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Malinconia e nostalgia nell’opera di Jhumpa Lahiri. Vulnerabilità e resilienza

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Academic year: 2021

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UNIVERSITÀ DI PISA

DIPARTIMENTO DI FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA

Dottorato di Ricerca in Filologia, Letteratura e Linguistica

Settore Scientifico-Disciplinare: L-LIN/10 – Letteratura Inglese

Tesi di Dottorato

Malinconia e nostalgia nell’opera di Jhumpa Lahiri.

Vulnerabilità e resilienza

Relatori

Prof.ssa Biancamaria Rizzardi

Prof. Fausto Ciompi

Coordinatore

Prof. Gianni Iotti

Candidato

Dott. Angelo Monaco

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1. Introduzione

Il mio progetto di ricerca esplora la narrativa di Jhumpa Lahiri, scrittrice americana contemporanea di origine bengalese, di cui si intende tracciare i motivi della nostalgia e della malinconia attraverso un dialogo tra la

diaspora fiction (e in senso lato i postcolonial studies), la trauma theory e gli studi sullo spazio che afferiscono alle

teorie ecocritiche e geocritiche. L’obiettivo della ricerca è mostrare come il temperamento nostalgico e malinconico ― che inevitabilmente segna le esistenze degli immigrati di prima, seconda e terza e generazione che popolano il mondo narrativo di Lahiri tra India e Stati Uniti d’America ― sia inquadrato nella sovrapposizione tra questi modelli teorici da cui i concetti di malinconia e nostalgia risultano condizionati e rimodulati. Da un lato, la nostalgia e la malinconia dell’esule si configurano come spazi di una soggettività che guarda al passato, sintomatici dell’incapacità di superare il senso della perdita; dall’altro, i due temperamenti mostrano una natura costruttiva e trasformativa in grado di ridefinire l’identità spuria dei migranti. Attraverso strategie compensative, come quella della cura dell’ambiente o lo studio stesso dei processi chimici e geologici del pianeta, la scrittura di Lahiri sembra offrire soluzioni riparative utili alla definizione del sé e alla conoscenza del mondo circostante.

2. Metodologia

Dopo aver fatto il punto sullo stato dell’arte degli studi sinora condotti su Lahiri, è emersa la presenza di due orientamenti principali attraverso cui la sua fiction è stata finora analizzata. Da un lato prevale un approccio ricollegabile all’ambito della teoria postcoloniale, e quindi inscrivibile nel filone della migrant

literature1; dall’altro lato, la critica si è orientata secondo un modello di stampo transnazionale e globale2,

mirante a evidenziare la natura “ethno-global”3 della scrittura di Lahiri.

      

1 La bibliografia include soprattutto singoli articoli, recensioni e interviste privi di un carattere monografico in grado

di offrire una prospettiva complessiva sull’oeuvre della scrittrice. Le monografie sono parziali e precedenti al suo ultimo romanzo The Lowland (2013), oppure toccano alcuni testi della sua produzione letteraria. L’unica monografia, di mia conoscenza, che comprende anche un’analisi di The Lowland è stata condotta in ambito indiano da Suman Bala. Di seguito le monografie e alcuni saggi consultati che vanno nella direzione della migrant fiction: S. BALA (ed.), The Fiction of Jhumpa Lahiri. A Critical Response. Khosla Publishing House, New Delhi, 2014; N. DAS, Dynamics of Culture and Diaspora in Jhumpa Lahiri. New Delhi, Adhyayan Publishers & Distributors, 2010; L. DINGRA, F. CHEUNG, (eds), Naming Jhumpa

Lahiri: Canons and Controversies, Lanham, Lexington Books, 2012; R. DUTT-BALLERSTADT, “Double Displacement, Homelessness and Nomadism: Questions of Belonging in Jhumpa Lahiri’s Narratives”, in EAD (ed.), The Postcolonial Citizen: The Intellectual Migrant. New York, Peter Lang Publishing, 2010, pp. 53-82; V. MISHRA, The Literature of the Indian Diaspora. Theorizing the Diasporic Imaginary. London and New York, Routledge, 2007; D. MUNOS, After Melancholia: A Reappraisal of Second-Generation Diasporic Subjectivity in the Work of Jhumpa Lahiri, Amsterdam and New York, Editions

Rodopi, 2013 I. NITYANANDAM, Jhumpa Lahiri. The Tale of the Diaspora. Creative Books, New Delhi, 2005.

