Le mafie straniere
Cod.: P19031
Date: 1 – 3 aprile 2019
Responsabile del corso: dott. Nicola Russo Esperto formatore: dott. Antonio Balsamo
Sede e data del corso: Scandicci, Villa di Castel Pulci Presentazione
La descrizione dell’organizzazione di tipo mafioso offerta dall’art. 416 bis del codice penale, a giudizio di molti esperti, non appare idonea, sul piano sociologico e criminologico, a ricomprendere i modelli strutturali delle compagini delinquenziali che vengono riassuntivamente denominate “nuove mafie”.
Con tale ultima definizione s’intende far riferimento a quelle nuove forme di aggregazione criminale che, pur radicandosi in un territorio, non hanno con lo stesso un rapporto d’immedesimazione storica e culturale, perché non si presentano con caratteri autoctoni e riproducono, invece, tradizioni criminali di lontana derivazione. Al tempo stesso, anche alcune organizzazioni criminali storicamente presenti in Italia iniziano a replicare formule aggregative e ad utilizzare modalità di relazione esterna che sono caratteristiche di gruppi criminali stranieri, in virtù dell’emulazione di modelli appresi in occasione dei contatti con queste realtà, nell’ambito di traffici illeciti comuni, oppure, più banalmente, attraverso la rappresentazione datane dai mass media e dalle fiction.
L’obiettivo del corso è – dunque – quello di analizzare, sotto il profilo investigativo e socio-criminologico, i modelli organizzativi delle mafie straniere, sia con riferimento a quelle operanti in Italia, sia con riguardo a quelle radicate all’estero, allo scopo di ricavarne elementi di conoscenza utili a favorire una corretta percezione dei nuovi fenomeni criminali, ed una lettura evolutiva anche riguardo a tendenze evolutive dei fenomeni mafiosi nostrani.
Una particolare attenzione verrà prestata, in particolare, alle organizzazioni mafiose più consolidate in altri Paesi, come quelle albanesi, quelle russe (tra cui la Solntsevskaya Bratva), quelle nigeriane, quelle cinesi (le cd. Triadi), quelle giapponesi (la Yakuza, che ha la sua massima espressione nella Yamaguchi Gumi), nonché le organizzazioni criminali centro e sud americane (le maras, le pandillas, il PCC brasiliano, i cartelli del narcotraffico come quello di Sinaloa, ecc.).
Ovviamente, sarà offerto un panorama degli insediamenti conosciuti delle citate organizzazioni nel nostro Paese. Si esamineranno, infine, le connessioni esistenti tra le organizzazioni criminali italiane e quelle straniere, al fine appunto di cogliere segnali
evolutivi riguardanti le prime e dipendenti dall’interazione con le seconde, a livello nazionale ed internazionale.
Lunedì 1 aprile 2019
Ore 15.00 – Presentazione del corso
Ore 15.15 – Il contrasto alle mafie straniere: le nuove prospettive aperte dal Meccanismo di Revisione della Convenzione delle Nazioni Unite sulla criminalità organizzata transnazionale
prof. Christian Ponti, ricercatore di diritto internazionale presso l’Università degli studi di Milano
Ore 16 – La definizione di criminalità organizzata nelle fonti internazionali e le nuove dimensioni collettive dei fenomeni delittuosi
La circolazione dei modelli organizzativi e degli strumenti di contrasto tra i diversi fenomeni illeciti su base associativa (mafie, terrorismo, cybercrime, traffico di esseri umani, ecc.)
Relazione a due voci:
prof.ssa Serena Forlati, ordinario di diritto internazionale presso l’Università degli studi di Ferrara
dott. Giovanni Salvi, Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma
Ore 17.00 – dibattito
Ore 18.00 - Sospensione dei lavori
Martedì 2 aprile 2019
Ore 9.00 – L’analisi delle “mafie in movimento” sotto il profilo investigativo e socio-criminologico.
La “geopolitica” delle mafie. Evoluzione, radicamento in Italia e interazione con le associazioni mafiose italiane delle principali organizzazioni criminali straniere:
1) Le mafie russe
Prof. Federico Varese, Professore di criminologia presso l’Università di Oxford 2) Le mafie balcaniche
Ore 10.30 – Pausa Ore 10.45
3) Le mafie cinesi e giapponesi
Prof Luca Storti, associato di sociologia economica presso l’Università degli studi di Torino
4) Le mafie centroamericane e sudamericane
Dott. Giovanni Tartaglia Polcini, consigliere giuridico presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Ore 12.15 – Dibattito
Ore 13 - Sospensione dei lavori Ore 14.30 – Ripresa dei lavori
5) La mafia nigeriana e il traffico di esseri umani
Dott.ssa Hajara Haruna Yusuf, prosecutor – Abuja, Nigeria Ore 15.15 - L’art. 416-bis c.p. e le mafie straniere: quale rapporto?
La tipizzazione “storica” contenuta nella norma incriminatrice italiana, la sua interpretazione evolutiva e le sue potenzialità operative rispetto ai modelli organizzativi dei gruppi criminali provenienti da altri paesi.
Relazione a due voci:
prof. Giuseppe Amarelli, associato di diritto penale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II
dott. Simone Petralia, giudice del Tribunale di Caltanissetta Ore 16.40 – Dibattito
Ore 17.00 - Sospensione dei lavori
Mercoledì 3 aprile 2019
Ore 9.00 Prima sintesi sui risultati del corso a cura dell’esperto formatore e del responsabile del corso
Ore 9.40 – La cooperazione giudiziaria internazionale e il coinvolgimento della società civile contro le mafie straniere
Introduce:
dott. Federico Cafiero de Raho, Procuratore Nazionale Antimafia Intervengono:
dott. Giuseppe Corasaniti, capo del Dipartimento Affari di Giustizia presso il Ministero della Giustizia
dott. Cesare Sirignano, sostituto procuratore nazionale antimafia dott. Filippo Spiezia, Vice Presidente di Eurojust
prof. Fernando Dalla Chiesa, ordinario di Sociologia della criminalità organizzata Università degli studi di Milano
Ore 11.00 pausa
Ore 11.15 ripresa dei lavori Ore 13 - Conclusione dei lavori