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capacità di attenzione, di concentrazione e i tempi di reazione agli stimoli. La stretta

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Academic year: 2021

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3. Effetti alla guida

Etanolo

L'alcol è una sostanza psicoattiva, ossia in grado di interferire con le funzioni

neuropsichiche dell'individuo. Le sostanze psicoattive in generale influenzano la

capacità di attenzione, di concentrazione e i tempi di reazione agli stimoli. La stretta

e progressiva correlazione fra concentrazioni ematiche di alcol (BAC) e gli effetti

tossici e comportamentali sull'individuo, la disabilità e i sinistri stradali è ormai

confermata da numerosi studi epidemiologici e di interazione uomo-macchina. Il

rischio di incidente stradale, nello specifico, aumenta in modo esponenziale

all'aumentare della concentrazione di alcol etilico nel sangue (alcolemia). Posto pari a

uno il rischio di incidente stradale in condizioni di sobrietà, diventa 11 volte

superiore con un’alcolemia compresa tra 0,5 g/l e 0,9 g/l. Gli effetti dell'alcol sulle

funzioni sensitivo-motorie e comportamentali riguardano, in particolar modo, il

campo visivo, i tempi di reazione, la capacità di concentrazione e la capacità di

giudizio. Il campo visivo è lo spazio fisico normalmente percepito da un individuo,

con un'angolazione pari a circa 180°: a seguito di assunzione di sostanze alcoliche

insorgono disturbi alla vista a causa della riduzione della visione laterale (visione a

tunnel) e di una ridotta capacità di adattamento alla visione notturna. Il tempo di

reazione è l'intervallo di tempo che intercorre tra l'esposizione allo stimolo e

l'emissione della risposta: essi variano individualmente e sono influenzati da diversi

fattori. L'alcol rende difficoltosa la coordinazione dei movimenti e aumenta i tempi di

reazione, mentre i movimenti e gli ostacoli sono percepiti con notevole ritardo. Esso,

inoltre, determina un senso di benessere, di sicurezza ed euforia che porta a

sopravvalutare le proprie capacità e ad affrontare rischi che in situazioni normali non

sarebbero mai corsi, oltre a ridurre la capacità di impatto con nuovi problemi ed

emergenze. L'assunzione di bevande alcoliche compromette, inoltre, le capacità di

vigilanza, e induce sonnolenza. Un altro fattore che aumenta il rischio di incidente

stradale è determinato dall'età: il rischio di incidenti gravi o mortali dovuti all'alcol è

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più alto nei giovani, probabilmente anche a causa dell'inesperienza. Con un tasso alcolemico elevato, ad esempio 1 g/l, automobilisti di 35- 54 anni incorrono in un rischio di incidente 3-4 volte più elevato di un conducente sobrio; per la fascia d’età 25- 34 anni il rischio sale a 6-7 volte, per quella di 18-24 anni arriva a 15. Infine, la diffusione tra i giovani del binge-drinking, ossia l'abitudine di consumare grandi quantità di alcol in una sola occasione, aumenta il rischio di incorrere in incidenti stradali, specie nel fine settimana. Infatti, la probabilità di incidente nelle ore notturne del fine settimana per soggetti con alcolemia superiore a 1,5 g/l è 380 volte maggiore rispetto ai soggetti in condizioni di sobrietà.

12

Cocaina

L’uso di cocaina provoca una sensazione soggettiva di aumento dalla capacità intellettiva con euforia, che tende a far sottovalutare le situazioni potenzialmente pericolose. Con l'esaurirsi dell'effetto, invece, si manifestano sonnolenza, incapacità di concentrazione e alterazione dei riflessi.

3, 4

Oppioidi

Gli oppioidi sono sostanze “depressogene”, per cui la loro assunzione in concomitanza della guida determina sonnolenza, riduzione della capacità di concentrazione e attenzione. Si osserva, inoltre alterazione della coordinazione motoria e un importante rallentamento dei riflessi. Questi effetti rendono ragione della tendenza a sottovalutare i pericoli.

4, 5

Cannabinoidi

I cannabinoidi determinano una tendenza a sottovalutare i pericoli e a sopravvalutare

le proprie capacità. Altri fattori che possono influire negativamente sulle capacità di

guida sono l’alterazione della coordinazione motoria, della percezione del tempo e

dell’attenzione. A bassi dosaggi, inoltre, provocano alterazioni della percezione

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visiva, in particolare dei contorni, dei colori e della profondità, mentre ad alti dosaggi determinano allucinazioni visive.

4-6

Amfetamine

Il senso di euforia, sperimentato da chi assume derivati anfetaminici, induce a sottovalutare le situazioni di pericolo; si osserva, inoltre una difficoltà di concentrazione che determina un’alterata valutazione delle distanze e della velocità.

Non è da sottovalutare, infine, la possibilità di colpi di sonno che si verificano a seguito dello stato di stress psico-fisico causato dall’assunzione.

5, 7

Ecstasy

L'euforia e l'eccitazione, la mancanza del senso di fatica e l'annullamento del bisogno di dormire che si verificano a seguito dell’assunzione di tale stupefacente, inducono a sottovalutare situazioni di pericolo, mentre, i fenomeni allucinatori e i disturbi nella percezione modificano il senso di valutazione delle distanze, la visibilità laterale, con restringimento del campo visivo, aumentano la sensibilità all'abbagliamento nella guida notturna e rallentano i tempi di reazione. L’irritabilità eccessiva, invece, può sfociare in aggressività con fenomeni di competizione alla guida.

Metadone

Gli studi che hanno valutato gli effetti del metadone sulla capacità di guida, evidenziano, nella maggioranza dei casi, una significativa riduzione delle capacità di reazione e di concentrazione, e un restringimento del campo visivo, associato al rallentamento dei movimenti oculari di inseguimento.

I questionari somministrati a pazienti in terapia con metadone, rilevano, inoltre,

alterazioni delle caratteristiche della personalità che possono influire con le capacità

di guida, come maggiore apprensione ed eccitabilità associate ad un ridotto

autocontrollo e consapevolezza di sé.

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Il metadone ha, in aggiunta, effetti sedativi, che vengono accentuati in concomitanza dell’assunzione di altre sostanze ad azione depressiva, come l’alcol.

La tolleranza agli effetti del metadone, tuttavia, rende ragione del fatto che le prestazioni alla guida sono comparabili, rispetto a soggetti di controllo, nei pazienti che fanno uso di tale sostanza da più di un anno, che non fanno uso di altre sostanze d’abuso e che non presentano disturbi della personalità.

8-10

È dunque evidente come l’assunzione di sostanze stupefacenti sia in grado di produrre un impedimento della capacità alla guida, che può causare situazioni pericolose per l’incolumità dell’individuo e degli altri conducenti; non bisogna inoltre sottovalutare il fenomeno dell’abuso multiplo di sostanze, che può apportare danni ancor più gravi alle capacità cognitive del soggetto, incrementando il tasso di rischio durante la circolazione.

4, 11, 12

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