2 Cfr: C. CONCILIO, “From West Bengal to New York: The Global Novels of Jhumpa Lahiri and Kiran Desai”, in A.

CAROSSO (ed.), Urban Cultures of/in the United States: Interdisciplinary Perspectives. Bern: Peter Lang, 2010, pp. 87-119; R. E. FIELD, “Writing the Second Generation: Negotiating Cultural Borderlands in Jhumpa Lahiri’s Interpreter of Maladies and The Namesake”, South Asian Review, Vol. 25, No. 2, 2004, pp. 165-177; G. GANAPATHY-DORÉ, “The Narrator as a

Global Soul in Jhumpa Lahiri’s Interpreter of Maladies”, in J. P. DURIX (ed.), The Global and the Particular in the English-Speaking World. Dijon, Editions Universitaires de Dijon, 2002, pp. 53-66; R. GITA, “Ethical Responsibility in

Intersubjective Spaces. Reading Jhumpa Lahiris’s ‘Intrepreter of Maladies’ and “A Temporary Matter””, in S. LIM, et. al. (eds.), Translational Asian American Literature: Sites and Transits. Philadelphia, Temple University Press, 2006, pp.

123-141.

3 K. KATRAK, “The Aesthetics of Dislocation: Writing the Hybrid Lives of South Asian Americans”, The Women’s

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La mia ricerca intende mostrare come il senso di alienazione, perdita e sofferenza in Lahiri scaturisca da un temperamento malinconico e nostalgico con cui l’autrice articola il ‘trauma’ della sua condizione transnazionale, sospesa tra appartenenza e spaesamento. La decisione di seguire il motivo dell’intreccio tra malinconia, nostalgia e trauma deriva dal peso relativamente scarso che questi temi hanno avuto nello studio della narrativa di Lahiri, cercando, quindi, di colmare uno spazio scarsamente esplorato e far luce sulle soluzione stilistiche, narrative e tematiche che caratterizzano l’estetica letteraria della scrittrice.

Come sostiene Walter Benjamin4, tradurre non significa generare una copia fedele all’originale, e

questo rinnovamento rappresenta, nelle mie intenzioni, un punto di partenza dell’oggetto della mia ricerca. La traduzione in tedesco della sua prima raccolta di racconti, Interpreter of Maladies (1999), è stata resa come

Melancholie der Ankunft5 (‘la malinconia dell’arrivo’). La scelta di questo tipo di traduzione, l’unica a mia

conoscenza tra le traduzioni in Europa a non riprodurre l’equivalente del titolo inglese nella lingua d’arrivo, si può forse collegare agli effetti psicologici che scaturiscono dal ricordo nostalgico del passato e dalle tensioni per l’inserimento nel contesto sociale statunitense. I ‘malanni’ che Lahiri descrive nascono dal ricordo e dalla difficile metabolizzazione del senso di perdita che i soggetti migranti portano con sé. In modo specifico, il mio studio vuole mostrare come lo status identitario spurio della scrittrice nasca dall’incapacità di rispondere in maniera ‘sana’ alla condizione di “a writer without a real language”6, evidenziando come la

scrittura di Lahiri, nella funzione terapeutica di riparazione al senso di perdita, offra modalità con cui la malinconia e la nostalgia si trasformano in strumenti quotidiani di sopravvivenza volti a forgiare la creazione di un’identità che assorbe e convive in modo ‘positivo’ con la mancanza di radici culturali fisse. Come sottolinea Anne Cheng, la malinconia diviene un mezzo per rafforzare piuttosto che corrodere l’identità7.

Attraverso la narrazione, e la conseguente condivisione del senso di perdita, la scrittura infrange il senso di paralisi e cristallizzazione temporale che, invece, caratterizza il temperamento malinconico e nostalgico.

La mia indagine intende, infine, far emergere come questa trasmissione avvenga soprattutto attraverso il paesaggio naturale che funge da ‘correlativo oggettivo’, esplicitando sia la sensibilità malinconica che il bisogno del suo superamento. Dal mio punto di vista, si tratta di un aspetto saliente della produzione più recente di Lahiri, che non ha tuttavia suscitato un notevole interesse negli studi sinora condotti. Lahiri sembra elaborare un’estetica critica dei concetti stessi di malinconia, nostalgia e trauma, trasformando, come sottolinea Ashcroft, eventi ordinari in un “smooth space”8 capace di scardinare le coordinate

spazio-temporali, inglobando l’utopia e la speranza di un’identità libera dal sistema arbitrario dei confini geopolitici e una sensibilità etica ed ecocritica in sintonia con l’ambiente circostante.

