, ritiene che le tariffe di quelle qualità siano p e r e q u a t e fra i vari circondari.

P e r le restanti qualità o sse rva :

Agrum eto.

Le tariffe delle d ive rs e clas si della qualità a g r um e to nei c omuni di Amalfi, Maiori e Minori s o no s p e r e q u a t e con le rispettive tariffe di tutti gli altri comuni dei tre circondar i, p u r r a p p r e s e n t a n d o q u e s t e ultime il merito più alto delle classi cui si riferiscono.

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O p i n a p erta nto c he le tariffe delle diverse classi della q ua lità a g r um e to nei comuni di Amalfi, Maiori e Minori, s iano d a diminuire del 1 0 % per renderle p e r e qu at e con le co rr is po nd en ti della s t es sa qualità in tutti gli altri c o m u n i dei circondari di Salerno , C a m p a g n a e Sala Consilina.

P e r gli a grumeti del circondar io di Vallo, tenuto c o n t o c he tale c oltura non d à un vero e proprio reddito realizzabile, poi ché in ge ner ale il limitato pr odott o serve ai soli bisogni delle famiglie del proprietario e del colono e non se ne fa c o m me r c i o , q u e st a C ommis sione fa voti v e n g a n o accolta le p r o p o s t e fatte nella su ricordata sua Rel azione su q u e st o Circondario.

U liv eti.

— C o nf ro n ta n do le tariffe degli uliveti del c i r c o nd ar i o di S a le r no con quelle dei circondari di C a m ­ p a g n a e Sala Consil ina, q u e s t a Co mmi ssi one ha notato che le tariffe degli uliveti di Amalfi, Concamarinf, P r a ­ iano, P o s i t a n o e Fur ore, p ur e e s s e n d o p e r eq ua te fra loro, non lo s ono u g u a l m e n t e con le altre dello stesso Cir­ c o n d a r i o e con q uelle dei diversi comuni dei circondari di C a m p a g n a e Sa la Consilina, mentre r ic onos ce che q u e s t e ultime r a p p r e s e n t a n o il merito più alto della c l a s s e cui si riferiscono.

È be n vero che nel r e ddi to delle prime classi degli uliveti di cjuei c omuni della Costi era Amalfitana devesi, c o m e pe r i vigneti, porr e a calcolo il prodott o della c oltura primaticcia delle pa tat e e dei fagioli; ma il valore di detto pr od ot t o mai p u ò e s s er e tanto rilevante da c o n ­ d u rr e ad una tariffa definitiva così elevata.

Infatti p o ic h é il valore netto di tale prodott o del s uol o nelle prime classi d ev e ritenersi in me di a di L. 55 a 40 p er ettaro, ed il r e ddi to netto del prodotto ulive

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di Amalfi è p r e s s o c c h è eg ual e a quello di O l e v an o sul T u s c i a n o , di Albanella ed un p o ’ inferiore a que ll o di Sapri; quello di Conc ama r ini e P r a i a n o é u gu a le a q ue l lo di Vietri sul Mare, di C o n t ro n e ed un p o c o s u p er i o r e a quello di Auletta; quelio di P o s i t a n o è ugua le a quello di Cetara, di Bu cc i no e di Auletta e quello di Fu r or e è u gu al e a quello di R o c c a d a s p i d e , P e r t o s a e Sa la C o n s i ­ lina; e me r ge chiaro c he al fine di p e r e q u a r e le tariffe degli uliveti di quei c omuni della Cost i er a con le c orri­ s p on d e n t i nello s te ss o c ir c on da ri o e nei c omu ni degli altri d u e circondari, b i s o g n a diminuirle del 1 0 % .

C hi ede p erta nto q u e s t a C o mm i s s i o n e che le tariffe stabilile in via provvisoria d a l l ’ On. C o mm i s s i o n e C e n ­ s uar ia Cent ral e pe r gli uliveti nei c omuni di Amalfi, C o n ­ camarini, P o s i t a n o , P r a i a n o e Fu r or e siano diminuit e del 1 0 % .

