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cinetica chimica — Agraria

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(1)

CINETICA CHIMICA

CINETICA CHIMICA

Il meccanismo e la velocità

Il meccanismo e la velocità

delle reazioni

delle reazioni

(2)

La combustione del metano (CH4)

avviene dopo che la reazione è stata innescata per effetto del calore che essa produce.

Le reazioni di combustione seppure spontanee a 298 K, sono infinitamente lente in queste condizioni e di fatto non avvengono.

Non c’è nessuna relazione fra cinetica e termodinamica di una reazione.

La velocità e la spontaneità delle reazioni

La velocità e la spontaneità delle reazioni

(3)

In genere la velocità di reazione dipende

dalle concentrazioni di una o più specie

chimiche presenti. L’equazione che

esprime tale dipendenza si chiama legge

della velocità, o legge cinetica.

(4)

Durante il decorso di una reazione

N2O5  2 NO2 + ½ O2

le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti variano col tempo: quelle dei reagenti diminuiscono, quelle dei prodotti

crescono.

La variazione delle concentrazioni dei

La variazione delle concentrazioni dei

reagenti e dei prodotti

(5)

La velocità di una reazione è definita in base alla variazione della concentrazione molare di una specie (reagente o prodotto) in funzione del tempo.

In termini generali

Vreaz =-dC/dt

Col segno negativo rispetto alla scomparsa di reagente o col segno positivo rispetto alla comparsa di prodotti usando quantità infinitesime.

(6)

Calcolo velocità di reazione

k è la costante di velocità o costante cinetica

m ed n sono coefficienti che possono essere pari a zero, numeri interi coefficienti

o frazionari, il cui valore può essere determinato solo sperimentalmente.

Ogni coefficiente determina l'ordine di reazione, rispetto al proprio componente

(7)

Gli esponenti delle varie concentrazioni

che compaiono nella legge di velocità non

sono necessariamente uguali ai

coefficienti stechiometrici di reazione,

perché la velocità non è determinata dalla

stechiometria della reazione complessiva,

ma dalla successione delle diverse

reazioni elementari che costituiscono il

cosiddetto meccanismo di reazione ed in

(8)

Ordine di reazione

La cinetica di reazione può essere:

–di ordine 0

–del I ordine

–del II ordine

1 2 1 2 0 2 1 1 0 1 0 1 0 0 0 legge cinetica ordine globale di reazione

n m

(9)

v = k [C3H6] Esempi

C3H6(g) CH2=CHCH3

ciclopropano propilene

Primo ordine rispetto al ciclopropano Primo ordine complessivo

2 NO2 + F2 2NOF

Primo ordine rispetto a NO2 Primo ordine rispetto a F2 Secondo ordine complessivo

(10)

Reazione del 1° ordine

N

2

O

5

2NO

2

+ ½

O

2

2 5

2 5 iniz

d N O

v

k N O

dt

 

La velocità iniziale dipende SOLO dalla concentrazione del reagente

(11)

Cinetica del 1° ordine

N

2

O

5

2NO

2

+ ½

O

2

 

2 5 2 5 2 5 2 5 2 5 2 5 0 2 5 2 5 0

ln

iniz t t kt t t

d N O

v

k N O

dt

d N O

kdt

N O

N O

kt

N O

N O

N O

e

 

 

(12)

Tempo di dimezzamento (t

1/2

)

viene definito come il tempo occorrente perché la

concentrazione dei reagenti si dimezzi.

Il tempo di dimezzamento di una reazione alimentare

fornisce una misura diretta del tempo necessario per

provocare un determinato cambiamento, come per

esempio durante un processo di trattamento o di

immagazzinamento di un cibo. In altre parole, il

prodotto deve essere consumato entro un tempo

inferiore a t

1/2

se il cambiamento lo deteriora

Per una reazione del primo ordine sarà indipendente

da [A]

o

Per una reazione di ordine superiore al primo il

tempo di dimezzamento dipende dalla concentrazione

iniziale dei reagenti

(13)

Meccanismo delle

reazioni

È il modo dettagliato a livello molecolare con

cui i reagenti si combinano per dare i

prodotti a determinare la velocità di reazione

In generale una reazione avviene attraverso

uno o più stadi intermedi detti processi

elementari, che ne descrivono il meccanismo

stadio limitante della velocità

Ciascuno degli stadi intermedi ha una sua

velocità di reazione ma

la velocità complessiva è determinata DAL PIU’

LENTO DEI PASSAGGI INTERMEDI

(14)

I processi elementari

H

2

+ Br

2

 2HBr

Questa reazione avviene attraverso

una serie di processi elementari:

Br

2

2Br

. Formazione di radicale

(veloce)

Br

.

