Progetto Lauree Scientifiche
Progetto Lauree Scientifiche
Dipartimento di Matematica
dell’Università degli Studi di Bologna
Perché la Matematica
Perché la Matematica
approfondimento sulle opere di M.C. Escher
approfondimento sulle opere di M.C. Escher
La percezione
La percezione
dei colori e delle forme
dei colori e delle forme
a cura di Roman Tsivinski e Gloria Nobili
a cura di Roman Tsivinski e Gloria Nobili
classe III
classe III
Liceo della Comunicazione “S. Pio X”
Liceo della Comunicazione “S. Pio X”
Castel San Pietro Terme
Castel San Pietro Terme
(Bologna)
Funzionamento dell'occhio
Funzionamento dell'occhio
DIFETTI della MESSA A FUOCO
DIFETTI della MESSA A FUOCO
MIOPIA
(messa a fuoco corta)
PRESBIOPIA
CONI e BASTONCELLI
CONI e BASTONCELLI
I responsabili della visione diurna sono i coni, mentre alla visione
notturna presiedono i bastoncelli. I CONI CI PERMETTONO DI
DISTINGUERE I COLORI.
E' possibile rendersi conto di
eventuali difetti di DALTONISMO
guardando immagini in cui il
riconoscimento è determinato
dai colori e non dalla forma
.
Vedi un
numero
colorato?
La percezione visiva.
La percezione visiva.
La percezione è il prendere coscienza di una sensazione, il
La percezione è il prendere coscienza di una sensazione, il
processo psichico mediante il quale possiamo ricevere e
processo psichico mediante il quale possiamo ricevere e
interpretare ciò che viene comunicato dai nostri sensi.
interpretare ciò che viene comunicato dai nostri sensi.
Cosa significa vedere e cosa percepire? La prima definizione del
"vedere" è "percepire con l'occhio". Se invece ricerchiamo il termine
"percepire" troveremo: "acquistare coscienza di una realtà esterna per
mezzo dei sensi o dell'intuito". Per cui il significato di percezione
visiva potrebbe essere quello di acquistare coscienza di una realtà
esterna "visualizzata" attraverso la capacità visiva, ma mediata dalla
mente.
Percezione infatti, non è solo un atto di registrazione sensoriale, bensì
Percezione infatti, non è solo un atto di registrazione sensoriale, bensì
una complessa interpretazione della realtà compiuta dalla nostra
una complessa interpretazione della realtà compiuta dalla nostra
mente
mente
. Essa consiste nell'organizzare gli stimoli, provenienti da vari organi
. Essa consiste nell'organizzare gli stimoli, provenienti da vari organi
sensoriali, - non solo l'occhio, quindi -, fornendovi un significato.
PSICOLOGIA DELLA FORMA
PSICOLOGIA DELLA FORMA
GESTALT, Wertheimer, 1912:
GESTALT, Wertheimer, 1912:
11. . legge della vicinanza: gli elementi del campo percettivo vengono uniti in forme con tanta : gli elementi del campo percettivo vengono uniti in forme con tanta maggiore coesione quanto minore è la distanza tra di loro.
maggiore coesione quanto minore è la distanza tra di loro.
2
2. legge della somiglianza. : gli elementi vengono uniti in forme con tanta maggior coesione : gli elementi vengono uniti in forme con tanta maggior coesione quanto maggiore è la loro somiglianza.
quanto maggiore è la loro somiglianza.
3.
3. legge del destino comune: gli elementi che hanno un movimento solidale tra di loro, e : gli elementi che hanno un movimento solidale tra di loro, e differente da quello degli altri elementi, vengono uniti in forme.
differente da quello degli altri elementi, vengono uniti in forme.
4.
4. legge della continuità di direzione: gli elementi vengono uniti in forme in base alla loro : gli elementi vengono uniti in forme in base alla loro continuità di direzione.
continuità di direzione.
5.
5. legge della chiusura: le linee che formano delle figure chiuse tendono ad essere viste : le linee che formano delle figure chiuse tendono ad essere viste come unità formali,cioè l'occhio completa automaticamente una figura a cui manca un
come unità formali,cioè l'occhio completa automaticamente una figura a cui manca un
pezzo
pezzo
6
6. legge della pregnanza. : la forma che si costituisce è tanto “buona” quanto le condizioni : la forma che si costituisce è tanto “buona” quanto le condizioni date lo consentono.
date lo consentono.
7.
7. legge dell’esperienza passata: elementi che per la nostra esperienza passata sono : elementi che per la nostra esperienza passata sono abitualmente associati tra di loro tendono ad essere uniti in forme.