P A R T E T E R Z A

La p rovincia di S al er no confina con le provincie di Napoli, di Caserta, di Avellino e di P o t e n z a o Bas il ic at a. P e r le provincia di Avellino, l’On. C o m m i s s i o n e C e n ­ trale non ha a n c o r a d et er mi na to le tariffe d ’estimo. De lla provincia di C as e r t a il solo c o m u n e di Striano p e r un breve tratto confina con quelli di S a r no e S. Valentino T o r i o in pr ovincia di S a le rn o ed in questi c omuni i terreni limitrofi formati q uasi e sc l us i va me nt e da seminativi irrigui, s o no a b b a s t a n z a b e n e p er eq uat i fra loro.

Q u e s t a C o mm i s s i o n e quindi p re s e n te r à le s ue o s s e r ­ vazioni e p r o p o s t e in ordine alla p e r e q u a z i o n e fra le provi nc ie di Napoli e di P o t e n z a di cui la C o m m i s s i o n e Cent ral e ha già stabilito le tariffe d ’esti mo definitive.

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Provincia di Napoli — Con la provincia di Napoli, la p rovincia di Sa le rno confina p er lungo tratto che da Vico E q u e n s e va fino a Pog gi omar ino, t o c c a n d o i comuni di Po sita no, Pr aj an o, Furore, Concamarini, Amalfi, Scala, Ravello, C or ba ra , Angri, Scafati e S. Valentino To ri o; ed è c on que ll a p rovincia che q u e s t a h a analogie in molte colture, s p e c i e in quelle a rb or e e e fra queste prin­ c ip al me nt e gli agrumeti, gli uliveti ed i vigneti.

È su tali importanti culture che q u e st a C o m m i s s i o n e Pro vi nci al e r a s s e g n a le s eguenti s ue osservazioni :

A grum eto

- Gli agrumeti della Costi era Amalfi­ tana, costituiti e sc l us i va me nt e da piante di limoni, r a p ­ p r e s e n t a n o la m a g gi or e e ste ns ione di tale coltura in tutta la provincia. Gli a grumeti di S. Eg.dio del Monte Albino, di P ag a ni , di Noc era , di Scafati e di altri pochi del cir­ c o nd ar i o s o no costituiti q uasi totalmente da piante di aranci e di ma nd ar i ni e quelli degli altri tre circondari, salvo rara e cc ezi one , h a n no in ogni singolo c o mu n e un a così e s i g u a superficie d a r a p p r e s e n t a r e un a coltura a solo ed e sc lus ivo us o e c o n s u m o del proprietario del fondo o del col ono e non a s c o po commerciale.

C on fr on ta ndo le tariffe stabilite dalla C ommi s si one Cent ral e p er i limoneti di Amalfi, Maiori e Mi nori , con quelle de ter mina te pei limoneti di Vico E q u en s e, S or r en to e M a s s a l u b r e n s e in pr ovincia di Napoli, q u e st a C o m­ mis si one Pr ovinci ale trova che tali tariffe non sono fra loro p e r e q u a t e , a v e n d o quelle della provincia di Salerno valori t r o p po elevati in confronto di quelli delle altre in pro vi nc ia di Napoli.

Nella s u a Rel azione sulle tariffe d ’estimo del circon­ dario di Salerno, d a pag. 57 a pag. 62 q u e st a C o m m i s ­ sione, t rattando degli agrumeti della Costi era Amalfitana,

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d imo st rò la fortissima differenza esistente fra la s p e s a n e c e s s a r i a per la m a n u te n zi on e dei fondi, dei muri a s e c c o ed in fabbrica, n o n c h é pe r la c os tr uz io ne dei fran- giventi e dei pergolati di c o pe r t u r a delle p iante per prot egg erl e dai freddi invernali, a differenza della lievis­ sima s p e s a oc co rren te p er la ma n ut e nz io ne delle larghe terrazze che c osti tuisc ono i limoneti di M a s s a l u b r e n s e , di Sorrento e di Vico E q u e n s e e pe r la c o st r uz io ne dei ripari costituiti da legger e inteleiature di pali c he s o s t e n ­ g on o sottilissime stuoie di paglia di segale, dette

paglia-

relle,

ripari che sono usati in non tutti i l u o g h i , p oiché

molti agrumeti non ne a b b i s o g n a n o , e s s e n d o na t ur al me nt e riparati du ra n te la mitissima stagi one invernale dalle alte piante di noci ed ulivi alle quali i limoni trovansi c o n­ sociati o dalle quali s ono circondati.