      

4 W. BENJAMIN, “Il compito del traduttore”, in ID., Angelus Novus. Saggi e frammenti, (traduzione e introduzione di

Renato Solmi), Torino, Einaudi, 1962, pp. 39-52.

5 J.LAHIRI, Melancholie der Ankunft, (Traduzione di Barbara Heller), München, Blessing, 2000.

6 S. GHOSHAL, “Jhumpa Lahiri: A Writer Without a Real Language”, Hindustan Times, 28 January 2014.

(http://www.hindustantimes.com/lifestyle/books/jhumpa-lahiri-a-writer-without-a-real-language/article1-1177462.aspx)

7 A. CHENG, The Melancholy of Race: Psychoanalysis, Assimilation and Hidden Grief. Race and American Culture, Oxford, Oxford

University Press, 2001, p. 8.

8 B. ASHCROFT, “Transnation”, in J. WILSON et al., (eds.), Re-routing the Postcolonial. New Directions for the New Millennium,

Abingdon, Routledge, 2010, pp. 72-85). Il mare è un classico caso di “smooth space” e in Lahiri l’elemento equoreo è spesso uno strumento di articolazione della sensibilità transnazionale.

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3. Linee di articolazione della ricerca

 Un’introduzione in cui sono illustrate le ragioni della tesi e ne è descritta l’articolazione.

 Capitolo I: in questo capitolo, il primo dei due di stampo teorico, il focus sono i concetti ‘nostalgia’ e ‘malinconia’, i due aspetti oggetto di indagine nel mio studio. Dopo una definizione dei due termini, con una breve storia della fortuna che essi hanno avuto in ambito letterario9, si indaga il rapporto tra malinconia

e nostalgia, e la relazione che i due concetti hanno con la questione etnica. Se fino al XIX secolo nostalgia e malinconia erano considerati quasi sinonimi, con la depatologizzazione della prima, la malinconia ha assunto una più forte connotazione di perdita, che secondo Slavoj Žižek determina la natura anamorfica del temperamento malinconico10. Infine, la malinconia trova una sua ulteriore applicazione

nell’associazione alla condizione del migrante: il modello della racial melancholia, infatti, rappresenta una negoziazione tra lutto e malinconia, manifestandosi soprattutto nel confronto interpersonale e intergenerazionale11.

 Capitolo II: il capitolo analizza le convergenze tra i modelli teorici entro cui la ricerca si orienta, i trauma

studies (in particolare la trauma fiction), la postcolonial theory, e il geocriticismo e l’ecocriticismo. Dopo una breve

presentazione della teoria del trauma, in particolare riguardo il rapporto tra trauma e narrazione12, si riflette

sull’ampliamento che i trauma studies hanno conosciuto recentemente sulla scia dell’incontro con la letteratura postcoloniale13. Sono due le sovrapposizioni che legano i tre modelli teorici nella mia analisi: il

ruolo del paesaggio (green postcolonialism) e l’intertestualità. Il primo interpreta il paesaggio come una sorta di palinsesto in cui sono condensati i ricordi personali: un archivio naturale in cui la sofferenza umana si lega ai strati geologici che testimoniano come l’esilio e la mancanza di radici siano elementi propri del suolo ma anche la traccia delle varie migrazioni che certi luoghi (il New England e il Bengala) hanno conosciuto. L’intertestualità, invece, è un vero e proprio idioletto14 in Lahiri e, in quanto elemento comune alla trauma

      

9 Tra le fonti più importanti a cui si è fatto riferimento si segnala, per la malinconia: C. CAVENDON, Cultural Melancholia:

US Trauma Discourse Before and After 9/11, Amsterdam, Brill Rodopi, 2015; A. CHENG, The Melancholy of Race:

Psychoanalysis, Assimilation and Hidden Grief. Race and American Culture, Oxford, Oxford University Press, 2001; J.

FLATLEY, Affective Mapping: Melancholia and the Politics of Modernism, Cambridge (Massachusetts), Harvard University

Press, 2008; S. FREUD, “Lutto e Malinconia”, in ID., La teoria psicoanalitica. Raccolta di scritti 1911-1938, (traduzione di