+ H

2

HBr + H

stadio lento

2Br

.

Br

2 Reazione di terminazione delle catena (veloce)

H+ Br

2

 HBr + Br

. propagazione della

(15)

v

reazione

= k’ [H

2

][Br

.

]

La concentrazione di Br non può però essere dedotta sperimentalmente, quindi va

espressa in funzione di quella di Br2

Br

2

2Br

.

K

eq

= [Br

.

]

2

/[Br

2

]

[Br

.

] = K

eq1/2

[Br

2

]

1/2

v

reazione

= k’K

eq

[H

2

] [Br

2

]

1/2

= k [H

2

][Br

2

]

1/2

(16)

La velocità di reazione dipende da vari fattori:

Natura dei reagenti

Concentrazione dei reagenti Temperatura di reazione

Presenza di eventuali catalizzatori

Superficie dell’interfaccia (se la reazione avviene tra reagenti in due fasi diverse)

(17)

La legge cinetica di una reazione: la

La legge cinetica di una reazione: la

velocità dipende da

velocità dipende da

T

T

e

e

C

C

In generale la velocità di una reazione aumenta con l’aumentare la velocità di una reazione aumenta con l’aumentare della temperatura e con la concentrazione dei reagenti.

della temperatura e con la concentrazione dei reagenti.

La dipendenza della velocità di una reazione dalla sua temperatura e dalla concentrazione molare dei reagenti in fase gassosa fu trovata sperimentalmente da Arrhenius.

k = A e–(Ea/RT)

A (fattore di frequenza) ed Ea (energia di attivazione), R la costante universale dei gas e T la temperatura assoluta

(18)

Il modello delle collisioni definisce un meccanismo di reazione che spiega i risultati sperimentali espressi dall’equazione di Arrhenius.

Le molecole dei reagenti debbono urtarsi per reagire fra loro e dare i prodotti: maggiore è la frequenza degli urti e maggiore è la probabilità che le molecole possano

reagire fra loro.

L’aumento della concentrazione dei reagenti fa aumentare la frequenza degli urti e la velocità della reazione.

Tuttavia solo una piccola percentuale degli urti trasforma effettivamente i reagenti nei prodotti.

(19)

Il deterioramento del cibo e le reazioni chimiche

nei materiali alimentari mostrano una forte

dipendenza

dalla

temperatura.

Piccoli

cambiamenti

di

temperatura

causano

un

cambiamento significativo delle velocità di

reazione osservate. In genere ciò porta ad un

peggioramento della qualità complessiva del cibo

e/o della sua conservazione.

La dipendenza della costante di velocità dalla

temperatura segue la legge di Arrhenius,

soprattutto per i cibi con elevato contenuto di

acqua.

(20)

Le molecole dei reagenti si trasformano nei prodotti solo se gli urti avvengono in posizioni favorevoli. Nella reazione:

CO + NO2  CO2 + NO

le molecole dei reagenti si debbono urtare nelle posizioni indicate nella figura.

(21)

Gli urti “efficaci” fra le molecole dei

Gli urti “efficaci” fra le molecole dei

reagenti

reagenti

(22)

NO + O

3

NO + O

3

Gli urti “inefficaci” fra le molecole dei

Gli urti “inefficaci” fra le molecole dei

reagenti

(23)

Il termine A dell’equazione di Arrhenius:

V = A e–Ea/RT [NO]x[O3]y

dipende dalla frequenza degli urti nella posizione favorevole.

Questa condizione non è tuttavia sufficiente a trasformare i reagenti nei prodotti.

(24)

L’energia di attivazione,

L’energia di attivazione,

Ea

Ea

Le molecole dei reagenti che si urtano in posizione favorevole alla reazione debbono avere un’energia cinetica maggiore di un valore di soglia chiamata

energia di attivazione

energia di attivazione, il termine EE dell’equazione di

Arrhenius

v= A e–(Ea/RT) [CO]x[NO2]y

Soltanto quelle molecole dei reagenti che hanno

Ecin > EE a reagiscono fra loro per dare i prodotti di reazione.

(25)

Il profilo energetico di una reazione

Il profilo energetico di una reazione

Il profilo energetico di una reazione rappresenta la variazione di

energia della reazione durante il suo svolgimento che porta dai reagenti ai prodotti. La differenza di energia fra i prodotti ed i

reagenti è ΔE o H della

reazione. Nella figura è riportato il profilo di una reazione

esotermica

(ΔH < 0). L’energia dei prodotti

(26)

Per passare dai reagenti ai prodotti la reazione deve superare un salto energetico (una barriera di potenziale): questa è

l’energia di attivazione.

l’energia di attivazione.