Nel suo r ec lamo de ll ’ 8 marzo 1913, contro le tariffe d ’estimo della C ommi s si on e Centrale, q u e s t a s t e s s a C o m ­ mis si one provinciale i nsisteva nel c hi ede re un a b b a s s a m e n t o alle tariffe degli agrumeti, s pe ci e a quelle di Amalfi, Maiori e Minori, in vo c an do la b e n ev o la a tt enzione della C o m ­ mi s si on e Centrale a n c he sul fatto che, me nt re nella P e ­ nisola Sor rentina la trasformazione a g r um a ri a d at a da oltre un secolo, quella della Co st i er a Amalfitana e b b e il s uo pieno s viluppo du ra n te il d od i c e n n i o legale e fu s ub it o soffocata dalla crisi, tanto che i propr ietari di li­ moneti non riuscirono ad ammortizzar e gli ingenti capitali impiegati nella c ost r uzi one delle alte terrazze che li c o ­ s t i t u i s c o n o , r i m an e nd o molti di essi oberati dai gra vos i deb it i all’u o p o contratti.

D a un pre ge vo le ed a cc u ra t is si mo s tudio “ La colti­ v a t o n e degli agrumi in provincia di Sa le rno „ del Dottor G a e t a n o Briganti, già Direttore di q u e s t a C a t t e d r a

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bu la nte di Agricoltura, ottobre 1912, togliamo alcuni dati a c on fe rma di q u a nt o q u e s t a Commi ssi one più s o pr a ha detto.

A pag. 20 PA. tratta della s istemazione dei terreni dei limoneti della Costi era Amalfitana e ne de ter mi na , min u ta me n te anali zzandol a, la cos to si s si ma spesa.

R i p o rt a nd o d a l l ’ o pe ra “ Stime rurali „ del Prof. 0 . B o r di g a un c onto col qua le questi calcola da 20 a 25 mila lire la s p e s a n e ce s sa r ia per la s istemazione con terrazze di un ettaro di terreno a limoni della. Costiera, PA. a s s e r i s c e e prova con dati molto precisi assunti sul luogo, che P e se mp io del Prof. Bordiga si d eve riferire ad uno dei casi più facili di dette s i s t e m a z i o n i , poiché nei casi più difficili d imos tra che tale s p e s a per ettaro .varia dalle 40 alle 50 mila lire.

L’A. poi, d eter mina te nella s o mma di L. 27850, (ivi c o m p r e s a l’ i mp os ta fondiaria) la s p e s a di p iantagione di un ettaro di limoneto alla fine del 6° a nno (poiché è ri­ t e n ut o che al 7" anno il limoneto cominci a dare un p ro ­ dotto rimunerativo), calcola l’ammort ame nt o di tale s pe sa ( da ta la vita m e d ia del limone di 80 anni) in L. 1686,95 a n n u e e d imos t ra c o me il reddito di un ettaro di l i m o ­ neto al l ordo della imp os ta fondiaria si r iduc a a sole

L. 1170.

T e n u t o a c alc olo q u e st e maggiori detrazioni, n onc hé quelle relative alla ma n ut e nz io ne del fondo e dei m a n u ­ fatti ed alla c o pe r t u r a e s c o p e r t u r a delle piante di limone, s p e s e di cui c e r t am e nt e non s ono gravati che in misura molto ridotta i limoneti della P en i s o l a Sorrentina, q u e st a C ommi s si on e fa voti all’ On. C om mi s s i o n e Centrale p e rc h è voglia ridurre del 1 0 ° / o le tariffe degli agrumeti di Amalfi, Maiori e Minori, o t t e ne n do così la pe re qu az ione , non solo

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con gli altri agrumeti della s t e s s a provincia, ma altresì con quelli dei limitrofi c omuni della provincia di Napoli.