Cesare Luigi Musatti et al.), Torino, Boringhieri, 1979, [1917]; M. MIDDEKE, C. WALD, (eds),The Literature of Melancholia: Early Modern to Postmodern, New York, Palgrave MacMillan, 2011; J. RADDEN (ed.), The Nature of Melancholy: From Aristotle to Kristeva, Oxford, Oxford University Press, 2000; J. SCHIESARI, The Gendering of Melancholia: Feminism, Psychoanalysis and the Symbolics of Loss in Renaissance Literature, Ithaca, Cornell University Press, 1992; J. STAROBINSKI, L’inchiostro della malinconia, (traduzione di Mario Marchetti. Postfazione di Fernando Vidal), Torino, Einaudi, 2014, [2012]. Per quanto

riguarda la nostalgia, si ricordano: S. BOYM, The Future of Nostalgia, New York, Basic Books, 2001; J. STAROBINSKI, “The Idea of Nostalgia”, Diogenes, N. 54, 1966; J. J. SU (ed.),Ethics and Nostalgia in the Contemporary Novel, Cambridge,

Cambridge University Press, 2005; . D. RITIVOI, Yesterday’s Self: Nostalgia and the Immigrant Identity, Oxford, Rowman

and Littlefield Publishers, 2002. D. WALDER, Postcolonial Nostalgias: Writing, Representation and Memory. London and New

York, Routledge, 2009.

10 S. ŽIŽEK, “Melancholy and the Act”, Critical Inquiry, Vol. 26, N. 4, 2000.

11 D. L. ENG, S. HAN, “A Dialogue on Racial Melancholia”, Psychoanalytic Dialogues, Vol. 10, N. 4, 2000, pp. 667-700. 12 Riguardo il ‘paradosso’ tra trauma e narrazione, i riferimenti bibliografici maggiori sono: J. HARTMAN, “On

Traumatic Knowledge and Literary Studies”, New Literary History, Vol. 26, N. 3, 1995, pp. 537-563: D. LACAPRA,

Writing History, Writing Trauma, Baltimore - London, Johns Hopkins University Press, 2001; A. WHITEHEAD,Trauma Fiction, Edinburgh, Edinburgh University Press, 2004.

13 In questa direzione vanno le analisi di alcuni volumi, tra cui S. CRAPS, G. BUELENS, R. EAGLESTONE (eds), The

Future of Trauma Theory: Contemporary Literary and Cultural Criticism, Oxon, Routledge, 2014 ; M. NADAL, M. CALVO,

(eds), Trauma in Contemporary Literature, New York, Routledge, 2014; S. ONEGA, JM GANTEAU (eds), Contemporary Trauma Narratives Liminality and the Ethics of Form, New York, Routledge, 2014.

14 La definizione di ‘idioletto’ in questo caso è quella di Roland Barthes: R. BARTHES, Elementi di semiologia, (traduzione

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fiction, postcolonial theory e ecocritica, essa ha un effetto triplice: facilita la ricerca dell’altro, con cui condividere

il trauma subito; reitera alcuni traumi sulla scia del modello della coazione a ripetere di Freud (così si possono leggere i richiami e le riscritture di vicende speculari a quelle narrate da Nikolaj Gogol’, William Trevor e Thomas Hardy); e, infine, colloca la scrittura di autori periferici, come Lahiri, nel canone della letteratura di riferimento (il caso più evidente è il tributo a Nathaniel Hawthorne).

 Capitolo III: si analizzano i racconti in Interpreter of Maladies (1999) e il romanzo The Namesake (2003), attraverso la lente della nostalgia e della diaspora. Partendo dalla distinzione coniata da Boym tra restorative e reflective nostalgia, il capitolo analizza alcuni tropi, come il cibo, in quanto paradigmatici di una nostalgia del ricordo e della conservazione (restorative). Ad essa, Lahiri contrappone spazi di negoziazione identitaria che simbolicamente si riflettono nell’onomastica bengalese e nel dialogo intertestuale con testi antecedenti (‘Il cappotto’ di Gogol’), in cui i personaggi sembrano sopravvivere grazie alle trasformazioni che l’incontro con il ‘nuovo’ suggerisce. Il capitolo termina con alcune osservazioni circa lo stile dei primi due libri, proponendo una fusione tra realismo, post-moderno e off-modern (soprattutto sottolineando il concetto del ‘tipico’ teorizzato da Lukàcs, l’auto-riflessività e il carattere mimetico).

 Capitolo IV: il capitolo esplora i racconti in Unaccustomed Earth (2008). Come il titolo stesso suggerisce, il paesaggio – il suolo, il mare e l’acqua in particolare – assume un significato centrale per l’autrice, prerogativa che Lahiri mostra anche in The Lowland. I racconti, il cui titolo rimanda a Hawthorne, sono analizzati attraverso l’intreccio tra insiduous trauma15, filial gothic16 e anamorfosi. Lahiri combina alcuni motivi del gotico

(l’eredità, intesa sul piano fisico e piscologico e la transplantation, come metafora dei movimenti umani e botanici) con immagini proprie dell’apocalisse geoocritica. Il finale apocalittico del romanzo breve che conclude la raccolta sembra alludere a un’istanza sensibile alla crisi ambientale che la scrittrice rende dominante nell’ultimo romanzo.