“
“
Liberation” M.C.Escher ,1955
Liberation” M.C.Escher ,1955
Recenti studi di laboratorio condotti
Recenti studi di laboratorio condotti
nell’ambito della psicofisica e
nell’ambito della psicofisica e
neurofisiologia hanno dimostrato che,
neurofisiologia hanno dimostrato che,
nell’identificazione di uno stimolo visivo,
nell’identificazione di uno stimolo visivo,
un ruolo fondamentale è rivestito dalle
un ruolo fondamentale è rivestito dalle
frequenze spaziali e che le frequenze
frequenze spaziali e che le frequenze
spaziali basse forniscono l’informazione
spaziali basse forniscono l’informazione
sulla configurazione globale dello stimolo
sulla configurazione globale dello stimolo
mentre quelle alte forniscono le
mentre quelle alte forniscono le
informazioni relative ai suoi dettagli.
informazioni relative ai suoi dettagli.
Non è stato ancora chiarito come
Non è stato ancora chiarito come
avvenga a livello neurofisiologico
avvenga a livello neurofisiologico
l’integrazione tra frequenze spaziali alte
l’integrazione tra frequenze spaziali alte
e basse; tuttavia è certo che l’analisi
e basse; tuttavia è certo che l’analisi
delle frequenze spaziali di uno stimolo
delle frequenze spaziali di uno stimolo
riveste un ruolo fondamentale nella sua
riveste un ruolo fondamentale nella sua
identificazione rispetto allo sfondo.
"Mosaico” M.C.Escher ,1957
"Mosaico” M.C.Escher ,1957
Tutti gli elementi della figura hanno
qualcosa in comune tra loro e nello stesso tempo di diverso dallo sfondo e viceversa. Rubin (1921) ha inoltre dimostrato che l’organizzarsi della situazione stimolante in “figura-sfondo” obbedisce a determinate condizioni in base alle quali è possibile prevedere quale zona del campo acquisirà il ruolo di “figura” rispetto ad altre “zone”. Le più importanti di tali condizioni, oltre a quelle sopra descritte, sono la grandezza relativa delle parti (per cui si tenderà a percepire come figura la zone più piccola) e il carattere concavo o
convesso dei margini (per cui si tenderà
a percepire come figura l’area con margini convessi piuttosto che quella
con margini concavi).
Se si osserva il “Mosaico” si individuano una quarantina di figure diverse metà delle quali si comportano da sfondo rispetto alle altre.. E’ tuttavia interessante notare come, fissando l’attenzione su figure di questo tipo si verifichi spontaneamente una fluttuazione con inversione spontanea alterna di figura e sfondo, in modo relativamente indipendente dalla volontà del soggetto
Figure reversibili/ambigue
Figure reversibili/ambigue
Le differenze interindividualiLe differenze interindividuali nel riconoscimento delle figure reversibili cosi come nel riconoscimento delle figure reversibili cosi come nel riconoscimento delle figure ambigue nonché in quelle incomplete appare
nel riconoscimento delle figure ambigue nonché in quelle incomplete appare
comprensibile se si fa riferimento alla definizione, data nell’ambito della psicologia comprensibile se si fa riferimento alla definizione, data nell’ambito della psicologia cognitiva, della percezione come “prodotto cognitivo” che, pur essendo fondato cognitiva, della percezione come “prodotto cognitivo” che, pur essendo fondato
sull’informazione sensoriale, tuttavia va al di là di questa stessa informazione di base. sull’informazione sensoriale, tuttavia va al di là di questa stessa informazione di base. Infatti qualsiasi percezione è il risultato dell’interazione tra le conoscenze possedute Infatti qualsiasi percezione è il risultato dell’interazione tra le conoscenze possedute dal soggetto relativamente allo stimolo e l’informazione sensoriale. Da questo punto dal soggetto relativamente allo stimolo e l’informazione sensoriale. Da questo punto di vista la percezione è strettamente legata ad altre funzioni cognitive come
di vista la percezione è strettamente legata ad altre funzioni cognitive come l’
l’attenzioneattenzione, responsabile della selezione degli stimoli in ingresso, la , responsabile della selezione degli stimoli in ingresso, la memoriamemoria, che , che contiene le tracce mnestiche necessarie al riconoscimento degli stimoli, il
contiene le tracce mnestiche necessarie al riconoscimento degli stimoli, il linguaggio
linguaggio, fondamentale per il processo di categorizzazione e per la costruzione di , fondamentale per il processo di categorizzazione e per la costruzione di significati condivisi, l’
significati condivisi, l’immaginazioneimmaginazione, che consente la rappresentazione mentale , che consente la rappresentazione mentale dell’oggetto (il prototipo) che viene confrontato con lo stimolo perché questo venga dell’oggetto (il prototipo) che viene confrontato con lo stimolo perché questo venga riconosciuto e la “
riconosciuto e la “coscienzacoscienza”, ovvero quel complesso processo mentale che ci rende ”, ovvero quel complesso processo mentale che ci rende coscienti di percepire, ricordare, selezionare ecc. Tutti questi processi lavorano in coscienti di percepire, ricordare, selezionare ecc. Tutti questi processi lavorano in maniera integrata per elaborare e produrre ciò che noi percepiamo.
maniera integrata per elaborare e produrre ciò che noi percepiamo.