U liv eti

— Gli uliveti di Amalfi, C o n c a Marini, P raia no, P o s it a no e Fur ore nella Costi er a Amalfitana, p o s s o n o p a r a g on ar s i p er qualità e qua nt it à di pr od o tt o agli uliveti di G r a g n a n o e di Lettere in pr ovincia di N a ­ poli. Anche in questi uliveti, c o me ad e s e m p i o quelli posti nelle località S. Antonio. Bar one Amura, S. P ao lo , M a s se r i a Pa gl ia no , C a s a F u sc o , C a s a Mariangeli, C as a C a s c o n e ed altri, si coltivano le pa tat e primaticcie, i fa­ gioli ed altre civaie che d a n n o un r e ddito per nulla in­ feriore a quello dato da ll ’u guale p ro do tt o del suolo nei c o mu ni suddett i d e l l a Costi er a Amalfitana.

Riferendoci agli affitti, s o no quelli dei c omuni di Lettere e G r a g n a n o che più si avvicinano, in alcuni cas i a n c he super and oli, a quelli dei detti comuni della Co st i er a Amalfitana.

Gli uliveti di Met a in c o n t r a d a Olivara, quelli di •Sorrento, di Seiano, di Vico E q u e n s e in località S . a M.a del T o r o e quelli di M a s s a l u b r e n s e h a n no s e n z a d u b b i o un reddito s uper iore a quello degli uliveti della Costi era Amalfitana, sia p er la qualità, che pe r la q u a n t i t à del prodotto, p e rc h è quelli s ono situati in t erre no molto più profondo, me no acclive e più ricco di h umu s , e ciò é provato dai maggiori affitti i quali nella P e n i s o l a S o r r e n ­ tina nei tempi normali erano di L. 260 a moggio, di are 23,37, vale a dire di circa L. 1000 a d ettaro.

P e r q ue st e ragioni, a n che per le tariffe degli uliveti di Amalfi, C o n c a Marini, P r a i a n o e Fur ore, q u e s t a C o m ­ missi one c hi ed e la riduzione del 1 0 ° / o, o n d e r e n d e r l e p e re q u a t e con quelle degli altri comuni della p r o v i n c i a di Salerno, n on ché con quelle della pr ovincia di Napoli.

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V igneti

I

vigneti della prima classe di Amalfi posti in c o n t r a d a C a s a P a n s a non p o s s o n o mai r a g g i u n ­ ge re p er qualità e quantità di pr odott o il reddito dei vi­ gneti di Vico E q u e n s e posti nelle c ont ra de Bonea, P u n t a la Vena e Reganzo; p o s s o n o piuttosto pa ra g on ar s i a quelli di M a s s a l u b r e n s e posti nelle c on tra de S. F r anc es co, Arolella e T u r r o , nei quali p er ò sono d a tenersi a c a l ­ colo i prodott i delle colture primaticce del s u o l o , che h a n n o un valore a b b a s t a n z a sensibile e che c onferis ce ad a u m e n t a r e il r eddito di quei vigneti rispetto a quelli di Amalfi.

I vigneti di P r ai a no e di C o n c a Marini poi, s o n o da p a r a g o n a r s i a quelli di Cas te lla mma re, di G r a g n a n o e di

\

Sor re nt o nelle c ont ra de Parisi e M o n t e c o r b o , coi quali h anno qua si identiche la coltura, l’ubicazione, la qualità del t e rr eno e la qualità e quantità del prodotto.

Q u e s t a C o m mi s si on e Provinci ale pertanto ritiene che ad o ttenere la p e r e q u az i o n e dei vigneti, sia nell’ interno del c i rc o n d a r i o di S a l e r n o , sia con la provincia di N a ­ poli, d e b b a n s i le tariffe dei vigneti di prima classe di Amalfi, P r a i a n o e C o n c a Marini ridurre del 1 0 ° / o , e quelle della s e c o n d a c la ss e di Amalfi e P r ai a no del 5 0/ o.

S em in ativi arborati

— E poiché il so pra su ol o delle prime classi nei seminativi arborati è costituito g e ­ nera lmen te di viti ed ulivi, si chiede che se la On. C o m ­ mis si one Cent r al e a c cò g li e rà le p r o po s te fatte per gli uliveti e vigneti, voglia a n ch e diminuire prop or zi ona l­ mente le tariffe delle prime classi della qualità semina- tivo-arborato nei detti Comuni.