 Capitolo V: l’apertura di Lahiri alle questioni ambientali diventa dominante in The Lowland (2013) in cui l’environmental imagination è una strategia anti-malinconica che ribalta l’impasse malinconica che attanaglia il romanzo di impianto multi-generazionale. Il più postcoloniale dei testi di Lahiri, per i riferimenti alla vicenda naxalita, The Lowland mostra come la malinconia non sia solo incapacità di superamento della perdita ma forma di resilienza che, legandosi al suolo e leggendone le tracce, è in grado di colmare il vuoto e offrire collocazione in una terra ‘nuova’, con legami rizomatici17 con le proprie origini. Il capitolo indaga

in particolare l’asse temporale e spaziale, combinando la teoria del trauma con il discorso del green

postcolonialism.

 Un paragrafo conclusivo con riflessioni finali sulla ricerca condotta.

      

15 L. BROWN, One Feminist Perspective’, American Imago, Vol. 48, N.1, 1991, pp. 119-133.

16 S. KOSHY, ‘Neoliberal Family Matters’, American Literary History, Vol. 25, N. 2, 2013, pp. 344-380.

17 L’immagine del rizoma ricorre nel romanzo e diventa un ulteriore elemento riflessivo che rimanda alla poétique de la

rélation di Glissant e agli studi sulla nomadologia di Deleuze e Guattari: E. GLISSANT, Poétique de la relation. Paris:

Gallimard, 19990; G. DELEUZE, F. GUATTARI, Mille Piani. Capitalismo e schizofrenia, traduzione di Giorgio Passerone), Roma, Castelvecchi Editore, 2015, [1980].

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4. Pubblicazioni

a) Articoli e capitoli pubblicati nel corso del dottorato (dal più recente):

- “Lands of Conflict in the Contemporary Anglo-Indian Novel”, Commonwealth Essays and Studies, Vol. 39, N. 1, 2016, pp. 11-21.

- “Postcolonial Trauma in William Trevor’s Anglo-Irish Big House Trilogy”, Il Tolomeo, Vol. 18, 2016, pp. 159-172. URL: http://edizionicafoscari.unive.it/riviste/il-tolomeo/2016/18/postcolonial-trauma-in-william-trevors-anglo-iris/

- “(In)tolerance and Multiculturalism in the UK: The Case of British South Asians”, in Paolo Scotton, Enrico Zucchi (eds), Tracing the Path of Tolerance: History and Critique from the Early Modern Period to the Present

Day, Newcastle upon Tyne: Cambridge Scholars Publishing, 2016, pp. 116-130.

- “Interview with Dan McIntyre”, in Silvia Bruti, Roberta Ferrari (eds), A Language of One’s Own. Bologna: I libri di Emil, 2016, pp. 249-255.

- “Conveying Exilic Melancholia through Natural Imagery in Jhumpa Lahiri’s Narrative”, in Silvia Bruti, Roberta Ferrari (eds), A Language of One’s Own. Bologna: I libri di Emil, 2016, pp. 113-137.

- “Post-Partition Conflicts and Diasporic Loss in Amitav Ghosh and Jhumpa Lahiri’s Narratives”, Le

Simplegadi, Vol. 15, N. 14, 2016,, pp. 106-113.

URL: http://all.uniud.it/simplegadi/wp-content/uploads/2016/Simplegadi_15_2016_Monaco.pdf

- “Jhumpa Lahiri, the Interpreter of the New Indian Diaspora”, Impossibilia, Vol. 9, 2015, pp. 72-92. URL: http://italogramma.elte.hu/articoli/linguistica/jhumpa-lahiri-l-esilio-nella-lingua-italiana - “Jhumpa Lahiri: l'esilio nella lingua italiana”, Italogramma, Vol. 7, 2014.

URL: http://www.impossibilia.org/indice/

b) Sono in attesa di pubblicazione i seguenti articoli/capitoli:

- “Translingualism and Transnation in Jhumpa Lahiri’s Italian Literary Exile” (capitolo all’interno della raccolta degli atti del Convegno Dislocazioni: lingue e letterature in prospettiva transnazionale).

