Il ruolo dell’Infermiere
nell’umanizzazione del
processo di cura
Che cos’è una Terapia Intensiva ?
Il concetto di Terapia Intensiva, secondo la
SIAARTI, è :
L’insieme delle strutture che trattano i pazienti
critici per insufficienza di uno o più organi, il
trattamento assistenziale e l’insieme delle
situazioni caratterizzate dalla criticità-instabilità
vitale della persona malata e della complessità
dell’approccio e dell’intervento assistenziale
infermieristico e medico.
COSA INTENDIAMO PER
RICOVERO DISUMANIZZANTE ?
Per “ricovero disumanizzante” si
intendono tutti quei fattori che
contribuiscono alla formazione del
disagio psicologico nel paziente.
I principali fattori che contribuiscono a
disumanizzare il ricovero sono:
• La separazione brutale dall’ambiente
familiare;
• Le cattive condizioni di accoglienza e di
alloggio;
• L’isolamento e la mancanza d’informazioni
sulla propria patologia;
Che cosa potrebbe fare
l’Infermiere?
L’Infermiere riveste un ruolo da protagonista nel
processo di cura e, andando oltre la parte clinica,
diventa la figura di riferimento per il paziente
facilitando la costruzione di un “ponte” con la
famiglia.
Per un buon supporto psicologico
sono determinanti diversi fattori:
• L’identità professionale dell’infermiere • L’abilità e le competenze interpersonali.
• Le implicazioni affettive nell’incontro con il paziente. • L’identità del paziente oggetto-soggetto della medicina. • Comunicazione verbale e comunicazione non verbale. • Fiducia, Alleanza Terapeutica, Empatia.
• Formazione universitaria
• Cooperazione multi-disciplinare e multi-professionale (ambiente,equipe sanitaria,familiari).
La formazione universitaria
Nel corso dell’ultimo decennio, l’interesse
verso le materie umanistiche è cresciuto
esponenzialmente.
Nonostante l’inserimento di queste materie
nel percorso di studi, la preparazione e la
conoscenza delle varie dinamiche relazionali
che originano nei contesti ospedalieri, è
ancora scarsa e spesso lasciata alla capacità
caratteriale dell’Infermiere.
Riflessioni
Possiamo intuire, quindi, che l’assistenza
psicologica riveste la stessa importanza di
quella Clinica.
Un adeguato supporto psicologico al paziente
può favorire in modo diretto il processo di
cura clinico alleviando la sofferenza del
paziente e creando soddisfazione tra i
familiari.
Riflessioni
In un epoca in cui il paziente e i suoi
familiari assumono un ruolo centrale nel
processo di cura, un incremento della
formazione universitaria e della
formazione aziendale, risulterebbe
fondamentale per la Professionalità
dell’Infermiere e per il buon esito del
processo di cura.
SOLUZIONE
Una corretta conoscenza delle:
• Dinamiche relazionali;
• Delle tecniche di comunicazione verbale
e non verbale;
• Dei possibili disagi e dei bisogni del
paziente;
In alcuni frangenti può rivelarsi molto più
utile di qualsiasi farmaco.
Conclusioni
Per lavorare in una Terapia Intensiva, molto più’ che negli altri contesti ospedalieri, bisogna avere una buona
preparazione clinica ed emotiva.
Il lavoro in Terapia Intensiva implica un forte carico emotivo che va indagato ed elaborato.
Le emozioni proprie sono spesso quelle degli altri, ed è importante agire per risolvere le situazioni conflittuali, accogliere in maniera costruttiva critiche ed obiezioni, essere in grado di affrontare tematiche dai contenuti sgradevoli o scomodi, comunicare efficacemente