Provincia di Potenza o Basilicata — Anche colla

prò-I

vincia di Basilicata la provincia di Salerno confina pe r un lungo tratto c he d a M ar a te a va sino a P e s c o p a g a n o ,

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t o c c a n d o i comuni di S a p r i , T o r t o r e l l a , Ca sa l et t o S p a r ­ t a n o , C a s a l b u o n o , M o n t e s a n o , P a d u l a , Sa la Consilina, Atena, P o l l a , C a g gi a n o e Sa lvite ne nel c i rc o n d a r i o di Sa la Consilina, e Ro ma g na no , Ricigliano, Colliano, La- viano e S. M e n n a nel c ir condar i o di C a m p a g n a .

L ’ On. C ommi s si one C en s u a r i a Cent ral e il 22 d i c e m ­ bre 1919 a p p ro v av a le tariffe d ’ estimo definitive della provincia di P ot enz a, le quali furono ufficiosamente c o m u ­ nicate a q u e s t a C o m mi s si on e dal loc al e Ufficio del C a ­ tasto, verso i primi de ll ’ u. s. giugno. Dal confronto di tali tariffe con quelle provvisorie de ter mi na te pei c omuni

»

dei circondari di C a m p a g n a e di Sala Consil ina, q u e s t a C ommi s si on e Pr ovinci ale ha p otuto notare una s ens ib il e s p e r e q u a z i o n e in g e ner al e su tutte le tariffe ed in parti­ colare su quelle delle qualità :

uliveto, vigneto, frutteto,

seminativo arborato

e

pascolo.

Data la ristrettezza del t e m p o la C o m m i s s i o n e rife­ rente ha dovuto limitare lo s tudio di dette qua lità ai soli comuni limitrofi di Baivano, Brienza, M a r s i c on uo vo , M o ­ literno e Mar ate a, ed ha notato q u a nt o s e g u e :

U liveti

— Nel c o m u n e di Bai vano (P ot enz a), i cui uliveti di r e 2a c las se p o s s o n o b e n i ss i mo p a r a g on ar s i con i c or ris ponde nti del limitrofo c o m u n e di R o m a g n a n o (Salerno), coi quali h an no quasi i d ent ic he la ubicazione, la qualità del terreno e delle piante, la q ua n t it à e la qualità del p r o d o t t o ; ha notato una s ens ibile s p e r e q u a ­ zione, a togliere la qu ale è n ec es sa r io c he le tariffe della l a e 2° c las se di R o m a g n a n o s iano avvicinate alle tariffe di Baivano, d im i n u e n d o le prime del 12 °/0 e r i d u c e n d o l e rispe tt iva ment e a L. 115 e L. 88.

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uliveti di M a r s i c on u ov o e di P a d u l a , p r e s en t a nd o q u e ­ st’ ultime su quelle un a u m e n t o del 1 0 ° / o.

Molto più a c c e n t u a t a è la s p e r e q ua zi o n e fra le t a ­ riffe degli uliveti di M ar a t e a e di Sapri.

E ’ ben vero che gli uliveti di prima classe di S a p r i , non h a n n o ris contro in territorio di Maratea; ma è a lt re sì vero che gli uliveti di prima c las se delle località A c q u a ­ fredda, C e r s u t a , Filocaia e Marinella in c omu ne di M a ­ ratea, sia p e r qualità e qua nt it à di prodotto, sia pe r gia­ citura e qualità di terreno, più si avvicinano agli uliveti della s e c o n d a c la ss e di Sapri che non a quelli della

terza.

Ritiene p er ta nt o q u e s t a C ommis sione , che agli effetti della p e r e q u a z i o n e interprovinciale, d e b b a n s i le tariffe degli uliveti in c o m u n e di Sapri d imi nu ir e : quelle di l a c la ss e del 1 0 ° / o e quelle di s e c o n d a e terza del 15 9/ u,

l a s ci a nd o invariate le altre.

V igneto

— Pei vigneti, q u e s t a Commissione, mentre ri c on os ce che la prima c la ss e di Baivano e di Brienza (P o te nz a ) più si avvicina alla s e c o n d a d f R om a g n a n o e di Atena ( S a l e r n o ) , a l lont anan do si s ensibilmente dalla prima, trova p erò s p e r e q u a t e le tariffe dei vigneti di P a ­ dula, Sa la C onsil ina e M o n t e s a n o sulla Mar cellana ( S a ­ lerno) in confronto di quelle di M ar s ic on uo vo e Moli­ terno ( P o t e n z a ) .