- “Neurosis and Melancholia as Resilience in Jhumpa Lahiri’s Diasporic Short Fictions” (raccolta degli atti del convegno Neurosis & Social Transformations, pubblicazione prevista nel 2017 con Transcript).

- “Global-Nomadic Citizenship and Liminal Landscapes in Jhumpa Lahiri’s Novels” (capitolo nella raccolta degli atti della XXVII Conferenza AIA Transnational Subjects: Linguistic, Literary and Cultural Encounters, Editore Liguori).

- “Wounded Subjects and Vulnerable Nature: Moving from Loss to Environmental Care in Jhumpa Lahiri’s

The Lowland” (raccolta degli atti del seminario The Paradoxical Quest of the Wounded Hero in Contemporary Narrative Fiction, all’interno della conferenza ESSE 2016, in un volume curato da Jean-Michel Ganteau e

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c) Sono in fase di preparazione i seguenti articoli:

- “

Thomas Hardy, Jhumpa Lahiri e il linguaggio poetico dello spazio liminale” (in un volume dal

titolo Where Anything Might Happen: spazi estremi e narrazioni nella letteratura inglese, a cura di

Nicoletta Brazzelli, Ledizioni, Collana DiSegni, Milano, 2018).

- “The Aesthetics of the Green Postcolonial Novel in Kiran Desai’s The Inheritance of Loss”

(proposta per il numero 16 della rivista Le Simplegaidi, tema del numero: “Living Together on

this Earth: Eco-sustainable Narratives and Environmental Concerns in English Literature/s”).

5. Paper presentati a convegni e conferenze

- “The Aesthetics of the Green Postcolonial Novel in Kiran Desai’s The Inheritance of Loss”. Paper presentato alla sesta Conferenza ANDA Living together on this Earth: Eco-sustainable Narratives and Environmental Concerns

in English Literature/s. Università di Udine, 19-21 Aprile 2017.

- “Self-definition through Melancholia in William Trevor’s The Story of Lucy Gault.” Paper presentato alla tredicesima Conferenza ESSE (Seminario 47: The Paradoxical Quest of the Wounded Hero in Contemporary

Narrative Fiction). University of Galway, Irlanda. Galway, 22-26 Agosto 2016.

- “Jhumpa Lahiri: Postcolonial, Diasporic and Transnational Perspectives”. Lezione tenuta all’interno del corso di Letteratura Inglese Contemporanea (Prof.ssa Nicoletta Brazzelli). Università Statale di Milano, 28 Aprile 2016.

- “Between paralysis and agency: neurosis and compensation in Jhumpa Lahiri’s fiction.” Paper presentato al Workshop Neurosis & Social Transformations. Università di Duisburg-Essen, Germania. Essen, 18-19 Febbraio 2016.

- “Jhumpa Lahiri and the Italian Turn”. Paper presentato durante la tavola rotonda Journeys through Changing

Landscapes. Convegno conclusivo del PRA 2015 Dislocazioni: lingue e letterature in prospettiva transnazionale. Pisa,

11-13 Febbraio 2016.

- “Yearning for Accommodation and Racial Melancholia in the Narrative of Jhumpa Lahiri”. Paper presentato al III Forum Postcolonial Narrations Empire and Neurosis. University of Duisburg-Essen. Germania. Essen, 8-10 October 2015.

- “Global-Nomadic Citizenship and Liminal Landscapes in Jhumpa Lahiri’s Novels”. Paper presentato alla XXVII Conferenza AIA Transnational Subjects: Linguistic, Literary and Cultural Encounters. Università di Napoli Federico II - Università di Napoli “L’Orientale”. Napoli, 10-12 Settembre 2015.

- “Post-Partition Conflicts, Traumatic Loss and Diaspora in Amitav Ghosh and Jhumpa Lahiri’s Narratives”. Paper presentato alla V Conferenza ANDA Interrogating the Representations of Peace and War in

English Literature/s: Theory, Texts, History and Social Practices. Università del Salento. Lecce, 19-20 Giugno 2015. - “(In)Tolerance and Multiculturalism in the UK. The case of British South Asians”. Paper presentato alla

Conferenza Tracing the Path of Tolerance. History and Critique of a Political Concept from the Early Modern Period to

the Contemporary Debate. Associazione Alumni Scuola Galileiana, con la collaborazione dell’Università degli

Studi di Padova. Padova, 26-27 Maggio 2015.

- “Conveying Exilic Melancholia through Natural Imagery in Jhumpa Lahiri’s Narrative”. Paper presentato

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6. Convegni e seminari seguiti

- VI ANDA Conference. Living together on this Earth: Eco-sustainable Narratives and Environmental Concerns in

English Literature/s. Udine, 19-21 Aprile 2017.