L’energia di attivazione è un ostacolo allo svolgimento della reazione verso l’equilibrio.

(27)

La teoria dello stato di transizione assume che in seguito alla collisione tra le molecole reagenti si formi una specie instabile detta complesso attivato o stato di transizione che in seguito si rompe per formare i prodotti.

Nel caso della reazione tra N2O e NO ciò può essere rappresentato come:

Teoria dello stato di transizione

(28)

L’energia di attivazione dipende dalle caratteristiche di legame delle

molecole dei reagenti, dal loro stato di aggregazione e dal meccanismo della reazione. La reazione

N2 + O2  2 NO

ha una elevata energia di attivazione perché richiede l’iniziale rottura di legami molto forti.

N N

2 NO

O O

complesso attivato

(29)

Energia di attivazione e velocità di

Energia di attivazione e velocità di

reazione

reazione

Quanto maggiore è

l’energia di

attivazione tanto

minore è la velocità

di reazione.

Quanto minore è

l’energia di

attivazione, tanto

maggiore è la

velocità di reazione.

reagenti prodotti

(30)

La catalisi ed i catalizzatori

La catalisi ed i catalizzatori

La catalisi ed i catalizzatori sono una delle punte avanzate della scienza nel campo della

chimica, della fisica, della biologia,

dell’ingegneria dei

materiali. La catalisi è il mezzo per aumentare la velocità di reazione.

(31)

I catalizzatori sono sostanze che, messe a contatto coi reagenti, fanno aumentare la velocità di reazione

abbassandone l’energia di attivazione.

I convertitori catalitici dei veicoli, “le marmitte catalitiche”, sono sistemi che trasformano velocemente CO in CO2, NO in N2 ed O2, benzina incombusta in CO2 e H2O

contenuti nei gas di scarico dei motori termici.

La catalisi ed i catalizzatori

(32)

Catalisi omogenea,

eterogenea, ed enzimatica

Catalisi eterogenea quando il catalizzatore

è in una fase diversa da reagenti e

prodotti (es. solido per reazioni gassose).

Catalisi omogenea quando il catalizzatore

è nella stessa fase di reagenti e prodotti.

Catalisi enzimatica quando il catalizzatore

è una proteina, che in questo caso viene

detta enzima.

(33)

Catalizzatori eterogenei

Catalizzatori eterogenei

Sono miscele di sostanze solide (spesso ossidi di metalli di transizione) che

interagiscono con i gas con cui sono messe in contatto, indebolendone i legami

covalenti; in questo modo diminuisce l’energia di attivazione ed aumenta la velocità di reazione. I

catalizzatori delle marmitte per auto hanno struttura a nido d’ape e contengono Pt, Pd, Rh.

(34)
(35)

Catalisi enzimatica

CO

2

+ H

2

O

HCO

3-

+ H

+

Anidrasi carbonica Zinco-Enzima

(36)

In generale:

In generale:

un catalizzatore non prende parte alla

un catalizzatore non prende parte alla

reazione, ma cambia l’energia dello stato

reazione, ma cambia l’energia dello stato

di transizione.

di transizione.

reagenti

prodotti

stato di

transizione

con il catalizzatore

(37)

Velocità della reazione

diretta e inversa e K

eq

Se una reazione avviene in un singolo processo elementare, l’equilibrio è raggiunto quando la velocità della reazione diretta è uguale a

quella della reazione inversa. NO2 + CO  NO + CO2

k1 [NO2][CO] = k-1[NO][CO2]

k1/ k-1 = [NO][CO2]/ [NO2][CO]= Keq

In generale, per reazioni che avvengono

attraverso più processi elementari, i singoli processi devono essere all’equilibrio e quindi: Keq = (k1 k2 k3 …)/ (k-1k-2 k-3 …)

(38)

Cinetica delle reazioni chimiche e qualità

Molte sono le reazioni che possono evolvere, durante

un processo o la conservazione, a carico di uno o più

componenti dei prodotti alimentari.

Alcune di esse comportano una perdita di qualità, altre

determinano l’insorgere di aroma o di un colore

desiderati.

Lo studio della cinetica delle reazioni chimiche

consente di stabilire le condizioni di processo e/o di

conservazione che garantiscano che il prodotto abbia

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