In questi d u e comuni, s pe ci e a Moliterno, nella prima e s e c o n d a c la ss e p r e d o m i n a l’uva nera detta

aglia-

nica

c he d à un vino molto ricercato in commerci o, pe rc hè a lcool i co e di s a p or e g ra de voliss imo; vino non di molto inferiore ai migliori vini di P a d u l a , che si avvicina a n c he a quelli di Sa la Consil ina e che è super iore di molto ai leggeri vini di M on t e s a n o . Non trova quindi giustificata

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la forte differenza fra le tariffe del vigneto in quei c o ­ muni e c hi ed e che le tariffe dei vigneti di P a d u l a , Sala Consil ina e M o n t e s a n o v e ng an o ridotte dal 10 al 1 5 % , per r ende rle p e r e q u a t e con quelle di Moliterno e di M a r ­ s iconuovo.

Anche i vigneti di prima c la ss e di Sapri in località Cat onà, non differiscono tanto da quelli di M ar a t e a nelle c o n t ra d e S. Maria delle Grazi e e S. Basile p ros si me al p a e s e ed in c o n t r a d a Tr e c h i na r i , da giustificare l’elevata differenza di tariffa. Si c h i e de quindi c he la tariffa della prima c las se del vigneto di Sapri sia c o nv en i e n t e m e n t e avvici nata a quella della prima clas se di Maratea.

Frutteto

— Dei c i nq u e c omuni esaminati in p r o ­ vincia di P ot e n z a , il solo di M ar a te a ha frutteti per circa 28 ettari, che fur on o confrontati e studiati coi frut­ teti di Sapri, che ne ha pure 28 ettari.

1 frutteti di Mar atea, ubicati nel p a e s e nelle località M ol opi ccol o e S. M. delle Grazi e e quelli un p o ’ più lontani in località S. Basile e lun go la ricca Vallata che da! p a e s e v a ' alla Ferrovia, non h a n no coi frutteti di Sapri, situati nelle c o n t ra d e S. Giovanni e Brizzi, una differenza tale d a giustificare l’elevata tariffa di questi ultimi in confronto di quella dei primi.

I frutteti di l . a e 2 .a c las se di M a r a t e a su indicati, hanno un reddi to inferiore di ‘/ 4 od al m a ss i m o di

%

di quello dei c or ris ponde nti in Sapri, ma non mai della metà e più come e mer ge dalle tariffe propos te ; s ono posti in terreno in dolc e pendio, s ufficientemente p r o ­ fondo, sito nel centro abitato o d a qu est o p oc o d is cos t o e s on o costituiti d a piante di ulivi, viti, a ranci, limoni, fichi, peri e fichi d ’india e vi si coltiva pure l’orto a secco. P e r c i ò è notevole la s p er e q u a z i o n e fra le rispettive

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tariffe di L. 81 e L, 45 a M a r a t e a e L. 175 e L. 90 a Sapri. Si c h i e de quindi che le tariffe p r o po s te p e r l a l . a e 2.a c la ss e del frutteto in Sapri siano diminuite del 20 °/° p er p e r e q u a r l e con le corrispondenti in c o mu ne di Mar atea.

S em in ativi arborati asciutti ed irrigu i —

In p rovincia di Salerno, a differenza di q ua nt o si è fatto in p rovincia di Basilicata, si é dato all’a rb or a tur a un r e d di to a lq u an t o s uper i or e all’effettivo, sicché pure e s ­ s e n d o i seminativi nudi ed irrigui relativamente perequati nei c omuni limitrofi delle due provincie, risulta che i seminativi arborati s ono fra loro s perequati. Q u es ta C o m ­ mis si one confida che 1’ On. Commi ssi on e Centrale voglia p r e n d e r e in c o n s id e ra z io n e qu e st o s uo rilievo, a p p o r t a n d o alle tariffe di tali qualita in provincia di Salerno quelle e q u e riduzioni c he c r e d e r à opportune.