- 13th ESSE Conference. Galway, 22-26 Agosto 2016

- Scritture surreali nel novecento: esempi e prospettive. M. Hélène de Jacquelot, S. Soncini, V. Tocco e S. Grazzini. Pisa, 27-28 Giugno 2016. (attività didattica di dottorato 2015/16)

- Letteratura e psicoanalisi: due metodologie a confronto. Arrigo Stara e Stefano Brugnolo. Pisa, 23-24 Giugno 2016. (attività didattica di dottorato 2015/16)

- Il racconto del corpo. Figure della rappresentazione del corpo da Montesquieu a Sade. Gianni Iotti. Pisa, 21-22 Giugno 2016. (attività didattica di dottorato 2015/16)

- Rethinking Literature in a Globalised World and in a Digital Era. Seminario ANDA. Roma, 17 Giugno 2016 - Mimesi e illusione nel romanzo. Thomas Pavel. Pisa, 30 Maggio 2016

- Epic Geography: the vision of place in Pound’s Cantos and my Canticles. George Eliott Clarke. Pisa, 10 Maggio 2016

- A Talk and Poetry. George Eliott Clarke. Pisa, 9 Maggio 2016

- Littérature et transnationalité – Questions de théorie et de methodologie. Le cas exemplaire d’un programme d’études brémois. Elisabeth Arend, Pisa, 19 Aprile 2016

- Journeys through Changing Landscapes. Convegno conclusivo del PRA 2015 Dislocazioni: lingue e letterature in

prospettiva transnazionale. Pisa, 11-13 Febbraio 2016

- Neurosis & Social Transformations. University of Duisburg-Essen. Essen, 18-19 Febbraio 2016 - Modernismo, Anitmodernismo e Avanguardia. Romano Luperini, Pisa, 28 Gennaio 2016

- III Forum Postcolonial Narrations: Empire and Neurosis. University of Duisburg-Essen, Germania. Essen, 8-10 Ottobre 2015

- XXVII AIA Conference Transnational Subjects: Linguistic, Literary and Cultural Encounters. Università di Napoli Federico II - Università di Napoli “L’Orientale”. Napoli, 10-12 Settembre 2015

- Edipo e la Querelle des Anciens et des Modernes. Gianni Iotti. Pisa, 30 Giugno 2015. (attività didattica di dottorato 2014/2015)

- V Convegno ANDA: Interrogating the Representations of Peace and War in English Literature/s: Theory, Texts,

History and Social Practices. Università del Salento. Lecce, 19-20 Giugno 2015

- La performance come spazio di mobilità: riflessioni su Please Continue (Hamlet) di Roger Bernat e Yan Duyvendak. Sara Soncini, Pisa, 15 Giugno 2015. (attività didattica di dottorato 2014/2015)

- Dante in Inghilterra dal Trecento ai Romantici. “The most immoral and impious book that ever was written”: Dante e la Divina Commedia nel Pentameron di W.S. Landor. Roberta Ferrari, Pisa, 11 Giugno 2015. (attività didattica di dottorato 2014/2015)

- La copertina dei libro. Lectio magistralis di Jhumpa Lahiri al premio Gregor von Rezzori, Firenze, 10 Giugno 2015

- The Rape of the Lock nell’Italia del Settecento. Francesca Fedi, 11 giugno 2015, Pisa. (attività didattica di dottorato 2014/15)

- Il concetto di mobilità culturale tra teoria e case studies [Cardenio di Fletcher e Shakespeare; Montaigne e la traduzione di Florio]. Carla Dente, Pisa 9 giugno 2015. (attività didattica di dottorato 2014/15)

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- Il cammino della tolleranza. Storia e critica di un concetto politico dall’epoca moderna al dibattito contemporaneo. Associazione Alumni - Scuola Galileiana di Studi Superiori. Padova, 26 e 27 Maggio 2015

- Mobilità identitarie e cultura nel Mare del Nord. Dalle rune a Wagner al Modernismo Inglese. Marco Battaglia. Pisa, 14 Maggio 2015

- Conferimento della Laurea Honoris Causa in “Lingua e Cultura Italiana” a Jhumpa Lahiri. Università per Stranieri di Siena. Siena, 21 Aprile 2015

- Paul Valéry sempre attuale/Paul Valéry toujours actuel. Maria-Teresa Giaveri, Valerio Magrelli, Mme Martine Boivin-Champeaux, Antonietta Sanna. Pisa, 14 Aprile 2015