P a sc o li e pascoli cespugliati

— Nelle d u e provincie di Basilicata e di Salerno, i pascoli hanno una notevole i mpor tanz a, specie, p er la loro e stens ione; s a r e b b e o c c o r s o p e r c i ò un te mp o ma gg iore per poterli meglio s tudia re e c o m p a r a r e fra loro. C o mu nq ue , da ll o s tudio fatto nei c i n q u e c omuni su indicati della Basilicata è risultato che l£ tariffe dei pascoli di Baivano, Brienza e Ma rs ic o nu o vo ( P o t en z a) s ono b ene p e re q u a t e fra loro e con quelle dei c or ri s po nd e nt i limitrofi comuni di R o­ mag nan o, Atena, P a d u l a e Sa la Consil ina (Salerno) e così p ure quelli di M ar a t e a e di Sapri, poi ché la s p e ­ ciale c ondizi one dei soli 3 ettari circa di pa sc olo di l . a c lasse a Sapri, vicini al p aes e, in p iano e che ve ngono a lunghi intervalli s ottopost i a semina, giustifica l’elevata tariffa loro a ss e g n a ta .

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p a r e r e di q u e s t a Commi ssi one , fra le tariffe dei pascoli di Moliterno ( P o t en z a) e quelle di M o n t e s a n o (Salerno). I pascoli di l . a c la ss e in c o m u n e di M o n t e s a n o posti nella c o n t ra d a P an ta n o, non molto d istante dal territorio di Moliterno e quelli in località Pe t ina in confine con detto territorio, se non s o no inferiori p er r e ddito ai mi­ gliori pascoli di Moliterno non ne s ono c er t a m e n t e s u ­ periori. E ’ noto che la p r o d u z i o n e c a s e ar i a a Moliterno s u p e r a di gran l unga quella di M ont es a no; il for maggio di Moliterno é molto pregiato e ricercato in co mme rci o, e p p u r e la e st e ns i on e dei pascoli nei d u e c omun i

è

pres- s o c c h è uguale, e s s e n d o v e n e a Moliterno ettari 330 di l . a c la ss e ed ettari 1430 di 2.a ed a M o n t e s a n o rispetti­ v a men te ettari 356 e 1007.

Agli effetti della p e r e q u az i o n e interprovi nciale q u e s t a C o m m is si on e è di parere che ai pascoli in c o m u n e di M o n t e s a n o sulla Mar ce lla na, sia a pp l i c a t a la s t es s a t a ­ riffa dei pascoli di Moliterno di L. 5.50 per la l . a c l a s s e

e di L. 2.30 p er la 2.*'

Pei pascoli cespugliati, sia fra quelli di questi d ue comuni, che degli altri esaminati, ha riscontrato c he le tariffe sono e qu e e pere quat e.

La C o m mi s si on e c en s u a r i a provinciale di P ot e nz a, nella s ua relazione all’ On. C o m mi s si on e Cent ral e sulle tariffe d ’estimo di quella provincia, c o n c h i u d e v a affer­ m a n d o : “ Che le d i v e rg e nz e di tariffe fra la Bas ilic ata e le provincie limitrofe sono in g e ne ra le più salienti con S a le r no che con le altre di F og gi a e Bari e faceva voti c he F On. C o m m is si on e Cent ral e r i d u c e s s e le tariffe di Salerno

È q u e st o voto che la C o m m i s s i o n e riferente r i nn o va ”, sicur a c he l’ On. C ommi s si on e Centrale, nella s u a

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impar-ziale giustizia, vorrà b e ni g n a m en t e accoglierlo, unitamente a quelli pr es entati pe r la provincia di Napoli, nell’ inte­ r e s s e della p e r e q u az i o ne fra q u e st e provincie.

S ale rno, 8 luglio 1920.

LA C OM MI SS I ON E

D o tto r G io v a n n i R occo Presidente ZVvv. B en iam in o M az z io tti

flv v . L o ren z o G a v a lie ro Ing. F r a n c e s c o F e rra io li Ing. F ilip p o G io rd an o

C H vv. C a rlo G ran o zio Ing. A lcide M ioni Segretario

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(27)

,

.

.

..

(28)

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