- Le modèle du Canzoniere dans la Nouvelle Héloïse de Rousseau. Jean-Paul Sermain. Pisa, 14 Aprile 2015 - Le vite di Ariosto. Alessandra Villa. Pisa, 11 Marzo 2015

- Nuovi scenari linguistici italiani: lingue immigrate, neoplurilinguismo, superdiversità. Massimo Vedovelli. Pisa, 19 Gennaio 2015

- A Language of One’s Own: Idiolectal English; Giornata di Studio organizzata da Paolo Bugliani, Debora Ciampi, Angelo Monaco e Martina Sias (dottorandi in Filologia, Letteratura e Linguistica, Università di Pisa). Pisa, 05 Dicembre 2014.

- Discussione con Jhumpa Lahiri: L’Interprete dei Malanni e La Moglie. Seminario della Scuola di Scrittura Creativa Semicerchio. Rivista di poesia comparata. Firenze, 21 Novembre 2014

- Le Metamorfosi: Scrivere nella Lingua dell’Altro. Jhumpa Lahiri: Festival del Giornalismo di “Internazionale”. Ferrara, 04 Ottobre 2014

- Guantanamo: Honor Bound to Defend Freedom. Carla Dente. Pisa, 25 Giugno 2014. (attività didattica di dottorato 2013/14)

- A Journey into the Self: the Confession from St. Augustine to William Boyd. Christopher Stace. Pisa, 10 Giugno 2014. (attività didattica di dottorato 2013/14)

- La narrazione come confessione: esempi dal romanzo inglese contemporaneo. Roberta Ferrari. Pisa, 24 Giugno 2014, (attività didattica di dottorato 2013/14)

- La performance della testimonianza in Bloody Sunday: Scenes from the Saville Inquiry. Sara Soncini. Pisa, 25 Giugno 2014. (attività didattica di dottorato 2013/14)

- Tra la ‘law court’ e la ‘healing/talking cure’: l'esperienza della Truth and Reconciliation Commission sudafricana e i suoi

riflessi in letteratura. Laura Giovannelli. Pisa, 24 Giugno 2014. (attività didattica di dottorato 2013/14)

- Confessione, testimonianza, trasmissione della Storia: i principi della Trauma Theory. Roberta Ferrari. Pisa, 24 Giugno 2014. (attività didattica di dottorato 2013/14)

- Forme e presupposti del verbatim theatre britannico. Sara Soncini. Pisa, 23 Giugno 2014. (attività didattica di dottorato 2013/14)

- Retorica del vero: documento e testimonianza. Raffaele Donnarumma. Pisa, 23 Giugno 2014. (attività didattica di dottorato 2013/14)

- ‘Personal & publick confessions’: racconti di conversione nell'Inghilterra della prima età moderna. Donatella Pallotti. Pisa, 19 Giugno 2014. (attività didattica di dottorato 2013/14)

- La Metafora ne La Recherche di Proust. Gianni Iotti. Pisa, 18 Giugno 2014. (attività didattica di dottorato 2013/14)

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- Incontro con Jhumpa Lahiri. Sara Antonelli. Seminario di Letteratura, Storia e Cultura Americana. Roma, 27 Maggio 2014

- Donne e fotografia nella letteratura canadese contemporanea. Carmen Concilio. Convegno “Letteratura, Punto di Vista, Fotografia”. Pisa, 08 Maggio 2014

- Ferring Fairies: fotografare il regno segreto. Oriana Palusci. Convegno “Letteratura, Punto di Vista, Fotografia”. Pisa, 08 Maggio 2014

7. Esperienze accademiche

2015/2018 Cultore della Materia (Letteratura Inglese)

2016/2017 Supporto alla didattica per il modulo di Letteratura dei Paesi di Lingua Inglese (Prof. B. Rizzardi - Corso di Laurea Specialistica: Letterature e Filologie Euro-Americane)

2016/2017 Tutoraggio di 15 ore per il modulo di Letteratura Inglese I (Prof. B. Rizzardi - Corso di Laurea: Lingue e Letterature Straniere)

2015/2016 Tutoraggio di 20 ore per il modulo di Letteratura Inglese I (Prof. B. Rizzardi - Corso di Laurea: Lingue e Letterature Straniere)

2014/2015 Tutoraggio di 20 ore per il modulo di Letteratura Inglese I (Prof. B. Rizzardi - Corso di Laurea: Lingue e Letterature Straniere)

Pisa, 13 Giugno 2017

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